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Ho trovato la Nikon giusta…







avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 12:36

Esporre con gli esposimetri delle analogiche è diverso? È così difficile far collimare dei riferimenti,degli aghetti? E poi mettere a fuoco senza AF è una impresa titanica? Senza contare che per alcuni generi è assolutamente normale usare manuale e mettere a fuoco senza AF. Dai, ma qui parliamo di abc della fotografia! Conosco parecchie cose che sono un tantinello più complicate nella vita!

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 12:48

@LARCODEMA: purtroppo sono parecchio distante da dove ti trovi tu. Sarebbe sicuramente piacevole incontrarsi e scambiarsi pareri...senza equivoci. Io sono anni che vorrei andare a vedere una multiproiezione di @PAOLO, cosa che mi. affascina ( ricordo la manifestazione di una volta"Dia sotto le stelle", bellissima). Pero non riesco mai a fare i 100Km che mi separano da Paolo. Sono sempre stato curioso di provare di tutto, ho perfino sviluppato da me le diapositive ed era bello, divertente cercare di essere precisissimo con le temperature, ma non mi sono mai cimentato con le proiezioni di diapositive con più proiettori comandati in dissolvenza da una centralina; e ho fatto male a non provarci, deve essere interessantissimo. Ecco perché vorrei proprio vedere cosa ottiene Paolo . Mi divertono le novità.
Un caro saluto

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 12:54

Scusa Living come ti comporti con la dominante rossa della Velvia 100?

Se intendi la magenta, sottoespongo di poco (tramite esposimetro interno ed esterno vedo i valori e poi agisco) ed in genere non ho dominanti (la uso per naturalistica, per i ritratti non è quella giusta).
Se solo togliessero almeno un 5/6 euro a rullo 120 sarebbe nuovamente interessante usare E6. Per ora mi limito al solo bn, sviluppo in casa e li archivio. Ogni tanto li ritiro fuori e vado da un amico che ha l'ingranditore per stampare.
Il c41 l'ho "abbandonato" per i costi di sviluppo, sviluppavo anche quello in casa ma ora basta.

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 13:07

@LIVING sviluppare l'E6, come ben sai non è cosi complicato, io mi ci divertivo. Dici che sottoesponendo la Velvia 100 si riduce il magenta? Non chiudi però eccessivamente le ombre?
Parli di 120: ma hai un proiettore per il medioformato? Se sì quale? Io ho un bel po' di Velvia e Provia 6x7 perché avevo una Mamiya7 mefioformato, ma non ho mai proiettato le diapositive medioformato, solo le 24x36; ne facevo io la scansione per poi stamparle all'epoca con la EpsonR2400. Ora ho Canon
Mi piacerebbe proiettare dia così grandi per provare: penso sarebbe piacevole un formato così... Ma ho solo un normalissimo Rollei 24x36
Il problema, penso tu sia d'accordo, non era tanto sviluppare in C41 ma stampare con ingranditore a colori: complicato e con poco controllo. Tu come facevi?

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 13:32

No no, è anzi più "semplice" del c41 una volta presa la mano! :)
Ho "smesso" e6 così come il c41 perché non scattando molto a colori i chimici mi restavano inusati e finivo per buttarli.. Con il bn uso l'hydrophen (bellini) ed è one shot, quindi conviene..
Non avevo il proiettore ma mio zio l'aveva (mi ha avvicinato sin da piccolino alla pellicola e lo ringrazio per questo) e proiettavo le mie lì (con annessi suggerimenti etc).

Per la stampa invece, mi armavo di pazienza, "risme" di fogli e prove su prove. Non voglio pensare ai soldi spesi e non mi ci far pensare. MrGreen

