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Compromesso ideale il 50mm?... Che strazio!


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avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 1:21

Per mantere la stessa inquardatura del soggetto in primo piano con obiettivi diversi è ovvio che devo pozizionarmi a distanze diverse, lo sfondo però apparirà più vicino con il tele e più lontano còn il grandangolo come è evidente nelle foto che ho allegato, qui finisco e lascio ad ognuno le proprie convinzioni.


Qui non si tratta di convinzioni, si tratta di capire la differenza tra prospettiva e ingrandimento....se dalla posizione dell'ultima foto (quella fatta con un tele) avessi fatto una foto con un grandangolo e poi l'avessi ritagliata per avere la stessa zona inquadrata dal tele, le 2 foto sarebbero state assolutamente identiche.....quindi parlare di "compressione dei piani" di un tele è un'emerita stupidaggine....è solamente una nostra pura e mera sensazione, fondata sul nulla.

user112805
avatar
inviato il 16 Aprile 2024 ore 2:06

Mi sembra di parlare un'altra lingua. Lascia stare prospettive, ingrandimenti, sensazioni, possibili ritagli ecc., è tutto molto semplice: si tratta di 3 foto dove è stato inquadrato, ovviamente da distanze diverse, lo stesso soggetto con 3 lunghezze focali diverse. Il muro in primo piano occupa la stessa identica porzione di fotogramma in tutte e tre le foto però lo sfondo appare a distanze diverse a dimostrazione che il tele avvicina (comprime) lo sfondo e il grandangolo lo allontana, affermare il contrario è "un'emerita stupidaggine fondata sul nulla".

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 2:35

Ma non lascio stare un bel niente, prospettiva ha un suo significato ben preciso e ingrandimento pure.....l'hai capito che se fai la foto con un grandangolo alla distanza del tele e ritagli alla stessa dimensione la finestra di pietra, lo sfondo e tutte le proporzioni sono precise identiche a quelle del tele, anche se riprese con un grandangolo? Dove sarebbe sta famosa compressione???

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 3:32

Il muro in primo piano occupa la stessa identica porzione di fotogramma in tutte e tre le foto però lo sfondo appare a distanze diverse a dimostrazione che il tele avvicina (comprime) lo sfondo e il grandangolo lo allontana


Il motivo per cui lo sfondo "appare a distanze diverse" è che ci si è allontanati/avvicinati al muro in primo piano. Se non ci si sposta, la relazione tra primo piano e sfondo rimane la stessa, indipendentemente dall'obiettivo. Tele e grandangolo ingrandiscono e rimpiccioliscono, non cambiano quella relazione. Se questo è chiaro, non dovrebbero esserci ulteriori incomprensioni. Poi in gergo ci sta pure che per farla breve si dica che il tele schiaccia i piani, purché tutti gli interlocutori sappiano perfettamente che le cose funzionano come appena descritto (e le innumerevoli discussioni passate su questo argomento suggeriscono che è una condizione tutt'altro che da dare per scontata).

avatarjunior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 6:36

State tutti dicendo la stessa roba, pertanto avete ragione tutti... MrGreen

SE si mantiene costante la dimensione del soggetto all'interno del fotogramma, avvicinandosi/allontanandosi come punto di ripresa dal soggetto, effettivamente si nota un effetto di schiacciamento passando da grandangolare a tele.
SE si rimane fermi , invece, variando la focale non noteremo alcuna differenza nel rapporto tra soggetto e sfondo.

In sostanza, dato un punto di ripresa fisso, il rapporto soggetto/sfondo non cambia, anche cambiando focale. Se invece, passando da un 85mm a un 28mm ad esempio, ci si avvicina per avere il soggetto inquadrato allo stesso modo del 85mm, si noterà una variazione nello sfondo rispetto al soggetto.

Tutta la questione è nata perché Angelo Bottero afferma che
un passo avanti o 3 passi indietro
, come a voler dire che è sufficiente avvicinarsi/allontanarsi per compensare la differenza di focale (quindi dando priorità alla dimensione del soggetto nel fotogramma); questo è vero solo relativamente alla dimensione del soggetto, ma

la cosa vi farà storcere il naso

Ognuno ha una sensibilità diversa su questo genere di cose. A me disturba molto non trovare la familiarità che trovo con il 35mm in ambito di reportage, ad esempio, soprattutto se si parla di una raccolta di diversi scatti. Come già accennato in precedenza, scelgo il 50mm quando mi occorre quella 'onestà' che solo quella focale può darmi, a prescindere dal genere.

user112805
avatar
inviato il 16 Aprile 2024 ore 6:54

Forse mi sono spiegato male, fatto sta che le tre foto sono diverse l'unica cosa che appare, non ho detto "è", uguale è il soggetto in primo piano. Con il tele lo sfondo diciamo "sembra", vediamo se ci capiamo, più lontano, col grandangolo più vicino mentre col 50 mm, detto anche "normale", l'immagine si avvicina maggiormente a come la vediamo realmente ed è il motivo per il quale per i paesaggi lo preferisco.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 7:19

"Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate a riguardo"

Che non sai usare la focale da 50 mm.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 7:58

E te pareva che il Pollastrini non se ne usciva con il solito commento flame in pieno stile Facebook.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 8:11




avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 9:12

Proprio in merito a questo argomento sto preparando un video illustrativo per aiutare a capire meglio quale sia la focale che più si adatta al proprio stile narrativo.

