| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 14:33
Grande Adamo, sacrosanto e senza peli sulla lingua!!! |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 15:21
Adamo,
ci sono stati processi per cause sulla privacy (non in Italia) dove come testimoni sono stati chiamati critici, redattori, altri fotografi ad affermare il fatto che senza la fotografia "spontanea" semplicemente avremmo perso una quantità enorme di testimonianze sulla "vita quotidiana" da più di un secolo a questa parte. Io sono per la tutela della privacy, ma deve esistere un equilibrio fra questa e la libertà di espressione personale che prevede anche che io possa "fotografare". Purtroppo siamo in un epoca un po' con i nervi a fior di pelle su questo.
Pensa se Inge Morath si fosse preoccupata dei "minori" cosa avremmo perso noi se questa foto di Venezia del 1955 non fosse mai esistita. Questa come infinite altre.
Le foto "collegiali" con una molteplicità di soggetti sono più difficili da leggere perché appunto ci sono molti possibili punti di interesse. E fino dalla "Prima elementare della fotografia" ci insegnano a identificare bene un soggetto quando scattiamo.
Di questa "collegialità" Webb ne fa una cifra stilistica, c'è in moltissimi suoi scatti. Qui un'altra sua foto. Scusa la qualità ma l'ho ripresa dal libro. Quante foto ci sono in questa foto?
Qui un esempio strafamoso di HCB
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| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 15:45
La cosa strana, almeno per me, e' come si sia inasprita l'opinione pubblica riguardo alla privacy, giusto in un'epoca dove la privacy e' praticamente scomparsa, tra videocamere di sorveglianza, satelliti, telefonini, e telecamere di ogni genere (qui tanti le installano sui caschi (bici, moto, skate...) o direttamente sul cruscotto delle macchine. Non ultimo, pure l'usanza di mettere la propria vita in rete(fb, istagram e compagnia bella) . Pero' poi si incazzano se scatti una foto per strada con una fotocamera (magari si spaventano che gli ruba l'anima, come in certe tribu' sperdute nella giungla )
Ai miei tempi, fino agli anni 90, quando giravo con la reflex a rullino, specie nei centri meno abitati, la gente mi fermava ridendo e scherzando, si metteva in posa e voleva fatta la foto. A volte mi trovato pure in imbarazzo a rifiutare, per l'insistenza di alcuni. Oggi, bene che va, ti guardano storto.
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| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 15:53
E' proprio come dici tu... |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 16:09
Scusa Ale, ma per un fotoamatore sconosciuto nessuno si muoverebbe nell'eventualità di una causa. Tu correresti il rischio? Secondo me fare della buona street, indipendentemente dalle capacità del fotografo amatoriale, è praticamente impossibile. E parlando di fotografia in generale, non sarà anche per questo, RIPETO ANCHE, che alcuni miti sono inarrivabili? Tutto è loro concesso, modelli famosi e disponibili, i luoghi più belli del mondo, totale disponibilità di tempo etc. etc. Ovviamente non è un discorso che riguarda me personalmente, ma è tanto tempo che vedendo foto osannate mi faccio domande. E' davvero da osannare? Nelle condizioni date nessun altro avrebbe potuto farla, magari anche meglio? E' da ottuso ignorante bestemmiatore dire che una foto come quella dei ragazzi sulla barca non è proprio nulla di che e se l'avesse fatta uno qualunque sarebbe finita nel cestino?
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| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 16:39
La legge sui diritti all'immagine è molto più "elastica" di quel che si pensa e basata soprattutto sulla giurisprudenza, ho comprato un libro apposta visto che faccio molta street, in teoria puoi fotografare tutto (tranne i ritratti veri e propri, che devono avere certi requisiti per essere considerati tali) a condizione che l'immagine non sia degradante per il soggetto e coerente con un proggetto ben preciso...un esempio, un fotoamatore di quartiere ha ricevuto una comanda dalla municipalità sulla viva e la situazione del quartiere, in una delle foto appare uno sposalizio su una piazza piena di gente dove si vedono gli sposi che hanno fatto denuncia per violazione dei diritti all'immagine, ebbene il giudice ha dato ragione al fotografo perché la foto non presentava nessun aspetto contro la legge e che gli sposi non erano il soggetto della foto ma facevano parte della vita del quartiere.
