| inviato il 04 Marzo 2024 ore 7:55
"..erano da Zeiss subappaltate ad Angenieux?"
No.
Nello spazio, in presenza di irraggiamento solare, la temperatura della roba arriva anche a 200 C, mentre nelle zone in ombra la temperatura arriva a - 180 C.
Le fotocamere Hasselblad ce la facevano a restare operative anche con quel rilevante salto termico, ma le ottiche Zeiss, che in schema, come tutte le ottiche, hanno dei doppietti incollati, non ce la fecevano, si scollavano i doppietti.
La NASA allora emise una gara per avere delle ottiche con le stesse caratteristiche ma senza avere doppietti incollati, ma doppietti senza colla che avessero quindi, ed ovviamente, un contatto perfetto, molecolare, tra le due lenti dei doppietti, e scelse l'Angenieux.
Io andai all'Angenieux perché noi avevamo bisogno di ottiche zoom operative nell'infrarosso medio, 8 - 12 micron, loro ci stavano lavorando e noi volevamo dividere gli investimenti, farli assieme.
Il Direttore commerciale, un Corso simpaticissimo, ma non mi ricordo il nome, mi portò in officine e mi fece vedere le ottiche della NASA in lavorazione completamente a mano, artigianale, dicendomi che, se non stavo in castello, quelle ottiche, l'una, costava più di casa mia. |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 8:15
La Sony è un'ottima Casa produttrice di apparati fotografici, e sono commercialmente non solo molto bravi, ma estremamente bravi, hanno inglobato tutta l'esperienza ed il Know How della Minolta e si sono uniti alla Zeiss, il miglior costruttore di ottiche del mondo, per fornire alla Clientela un parco ottiche di eccellenza.
La bravura Sony è tale che ha dato un ribaltone tecnologico enorme al mondo della Fotografia digitale, le Mirrorless le hanno introdotte sul mercato solo loro in modo serio, e col le ML hanno cambiato il mondo tecnico della fotografia digitale, e poi i sensori buoni li fanno solo loro per tutti, sono stati e sono bravissimi.
Ogni azienda fatta da gente intelligente, e la Sony è fatta da gente intelligente, fa le sue scelte di mercato, decide dove e come investire e su quale Clientela puntare: la Sony ha deciso che le fotocamere professionali vere, le "ammiraglie" non facciano parte del suo parco prodotti, lo ha deciso per motivi suoi, si possono fare illazioni del perché, ma solo illazioni restano, ma alla fine non le fa, e va bene così.
Non puoi mandare nello spazio o sulla Luna una fotocamera amatoriale, sarebbe roba da bimbetti, si romperebbe subito, anche la Nikon, che ha sempre prodotto le fotocamere professionali vere, le deve modificare.
Dove lavoravo io fanno roba per lo spazio, la NASA usa sempre e soltanto quella roba nostra lì per le sue sonde più importanti e costose (Cassini, James Webb etc) e vuole specifiche molto alte (tutto degassificato, anche la più piccola vite, tutte le saldature passate alla TAC, garanzia delle tolleranze dimensionali, tutto montato in camera bianca 1:100.000 etc)
La Sony tutte quelle rotture di palle lì non le vuole, ha deciso di non volerle (= o non la gente per farle, o non la strutture per farle, o entrambe) e la roba alla NASA non gliela da.
