| inviato il 22 Aprile 2022 ore 6:50
Buongiorno a tutti, tralasciando il dramma sociale e umano che ovviamente ha toccato il cuore di tutti, vorrei analizzare e confrontare dal punto di vista strettamente fotografico, la tematica delle immagini di guerra.
Durante il conflitto in Ucraina abbiamo vosto tantissimi video drammatici. Ma le Fotografie? Dove sono gli scatti capaci di colpire, di smuovere le coscienze, scatti crudi e magari violenti, ma che rappresentano il vero giornalismo di reportage di guerra?
20ftg al secondo, Eye AF continuo, 100000 Iso, ecc. Con tutta la tecnologia che abbiamo a disposizione perchè non vengono realizzati scatti straordinari? Durante la guerra in Vietnam usavano la TriX 400 ISO e la Nikon F2 ( completamente meccanica e manuale) con 28mm, 35mm, 135mm, tutti a messa fuoco manuale; eppure ci rimangono testimonianze storiche di livello altissimo, dal punto di vista fotografico.
La mia è ovviamente una provocazione, ma anche uno spunto di riflessione, che vuole dimostrare come alla fine la creatività umana rimane sempre l'arma più potente, anche di fronte a strumenti tecnologicamente super avanzati.
Qui di seguito alcune immagini dei miei fotografi di guerra preferiti:
Horst Fass
Don McCullin
|
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 16:04
Perché da allora, e proprio per le foto di guerra del Vietnam, sono cambiate le regole adesso i fotografi sono quasi esclusivamente embedded e quindi senza alcuna libertà di movimento e di azione. In Ucraina dove molte cose non si devono far sapere, soprattutto da parte Russa, i fotografi sono decisamente malvisti.
Dimenticavo:
di R. Capa; W.E. Smith non ne nascono molti |
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 18:10
Oggi il reporter di guerra, di fatto, non serve praticamente più.
Ciò che il mondo vuole è l'informazione, immediata, il cellulare non si batte, soprattutto con la diretta streaming.
Almeno c'è il bene che non muoiono fotografi (o, meglio, ne muoiono meno) per portare a casa la foto, compito delegato direttamente ai soldati o ai civili che subiscono. |
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 18:58
Non è vero che non ci sono buone foto della guerra in Ucraina, basta fare una ricerca veloce con Google
Se vogliamo fare un paragone con le foto del Vietnam, dobbiamo tenere conto di alcuni fattori, quali la durata molto maggiore del conflitto, la bellezza della 'location', se mi passate il termine, il fatto che siamo cresciuti guardando decine di film hollywoodiani ivi ambientati che hanno plasmato il nostro gusto estetico sul tema guerresco, il fascino per noi 'vecchi' della pellicola bn... |
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 19:03
Ho letto ad Agosto, quando ero in vacanza, il libro di Robert Capa - "Leggermente fuori fuoco".
La descrizione di quello ha fatto anche solo per poter arrivare in Europa dagli USA. Ti posso assicurare che non è stato assolutamente accolto a braccia aperte. Il problema non era fare le foto, ma riuscire ad arrivare sul campo e capire dove andare in tempo reale. Ed in questo R.Capa è sempre stato un maestro.
E poi il discorso che fai avrebbe senso se non ci fossero neanche video. Invece la penuria di immagini è solo in campo fotografico. |
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 19:09
“ Non è vero che non ci sono buone foto della guerra in Ucraina, basta fare una ricerca veloce con Google
Se vogliamo fare un paragone con le foto del Vietnam, dobbiamo tenere conto di alcuni fattori, quali la durata molto maggiore del conflitto, la bellezza della 'location', se mi passate il termine, il fatto che siamo cresciuti guardando decine di film hollywoodiani ivi ambientati che hanno plasmato il nostro gusto estetico sul tema guerresco, il fascino per noi 'vecchi' della pellicola bn... „
Tipo quali, se me ne puoi postare qualcuna, va bene anche il link. Ma quando parli di "bellezza della location", intendi questa:
|
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 19:16
“ E poi il discorso che fai avrebbe senso se non ci fossero neanche video. Invece la penuria di immagini è solo in campo fotografico. „
Perché il grosso dei video arrivano da smartphone come ha giustamente fatto notare CesareCallisto, conosco il libro che citi ma il problema non è essere accolto a braccia aperte ma il fatto che di fatto è impedito ai giornalisti non embedded di accedere ai luoghi dove avviene l'azione.