Mi è capitato diverse volte (3) di andare al commissariato di polizia accompagnato da persone che contestano di essere presenti nelle mie foto (1 e venuta pure con un'avvicato) e fin'adesso la polizia mi ha dato sempre ragione....solo mia moglie ha brontolato (e dire poco..."con te non ci esco più o allora lasci la fotocamera a casa...) durante tutta la storia per la perdita di tempo e la vergogna di andare al commissariato...ma se non difendiamo e facciamo conoscere e valere la legge noi fotografi nessuno lo farà al posto nostro...io prendo il rischio voi fate come volete  |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 17:16
Sarebbe molto interessante leggere quel libro, certo per quanto si trova su internet scritto da studi legali non sembra così semplice. Prendi il caso di una foto in cui compare una coppia, nulla di degradante o offensivo, oltre alla coppia si vedono altre persone, non è un ritratto. Peccato la coppia sia clandestina... |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 17:36
A me è stata negata la pubblicazione di due scatti su un sito riconducibile ad una nota marca di fotocamere.......uno di due anziani a passeggio in una via del centro in mezzo alla folla ed uno che pur ritraendo una intera facciata di una chiesa riportava in un angolo una panchina con seduta una donna col velo ed un bambino dai tratti mediorientali.........a me sembravano lecite ma magari non hanno voluto rogne......e pensare che negli anni 80 usavamo al posto del monoscopio una telecamera puntata sul corso principale a Pisa.....non credo che si possa piu' fare..... |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 17:38
Io ho il videocitofono,spero di non urtare le sensibilità di nessuno |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 17:55
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| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 18:13
Dante lcandestina o no sono cavoli loro se si mostrano nello spazio pubblico hai il diritto di fotografarli.
Panza si spesso per non avere noie è più facile dire no, soprattutto sui siti web che non vogliono storie...non dico che sia facile eh, è una battaglia ma bisogna affrontarla se no addio foto e anche la libertà di espressione e di fotografare, è una lotta di tutti giorni...oppure fai fotografo faunistico
Il libro è in francese non mi ricordo il titolo devo averlo chissa dove da qualche parte in una delle mie biblioteche (durante un certo periodo lo portavo in borsa foto per mostrare la legge in caso di eventuali problemi) forse c'è una pubblicazione simile in italiano...
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| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 18:42
“ Peccato la coppia sia clandestina... „
Ma anche la foto di una persona in piscina... durante l'orario di lavoro.... E' chiaro che se c'è un "danno" dimostrabile si rischia. Ma è una possibilità abbastanza rara...
Io fotografo senza troppi scrupoli, poi decido se pubblicare o no. Tante cose non le pubblico.
Mi è capitato diverse volte che le foto nascessero con lo scopo di una pubblicazione. In quel caso le persone che erano il vero soggetto della foto hanno firmato una liberatoria che ne spiegava l'uso e la destinazione.
Comunque in linea di massima scattare non è un problema. Tranne per quanto riguarda le persone "nella propria dimora", è una fattispecie della violazione di domicilio.
Ho letto anche che qualcuno sta provando a bloccare il fotografo per strada accusandolo di "molestie". Questo per dire a che punto siamo arrivati... |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 18:58
Tra un po' bisogna andare in giro con la actioncam sulla testa e poi cercare qualche fotogramma decente una volta tornati a casa . Quella non darebbe fastidio a nessuno
Ps. Sto seguendo un ragazzo che sta girando la Russia e gli ex paesi dell'urss,filmando e fotografano senza problemi tutto e tutti e la gente tranquillissima e molto ospitale |
| inviato il 06 Gennaio 2024 ore 19:15
La liberatoria la uso solo per i ritratti, non solo in luoghi privati ma anche per strada, ne ho sempre una decina in borsa....se no fotografo senza problemi conosco abbastanza la legge per evitare le noie, il problema è l'ingnoranza della gente che crede che tutto è vietato, a volte ci perdo tempo a spiegargli la legge, ma in tutti i casi se la persona manifesta un disaccordo la foto non la faccio o se l'ho già fatta andiamo al commissariato (di preferenza senza mia moglie che mugugna) così la legge gliela spiegano loro
In tutti i casi per tuo uso personale ne non la pubblichi o non la rendi pubblica puoi fotografare assolutamente tutto, non c'è nessuna limitazione. |
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