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Oasi Naturalistica di Cervara


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avatarjunior
inviato il 21 Giugno 2011 ore 15:27

Discussione dedicata ai commenti su Oasi Naturalistica di Cervara ( Clicca qui per visualizzare la scheda ).

avatarjunior
inviato il 05 Novembre 2011 ore 21:21

SorrisoSorrisoSorrisoSorriso...personalmente, in tanti anni di fotografia naturalistica, non mi sono mai divertito tanto come dentro questi capanni!! E non solo quello del Martin pescatore.
Consigliatissimo!

avatarmoderator
inviato il 11 Novembre 2011 ore 1:28

Anche quest'anno il responsabile dell'Oasi Francesco Ramponi ci ha stupito realizzando in agosto,grazie ai suoi validi collaboratori, il nuovo capanno del Martino: ora può ospitare 6 fotografi che possono puntare le varie ottiche attraverso 3 finestre panoramiche ben schermate. Per chi volesse provare nuovi punti di ripresa sono stati realizzati 4 piccoli pertugi a livello del terreno.
E' tornato attivo il capanno degli Aironi e sta diventando sempre più interessante anche il capanno dei Beccaccini.
Le sorprese non mancano e la scena che si presenta davanti ai nostri occhi viene attraversata da innumerevoli soggetti alati come cinciallegre,passere scopaiole, scriccioli, cianciarelle, merli, ghiandaie, garze, martini e altri personaggi come i fagiani,le gallinelle d'acqua, le nutrie, picchi verdi e rossi maggiori .. e tanti altri . Tutti e tre i capanni hanno ora un mascheramento più interessante che permette di rendere più discreta la presenza del fotografo naturalista. I capanni del martino e dei beccaccini sono dotati di viti filettate già installate su una tavola rigida a cui è possibile fissare direttamente la propria testa fotografica ed evitare l'uso del treppiede. Siete partiti senza testa (intendo quella fotograficaMrGreen) ? .. niente paura .. potete utilizzare dei pratici bean-bags che si trovano all'interno dei capanni .
Per un efficace utilizzo delle strutture è fortemente consigliato indossare vestiti di colore scuro/mimetici, ricoprire eventuali parti luminose/bianche degli obiettivi e paraluce e, anche se sembra una regola banale, di controllare che la suoneria del proprio cellulare sia silenziata.
Che cosa mi piace di questa oasi? .. il poter davvero staccare la corrente dal nostro ritmo quotidiano e prenderci una pausa, immersi nei suoni della natura; osservare oltre che documentare le giornate di tutti gli ospiti liberi alati e non che decidono di frequentare questa incantevole location ;-)
ciao e buona luce a tutti, Lauro



avatarsupporter
inviato il 17 Giugno 2012 ore 14:59

Questo weekend siamo riusciti finalmente ad andare all'oasi di Cervara. Siamo stati accolti da Francesco che con estrema passione e competenza, insieme ai suoi collaboratori, gestisce questo progetto per il quale sta elaborando nuove idee per rendere ancor più appetibile ed usufruibile l'oasi agli appassionati di fotografia e di bird-watching.
E' stata un'esperienza coinvolgente. Si è veramente immersi completamente nella natura. Il capanno del martino, l'unico agibile in questo periodo, è costruito a misura di fotografo ed inserito perfettamente nell'ambiente. I numerosi passaggi di 3 martini alternati a quelli dei tantissimi ardeidi presenti non ci hanno lasciato respiro.
Vale in effetti tutto quanto descritto nel commento di Lauro.
Merita davvero tornarci e già ora pregustiamo la prossima visita in autunno per provare anche gli altri capanni.
Un'ultima, non felice, nota: purtroppo ieri il maschio della coppia di cicogne che si era a suo tempo installato autonomamente nell'oasi è morto perché durante uno dei suoi voli nella campagna circostante è finito contro i cavi di un elettrodotto spezzandosi l'ala. Quando Francesco, chiamato dal proprietario del campo, è arrivato sul luogo dell'incidente non c'era più niente da fare.
Lanciamo un appello per trovare un maschio da affiancare alla femmina rimasta sola prima che si allontani.
Forza Francesco, con la tua passione e le tue idee ce la farai?;-)

