| inviato il 29 Ottobre 2023 ore 8:41
Salve a tutti sapreste indicarmi dovo posso trovare peso e dimensioni precise
dei Distagon 50 e 60 per hasselblad?
Grazie, un saluto |
| inviato il 29 Ottobre 2023 ore 9:17
per 500C ? Se vuoi ti peso il mio 50mm  |
| inviato il 30 Ottobre 2023 ore 7:34
Grazie Gallo e GianF. rincaro la dose..
avreste notizie, link ad articoli ecc. riguardo
le differenze tra i vari c-cf-cb-cfe...? |
| inviato il 30 Ottobre 2023 ore 8:31
Io no, mi spiace.
Tra l'altro ho da poco venduto la 500C e ho in vendita 50mm e 150mm entrambi CF* |
| inviato il 30 Ottobre 2023 ore 10:04
In estrema sintesi:
C (versione satinata, detta anche cromata): sono i primi obiettivi per la serie 500, antiriflesso a singolo strato, diaframmi e tempi sempre accoppiati, per disaccoppiarli occorre pigiare l'apposita levetta, hanno 'hautoscatto. Nel periodo di transizione alla serie successiva sono esistiti un limitato numero di esemplari (mi pare seolo dell'80mm e del 50mm) che hanno il trattamento antiriflesso multistrato denominato T* (si legge T Star).
C versione nera: come i precedenti ma con trattamento antiriflesso multistrato T*.
CF: introdotti nel 1982 per poter essere utilizzati agevolmente anche con i nuovi corpi della serie 2000 dotati di otturatore sul piano focale. schema ottico nella maggior parte dei casi analogo ai precedenti ma meccanica ed ergonomia migliorate (nuovo otturatore, messa a fuoco più morbida e fluida, diaframmi e tempi sempre disaccoppiati me che si possono accoppiare pigiando l'apposito pulsantino, controllo profondità di campo molto più agevole, manca l'autoscatto. Sono i primi obiettivi veramente moderni. Inoltre a differenza dei precedenti non soffrono del problema del rallentamento e blocco dei tempi se non utilizzati per lungo tempo.
CFi: versione ulteriormente migliorata nell'ergonomia generale e nella fluidità della messa a fuoco, oltre a qualche miglioria interna per sopprimere i riflessi. No autoscatto. Otturatore con una nuova molla in "nvarox ancora più resistente e longeva.
CFe: come la serie CFi, ma con i contatti elettronici per comunicare con i corpi più sofisticati della serie 200 dotati di esposimetro incorporato, esposizione a priorità di diaframmi ecc.). No autoscatto.
CB: come gli CFi e CFe dal punto di vista della meccanica ed ergonomia (la B sta per "budget") ma un po' semplificati in alcuni schemi ottici (invece il 120mm è assolutamente identico) e mancano della disattivazione dell'otturatore centrale, pertanto per essere utilizzati sui corpi serie 2000 e 200 (se si vuole utilizzare tali copri con il proprio otturatore sul piano focale, poiché nulla vieta di utilizzarli con l'otturatore centrale) si deve impostare l'otturatore dell'obbiettivo su "posa B". No autoscatto.
Esiste infine un 80C che veniva venduto con la 501C che è a tutti gli effetti un 80 CF ma manca dell'accoppiamento dei tempi-diaframmi e della disattivazione dell'otturatore centrale. No autoscatto.
il mio consiglio è di orientarsi su obiettivi dalla serie CF in poi. |
| inviato il 31 Ottobre 2023 ore 8:44
Grazie Diebu, ne sai a mazzi! preziosissimo.. |
| inviato il 31 Ottobre 2023 ore 9:27
Attenzione! Scovato ora sul forum di Analogica questo intervento di Sandro Presta, noto fotoriparatore ligure e grande conoscitore del marchio, che ribalta un pò le precedenti conclusioni:
"Gli C sono gli obiettivi costruiti meglio, totalmente privi di plastica ad eccezione dell'isolamento elettrico per il contatto del flash.
