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World Press Photo of the Year


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avatarsenior
inviato il 01 Maggio 2024 ore 18:39

“Assolutamente” per te. Quindi mooolto relativo ciò che dici, ciò che dice ognuno di noi è davvero poco assoluto.
Un po' più di moderazione.

avatarsenior
inviato il 01 Maggio 2024 ore 23:13

Ma è ovvio che qualsiasi giudizio estetico è soggettivo. Se poi a te piace va bene...

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 3:19

A me in questo caso piace la foto, ma soprattutto mi coinvolge proprio quello che l'immagine non ci mostra, è quel che “non si vede” che è fortemente evocativo. È, come dire, una immagine psicologica e concettuale, che a me coinvolge perché mi fa pensare che il dolore quando è così forte non lo si può più vedere con gli occhi ma lo si sente col cuore. È una immagine che essa stessa mi invita e mi accompagna ad andare oltre a ciò che vedono gli occhi. Una immagine che ci invita ad andare oltre se stessa. In tal senso è concettuale, è un andare oltre l'immagine in un mondo dove tutto è immagine. Dove tutto è stato ormai visto e siamo ormai anestetizzati. Per andare oltre questo “torpore” bisogna andare oltre ciò che vedono gli occhi.

Il fatto che questa immagine sia finta o reale, nel senso di studiata e creata ad arte dal fotografo (in questo caso direi bravo al fotografo per averla immaginata e pensata) o colta al volo in una realtà non controllata dal fotografo(in questo caso direi bravo al fotografo per averla vista e colta), può essere giusto una informazione interessante, nulla di più. Il potere evocativo, riguardo al sentimento del dolore e alla disperazione, rimane a prescindere.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 5:57

Il fatto che questa immagine sia finta o reale, nel senso di studiata e creata ad arte dal fotografo (in questo caso direi bravo al fotografo per averla immaginata e pensata) o colta al volo in una realtà non controllata dal fotografo(in questo caso direi bravo al fotografo per averla vista e colta), può essere giusto una informazione interessante, nulla di più. Il potere evocativo, riguardo al sentimento del dolore e alla disperazione, rimane a prescindere.



Al di là di qualsiasi poetica o nobile umanità di lettura, purtroppo il fatto che una foto premiata al WPP sia scena genuina o costruita, fa tutta la differenza del mondo, tale da rendere la differenza abissale. Sempre.

Siamo nel campo del reportage, o fotogiornalismo, e la cronaca in questi ambiti non è ammissibile che si affidi alla fiction, perchè sarebbe snaturare completamente il significato della stessa.

Diventerebbe altro, che nulla avrebbe a che vedere con quello che è la sua missione o scopo.
Sarebbe un giocare sporco, una furbata, una finzione, una menzogna, una presa in giro del fotografo nei confronti di se stesso (etica professionale che tradirebbe) e di tutti quanti gli altri, colleghi, addetti ai lavori, e infine lettori.

Questo detto in generale, al di là della considerazione su questa specifica foto.

SE il potere evocativo rimarrebbe inalterato, allora tale potrebbe risultare anche per foto realizzate con ricostruzioni in studio e inscenate da attori, anche se il tutto fosse evidente e dichiarato.

Sempre fotografia è, ma non è certo Reportage.

Perciò il potere evocativo di per sè, cambia in maniera estremamente significativa, per non dire totalmente, se tratto da una scena reale di vita vissuta oppure se è una ricostruzione con la teatralità di un set.

Ad es. Anche una foto di LaChapelle, volutamente realizzata per evocare lo stesso tipo sentimenti di questa foto del WPP, potrebbe certamente indurne, ma si comprenderà che rimarrebbe qualcosa di imparagonabile.

E tale è la finzione al cospetto del reale.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 6:58

Militarmente, anche i civili sono un ovvio bersaglio lecito, perché sono loro che alimentano i militari al fronte, con reclute, armi e logistica: è sempre stato così, dai tempi della clava ad oggi, e pensare che la situazione oggi o in futuro cambi è errato, perché illogico.