avatarsenior
inviato il 23 Settembre 2012 ore 23:39

Esprimo il mio giudizio su questo posto premettendo che ci son stato di domenica, il 23 settembre..
Bè che dire: m'è sembrato d'essere al centro commerciale; mi aspettavo un luogo tranquillo e isolato ed invece c'era il mondo; sentieri colmi di famiglie con bambini che urlavano e sbatacchiavano i balconcini delle feritoie dei punti osservativi, gente ogni dove che parlottava e faceva rumore, passeggini, cani (con cacche), coppiette che amoreggiavano, all'entrata addirittura musica da osteria remixata.. insomma, la sensazione era di essere in un parco e basta, più che in un' "oasi naturale"; ah, di animali di qualsivoglia tipo manco l'ombra ovviamente, con tutto quel trambusto... a parte uno stagnetto con i cigni e le anatre, le uniche foto che abbiamo potuto scattare..
Mi riserverò comunque di tornarci durante la settimana e di mattina, per rivedere il mio giudizio su questi aspetti.

La cosa che invece ho trovato parecchio fuori luogo, visto il presunto "naturalismo" dell'iniziativa, se non disdicevole, è l'aver visto dei poveri gufi e civette tenuti in dei gabbiotti di 4,5m cubi (con inferriate); essi vengon tenuti li e, come attrazione, tirati fuori ogni fine settimana per essere mostrati al pubblico da degli addestratori con guanto.
Sono rimasto basito quando, seguendo una porta aperta e sentendo dei versi, mi son trovato davanti un enorme e meraviglioso gufo che aveva tutta l'aria di voler uscire al più presto; io e la mia ragazza siamo stati immediatamente fatti uscire dal luogo poi scoperto "vietato" al pubblico (però c'era altra gente che, nello stesso momento presente, a differenza di noi non è stata appunto fatta allontanare).
Per non parlare delle cicogne, tenute in recinti (di rete su tutti i lati) che non ne permettevano la libertà, ma una migliore e sicura visione dal pubblico non certo appassionato di natura (generalmente coppie e famiglie che si passano la domenica pomeriggio).

Concludo con gli esemplari di altri uccelli (tra cui ancora gufi) trovati imbalsamati all'interno della capanna gigante: personalmente ho da sempre trovato l'imbalsamazione un simbolo dell'anti-naturalismo..

Ecco: tutto questo personalmente l'ho trovato di cattivo gusto, considerando ciò che m'aspettavo da questa "oasi naturale".

Magari qualcuno può spiegarmi qualcosa sull'eventuale necessità (a scopo preservativo ad esempio) di tenere queste specie in cattività; in quel caso cambierò giudizio su questi aspetti.

Purtroppo i cavi dell'alta tensione e i voli della ryanair che passano sopra la testa (qui però non ne hanno colpa) disturbano ulteriormente la fauna, rendendone ancora più improbabile l'incontro nelle ore di presenza del pubblico nella riserva.

E' la prima volta che andavo in un luogo così e son rimasto deluso, molto.
La sensazione è che, più che una riserva naturale, questo posto sia li per attrarre pubblico senza portar troppo rispetto agli animali attrazione (quelli che, amenochè non mi si dica della necessità di tale trattamento, son li per far cassa insomma, quelli che sono sempre presenti e disponibili per il pubblico).

Peccato, m'aspettavo decisamente un altro spirito.

Molto meglio meno comodità ma più rispetto e l'autenticità che si possono trovare in qualche riserva no profit o direttamente in luoghi non contaminati in nessun senso.

Saluti



avatarmoderator
inviato il 24 Settembre 2012 ore 16:41

Le cicogne che hai osservato (fanno parte del progetto "Un nido per la Cicogna" per aiutare questa specie nel tornare a nidificare lungo l'alto corso del Sile. Progetto partito nel 2009 con 2 coppie di ciconia ciconia. Lo scopo è di invitare alla sosta le sempre più numerose cicogne selvatiche che sorvolano la provincia di Treviso. Nel 2011 una delle 2 coppie ha dato alla luce 5 pulcini Sorriso .
La parte più interessante dell'Oasi è comunque riservata solo ai fotografi che , previo prenotazione , possono accedere a 3 Capanni attrezzati e messi in posizioni strategiche, lontani dai percorsi riservati al pubblico. Queste strutture dovrebbero essere riaperte il prossimo mese.
Sconsiglio di frequentare questa e tutte le altre Oasi di Domenica x ovvi motivi di affluenza.
ciao e buona luce, lauro

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2012 ore 18:51

Magari qualcuno può spiegarmi qualcosa sull'eventuale necessità (a scopo preservativo ad esempio) di tenere queste specie in cattività; in quel caso cambierò giudizio su questi aspetti.