Negli obiettivi CF prodotti dopo il 1982 è stato abolito il piombo dalle lenti (con conseguente ricalcolo ottico) e la costruzione è diventata pessima: elicoidi in alluminio e non in ottone (per cui quando si consuma l'ossidazione anodica, addio precisione), tutte le ghiere di comando in plastica, bussolotti per le lenti in plastica (chiusi su qualche modello anche con anelli di plastica a scatto), mancanza dei praticissimi registri di collimazione dell'infinito presenti sui C che costringono a tediose manovre per la messa a punto. L'otturatore, inizialmente derivato dai C (la Compur quando cessò la produzione nel 76 vendette tutto alla Prontor) montava gli stessi ritardatori, poi vennero successivamente "migliorati" perdendo praticità nella regolazione ed acquistando una maggiore fragilità.
Per contro alcune focali esistono solo nel sistema CF, come i distagon flottanti (FLE), il 180 o i teleapotessar, che sono straordinari, ma se si guastano...
Gli obiettivi F poi, dedicati alle macchine con tendine, sono l'apoteosi del peggio: al loro interno la camma di comando del diaframma è di plastica, stampata attorno all'alberino di comando in acciaio. Oggi quella plastica si rompe, costringendo costosissimi obiettivi come il Planar 110/2 ad essere usati per il lancio del martello. |
| inviato il 31 Ottobre 2023 ore 10:22
Questa diatriba sulla qualità costruttiva è vecchia come gli obiettivi stessi, io, avendo usato e posseduto tutti i tipi, compresi gli F per la serie 200, posso solo dire che nella praticità d'uso non cambierei mai gli CF e successivi CFi - CFe con i precedenti C.
Se uno li vuole possedere per collezione o un uso sporadico OK, può benissimo scegliere gli C, ma se invece li usa costantemente poi mi saprà dire!
Provate a mettere a fuoco per qualche ora con gli C, avrete male alle dita per quanto sono duri ma soprattutto per come è fatta la ghiera di messa a fuoco; certo magari alla lunga si fa i calli alle dita come i chitarristi  ma fino a quel momento sono dolori.
Oppure provate a utilizzare il tasto della profondità di campo: prima vi farete male ad attivarla (in attesa che si formi il suddetto callo), poi, per riaprire il diaframma dovrete ruotare la ghiera dei diaframmi fino alla massima apertura e questo comporterà anche la necessità di disaccoppiarla dalla ghiera dei tempi; una volta fatta questa manovra potrete "comodamente" tornare a reimpostare l'accoppiata tempo-diaframma che avevate scelto e quindi di nuovo ruotare le ghiere fino al valore che avevate precedentemente impostato. Divertente e pratico vero?
A tutto ciò dovete aggiungere che se non vi ricordate di far scattare l'otturatore (soprattutto con tempi lenti) almeno qualche volta ogni mese (consiglio che potrai trovare dappertutto e che ogni volta che non ho rispettato ho mio malgrado verificato che invece sarebbe stato opportuno farlo), questo comincerà a funzionare male, allungando di molto i tempi lenti, cosa che invece non ho mai riscontrato con gli altri tipi di obiettivi.
Insomma, una cosa è la qualità costruttiva, i materiali e tutte queste belle cose, un'altra è l'esperienza d'uso, la praticità, l'ergonomia... Anche la mie vecchie auto vintage erano tutte costruite in metallo e altri materiali "nobili" ma non hanno certamente le stesse prestazioni, sicurezza e comfort delle auto moderne
Quindi la domanda è: hai intenzione di acquistarli per tenerli in vetrina a far bella figura o per usarli? Se hai intenzione di usarli ti consiglio di recarti in un negozio che li abbia entrambi e provarli (soprattutto facendo le prove che ti ho descritto) e poi scegliere. |
| inviato il 31 Ottobre 2023 ore 10:34
Sandro Presta lo conosco abbastanza bene
Mi par strano che abbia stroncato così i CF
Tra l'altro parlando con lui mi diceva che i CF hanno otturatori migliori (autolubrificanti) e non soggetti a degrado, quelli vecchi se non revisionati periodicamente si usurano, non parliamo poi dell'antiriflesso....
