| inviato il 05 Aprile 2013 ore 12:09
solo per la calibrazione hardware. Per quella software vanno bene anche le altre sonde. |
| inviato il 05 Aprile 2013 ore 17:26
“ solo per la calibrazione hardware. Per quella software vanno bene anche le altre sonde. „
quoto... Troverei sciocco prendere uno schermo del genere per poi fare una calibrazione software  Ergo, (e ripeto) controlla che la tua sonda sia compatibile con la calibrazione hardware del Nec. Se non lo e' considera o cambiare la sonda o cambiare monitor (se ne trovi uno la cui la calibrazione hardware ti permette di usare la tua sonda corrente - Eizo, Nec, forse LaCie, forse qualche HP). |
| inviato il 08 Aprile 2013 ore 13:37
“ Il worflow che citi tu è del tutto privo di senso: si converte Il RAW in una immagine, scegliendo lo spazio colore più adatto all'uso finale, ed il fotoritocco si fa su quella, senza mai cambiare spazio colore, nemmeno a spazio colore più grande per poi lavorarci e riportarla a spazio colore piccolo, se operi così fai dei dannio gravi ed irreversibili all'immagine. „
Dissento profondamente da quanto detto.
L'ideale è mantenere un workflow il più possibile "ampio" e solo in fine decidere quale spazio colore assegnare e quale formato,ad esempio se la foto è destinata al web sarà srgb e l'intento di rendering scelto di volta in volta.
Per quanto riguarda il monitor dovresti mettere un tetto di spesa e restringere la scelta a due o tre modelli,ovviamente mi sento di consigliarti eizo ,che possiedo oppure nec che anche sui modelli medi può profilare e calibrare il pannello tramite LUT.
Pva vs ips.. consiglio vivamente di provarli e scegliere. |
| inviato il 11 Aprile 2013 ore 22:02
Vorrei ricordare che anche con lo spazio AdobeRGB ci potrebbero essere colori che vanno perduti in stampa. Per esempio, con carte Lucide o Baritate con una Epson Stylus x900 (quindi 4900, 7900 e 9900) si perderanno i verdi e gli arancioni, con una Canon x400 (quindi 6400, 8400 e 9400) si perderanno i Blu.
Per mantenere la massima gamma fino alla stampa è bene restare sempre in ProPhoto e mantenere i 16 bit di profondità. Parliamo di stampanti TOP con volumi di gamut che nella Epson superano il valore di 1,000,000 e nella Canon superano i 900,000 (contro i 650,000 di una stampante a dyes), però sono tecnologie effettivamente disponibili oggi.
La profondità di 8 bit è deleteria con ProPhot: il grande gamut da coprire con soli 8 bit crea "gradini" più lunghi e quindi posterizzazioni più frequenti.
Il problema/opportunità è che ci sono dei colori che neppure il monitor wide-gamut raggiunge e che però vengono riprodotti sulle stampante citate. Per sfruttarli si dovrà lavorare col Gamut-warning e con qualche stampa di prova. |
| inviato il 16 Aprile 2013 ore 18:46
qualcuno conosce qualche rivenditore nec / eizo nella zona di milano dove è possibile vedere dal vivo i loro monitor in funzione?? |
user12372 | inviato il 25 Ottobre 2013 ore 23:32
Beh... mi intrometto anch'io. Il problema della visualizzazione di colori diversi secondo fonti da me interpellate sarebbe da attribuire ai motori di colore che ogni software utilizza. L'Adobe usa il suo Adobe Color Engine e Internet Explorer, così come altri software che si basano su Microsoft, utilizzano l'Image Color Management. Questo fa sì che la stessa immagine appaia con colori diversi. Una possibile soluzione che mi è stata suggerita potrebbe essere Lightroom che è complementare a Photoshop e ha al suo interno un modulo Presentazione per la presentazione delle immagini. I pratica si tratterebbe di usare Pothoshop per elaborare e Lightroom per visualizzare.
Che ne dite?
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| inviato il 26 Ottobre 2013 ore 18:15
Tra stampa e monitor esisterà sempre differenza è fisiologico di due sistemi di riproduzione del colore diversi, uno mostra i colori per luce trasmessa e l'altro per luce riflessa...basta questo a cqpire che parliamo di due cose non del tutto conciliabili, il prophoto vince su tutto e bisognerebbe usare sempre e solo quello quando si lavorano le foto,se il centro stampa è serio accettano file in prophoto e poi penseranno loro a convertirlo per le loro stampanti.
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| inviato il 26 Ottobre 2013 ore 19:57
Ciao Pao, mi collego alla discussione monitor visto che da poco ho rinnovato la mia stazione informatica. Ho letto che possiedi un iiyama e vuoi rinnovarti, io ho preso questo modello iiyama PROLITE XB2779QS un pannello quad hd e tecnologia ips, strizza l' occhio alla grafica e alla fotografia; come dice Eru se non dai importanza alla stampa super pro con wide gamut e hai spazio, può essere preso in considerazione. Spettacolo assicurato. Con un budget di 470-500 euro. Purtroppo è uscito da poco e in giro non è tanto blasonato, magari vai sul sito iiyama e dai un occhiata.
Saluti tiziano |
| inviato il 26 Ottobre 2013 ore 21:50
sul sito del produttore non dice nemmeno se è 8 bit ,10 bit,12 o 14.. e se ha la lut interna programmabile .Tristezza. Aspetto qualche test ,ma così ad occhio non si avvicina nemmeno alla serie sx dell'eizo.
vedremo |
| inviato il 29 Ottobre 2013 ore 20:09
non essendo un professionista ho preferito non avventurarmi nel magico mondo del wide gamut
alla fine ho acquistato un srgb di qualità.
eizo ev 2736 |
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