| inviato il 21 Marzo 2021 ore 10:47
Nel desiderio di scambiare opinioni, imparare anche per capire cosa stiamo facendo, mi chiedevo: vedo foto che io non apprezzo, spesso fonti di commenti pieni di entusiasmo, che io definisco, perdonatemi, masturbazioni mentali, normalmente chiamate "concettuali". Sono queste foto che appartengono alla "poesia"? Io preferisco la cronaca, i reportage, ma forse questa non è arte. |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 10:57
Semplicemente preferisci un genere/i più aderente/i alla realtà... preferisci un romanzo verista ad uno fantasy!
Spesso però la fotografia non vuole, coscientemente, essere rappresentazione della realtà!
Come nel romanzo fantasy, potrebbe essere esplicita intenzione dell'autore crearne una alternativa, di realtà... magari molto peggiore di quella vera, chissà! Ho anche io foto concettuali in galleria che scatenano volutamente sensazioni molto peggiori di quelle che ricevo nella realtà "verista" dalla mia condizione di vita attuale.
Credo sia un dualismo che nella fotografia - come in tutte le altre forme d'espressione umana, del resto! - sia sempre esistito: e il preferire l'una o l'altra delle facce della medaglia - oppure, perché no, apprezzarle entrambe - è quanto di più soggettivo possa esistere!  |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 11:04
Per Pasqua quando saremo in lockdown aprirò un topic simile manco sfumature diverse.
Comunque concordo con Riccardo, mi è piaciuto il paragone con i libri, l'importante è che il romanzo (o la foto) sia fatta bene.
Prendo ad esempio un autore qui su Juza, sono tutte foto costruite, sono foto che io non farei mai (non ne sarei manco minimamente capace) però è evidente che siano ottime foto.
www.juzaphoto.com/me.php?p=108988&pg=allphotos&srt=data&l=it |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 11:07
Per esempio Italo io ho adorato la tua foto del treno per Cuzco, davvero: ha un sapore particolare, ti porta indietro nel tempo, senti l'aria di quel momento quasi.
Ma mi piace - immodestamente  - anche il mio "lavoretto" fatto in casa dal titolo "Shattered self"... se a te non piace lo capisco appieno, è del tutto legittimo, è roba strana forte debbo ammetterlo! |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 11:08
Ahhh Klizio... fantastico!  |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 13:35
Klizio. Non ne sarei capace. Ecco, il mio pensiero è probabilmente dovuto ad una mia mancanza, di fantasia...e di tempo. E'più facile fotografare situazioni già in atto (ma l'importante è farlo bene) e avere però la sensibilità di cogliere il momento, che costruire, con fantasia e capacità artistica situazioni "inventate". Non posso darti torto Black, e grazie per la citazione del treno di Cuzco. |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 14:02
Klizio è geniale.
...tornando a bomba tu parli di reportage, ma quanti reportage degni di questo nome hai visto su juza?. Dici che ti manca il tempo e quindi preferisci il reportage,
quando un reportage richiede molto, molto tempo. Secondo me hai le idee un po' confuse
|
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 14:49
Arconudo, io parlo di reportage perché pratico la fotografia quasi esclusivamente in viaggio, e lì ho tempo. Ci sono fotografi su juza che pubblicano reportage, di viaggio, naturalistici, street, che vuoi dire con degni di questo nome? |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 15:14
Klizio sarà pure geniale ma è manieristico, nel senso che costruisce foto col senso del surrealismo.
A mio avviso, e qui sposo la tesi di Italo, sono ugualmente degne allo stesso modo anche foto di viaggio, fatte in città che non conosciamo, paesaggi o scorsi senza intento artistico, ma con l'unico scopo di documentare a noi stessi il ricordo di un viaggio |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 15:23
Grazie Bergat per le tue parole. Aggiungo che il mio scopo non è solo quello di portare dei ricordi, quanto quello di testimoniare usi, vita, gente dei paesi che visito. Il mio riferimento è McCurry, purtroppo senza neppure avvicinarmi a lui, ma ci provo. |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 15:25
Un reportage è una narrazione non una semplice sequenza di foto ricordo del viaggio ( belle o brutte non è questo il punto).
Una narrazione richiede tempo e studio su quello quello che vogliamo raccontare. Tutto qui.
Se invece ci interessa avere un ricordo per noi stessi e magari mostrarlo ad altri è una altro tipo di ragionamento. Ma non parliamo di reportage. |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 15:35
“ Un reportage è una narrazione „ Concordo... credo che nessuna delle mie sequenze di foto di viaggio possa vantare l'appartenenza ad una simile definizione, comunque io scelga un lotto di mie foto di viaggio; mentre nel caso di Italo alcune delle sue sequenze sicuramente si, possono definirsi reportage, hanno una narrazione e raccontano bene, se non proprio una storia, almeno il carattere del posto e delle persone. Tu dici che non sei degno di Mc Curry, però fattelo dire, il tentativo di imitarlo si percepisce bene, e già questo per quanto mi riguarda è un merito.
Forse è proprio quella la differenza: la forma mentis, l'abitudine o la volontà - quando si è in viaggio - di fare o non fare una determinata scelta quando si fanno le foto, magari anche tenendo a mente un "mentore fotografico" di quel genere.
Fotografare la gente del posto intenta nella sua quotidianità, le espressioni spontanee, le situazioni tipiche o anche quelle particolari/eccezionali. Il tutto - se si è davvero bravi - anche con composizioni efficaci e non banali.
Io ora come ora non so farlo e non saprei da che parte rifarmi, sono onesto con me stesso.
E magari è proprio per quello che mi rivolgo ad altro! |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 17:14
“ Forse è proprio quella la differenza: la forma mentis, l'abitudine o la volontà - quando si è in viaggio - di fare o non fare una determinata scelta quando si fanno le foto, magari anche tenendo a mente un "mentore fotografico" di quel genere.
Fotografare la gente del posto intenta nella sua quotidianità, le espressioni spontanee, le situazioni tipiche o anche quelle particolari/eccezionali „
Più che formamentis, io parlerei di scelte. Ad esempio nei miei viaggi evito in tutti i modi di fotografare la gente del posto, non mi interessa e evito un certo tipo di contaminazione: il paesaggio , lo scenario, quello che vedo deve essere a mio uso e consumo, visto con i miei occhi e tendo percio' a escludere le persone, anche se questo talvolta mi costa attendere o scegliere ore inopportune. Cerco inoltre la simmetria, la centralità della foto, gli accostamenti cromatici, una tridimensionalità scenica.
Non tutti noi abbiamo lo stesso modo di fotografare. |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 17:18
Beh ci mancherebbe altro che fotografassimo tutti allo stesso modo... sarebbe come parlare tutti con la stessa voce e la stessa inflessione! |
| inviato il 21 Marzo 2021 ore 17:42
Mi ricordano molto le foto di Storm Thorgerson - Studio Ipgnosis per le copertine di molti album musicali e le foto aggiuntive allegate agli album stessi (credo vi sia molta ispirazione dai lavori di quel fotografo, alcune hanno proprio in comune elementi o soggetti caratterizzanti). „ |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