Dopo molto tempo torno con piacere a contribuire allo Juzaforum, ovviamente poichè trovo giusto rispondere al post di Conte_Hamlin.
Cercherò di essere breve e chiaro in modo da non dare spazio a fraintendimenti, dopo di che, non risponderò oltre se non in via privata.

In primo luogo, mi dispiace molto, e parlo sinceramente, che l'esperienza vissuta domenica scorsa all'Oasi non sia stata positiva.
Ormai da diversi anni, dedico parte del mio lavoro alle esigenze dei fotografi creando per loro situazioni ad hoc che permettano di realizzare buone immagini, e credo che tra i lettori del forum diverse decine(se non di più)possano testimoniarlo. Ho sempre pensato, e ne sono ancora convinto, che i fotografi possano essere i migliori alleati di chi si occupa di conservazione.

L'Oasi, come spero avrai avuto modo di leggere da qualche parte, non riceve contributi pubblici e quindi sopravvive pagando gli stipendi ai suoi dipendenti solo con i biglietti di ingresso che vengono richiesti ai visitatori. Pertanto, ovviamente non possiamo porre dei limiti al numero di visitatori che la domenica fruiscono del parco, "purtroppo" dobbiamo augurarci che di visitatori ne vengano molti e durante la domenica dobbiamo convivere anche con le coppiette, con le famiglie con i bambini urlanti e le signore coi tacchi che portano a spasso il cagnolino.
Non ti nascondo che anche io che vivo qui 7 giorni su 7 vivo la domenica come un passaggio obbligato tra il sabato e il lunedì e non vedo l'ora di tornare a vedere il parco semivuoto. Se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, in realtà, dovremmo stupirci del fatto che a molte persone interessi ancora stare nel verde piuttosto che chiudersi in un centro commerciale.

Le cicogne che hai visto in voliera, come già scritto da Elleemme, sono accudite solo temporaneamente e negli anni a venire non le troverai più qui ma nelle campagne che circondano l'Oasi, sulle piattaforme nido che abbiamo installato dentro e attorno alla palude e, spero, anche in giro per l'Italia. Io allevo personalmente ogni anno una decina di pulcini che nascono qui con la speranza di vederli crescere e volare liberi per mescolarsi con altre cicogne, magari selvatiche.

Il discorso dei gufi è diverso. Il progetto Selva dei Gufi ha come obiettivo permettere l'incontro tra questi animali ed il pubblico, ma soprattutto con i bambini delle scuole. I sette gufi di cui ci prendiamo cura sono nati da allevatori nord-europei e poi cresciuti da noi qui all'Oasi. La maggior parte dei gufi che vengono riprodotti in cattività, poichè dotati di certificato CITES, sono destinati ai parchi zoologici. Possiamo discutere per un anno se sia giusto o meno il fatto che esistono animali di specie selvatiche nati da allevamenti in cattività ed impiegati a scopo didattico, ma io penso che questo sia un compromesso accettabile se si considera il vantaggio in termini di conoscenza che questo può portare quando si coinvolgono le persone nell'incontro a distanza ravvicinata con animali altrimenti invisibili. Da qui potremmo allargarci su questioni identiche già ampiamente trattate in merito a situazioni più famose come le linci del Bayerischer Wald, i lupi di altri parchi francesi, ecc. ecc.
In Gran Bretagna, ed in generale in nord-europa, esistono numerosi centri come il Barn Owl Centre o lo Scottish Owl Centre che,attraverso l'impiego di rapaci in cattività e addestrati, coinvolgono decine di migliaia di persone nelle tematiche sulla tutela dei rapaci notturni.L'idea applicata qui è la stessa e va ben oltre l'aspetto spettacolare di derivazione falconeristica.
Se hai assistito al volo dei gufi, spero avrai avuto modo di vedere che i gufieri non si limitavano a fare volare gli uccelli, ma di ogni specie hanno raccontato le caratteristiche e i pericoli a cui essi vanno incontro quando vivono vicino all'uomo. E soprattutto avrai notato dalle domande che venivano poste quanto poco il pubblico conosca questi animali.
Capitolo voliere: molto in sintesi,i gufi sono animali molto tranquilli e trascorrono la maggior parte del loro tempo immobili in voliera sui loro posatoi, pertanto non sono necessari degli stalli di grandi dimensioni,le voliere che abbiamo realizzato sono tali da permettere agli animali di potere spostarsi all'interno volando da un posatoio all'altro e, comunque, i nostri gufi escono a volare tutti quasi tutti i pomeriggi (tranne quando piove), anche quando l'Oasi è chiusa.

