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La foto e la sua capacità di essere espressiva


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avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 11:08

Buona domenica, sono qui perché, pur amando tantissimo la fotografia, sono insoddisfatta del "mio" modo di fotografare, vorrei poter trasmettere qualcosa con le mie immagini, e invece mi potrei definire a tutt'oggi come … "Mary i suoi gatti e i fiori", nulla più.
Io credo nell'immenso potere comunicativo della fotografia solo che, non riesco a trovare la strada per esprimermi. Quando riguardo le mie foto, mi viene da sbottare con un: "non dicono nulla", e questo mi sta portando allo scoramento e sconforto totali.
E cosi, giusto, per non autoflagellarmi inutilmente, mi chiedo, ma soprattutto chiedo a voi..
..."quale è il giusto approccio?" Cosa posso fare per migliorare? L' amore per la fotografia non mi basta più. Vorrei provare a crescere. Grazie.

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 11:21

ho dato un'occhiata alle tue fotografie.

Non e' vero che non dicono nulla.
Hanno spazio per un miglioramento, questo e' vero.

A mio avviso, devi selezionare di piu'. Separare quelle buone da quelle cosi' cosi'.. Solo la qualita', a discapito della quantita'.


Poi, in generale, mi sembrano tutte piuttosto piatte (come luce intendo). Dovresti, a mio avviso, sperimentare di piu' con la luce. Ti basta un piccolo flash manuale remotato con un trigger ed un diffusore.


Altro punto su cui investirei tempo e che potrebbe dare molti risultati con poco sforzo e' la PP.

Prenderei un buon software di ritocco per ritratti e proverei a concentrarmi su quelli.

Riprenderei in mano i ritratti piu' piatti che hai fatto e proverei a rimaneggiarli, cercando di creare un'atmosfera.

evitando pero' pasticci come in questa foto..


la post NON SI DEVE VEDERE!!! Sorriso

Secondo me non sei lontana dal risultato. manca solo un po' di metodo.

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 11:26

In genere non dicono nulla a sé e anche agli altri se tra quello che avevi in mente e quello che ne viene fuori non c'è coerenza, se hai visto una cosa e poi nella foto non ce la ritrovi. Bisogna lavorare sulla capacità di rendere esattamente quello che vedi. Dipende anche da fattori tecnici, che si apprendono, mentre è più difficile acquisire aspetti più sottili relativi alla comunicazione

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 12:14

Buongiorno Salt, effettivamente oltre alla espressività sono carente anche in tecnica e nella post produzione perchè più che dedicarmi a studiare, io sperimento, e da qui nascono i pasticci che puoi notare. Forse e lo faccio, butto troppa carne al fuoco col risultato di non curare nulla. La post produzione deve essere finalizzata al miglioramento del risultato non a creare risultati ancora più scadenti o eccessivi. Come dire, ho talmente tante cose da fare sulle fotografie che non saprei da dove prendere...

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 12:16

Ciao Gfirmani, sono spesso frettolosa nello scatto, e probabilmente il problema di base è anche questo. Voglio raccontare storie ma non sto li a riflettere, è come se io volessi che il risultato nascesse praticamente da solo quando vado a fare la postproduzione.

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 14:43

Secondo me il "problema" è alla fonte, prima ancora di scattare, prima ancora di prendere una macchina fotografica in mano, prima ancora di scegliere di fotografare. Come ogni altra arte espressiva e comunicativa la fotografia riporta all'esterno quelle che si ha dentro, il dentro di me, quello che vorremmo dire a chi ci ascolta, legge o guarda le nostre foto. La fase di partenza sta nel cosa dire nel cosa raccontare esattamente come uno scrittore prima di mettersi alla macchina da scrivere, ormai al PC, si sofferma un attimo su ciò che vuole trasmettere, dire ai suoi lettori il fotografo deve scegliere un proprio stile, un proprio genere e da lì partire a costruire la sua immagine, che sia un ritratto, un fiore o una situazione.
Il consiglio quindi è fermati un attimo, rifletti su chi sei, cosa vuoi, quali sono i tuoi valori e le tue idee, ideologia compresa, quale è la tua filosofia e da questo nasceranno foto che comunicano un po' di più, anche un semplice fiore può raccontare molto, se è un bocciolo racconta la vita nascente se è una rosa che ha perso i petali racconta una vita che sfiorisce, così la luce, come lo stile letterario, aiuta a dare senso allo foto.
Detto questo poi c'è l'aspetto tecnico, cerca una ripresa e una posta che siano coerenti con il tuo messaggio, non è detto che l'esposizione debba sempre essere perfetta delle variazioni possono trasmettere messaggi importanti così come la messa a fuoco o la nitidezza estrema o assente, evita i preset precotti o le post standardizzate, cerca una tua post coerente con la tua tecnica di ripresa.

