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Perché le macchine non potranno mai sosttituirci completamente.


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user198779
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inviato il 08 Gennaio 2023 ore 5:00

www.ilbullone.org/2023/01/04/federico-faggin-teoria-quantistica-e-cosc

user198779
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inviato il 08 Gennaio 2023 ore 5:12

Una interessante intervista al più grande inventore vivente padre del microchip e del touch screen.
Che arrivato ad un certo punto della sua vita si è posto delle domande in netta contrapposizione al lavoro fatto fino ad allora,
ha un valore particolare perché è un uomo di scienza tra i più geniali del 900 non da chi già era coinvolto in temi spirituali il che non sarebbe stata una novità.
Io sono d'accordo con Federico Faggin lo penso da sempre .
Una macchina non potrà mai avere le nostre sensazioni come dice Faggin non potrà mai sentire il profumo di un fiore.

user198779
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inviato il 08 Gennaio 2023 ore 5:56

books.google.it/books/about/Irriducibile.html?id=DyyEEAAAQBAJ&source=k

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 9:23

Forse una macchina potrebbe anche sentirlo il profumo di un fiore, in fondo ci stanno lavorando, cercano di realizzare macchine che rilevino e analizzino chimicamente le sostanze odorose; quello che probabilmente non potranno mai fare è provare piacere o disgusto nel sentire profumi e odori.
Dobbiamo abituarci a tenere separati concetti come "rilevare" e "provare sensazioni", altrimenti troveremo velocemente più di qualcuno che paragonerà le macchine a esseri viventi.
Già ora in molti considerano le capacità sensoriali degli organismi alla stregua di semplici rilevatori, senza tener conto del fatto che gran parte delle nostre reazioni a questi stimoli si giocano su associazioni d'idee e scale di valori basate su concetti come "gratificazione" e "ribrezzo". In cosa un rilevatore di gas potrebbe provare gratificazione?

user198779
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inviato il 08 Gennaio 2023 ore 14:15

Esatto non ha sensazioni è sempre un calcolo fatto da un database.

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 15:30

Vogliamo parlare delle api meccaniche congegnate da quella famosa catena di magazzini americani?
Menomale che tra pochissimo tempo mi leverò dalle balle, perchè dopo l'amatriciana vegan e la negazione dei pagamenti col POS al di sotto dei 60euri non so più cosa aspettarmi di peggio, da questa civiltà malata che siamo noi.

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 16:13

L'amatriciana vegan è come gli hamburger altrettanto vegan: una cosa che non si può sentire, il classico "vorrei, ma non posso"... è un po' come essere trasformati in un rilevatore di gas e andare in un campo sniffando di qua e di là solo per scoprire di aver scambiato una m..da per un fiore MrGreen

P.S. non è uno sfottò ai vegani, ci mancherebbe, ma con tutti i buoni sapori dei piatti a base vegetale (vuoi mettere la cucina siciliana?), andare ad imitare i piatti di carne è tirarsela...

user198779
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inviato il 08 Gennaio 2023 ore 16:25

www.quotidiano.net/tech/api-robot-walmart-1.3796850/amp

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2023 ore 17:22

Assai poco probabile che possa esistere una macchina con la nostra autonomia, capace di funzionare convertendo un così gran numero di combustibili vari come lo facciamo noi, capace di funzionare anche senza rifornimenti obbligatori, capace di funzionare anche dopo un semplice periodo di riposo, con un rendimento a così alti livelli, capace di funzionare per tanto tempo e replicarsi, capace di costruire e alimentare delle macchine a proprio supporto e ripararle, capace di evolversi autonomamente, capace di essere alle volte anche delle teste di casso come siamo noi.MrGreen

user198779
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inviato il 08 Gennaio 2023 ore 17:41

L'ultima che hai detto MrGreen

user198779
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inviato il 08 Gennaio 2023 ore 18:18




user198779
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inviato il 09 Gennaio 2023 ore 6:00

Per restare nel mondo dell'immagine un processore non potrà mai interpretare un immagine se non in modo meccanico attingendo ad un database di esperienze umane .
Per quanto possa essere potente gli manca sempre una coscienza.