In realtà non è così.
Le guerre sono sempre state combattute dagli eserciti, non dai civili.
Il massacro su grande scala dei civili inizia con la seconda guerra mondiale.
E da allora il metodo ha fatto storia.
I campi di concentramento e la bomba atomica sono le pagine più nere della storia contemporanea ma anche i bombardamenti di Israele che da anni uccide volontariamente civili per controllare l'area mediorientale.
Almeno ammettessero che lo fanno solo per motivazioni economiche, perché i motivi sono solo quelli, tutto il resto è fuffa.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 7:50

@ Remember,
io parlo dell'immagine tu del premio WPP. Son due cose differenti.
Riguardo al premio concordo con le tue parole e però sottolineo che davvero raramente si potrà imporre con certezza il “bollo dì autenticità” riguardo alla verità del momento colto da una immagine. Per questo il premio secondo me è relativamente interessante.
Riguardo alla fotografia e di ciò che comunica, del contenuto che esprime, parliamo di ciò che attiene direttamente all'immagine e il suo rapporto con le persone che la guardano. Cosa molto interessante perché attiene direttamente alle persone e ciò che tutti noi siamo o potremmo essere.

@Goatto
Concordo, infatti:
“La guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri”
- Hannah Arendt -
La guerra ha un rapporto diretto e vicino col potere e chi lo esercita, non con i civili (che subiscono).
Tanto più chi esercita il potere è “lontano” dalle persone di una società e tanto più è probabile che si scateni una guerra. Dittature e nazioni illiberali sono candidati numero uno ma non è una regola fissa.
Il problema è il potere. L'essere umano rischia sempre di far prevalere la sua stupidità nell'esercizio del potere. Non so come si potrebbe fare per evitare che si scatenino guerre. Forse le due uniche possibilità che mi vengono in mente sono o togliere il potere agli uomini e alle persone oppure la cultura e l'amore per il prossimo.
Le guerre hanno sempre a che fare con ignoranza e stupidità da una parte e il potere e la prevaricazione del prossimo dall'altra parte.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 7:56

Il potere evocativo, riguardo al sentimento del dolore e alla disperazione, rimane a prescindere.

E' questo il problema di quella foto, è stata scelta solo per questo, si rifà come detto a un'iconografia cristiana che è pensata per richiamare un sentimento in noi osservatori e non racconta la donna di Gaza, è un'icona non una foto di reportage

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 8:49

Qui di potrebbe aprire una disquisizione filosofica e probabilmente la verità non è univoca.
Una qualunque iconografia utilizzata una prima volta da una determinata cultura/società non è detto che non possa esplicare il suo potenziale significante anche in altri ambiti e culture. Non ci sono dogmi. Inoltre siamo nell'epoca delle contaminazioni e della globalizzazione anche culturale. Rivendicazioni sui diritti culturali per l'utilizzodi alcune simbologie iconografiche da parte di una cultura piuttosto che da un'altra mi sembra un discorso sterile.
Piuttosto che incartarsi su discorsi fini a se stessi a me pare più interessante soffermarsi sul valore emozionale dell'immagine per chi la guarda, se una immagine lascia indifferente o emoziona, fa pensare o discutere.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 9:10

Non é affatto fine a se stesso come discorso é uno specifico cambio di rotta del reportage visto che essendo settore sempre più in crisi é passato dal documento a un'estetica del dolore precisa e foto pensate per andare anche nelle gallerie
É un discorso importante e si riflette anche sulle scelte del wpp dei vincitori non sono parole al vento ma il nocciolo della questione
Non sai facendo documentaristica vera e propria ma stai andando in una direzione ben diversa e questo é estremamente evidente nella scelta della foto vincitrice e é la cosa che hanno criticato anche altri fotografi

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 9:47

Sì ti capisco se mi parli di regole del premio WPP e di appartenenza al gruppo reportage o meno.
Io mi riferisco invece a elementi più diretti riguardanti l'immagine e i sentimenti o reazioni che procura.