Illazione mia: se la Sony avesse la gente e le strutture per fare il lavoro che facciamo noi e che fa la Nikon, la roba alla NASA gliela darebbe, eccome se gliela darebbe, per due motivi:
- la NASA paga, e paga bene
- dare la roba alla NASA è un fiore all'occhiello, un fregio prezioso, che solo pochissimi produttori al mondo riescono ad ottenere, ed ha un ritorno commerciale importante, chi vuole la roba tecnologica fatta veramente bene compra da loro (per noi Nikon, Zeiss ed Angenieux, che oggi non è più sul civile, fa solo roba militare). |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 8:35
Alessandro, non ho motivo di dubitare di ciò che dici na mi donando cone mai non si sia mai visto (ma correggimi se sbaglio, non sono onniscente) o letto di un obiettivo Angenieux montato su Hsselblad per Luna o spazio; sempre e solo Zeiss, per questo ho parlato di subappalto, perché in quel caso il marchio resta Zeiss
Non mi spiego inoltre i progetti specificamente realizzati per la NASA (come i già citati 250 Superachromat, il Biogon 60 e anche altri) tanto pubblicizzati sia da Hasselblad che da Zeiss se, come dici tu, Zeiss non c'entra nulla con gli obiettivi usati a quel tempo nelle missioni spaziali e innparticolare sulla Luna. |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 8:46
incredibile che Nikon con il suo know-how riesca a sfornare macchine soggette spesso a richiami, vedi Z9-Z8 per l'innesto, Z8 per l'occhiello, D750 per l'otturatore, Batteria En-el15 per surriscaldamento, d800 e problemi autofocus. Non sempre le stringenti specifiche richieste dalla Nasa hanno un impatto positivo sulla produzione di massa. |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 8:52
La Nikon non fa orecchie da mercante: individuato un possibile problema su uno o più determinati lotti, lo risolve, x tutti, punto.
Le altre case sappiamo benissimo che, salvo rarissime eccezioni, semplicemente non lo fanno.
E lì son problemi x i clienti |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 9:19
Idem vedi D600 e D610 |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 10:26
A me con roba Nikon non ho mai avuto il minimo difetto e Nikon se capita interviene.
Sappiamo tutti dei problemi di Canon e Sony (otturatori che esplodono con pochi scatti)
E li vi frugate in tasca e poi criticate Nikon.
Contenti voi... |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 10:38
La mia ragazza usa Sony (purtroppo ho questa maledizione divina  ) E mi ha raccontato della sua Sony a7III...nemmeno 100.000 scatti e gli è esploso l otturatore...mi si è accapponata la pelle...io con le mie due z6ii sono a 500.000 scatti ciascuna (cinquecentomila) e non ho avuto problemi al momento (mi tocco), cerco di convincerla tutti i giorni a passare a nikon...ci riuscirò, un giorno. |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 10:46
“ Ci sono brand che questa notizia non hanno potuto mai darla e mai potranno... „
Il marketing...magari agli altri brand manco interessa, in fondo anche Sony è volata nello spazio ( non ricordo per quale occasione)
ah e ultima cosa non meno importante..la Z9 che trovate sugli scaffali NON è la stessa utilizzata nello spazio |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 10:47
“ A me con roba Nikon non ho mai avuto il minimo difetto e Nikon se capita interviene.
Sappiamo tutti dei problemi di Canon e Sony (otturatori che esplodono con pochi scatti)
E li vi frugate in tasca e poi criticate Nikon.
Contenti voi... „
Che poi Paolo, basta non comprare i primi sei mesi di produzione più o meno, se uno volesse stare tranquillo...i problemini iniziali ci possono essere. Poi però si risolvono, e soprattutto nei modelli incriminati sostituiscono gratuitamente, le aziende serie. |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 11:06
Quelle serie vanno tenute strette.
Piermario,
Mi sembri quello che giocando con gli amici subisci tunnel e gol ma ti consoli che il pallone l'hai portato tu.
(Fatto con macchinari Nikon ovviamente) |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 11:14
Ma voi pensate per caso che Nikon, Sony e company si costruiscano in proprio gli otturatori?
Io penso, anche se non sono aggiornato (sono fermo al Copal Square e Syncro Compur), che ci sia un solo produttore o al massimo due
Comunque Nikon ne sa qualcosa di rogne agli otturatori, olio sui sensori di D600/D610, per non parlare di quelli della 750. Quando si vuol risparmiare sui costi succedono queste cose purtroppo e il marchio perde credibilità, discorso valido per chiunque eh....
Ps:
Ricordo che quando acquistai la F3 nella scatola c'era un portachiavi Nikon-Nasa per commemorare un evento nello spazio, ma quelli erano tempi gloriosi per Nikon e i Copal Square non si rompevano. |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 11:21
La d610 è nata per risolvere il problema dell'olio della d600 |
| inviato il 04 Marzo 2024 ore 11:23
Mi sembrava strano che un post su Nikon e la Nasa non andasse a finire OT per i soliti interventi da rosicamento.
Come se le altre fotocamere smettessero di funzionare quando decolla il razzo o quando scatta una Nikon. |
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