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Ciao, posseggo un sigma 100-400 per sony a7iii, se sono molto distante dal soggetto esempio foto ad una montagna, mi capita sempre di vedere l'aria calda che fa perdere nitidezza e contrasto alla foto, volevo chiedere se c'è una tecnica un trucco (oltre quello di avvicinarsi al soggetto) per togliere questo fastidioso problema in fase di scatto
".. volevo chiedere se c'è una tecnica un trucco..."
Prova con lo strumento per Rimuovi Foschia prima e poi con Chiarezza di Camera RAW, operando sul RAW, qualcosa recuperi, e poi con maschere di contrasto localizzate per aumentare la nitidezza.
L'altra soluzione sarebbe cambiare pianeta ed andare a far fotografie su uno senza aria.
le 'heat waves' come le chiamano gli inglesi, che più comunemente potremmo definire 'tremolii dell'aria' sono un fenomeno atmosferico (turbolenza) legato al riscaldamento degli strati superficiali dell'atmosfera (quelli a contatto col terreno) che generano correnti ascensionali. Correnti ascensionali, apparentemente invisibili, ma che, in pratica, provocano quegli ondeggiamenti, o meglio: distorsioni del soggetto ripreso da lontano.
tutti i suggerimenti qui sopra vanno bene:
cambia ora, e cioè non fotografare soggetti lontani nel mezzo della giornata di sole, quando la turbolenza è massima
chiarezza/contrasto: fa un po' da pannicello caldo perché migliora la nitidezza percepibile ma non può nulla contro le micro distorsioni causate dal tremolio dell'atmosfera, che tolgono dettaglio ai soggetti.
Cambiare pianeta: ottima soluzione, sulla Luna il problema non esiste -non c'è atmosfera-
Poi, aggiungerei: non usare il supertele per paesaggi lontani (ma nemmeno un 135)
“ Prova con lo strumento per Rimuovi Foschia prima e poi con Chiarezza di Camera RAW, operando sul RAW, qualcosa recuperi, e poi con maschere di contrasto localizzate per aumentare la nitidezza. „
Aggiungiamoci besciamella e una grattata di parmigiano e il pasticcio è pronto da servire.
“ Max-pixel : 8 del mattino in Piemonte tre giorni fa dunque non in piena estate alle 14 del pomeriggio. „
Le condizioni per una buona riuscita della foto a campo lungo si vede già prima dello scatto, se esistono si rivolgono le attenzioni sulle modalità di scatto,
se le dette condizioni sono buone e la foto non esce bene le restanti cause sono da attribuirsi alla seconda opzione sopra detta, nel senso che non ci si può trovare sorpresi dopo. Il post di apertura si è presentato differentemente.
A parte la postproduzione (con rimuovi foschia) io ti consiglio di alzare un po' gli ISO per ottenere tempi di scatto veloci. Se il fenomeno che descrivi è il movimento di aria calda, una specie di tremolio, allora la prima cosa da fare è "congelarlo" con tempi di scatto rapidi.
Inutile dire che bisogna fare delle prove con diversi scatti.....
“ Se il fenomeno che descrivi è il movimento di aria calda, una specie di tremolio, allora la prima cosa da fare è "congelarlo" con tempi di scatto rapidi „
quello senza dubbio, ma utilizzando un tele 100-400 si può pensare che i tempi siano rapidi quanto basta e poi... il tremolio non è un movimento rapido per cui anche tempi relativamente brevi -tipo 1/125- sono più che sufficienti.
La questione vera è che il 'tremolio' distorce i soggetti, con un vero e proprio 'effetto lente', per cui i dettagli più piccoli diventano confusi. Per dire: una linea retta diventa una specie di serpente e spesso con i bordi nebulosi. Di conseguenza, su soggetti lontani, c'è una marcata perdita di definizione pur impiegando lenti eccellenti e tempi rapidi.
Aspetto di vedere la foto per giudicare perché magari è un altro problema, ma sappi però che le correnti d'aria sono molto influenzate dagli oggetti che hai attorno e dalle condizioni dello strumento, ad esempio se tiri fuori la fotocamera dalla macchina o comunque da un posto dove è più calda (o fredda) rispetto all'aria esterna si creano delle turbolenze dentro al paraluce che peggiorano un sacco la qualità
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