avatarsupporter
inviato il 21 Aprile 2024 ore 15:45

Ti consiglio di leggere libri fotografici (evita pure quelli sulla tecnica) di grandi interpreti e visita mostre, sono grandi fonti di ispirazione. Ti consiglio “Fotografia creativa” di Franco Fontana, che propone 10 esercizi semplici da eseguire che ti aiuteranno ad accrescere la creatività. Buona luce.

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 17:00

Ci sono molte, moltissime foto che faccio un po' "per studio", diciamo così, per capire le possibilità e i limiti di quel che ho in mano (fotocamera, ottiche): provo a scattare poi scopro che senza treppiedi quella foto lì non si può fare, o che dovevo fregarmene se gli ISO diventavano alti e invece chiudere di più il diaframma, che con una certa luce i paesaggi vengono proprio una ciofeca eccetera eccetera. Cose che faccio, immagino molti le facciano e non c'è niente di male nel farle, anzi. Ovviamente mica sempre vengono foto da buttare, qualcuna discreta esce anche...
Però dopo un po' ci si stufa, e le cose invece tornano a diventare interessanti se ci si dedica a progettini specifici... per esempio in questo momento mi frulla in testa l'idea di fotografare i fiori primaverili della mia zona (ce ne sono tanti) scattando però in modo da fare un libretto di immagini di fiori che somigli un po' a un libro di disegni di quelli di una volta...
A un certo punto è utile smettere di scattare senza una direzione precisa ma meglio cercare di seguire delle linee di progetto, anche molto semplici ma che diano un senso alle immagini che si cercano.

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 17:37

Grazie Miopiartitica. E' vero, potrei creare dei piccoli progetti partendo dai miei soggetti preferiti i fiori. La tecnica mi crea ansia. Io sento la fotografia, ovvero la macchina come un prolungamento di me stessa, ma come a volte è difficile comunicare con le parole ancor più utilizzando il mezzo della fotografia. E io le foto non le stampo mai, forse stampandole si ha una percezione diversa rispetto del freddo pc.

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 17:43

Signor Mario, credo tu abbia centrato il mio problema completamente. Devo prima pensare a cosa voglio trasmettere con la mia foto, a volte cerco di utilizzare il titolo per esprimere le mie sensazioni, e a volte la foto non ci azzecca molto con quello che io dico. Sto andando a mostre fotografiche, e andandoci ho scoperto che se in una fotografia il soggetto è tagliato a metà non per questo la foto è da buttare, oppure se sfocata oppure altro ancora, un insieme di fattori che trasmettono messaggi. Adoro il bianco e nero che trovo intenso e molto diretto ma i miei esperimenti non riescono a dare il risultato che vorrei. Spero che da questo senso di insoddisfazione mi possa sgorgare da dentro la capacità di trovare risorse in me. Vi ringrazio per quanto mi avete detto...

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 17:45

Ti ringrazio Riccardo per le tue parole, mi capita di guardare spesso le foto fatte da altri autori, prediligo il bianco e nero che è il mio primo amore, ma spesso mi viene detto che le foto sono troppo scure e che sono lugubri. Forse mi ispiro agli autori sbagliati...oppure mi ispiro a quelli giusti ma con risultati a dir poco scadenti.

