| inviato il 25 Marzo 2023 ore 18:56
"Ma se molti lavori saranno fatti fuori dalle ai, e la popolazione mondiale è in crescita, come fara' la gente a trovare un lavoro?" La conclusione del tuo pensiero, molto pessimista, è che uno si dovrebbe suicidare per non ritrovarsi in un mondo che non ha via d'uscita per la conquista del benessere. Non è così, tranquillo, chi si rimbocca le maniche e si fa il culo, come lo ha trovato in passato, come lo trova oggi, un lavoro lo troverà sempre anche in futuro, non è certo la comparsa di una stupida AI, ovvero una stupida macchina, che toglierà l'ardimento agli uomini. |
| inviato il 25 Marzo 2023 ore 18:59
Ma chi si rimbocca le maniche oggi sono sempre di meno.... Io parlo di massa di persone, che saranno di più e ci saranno meno lavori di adesso... Non puoi pensare che siano tutti come te, o tutti col tuo cervello |
| inviato il 25 Marzo 2023 ore 19:42
"Si ma siamo sempre di più, e con sempre meno lavoro..." Semplicemente se non hai modo di mantenere dei figli non ne fai, e immagino che sarà quello che succederà e che in Italia sta succedendo, c'è un calo demografico in atto e le persone fanno figli verso i 40 anni quando sono economicamente stabili, inoltre la media è di un figlio a coppia perché altrimenti il tenore di vita, il comfort, cola a picco e nessuno di noi vorrebbe tornare a vivere come i nonni di 100 anni fa'. Probabilmente il fare figli in tarda età sarà la vera causa della diminuzione del QI medio, non l'AI. |
| inviato il 25 Marzo 2023 ore 19:44
Si questa è un altra concausa sicuramente |
| inviato il 25 Marzo 2023 ore 20:03
I dati parlano chiaro, nel documento si legge che l'intelligenza artificiale generativa impatterà l'80% della forza lavoro, mentre il 20% potrebbe subire un un cambiamento radicale. |
| inviato il 25 Marzo 2023 ore 20:18
È dalla rivoluzione industriale che l'utilizzo di macchine fa CRESCERE l'occupazione |
| inviato il 25 Marzo 2023 ore 20:29
Ma stavolta è diverso, ma è così difficile da capire? |
| inviato il 25 Marzo 2023 ore 20:37
Stasera la CGIA di Mestre ha dichiarato che stanno sparendo le attività artigiane. Speriamo che l'AI ci metta una pezza in fretta altrimenti non troveremo più un ciabattino, un sarto, un falegname per sistemare le cose della vita quotidiana. Scherzi a parte, la nostra evoluzione, o involuzione, è partita da un pò prima della AI. Quando frequentavo le superiori e l'università, le calcolatrici elettroniche non erano ancora disponibili oppure costavano uno stipendio. Si usava il regolo calcolatore meccanico che non dava il risultato in modo diretto ma era necessario effettuare una interpolazione. Questo mi ha abituato a fare i calcoli a mente e molto di rado uso la calcolatrice, in genere il foglio elettronico Excel. Oggi penso che siano pochi coloro che rinunciano alla calcolatrice per fare i conti. Un pò come nella fotografia dove vengono proposte fotocamere sempre più complesse e con prestazioni che sollevano il fotografo dalla necessità di pensare e agire per ottenere il miglior risultato possibile. |
| inviato il 25 Marzo 2023 ore 22:49
Io ad Ingegneria, metà anni '70 del secolo scorso, feci una programmazione in FORTRAN, su schede cartacee, bucando le schede una per una, era una pila di schede alta un palmo, per la risoluzione di una equazione differenziale, e........funzionava! Il computer, con il suo incisore di schede cartacee, occupava una stanza grande, erano una bancata di pannelli, con un alimentatore grosso come un maiale grosso, che rombava, non ronzava, rombava, e soffiava forte, consumava una quantità enorme di energia elettrica, faceva un casino da non credere, e nella stanza del computer, protettissima, ci si stava male, c'era caldo e tanto rumore. Oggi il mio stupidissimo smartphone, da 199 euro, ha una capacità di calcolo estremamente più elevata del mostro di quei tempi, e se allora pensavi che ciascun cittadino, in età di leggere e scrivere, trascorsi solo 50 anni avesse avuto nel taschino un trabiccolo molto più potente del sacro e protettissimo Computer del Centro di Calcoli Numerici dell'Università di Pisa, ti avrebbero rinchiuso in manicomio. Io sono fermamente convinto che sarà così anche per le AI, tra pochi anni ciascuno avrà la sua personalissima AI, sempre con sé, e molti persino se ne innamoreranno, diventeranno completamente alienati, da essa dipendenti, e gli cambierà la vita per sempre. Ma questo è il mondo, ed è così da sempre. |