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 13:38

Posto una riflessione tra me e me, così senza voler fare polemiche. Il punto è che, con l'analogico, o conoscevi "i fondamentali", o tiravi fuori lo zero assoluto. Con il digitale c'è, invece, la possibilitò, di tirare fuori "qualcosa" comunque (vedasi, qui sopra, il messaggio di Stefano). E ciò fà una grande differenza. Poi c'è il discorso della "bravura". Scatto e post produzione. In analogico la stampa del negativo B. & N. non era cosa da negromanti, ma neppure da "asilo Mariuccia". Poi, non c'era un diploma di laurea al limite superiore. Tant'è che i fotografi famosi avevano stampatori di fiducia, e raramente facevano tutto in proprio. Io ho avuto la fortuna di vivere la mia adolescenza in un importante "azienda" (non la chiamo neppure laboratorio!) fotografica della mia città, alla scuola di due eccellenti stampatori (aventi una pazienza infinita). E qualcosa sono riuscito ad imparare persino io. Su, su, si arrivava al "mitico" Pierre Gassman a Parigi (so che celebri fotografi Italiani si rivolgevano proprio a lui!)! Con il digitale tutti possiamo facilmente "arrabattarci" con il computer (e relativi programmi di post produzione). Io lo faccio malISSMO, e di mala (pessima) voglia. Scatto addirittura in jpeg (riservandomi qualche correzione là dove il risultato non mi convince del tutto) poichè ritengo che i softweristi Canon siano più bravi di me. Poi ci sono quelli bravi, e quelli bravISSIMI. Resto però convinto che, anche qui, i Fotografi ("F" maiuscola!) si rivolgano a personale specializzato per la PP dei loro scatti. Conclusione: credo che, ora come allora, se si inseguano risultati "di livello", produzione e post produzione vadano viste DISGIUNTE, se e fino a dove sia possibile (intendo: magari l'amico "bravino", anzichè il tecnico specializzato che ... fattura!)! Così, un discorso (quasi) tra me e me! Scusate il (parziale) OT! GL

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 14:12

Se intendi la magenta, sottoespongo di poco (tramite esposimetro interno ed esterno vedo i valori e poi agisco) ed in genere non ho dominanti (la uso per naturalistica, per i ritratti non è quella giusta).
*******************************

Mah... io l'ho sempre trovata troppo forte e quindi alla Velvia 100 ho sempre preferito la Provia 100F, che però non ha i neri neutri della Velvia 50.
Credo che per l'addivenire dovrò provare con qualche filtro di conversione, ma solo come extrema ratio ;-)

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 14:45

Per paesaggio/naturalistico la saturazione che da non dispiace (se dosata in fase di ripresa)

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 14:56

La saturazione cromatica è ottima, alla fine è pur sempre una Velvia, ma i neri purtroppo non sono quelli neutri della Velvia 50 ma sono talmente intrisi di rosso da diventare marroni... e la differenza si nota e come.

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 15:23

Sono d'accordo,@ PAOLO, preferivo anche io la Velvia 50 e poi la Provia 100F che adoperavo prevalentemente per paesaggi marini perché rendeva bene l'azzurro e anche i notturni illuminati da lampade stradali; l'intonazione un po' fredda della Provia mi sembrava che spegnesse un po' la temperatura di colore molto basss e, quindi, calda delle lampade senza usare filtri di conversione. Una volta, e ora caro Paolo mi bacchetterai per quello che dico, ho utilizzato per un periodo una pellicola della 3M, la 640 T che era effettivamente di 640 Asa nominali, ma era tarata non per luce diurna ma per luci artificiali ( T.ungsteno). Soprattutto in città con luce artificiale e un po' di nebbia la sua grana eccessiva risultava gradevole e aumentava la sensazione di indefinito e di...azzurrino. Non sgridarmi, si facevano tante prove e si sperimentava: con una Venezia fatta con quella pellicola, ma con pioggia e di giorno ci ho vinto immeritatamente un piccolo premio. Quindi, a qualcosa è servitaSorriso
Mentre la Kodachrome 64 di sera e con luci artificiali per me era pessima, con una dominante spesso verdastra all'epoca.

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 15:31

Esporre con gli esposimetri delle analogiche è diverso? È così difficile far collimare dei riferimenti,degli aghetti? E poi mettere a fuoco senza AF è una impresa titanica? Senza contare che per alcuni generi è assolutamente normale usare manuale e mettere a fuoco senza AF. Dai, ma qui parliamo di abc della fotografia! Conosco parecchie cose che sono un tantinello più complicate nella vita!

Vabbè alzo le mani. Non capisco se non vuol capire se fa apposta o cosa.