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 17:47

E io le foto non le stampo mai, forse stampandole si ha una percezione diversa rispetto del freddo pc.


Senzadubbiamente (© Cetto La Qualunque)

avatarjunior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 17:53

Ciao Mary,
mi sono trovato in una situazione simile alla tua 2/3 anni fa riguardando delle mie vecchie foto trovandole al limite del banale e di zero interesse.
Mi sono fermato un attimo e la prima cosa che mi è venuta naturale fare è stato quello già scritto sopra da Il Signor Mario: ho cercato di capire quali erano le cose che mi emozionavano e che mi davano certe sensazioni, sia come persona che anche come osservatore, per poi ricercarle nelle foto scattate. Come si può intuire nella maggioranza di esse non sono riuscito a ritrovare quelle emozioni e quindi ho capito che dovevo cambiare approccio.

Come primo passo penso sia utile sapere cosa stiamo cercando quando prendiamo in mano la macchina per scattare: sapere cosa vogliamo trasmettere credo che aiuti e allo stesso tempo costringa a ricercare quel qualcosa intorno a noi al momento dello scatto, salvandoci dalle distrazioni che ci portano a scattare cose magari anche belle da vedere ma che non trasmettono nulla.
La seconda cosa che ho capito (che per molti è scontata) è che per trasmettere un certo tipo di emozione/messaggio serve una certa estetica, che deve essere usata per fare arrivare il messaggio agli altri o quel messaggio rimarrà confinato solo nella foto e nella nostra testa. Per sviluppare questa cosa l'unico modo possibile per chi non ha basi artistiche specifiche (es. formazione, scuole, ecc.) penso sia il copiare dagli altri: dai fotografi su Juza, Instagram, Youtube e via dicendo: si inizia a copiare un certo stile per poi piano piano con l'esperienza evolverlo secondo i nostri gusti e necessità fino ad arrivare a creare qualcosa di nuovo e personale che sarà in grado di ritrasmettere, sia a noi stessi che agli osservatori, l'emozione che abbiamo colto quando abbiamo scattato la foto. Preciso che questo secondo punto non si tratta solo del necessario lavoro di post produzione ma anche delle scelte in fase di scatto come composizione, inquadrature, settaggi ecc.

Chiudo confermandoti che la fretta è un problema che può portare, anzi porta di sicuro, a scarsi risultati: prenditi il tuo tempo per riflettere, piuttosto scatta 10 foto in meno ma dedica il tempo necessario a quella che vuoi scattare adesso; la stessa cosa vale per la post: prendi la foto e rielaborala, rilavorala 1, 10, 100 cercando di capire perchè la volta precedente non era soddisfacente e a un certo punto i risultati arriveranno di sicuro. Per noi che è "solo" un hobby e non dobbiamo dare conto a nessuno del lavoro e non abbiamo tempi stringenti è un peccato rovinare il lavoro per la fretta.

avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 18:05

Grazie Ale, mi fa piacere che ci sia passato pure tu. E' come, sentirsi a un bivio. O si cresce o si molla. Sento l'insoddisfazione crescente e allo stesso tempo sento la mia impotenza. Sento che ho sbagliato approccio o che, come per tutte le cose, vi è un processo di maturazione e di crescita. Quindi grazie per le tue parole. Sento che è inutile scattare se non faccio un percorso dentro di me. Mi state dando tantissimi imput, Vi ringrazio molto, perchè è da un po' che ho dentro di me questo malessere e quando mi ritrovo a scaricare le foto, diventa ogni volta un momento di crisi profonda.

avatarjunior
inviato il 21 Aprile 2024 ore 18:38

Sento che ho sbagliato approccio o che, come per tutte le cose, vi è un processo di maturazione e di crescita

Sicuramente la seconda. Il fatto che ti sia resa conto di alcuni limiti e tu voglia lavorare per superarli significa che l'approccio è corretto. L'importante è non farsi scoraggiare e capire cosa non va: già solo provare a migliorare ti libererà (almeno in parte) da questa insoddisfazione; il rimanente verrà tolto appena vedrai i primi risultati concreti.

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