| inviato il 27 Febbraio 2024 ore 21:58
Questo we ero in Svizzera e faceva freddo e nevicava, ovvero l'ambiente per me più bello del mondo. Stavo fotografando questo scenario fiabesco quando ho notato che l'immagine dell'oculare ha iniziato ad annebbiarsi fino a diventare così come la vedete in questa immagine, praticamente inusabile!
“  Foto brutta col cellulare che rappresenta però bene la patina opaca sull'oculare „
“  il regno di frozen, come piace a me  „
Ho la R5 da febbraio 2022 e l'ho portata in innumerevoli dei miei viaggi in artico, per cui ha preso pioggia, neve, freddo, ed è stata sballottata su qualunque tipo di veicolo, ma il problema si è verificato solo adesso in una giornata nevosa ma tutto sommato secca e con temperature appena sotto zero. Nelle stesse condizioni la R6 che uso regolarmente in parallelo alla R5 non ha avuto alcun problema. tra l'altro sono abbastanza attento a trattare bene l'attrezzatura, e se non l'avete fatto ricordate la mia guida in questi ambienti un pò complicati: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=en&t=2580249&show=1
E' evidente che il vano dell'oculare ha un trafilamento tale che nei mesi il vapore è entrato in quella piccola camera davanti allo schermino, si è accumulato e poi passando da un ambiente caldo ad uno freddo il vapore si è condensato sul vetro interno appannando tutto quanto. Per fortuna stavolta ornando a temperature miti la condensa è sparita.
Ho chiesto ad amici e colleghi che hanno la R5 e la usano in ambienti freddi ed ho scoperto che anche loro hanno lo stesso problema, anzi è una cosa ricorrente.
Ne cito giusto tre con cui mi sono confrontato:
www.instagram.com/valeriominato/
www.instagram.com/enricofulconaturephotography/
www.instagram.com/stefanotiozzo/
Altri invece non ce l'hanno avuto questo problema (non sono neanche stati frequentemente al freddo a dire il vero), ma cmq i casi che ho contato sono già abbastanza da farmi pensare che sia un problema diffuso e ricorrente, non voglio dire che sia un problema di fabbrica ma evidentemente una debolezza di quella parte c'è sicuramente.
Giusto per ampliare la statistica... a voi è mai capitato?
e se si... in che circostanze?
Giovanni
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| inviato il 27 Febbraio 2024 ore 22:05
Mai successo, ne con R5 ne con R6. Ma quando prendo acqua o neve lascio tutto un paio di giorni chiuso in una scatola in polistirolo con il silica gel per far asciugare tutto come si deve.
Aggiungo però che me ne frego della tropicalizzazione, se nevica o piove (anche poco), metto la copertura impermeabile su corpo e obbiettivi. |
| inviato il 27 Febbraio 2024 ore 22:30
Non è da molto che ho la R5, cmq è stata abbondantemente usata in ambienti molto freddi e umidi.....per ora non ho avuto questo problema. |
| inviato il 28 Febbraio 2024 ore 16:53
A me è successo una volta, tempo fa, sulla R; non ricordo bene in che circostanze la stessi usando.
Poi il vapore deve essere uscito da dove era entrato, e non ho mai più avuto il problema. |
| inviato il 28 Febbraio 2024 ore 16:56
“ Successo su Fuji, purtroppo è un problema di alcune fotocamere recenti, si rovina l'antiriflesso. Anche Sony in alcuni modelli ha manifestato il problema. „
Qual è il collegamento tra antiriflesso ed appannamento? |
| inviato il 28 Febbraio 2024 ore 17:02
Hai cambiato obiettivo in un ambiente caldo e umido prima di uscire? |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 12:35
“ Qual è il collegamento tra antiriflesso ed appannamento? „
no infatti son due cose diverse. io parlo di vapore intrappolato.
“ Hai cambiato obiettivo in un ambiente caldo e umido prima di uscire? „
che centra? il vano oculare mica è collegato al vano sensore. |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 14:43
"che centra? il vano oculare mica è collegato al vano sensore."
Tra vano sensore e vano oculare non c'è una separazione a prova di passaggio dell'umidità. Tra l'altro anche dove ci sono dispositivi di protezione che portano alla certificazione IP 65, per esempio, il passaggio dell'umidità non è scongiurato.