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 15:35

@LIVING: si l'E6 non era complesso...a parte dover mantenere la temperatura. Spesso ho usato anche il KIT 41 per le dispositive Agfachrome 50: durata lunga, 2 ore più il lavaggio finale chimici in 5 bagni più la inversione con lampada da 500 watt, però era semplice e ho sempre avuto buoni risultati e colori molto vividi, piacevoli. Ci facevo spesso le diapositive ai congressi e le foto al microscopio. Ma, ripeto, era lungo ma semplice.
Ma poi tu,dopo il C41, stampavi a colori? Perche il B/N a stamparlo è in fondo, semplice, mentre la stampa a colori non lo è per niente e hai pochissimo controllo!
Io stampavo a colori da diapositiva col Cibachrome e ho ancora i Drum e i filtri,. Non era complesso ma costoso e cin pochissima possibilità di intervento, per cui non era divertente.
Ma diapositive di medioformato le hai? Le proiettavi? Perche come dicevo, io ho molte mie dia in formato 6x7cm

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 16:11

@Checofuli: semplice, è perché non capisco; perché per me è esattamente la stessa cosa. 3/4 delle mie foto sono in manuale e fatte disabilitando AF e senza aiuti. Che differenza c'è? Ne saprò qualcosa visto che l'ho fatto in analogico per 30 anni e in digitale per 15? Pur non capendone niente pur se fossi stupido, qualcosa la saprei. So di sicuro per averlo provato ( tu l'hai provato?) che è stato più facile avere la mia prima foto discreta in camera oscura che la mia prima foto discreta stampata in digitale. Questo per me; evidentemente tu la post digitale l'hai imparata in 5 minuti. Io sono anni che cerco di migliorarmi Cosa vuoi che ti dica? Queste cose le ho provate e ti dico che anche a sviluppare le diapositive con un po' di precisione ci ho messo poco. Figurati se mi può mettere in crisi usare una reflex manuale: ne ho avute, tutte manuali dal 75 al 2000 e le foto si facevano lo stesso, senza che mi sentissi un extraterrestre per avere usato una analogica. Che sono tutte 'ste complicazioni? Mi pare lo abbia scritto anche PaoloMcmlx che da anni fa dispositive: al secondo rullino hai imparato a esporre decentemente...

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 16:16

No, concordo che non lo fosse. Per il mantenimento della temperatura (così come in c41) io usavo un riscaldatore per cottura d'alimenti sotto vuoto. 30/40€ rispetto ai 150€+ di un sistema continuativo. MrGreen
Ma ripeto, per via degli aumenti assurdi della pellicola ora scatto solamente (120) in bn e con kentmere (per risultati più quotidiani o rollei per risultati molto maggiori) mentre in 135 con quello che mi capita "sotto" sui vari siti dai quali acquisto pellicole.
La stampa la facevo con c41 da questo amico, aveva un durst a contrasto variabile (e molta pazienza per farmi sperimentare! MrGreen)
Proiettale e ne godrai!

(non so se comunque siamo ot qui)

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2023 ore 16:28

LUVING: ma facevi stampe a colori? Usavi il classico Philips mi pare pcs 2000? Io ne avevo uno, ma finivo per usarlo come timer per il B/N. Il colore da negativo l'ho stampato, e male poche volte con un amico. Invece ho stampato il colore da diapositiva con il Cibachrome che ha la bellezza di essere eterno; ancora oggi ho stampe che non hanno cambiato colore. Ma tu lo facevi il colore?
Certo per le dia 6x7 vorrei proiettarle ma non credo si trovino disproiettori per quelle dimensioni. Ho diverse diapositive non intelaiate. Per un periodo, già da tempo fotografavi in digitale, comprai una Mamiya 7, una 6x7 a telemetro che mo sfornata come ssi, la "bellezza" di 10 fotogrammi vol 120 e ( ( allora si trovavano) 20 fotogrammi col 220. Tu hai una 6x6?
Dopo avere sviluppato le diapositive, facevo la scansione con uno scanner Epson 4889 per ottenere files da 140/160 Mb. Ma la qualità era inferiore alla mia Nikon D800 e, dopo un po', ho rivenduto la Mamiya. Inoltre il telemetro non mi è mai piaciuto: sono ipermetropia e preferisco nettamente i mirini reflex che preferisco anche a quelli della ML Sony che uso ora. Tu cosa preferisci?

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