| inviato il 26 Marzo 2023 ore 8:35
“ È dalla rivoluzione industriale che l'utilizzo di macchine fa CRESCERE l'occupazione Sorriso „ le Ai non servono a produrre beni materiali come le macchine, ma a sostituire l'uomo nei lavori concettuali ragionate un attimo, nella rivoluzione industriale le macchine sostituivano l'uomo nei lavori manuali, questo nel lungo periodo ha portato l'uomo ad indirizzarsi verso lavori concettuali ma se le AI ti sostituiscono nel lavoro concettuale, quale sarebbe l'alternativa, dove possono indirizzarsi figli e nipoti, non capite che non c'é l'alternativa come nella rivoluzione industriale poi questa é una previsione, tanto in nessun modo si potra arrestare o vietare l'uso delle AI, possiamo solo assistere impotenti |
| inviato il 26 Marzo 2023 ore 8:36
"le Ai non servono a produrre beni materiali come le macchine," Io ci aggiungerei "oggi", ma non sarei così sicuro che un domani la situazione non cambi. Sulla Luna ci sono andati con Computers che avevano 30 Megabite di RAM ed una capacità di calcolo infima rispetto sempre al mio stupido cellulare da 199 euro, e basta vedere che cosa fanno oggi cii Computers. Mettici delle AI che lavorano su Computers Quantici delle dimensioni dei nostri (........ci arriveranno!) ed io nemmeno riesco ad immaginare che faranno le AI, ma non c'è da aver paura, i Computers, lo spauracchio di allora, hanno creato un numero immenso di posti di lavoro, le AI faranno altrettanto, solo che i lavori, come fecero i Computers di allora, saranno diversi rispetto a quando saranno in uso le AI. Non bisogna aver paura del futuro, non è per nulla cosa intelligente |
| inviato il 26 Marzo 2023 ore 8:41
questo e ovvio, possono rendere piu efficente un sistema di produzione e sostituire un'ingegnere |
| inviato il 26 Marzo 2023 ore 8:50
"..e sostituire un ingegnere " In quel lavoro. Ma ci vorranno migliaia di Ingegneri per soddisfare la richiesta di lavoro, nuova, lavoro diverso, creata da quella stessa AI e per fare altre AI. Basta prendere ad esempio che cosa è successo da quando sono apparsi i Computers sul mercato del lavoro, oltre 50 anni fa, hanno creato posti di lavoro, un numero immenso, non hanno distrutto posti di lavoro, ne hanno creati di più di quelli che ne hanno ammazzati, ed il lavoro creato dai Computers è pagato di più del lavoro "vecchio", di prima che ci fossero: le AI faranno altrettanto. Il mondo va avanti, e la qualità della vita migliora, da sempre e migliorerà sempre. |
| inviato il 26 Marzo 2023 ore 10:20
La realta' e' che PRIMA dei robot, le auto erano costruite battendo una lamiera con un martello e una incudine. Lamiera che poi veniva verniciata a mano da un operaio. Con problemi di salute e di sovraffaticamento. Oggi hai un robot che pressa, rifila e monta la carrozzeria. Un'altro robot la vernicia. Certo sono scomparsi gli operai con martello e polmoni pieni di vernice.. ma per ogni operaio scomparso ne son nati dieci che usano/manutengono/programmano/costruiscono il robot. In ambienti spesso piu' sani e meno faticosi. E' vero Lomo Ha ragione.. Finito il lavoro di fatica, l'uomo si rifugia nel lavoro concettuale. Finito il lavoro concettuale, probabilmente ci rifugeremo nell'arte e nella produzione di contenuti. Alla fine L'Ai promette un mondo nuovo.. ma, come sempre: Se vuoi un mondo nuovo, devi costruirtelo da zero. E serve un botto di lavoro.... |
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