Passando da un ambiente caldo ad uno freddo si hanno due effetti: la contrazione del volume d'aria all'interno del dispositivo dovuta al raffreddamento, richiama aria dall'esterno e l'umidità passa anche attraverso le sedi delle guarnizioni, mentre il secondo effetto è che l'umidità presente dentro al dispositivo si condensa sulle parti fredde e da luogo all'appannamento che hai riscontrato. |
| inviato il 29 Febbraio 2024 ore 17:43
Io ho la R5 da pochi mesi ma l'ho usata in condizione di neve e freddo senza problemi... incrocio le dita per il futuro!
Ciao
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| inviato il 01 Marzo 2024 ore 11:21
Rjb, come puoi vedere dall'articolo di lens rental in cui smontano pezzo per pezzo la R5, il blocco oculare è componente unico a se stante e sigillato, che non ha nessuna correlazione con il vano sensore.
ecco qui quando lo tiene in mano dopo averlo smontato dall'alloggiamento tra i PCB
qui articolo completo: www.lensrentals.com/blog/2020/09/taking-apart-the-canon-r5-mirrorless-
a maggior ragione vedendo queste immagini del grande Cicala, mi chiedo come sia possibile che con l'uso il vapore entri nell'oculare tanto da condensare al cambio di temperatura |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 11:50
Vengo da esperienze in campo strumentale industriale dove la protezione alle condizioni ambientali è una prerogativa certificata.
Glistrumenti erano, e sono, tutti elettronici con grado di protezione IP 65 o IP 67 o IP 68.
Gli ultimi due possono andare in immersione.
Tuttavia, l'unica certezza per la quale l'umidità non passa è data dalla sigillatura con resina bicomponente siliconica.
L'oculare non è, evidentemente, sigillato e pertanto può essere penetrato dall'umidità. Non è un fatto grave tuttavia evidenzia una possibile vulnerabilità. |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 11:52
Ciao Giovanni, ottima l'idea di aprire un topic qui su Juza per ampliare un po' la platea e vedere se anche altri hanno avuto questo problema.
Per quel che riguarda la mia, è successo solo una volta in condizioni sicuramente non semplici per l'attrezzatura. Era l'ultimo giorno di una settimana in Islanda passata quasi interamente sotto la pioggia, ma non particolarmente fredda. Il fattaccio è successo mentre ero a Reynisfjara (la spiaggia nera con i faraglioni vicino Vik, per chi non avesse presente) e sono stato per più di un'ora vicino al bagnasciuga in condizioni di vento, mare grosso e nebbia salina (insomma, condizioni meteo standard per il posto ). Tanto per la cronaca, ho effettuato si un cambio obiettivo, ma mi sono allontanato quanto possibile dalla zona più umida - ho fatto cambi in condizioni decisamente peggiori di quella.
La macchina non ha avuto sbalzi di temperatura particolari, e comunque la condensa si è formata alla fine della sessione quando la macchina era ben acclimatata ormai. Appena me ne sono accorto l'ho messa davanti al bocchettone del riscaldamento dell'auto e in qualche minuto è andata via. Rientrato in Italia l'ho poi tenuta in una scatola con del silica gel per una settimana, finora non è più successo (sgrat )
Nella stessa settimana comunque era stata in condizioni ben peggiori di umidità senza che fosse successo nulla, ad esempio a Dettifoss sono stato per un'oretta al bordo della cascata praticamente immerso dentro l'acqua nebulizzata ... la R5 non ha fatto una piega. Come non ne ha fatte in tutte le situazioni di freddo "vero" in cui l'ho portata (in molte delle quali era presente anche la tua ).
Diciamo che lo stesso difetto su pochi esemplari sa abbastanza di errore di assemblaggio su qualche lotto (fosse di progettazione probabilmente i numeri sarebbero più alti). |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 11:56
@Enrico Fulco: Che obiettivi hai utilizzato in quelle condizioni? |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 12:03
“Tuttavia, l'unica certezza per la quale l'umidità non passa è data dalla sigillatura con resina bicomponente siliconica.
L'oculare non è, evidentemente, sigillato e pertanto può essere penetrato dall'umidità.”
Comfermo quanto detto. Ed e' tanto vero che quando ho montato un po storta la protezione sul display superiore della fotocamera, intendo quello piccolo sulla “spalla” del corpo, ed ho fatto pressione, il primo vetrino si e' tirato su con la protezione ed era incollato con la classica colla bicomponente siliconica. Poi madato all'assistanza Canon che come al solito non ha battuto ciglio e me l'ha reicollato perfettamente aggratis, come nuovo. |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 12:05
“ @Enrico Fulco: Che obiettivi hai utilizzato in quelle condizioni? „
Il 16-35 f/4 e il 100-400 II, anche loro messi alla prova più volte nelle medesime condizioni della R5 |
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