I miei CF acquistati negli anni 80 sono perfetti ancora adesso è non ho mai dovuto farli revisionare |
| inviato il 31 Ottobre 2023 ore 18:22
Sandro Presta uber alles! GL |
| inviato il 01 Novembre 2023 ore 10:27
Diebiu da questo punto di vista sfondi una porta aperta!!
Posseggo l' hass solo da poco con l' 80 2.8 C e sin da subito ho riscontrato
tutto quello che hai descritto..: è una tortura mettere a fuoco!! al punto che si sono dovuti inventare un aggeggio esterno per "la messa a fuoco rapida.." (!!!) è una tortura fare la previue della pdc e dover "riazzerare" il diaframma per ridare luminosità.. Mi sono davvero stupito di come la tanto blasonata hasselb. abbia creato un obiettivo cosi scomodo, veramente assurdo per non dire vergognoso!!
In generale tutta la macchina, poi, è piena di "bizantinismi" operativi che, a me personalm., innervosiscono non poco.. e mi fanno passare il piacere di utilizzarla..
Tra l'altro il primo rullo che ho esposto mi ha lasciato piuttosto deluso per una resa
molto "morbida" e un pò fiacca dell' immagine..
Quando ero ragazzino e mi sono incominciato ad interessare al medio formato ho sempre avuto una sorta di repulsione istintiva per le hasselb.. (ebbene si mi sono sempre state abbastanza sui... .... oltre ai costi, ovviam. che all' epoca erano proibitivi) alla fine ci sono dovuto approdare più per disperazione che per altro giacchè tutte le altre che ho utilizzato sono piene di problematiche tecniche di non facile risoluzione nonostante vari "giri" dai tecnici..
Alla fine dopo trent'anni e avendo finalmente una hass. tra le mani ho dovuto riscontrare che avevo quasi ragione..
Alla fine sulla Sq-a Bro o sulla Pent-six metti a fuoco come un dio e la previue
la fai senza troppi disturbi...ma.. misteri della fede..
|
| inviato il 01 Novembre 2023 ore 12:05
@PierPier era l'analogico 6x6, dovevamo soffrire un po'...... e pensa che Hasselblad era la fotocamera professionale per eccellenza, la n° 1.
Riguardo ai risultati come sempre è tutto relativo....
A quei tempi c'era
- il mezzo formato (scarso)
- il 35mm (discreto)
- il medio formato, di solito 6x6 (buono).
Fare paragoni con il digitale, a mio modesto parere, è partita persa in partenza.
Io comunque ho venduto recentemente la mia 500C con un certo dispiacere eh... |
| inviato il 01 Novembre 2023 ore 13:55
Ho un sacco di medio formato analogiche. Ed un sacco ne ho avuto in passato. La mia "impressione" finale è che specchi basculanti di quelle dimensioni (non parliamo neanche di Pentax 6 X 7!) siano sempre un PROBLEMA (micro mosso). Hasselblad, pur essendo la meglio costruita da questo punto di vista, è sempre-quasi sempre stata utilizzata con i flashes, sia in studio, sia in esterni (matrimoni), e ciò ha sempre minimizzato il problema. Comunque, sempre personalmente, la considero una "macchina da studio" (eventualmente anche out-door ... simil studio ... penso ai sets per "roba" tipo Pirelli Cal., con dovizia di flashes da studio, generatori, et similia). Di quelle, insomma, che Canon battezza con una "S" nella sigla. Se dovessi scegliere un fotocamera più ... generalista, non avrei dubbi a favore o delle Rollei (ma con ottica fissa), o delle Mamiya 7 (con il limite comune a tutte le telemetro, particolarmente di medio formato, di una messa a fuoco minima che, minima, non lo è per niente = necessità di crop in stampa). Paragoni con il digitale? Si ... il carro trainato dai buoi è più lento e faticoso da gestire di una Porsche GT 3! GL |
| inviato il 01 Novembre 2023 ore 14:24
Infatti...... prima della 500C avevo una Rolleiflex 3,5F biottica
Con quella macchina scattavo ad 1/15 senza problemi di mosso, si sentiva solo un debole zippp (dell'otturatore centrale), una delle poche fotocamere che ho sempre rimpianto di aver venduto!
Con la 500C guai a stare sotto a 1/60 |
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