avatarsupporter
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 6:39

lo penso anche io

Una macchina non potrà mai avere le nostre sensazioni come dice Faggin non potrà mai sentire il profumo di un fiore.


in questa frase gli uomini di scienza ci vedrebbero solo futile romanticismo, invece e racchiusa la vera differenza tra noi e le macchine

posso analizzare meglio del nostro naso tutti i composti chimici di cui e composta l'essenza del fiore, ma non potranno mai avere piacere o disgusto da qel profuno, mancano di emozioni, e non credo proprio si possano ottenere con una serie di 0 1

avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 8:03

già...non fosse però che le nostre "sensazioni" altro non siano che sostanzialmente ricordi (quelle appunto tipo ribrezzo, piacere ecc) mentre le emozioni, derivanti dall'adattamento, sono sostanzialmente l'effetto di reazioni chimiche.

A meno di non tirare in ballo l'"anima", il cervello è in tutto e per tutto un meccanismo chimico....diventa quindi determinante come definisco i due termini del famoso "cogito ergo sum".

E anche il nostro cervello funziona con serie di 0-1....non sono proprio serie di 0-1, ma a livello cellulare si, organizzati in modo diverso e, comunque, già replicato nelle reti neurali.

Una differenza per ora fondamentale è che gli esseri umani nascono con la "rom" già programmata, dal DNA, mentre i computer dobbiamo programmarli noi.

Se io programmo un computer a regire a stimoli chimici originati da apparecchi collegati a lui ma da lui non controllabili dal suo loop principale, in altre subroutine gli indico di dare determinati comandi a questi apparecchi a seconda di certe situazioni...e poi lo programmo per avere determinate reazioni output in relazione agli stimoli chimici....alla fine posso avere un pc che ha "paura" di determinate situazioni e che reagisce per cercare di evitare il pericolo.

avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2023 ore 8:31

non fosse però che le nostre "sensazioni" altro non siano che sostanzialmente ricordi (quelle appunto tipo ribrezzo, piacere ecc) mentre le emozioni, derivanti dall'adattamento, sono sostanzialmente l'effetto di reazioni chimiche.

Questo è vero solo da un punto di vista meccanico, poi servirebbe capire cosa sia accaduto affinché gli esseri viventi nascano, come scrivi tu, con la "rom" già programmata.
Se io programmo un computer a regire a stimoli chimici originati da apparecchi collegati a lui ma da lui non controllabili dal suo loop principale, in altre subroutine gli indico di dare determinati comandi a questi apparecchi a seconda di certe situazioni...e poi lo programmo per avere determinate reazioni output in relazione agli stimoli chimici....alla fine posso avere un pc che ha "paura" di determinate situazioni e che reagisce per cercare di evitare il pericolo.

Ma gli esseri viventi chi li ha programmati? Dio? Gli alieni?
Tra l'altro, chiunque possa essere stato, avrebbe dovuto essere un esperto di software e hardware con capacità incredibili, se solo pensiamo che tutto questo l'avrebbe originariamente allocato in un organello imprecisato inserito a sua volta nella struttura di un microrganismo delle dimensioni di un batterio, dotandolo persino di un programma capace di duplicare quel batterio in modo che una parte dei duplicati rimanesse al livello dei batteri procarioti, mentre l'altra parte sviluppasse una cellula più complessa (eucariote) ed entrambe le parti potessero continuare ad evolversi.
Ma anche ammesso che sia esistito quel programmatore genialoide, questo serve solo ad allontanare il problema di fondo, non ad eliminarlo, ovvero: chi ha programmato quel programmatore?
O ammettiamo che da qualche parte ci sia stato un inizio "senza" alcuna programmazione a monte, e questo renderebbe comunque la vita un "unicum" irripetibile, o finiremo per ritornare all'idea di Dio, cioè di un essere per sua natura "eterno", così si scavalca la necessità di ulteriori programmazioni, e dotato di poteri inimmaginabili; e qui rispunterebbe il dogmatismo: ci credi o non ci credi, ma non potrai mai provarlo, né confutarlo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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