Come ho già scritto prima inoltre il fatto è che davvero raramente si potrà imporre con certezza il “bollo dì autenticità” riguardo alla verità del momento colto da una immagine. Per questo il premio è le sue regole secondo me sono relativamente interessante.
Sono più vere le sensazioni, idee ed emozioni che le immagini suscitano in noi.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 9:52

ma io non sto parlando di autenticità ma di estetica legata all'obiettivo di suscitare un'emozione in un pubblico occidentale piuttosto che raccontare, parlo del fatto che ormai esiste quasi una specifico canone che viene utilizzato indipendentemente da quale parte del mondo si racconti.
Questo appunto porta a creare sensazioni al pubblico della galleria e solo a questo ormai si punta per una questione di sostenibilità economica
C'era stato in passato anche un articolo chiamato le madonne della guerra perchè questo tipo di foto è diventato comune

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 9:58

Rivendicazioni sui diritti culturali per l'utilizzodi alcune simbologie iconografiche da parte di una cultura piuttosto che da un'altra mi sembra un discorso sterile.


ma pensa...bisognerebbe spiegarlo allora anche a quelli che continuano ad accusare di "appropriazione culturale" ogni volta che un film occidentale fa riferimento a qualcosa di non occidentale.
O, come al solito, tutti questi discorsi sono a senso unico?


Sulla fantomatica valenza "universale" del significato di quella foto, ripeto che lo vedrei più universale se la donna palestinese stringesse un bambino israeliano ammazzato da suo marito.
Così, invece, è pura e semplice propaganda politica e per giunta unilaterale.


avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 9:59

La foto è indubbiamente forte nel senso che come immagine colpisce, poi però ci sono foto viste nella galleria del sito che ha premiato quello scatto che, a mio avviso, sono molto più belle, anche se molto simili.

A primo impatto ti blocca e la guardi, ma poi onestamente mi sa di visto, rivisto e strarivisto 1000 volte.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 19:13


@ Remember,
io parlo dell'immagine tu del premio WPP. Son due cose differenti.


Beh, veramente io ho parlato di entrambe le cose.

Prima dal punto di vista del concorso e del reportage, per le quali è inamissibile la finzione.

Poi mi sono rivolto alla peculiatità della foto stessa e dei sentimenti che suscita e da te evocati, che ravvedi indipendenti dal fattore autenticità.

E a questo mi sono agganciato con l'esempio di dichiarate foto realizzate in studio o con l'esempio di LaChapelle, per quanto concerne i sentimenti anche in tali casi suscitati attraverso quel diverso genere di fotografia.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2024 ore 19:32

Sulla fantomatica valenza "universale" del significato di quella foto, ripeto che lo vedrei più universale se la donna palestinese stringesse un bambino israeliano ammazzato da suo marito.


faccio notare che il 7/10 sono stati uccisi nel crimine di guerra commesso da hamas 695 civili israeliani tra cui 36 minori

da allora sono stati uccisi (da israele) 34mila civili palestinesi tra cui 12mila minori
(numeri confermati dallo stesso israele, che anzi vanta cifre più alte dicendo che "sono pochi" rispetto ai morti fatti dagli Usa), usando per il 50% (secondo la cnn) ordigni con un margine d'errore che va da 30 a 100 metri.

il tutto in una delle aree metropolitane più densamente popolate del mondo.

per chi è di roma: è come se mirassero alla pizzeria formula uno e colpissero un palazzo a metà di via dei campani

faccio anche notare che il marito della signora ritratta nella foto vincitrice non ha ucciso nessun bambino israeliano (lo suggerisce la logica elementare (i numeri) oltre che la verità dei fatti)

la foto può piacere o non piacere (e lo capisco) ma il fatto che abbia scatenato così tanti utenti di estrema destra conferma il potere ancora intatto della fotografia come mezzo di denuncia delle ingiustizie.

la fotografia è ancora viva: w la fotografia!

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