Un signore (anche abbastanza famoso) che si occupa di gufi qualche tempo fa mi ha detto che l'Italia non è l'Inghilterra e che il pubblico italiano non capirà, invitandomi a desistere da questo progetto prevedendo per l'Oasi (con uno stile davvero unico) sventura e disgrazia. Io credo invece che il pubblico nella sua grande maggioranza capirà e imparerà qualcosa.

Infine, mi dispiace molto anche della tua uscita dalla voliera. Qui abbiamo davvero sbagliato noi, non nel mandarti via, ma nel fare la differenza tra alcuni amici che erano venuti a vedere le voliere ultimate da poco ed il visitatore (tu) che non conoscevamo, e questo non accadrà più. Ovviamente, la voliera è off-limit al pubblico per non sovraccaricare di stimoli i gufi soprattutto dopo l'uscita in volo quando devono digerire.

Per chiudere, tornando infine alla tua visita, spero avrai modo di tornare a Cervara magari di sabato (è tutto un altro mondo, quasi disabitato)per vedere davvero questo luogo con occhi diversi. Se invece ti interessano i capanni (un altro mondo ancora) puoi trovare info su www.capannicervara.it

Cordialmente
Erminio Ramponi
Direttore Oasi Cervara

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2012 ore 20:53

Ma il centro è aperto sempre e solo sabato e domenica per tutto l'anno, o esiste un periodo in cui si può accedere infrasettimana ?

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2012 ore 21:32

L'Oasi è aperta al pubblico nel fine settimana con servizio di biglietteria senza bisogno di prenotazioni. Gli orari li trovi qui: www.oasicervara.it/?page_id=805
Per i capanni è necessario prenotare con anticipo di qualche giorno. Info sui calendari di apertura e costi qui: www.capannicervara.it
Ciao

avatarsupporter
inviato il 24 Settembre 2012 ore 23:06

Lauro ed Erminio hanno già detto tutto.
Aggiungo che mia moglie ed io abbiamo passato 2 giorni fantastici (giorni feriali ovviamente!) in giugno all'oasi di Cervara. I capanni riservati, su prenotazione, ai fotografi sono fatti "su misura" per chi vuole fare una vera full immersion fotografica.
La domenica credo proprio che l'oasi debba, per ragioni economiche (sono mica la regione loro....), aprire le porte a più gente possibile per incrementare i suoi ricavi e si sa che le famiglie non hanno l'accortezza di "noi naturalisti duri e puri"MrGreenMrGreen.
P.S.: Erminio appena riesco a mettere insieme un paio di giorni di ferie veniamo.
Vittorio

avatarsenior
inviato il 24 Settembre 2012 ore 23:50

Buonasera Erm72,

per correttezza, visto il mio post "critico" rispondo comunicando di aver recepito le sue giuste e da me appunto richieste puntualizzazioni.

Eventualmente, come già detto, cercherò di tornare in un giorno feriale quest'autunno per rivalutare il tutto: come detto era la mia prima esperienza, e ci terrei a cambiare idea su questo tipo di progetti.

Per le cicogne nulla da dire: lo scopo è quello che speravo, quindi ritiro il tutto in seguito a questa delucidazione. (anche se ci tengo a precisare che di persona sono, in generale, tendenzialmente contrario all'intervento dell'uomo sulle sorti della natura quando essa stessa si da e si toglie; del tutto a favore, invece, quando il danno da riparare è causa dell'uomo stesso).

Per i gufi invece, nonostante lo scopo sia comprensibilmente scientifico-divilgativo, non mi trova personalmente daccordo, come non sono d'accordo sugli animali imbalsamati.

Dal punto di vista fotografico invece, non avendo provato i capanni, mi limito a constatare come i video dedicati sul sito e le immagini catturate visibili anche su questo forum non lascino dubbi sulla bontà del progetto in questo specifico ambito.

Ringraziando per le apprezzate delucidazioni, e ribadendo il carattere del tutto personale delle mie considerazioni, la saluto e le auguro buone cose.