Qui siamo a tutto campo (il primo è il nisi 9mm lo specifico perchè non ci sono i dati)

postimg.cc/p9yHZngz




Mentre qui siamo nel dettaglio che evidenzia il rapporto tra gli elementi del frame

postimg.cc/CBqVypMK




Ho usato per tutte le lenti lo stesso identico punto di ripresa perciò la variabile è solo la focale.

Ho voluto evidenziare la capacità espressiva di ogni lente al massimo della propria potenzialità quindi tutte a massima apertura.

Pertanto, al netto delle regole della prospettiva a me sembra che poi, alla fine, la resa e la "percezione ottica umana" della prospettiva non rispetti esattamente le leggi della fisica in quanto poi subentrano valutazioni comparative sulla scena intera che compie il cervello per conto suo.

Inoltre anche la diversa profondità di campo delle singole lenti va ad influire notevolmente sul senso di tridimensionalità.

Quindi non ridurrei il tutto al mero ritaglio tra una focale e l'altra perchè se è vero che dal punto di vista della fisica non si può discutere, dal punto di vista dell'esperienza reale (e come dico sempre io) le cose cambiano.

A parità di distanza una maggiore focale ci da una percezione di maggiore distanza relativa tra gli oggetti quindi con un wide il fiore e la zucca risulteranno più vicini mentre con un tele molto più lontani tra loro. Anche se in realtà se poi andiamo a croppare correttamente ci renderemmo conto che sono sempre alla stessa distanza.


Comunque per quanto mi riguarda (e lo specifico anche nel video) se dovessi scegliere una focale unica io andrei sul 35 (in FF) mentre con doppio corpo l'accoppiata perfetta sarebbe 27 + 50.

Il 50 come lente singola può risultare in alcuni casi un pò troppo lunga come lente generalista.

avatarjunior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 9:20

Pertanto, al netto delle regole della prospettiva a me sembra che poi, alla fine, la resa e la "percezione ottica umana" della prospettiva non rispetti esattamente le leggi della fisica in quanto poi subentrano valutazioni comparative sulla scena intera che compie il cervello per conto suo.

E direi che è ovvio, visto che non sposti il punto di ripresa.
Ripeto ancora una volta: la variazione prospettica tra le focali si nota SOLO facendo in modo che il soggetto occupi la stessa porzione di frame, cioé spostandosi. Se si resta fermi, usare un 85mm equivale a scattare la foto con un grandangolare e croppare.

avatarjunior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 9:26

E' una percezione.

Se prendi la prima fotografia scattata con un grandangolare e l'ultima fotografia scattata con un tele (dalla stessa esatta posizione), e la ritagli (risoluzione del sensore permettendo) in modo da inquadrare solo quanto inquadri con il tele dell'ultima fotografia, otterrai esattamente l'ultima fotografia con la stessa percezione di isolamento dello sfondo.

Ma e' la percezione dovuta al fatto che osservi solo una porzione dell'immagine. Sei fermo in un punto, nel primo caso vedi tutta la scena, nel secondo "ritagli" o croppando o con focale piu' lunga e quindi vedi solo una piccola parte della scena e la tua percezione inevitabilmente cambia perche' vedi solo un pezzettino (che se fosse ottenuto ingrandendo la foto e tagliando i bordi vedresti allo stesso modo).

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 9:33

Se mi date il tempo... lo stavo facendo :D

Infatti ho risimensionato il 56 al 9 mettendolo in dissolvenza e sono perfettamente sovrapponibili.

postimg.cc/kDFjy0Z9




Però resta il fatto che, al di la della risoluzione che incide sulla possibilità di crop, quando sei in fase compositiva avere la preview corretta è un vantaggio non da poco.

Per questo motivo scattare con un 56 e poi croppare a 35 è ben diverso che scattare direttamente a 35 perchè hai l'anteprima in tempo reale.




avatarsupporter
inviato il 16 Aprile 2024 ore 9:34

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=3&t=1972984#9526291

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2024 ore 9:41

E comunque nel video ho fatto questa comparativa non per evidenziare la differenza di prospettiva, che dallo stesso punto non c'è, ma per evidenziare come una maggiore apertura del diaframma sia decisamente più funzionale nelle focali intermedie, dal 16 al 35 (su apsc) che andando oltre. Perchè in quel range di focali ti permette di generare una bella tridimensionalità includendo tanti oggetti nel racconto.

Mentre nel tele un pizzico di wow avanti e indietro cambia molto meno la resa finale.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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