Se vedi praticamente da dopo il Vietnam non ci sono foto di guerra "valide" ma quasi esclusivamente foto pubblicitarie delle fazioni in lotta |
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 19:19
“ Almeno c'è il bene che non muoiono fotografi (o, meglio, ne muoiono meno) per portare a casa la foto, compito delegato direttamente ai soldati o ai civili che subiscono. „
Certo si sta decisamente più al sicuro al calduccio sul divano di casa propria! E la guerra è la cosa più brutta che l'uomo possa anche solo pensare.
Ma nessuno ha mai detto che fare il corrispondente di guerra non sia estremamente pericoloso. Come è pericoloso fare l'alpinista, guidare la F1 o fare il trapezzista. Pensa se R. Capa o Mc Callin, non avessero rischiato la vita per documentare le tante guerre nel mondo. Probabilmente non ci sarebbero stati neanche i milioni di persone che si sono mobilitate per la pace. Perchè una foto ha un potere decisamente più devastante di un video. Ti colpisce, ti emoziona e ti fa riflettere.
|
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 22:02
Sarò strano, ma in guerra non ci andrei nemmeno se fossimo invasi. Figurarsi a rischiare per fare delle foto.
Accoglierei qualsiasi "nemico" a porte aperte, dopo qualche giorno si sostituirebbe ad un altro capo di governo e stop. Se fossimo tutti così gli eserciti nemmeno esisterebbero e saremmo molto più avanzati tecnologicamente e sotto la stessa bandiera.
Oggi comandano i video, immediatamente si vedono tutte le atrocità ed un video è molto più potente di una foto, da veramente l'idea di cosa sta succedendo, talmente potente che ormai ne siamo assuefatti.
Capa & co. Sono di un'epoca in cui NON c'erano le immagini, il loro sacrificio era necessario per l'informazione, oggi non lo è per niente e se ne starebbero a casa, al calduccio. Soprattutto perché, di fatto, i movimenti per la pace sono serviti a niente in quanto hanno sganciato 2 bombe nucleari e in Vietnam hanno fatto una strage incredibile, tutto ciò non li ha fermati dal farne ancora ogni volta che c'era bisogno.
E, per favore, non facciamo assurdi paragoni tra sport e guerra che fa abbastanza ridere. |
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 22:31
Fa ridere la tua posizione nei confronti della guerra. Sei il classico idealista con il sedere al caldo. Se i nostri partigiani avessero ragionato in questo modo, noi neanche potremmo essere qui a discutere, perché i nostri nonni sarebbero stati deportati dai tedeschi e probabilmente sterminati in qualche campo di concentramento.
Ancora più assurda la tua posizione Fotografia vs video. Affermare una cosa del genere, nel più importante forum di Fotografia italiano è surreale.  |
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 23:17
Appunto, se queste sono le immagini migliori...alcune sembrano davvero scattate con lo smartphone. |
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 23:32
Probabilmente "le migliori" o lavori piu' organici li vedremo piu' avanti, considera i pochi giorni in cui sono state scattate e i rischi.
[Inutile dire che ne faremmo a meno volentieri..nel senso non accadesse cio' che purtroppo invece sta avvenendo] |
| inviato il 22 Aprile 2022 ore 23:49
Edobette queste sono esattamente quello che dicevo io, o sono lontane dal fronte o sono embedded (e spesso anche lontane dal fronte) Non esistono più i fotografi alla Capa per il semplice fatto che ora non sono ammessi in zone di combattimento o comunque zone calde. Ci piaccia o no i tempi gloriosi della fotografia di guerra sono finiti con la guerra del Vietnam |
| inviato il 23 Aprile 2022 ore 0:00
Prova a vedere Fabio Bucciarelli o altri fotoreporter professionali, sul web non c'e' molta selezione essendo tutto in tempo reale (altra differenza rispetto al passato). Indubbiamente vero quel che dice Mario.
Non c'e' alcuna possibilita' di libero movimento |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