Patrizio


avatarjunior
inviato il 25 Settembre 2012 ore 0:03

L'Oasi è aperta al pubblico nel fine settimana con servizio di biglietteria senza bisogno di prenotazioni. Gli orari li trovi qui: www.oasicervara.it/?page_id=805
Per i capanni è necessario prenotare con anticipo di qualche giorno. Info sui calendari di apertura e costi qui: www.kingfisherexperience.com.
Ciao


Grazie per la puntualizzazione, era quello che avevo già letto, ma mi pareva davvero strano che non fosse accessibile nemmeno un giorno a settimana (io il sabato e la domenica faccio molta fatica ad andare).

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2012 ore 16:03

Desidero dire la mia essendoci stato venerdi scorso.

Innanzitutto Erminio, che gestisce l'oasi: gentile, competente e disponibile. Ho chiamato alle 5 della sera prima per poter usufruire dei capanni fotografici, e mi ha dato disponibilita' per la mattina successiva alle 07.00. Freddo pungente (son partito da casa a -4) son arrivato e lui mi attendeva, caffe' a disposizione: ci siam presentati, mi ha fatto vedere l'oasi, spiegato, mostrato i capanni, qualche consiglio e mi ha lasciato solo. Ci siam rivisti nel tardo pomeriggio quando ormai non si riusciva piu' a scattare.

L'oasi da un bel lavoro, e se non ci fosse passione personale, difficilmente darebbe frutti. Trovare realta' cosi' nel nostro belpaese non e' facile, quindi la mia piena ammirazione e stima.

Postero' con calma qualche scatto, comunque nei due capanni frequentati ho avuto modo di vedere ed ammirare piu' o meno da vicino queste specie: martin pescatore, cinciallegra, codibugnolo, fagiano, sparviero, picchio rosso maggiore, picchio verde, ghiandaia, merlo, gazza, frinquello, pettirosso, cornacchia grigia, cormorano... mi sembra non non averne dimenticato altri.

Dimenticavo: i capanni sono spaziosi, comodi con sedia per ogni postazione; ciascuna di queste offre la possibilita' di affissare la testa che ognuno si puo' portare da casa (se non sbaglio, in alternativa ci sono i bean bag della Photoseiki a disposizione) ed Erminio mette a disposizione anche una grappetta...MrGreen credetemi, col freddo che c'era (nel pomeriggio poi ha iniziato a nevicare) un sorsetto e' andato giu' di gusto, nonostante un thermos di te' caldo portato da casa da oltre 1 litro.

Concludo: il capanno costa € 40/giorno. Non sapendo esattamente a cosa andavo incontro, pensavo che non fossero pochi visti i tempi: ora che ho visto e mi son reso conto del lavoro che il tutto comporta, credo li valgano tutti. Passare una giornata in santa pace e silenzio, fuori dal mondo, ad ammirare la natura magari riuscendo a portare a casa qualche scatto decente, per me non ha prezzo. Essendo in ferie ancora per una decina di giorni, ho deciso di tornarci in una giornata di sole, perche' venerdi l'unica fregatura e' stato il meteo, ma nonostante questo, son tornato a casa contento. E no solo per la grappa..MrGreen

Posto straconsigliato, messo voto 9

avatarsupporter
inviato il 09 Dicembre 2012 ore 16:49

Ciao Daniele, in effetti l'oasi di Cervara è un posto fantastico per fotografare, specialmente il martin pescatore, e la passione di Erminio è coinvolgente.
Noi ci siamo stati a giugno e sicuramente ci torneremo all'inizio del prossimo anno durante la stagione degli amori dei martini.
Buona luce
Vittorio

avatarjunior
inviato il 22 Febbraio 2013 ore 20:20

Un luogo meraviglioso , le possibilità fotografiche sono già ben visibili dagli scatti presenti nella scheda , quello che mi ha colpito di più è la cortesia e la passione di Erminio che gestisce l' oasi , una persona che ha vera passione unita a competenza sia naturalistica che fotografica e si percepisce che ama quello che fa e che vuole offrire il meglio a chi va nell' oasi.
Una giornata qui non si dimentica , non solo per le foto che sicuramente si portano a casa ma per tutto il contesto sia ambientale che di cortesia .
Consigliatissimo passarci almeno una volta , son sicuro che poi tornerete .

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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