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Start way to heaven ... ;/) la Start







avatarsenior
inviato il 13 Dicembre 2020 ore 23:34

Più potente di un assolo di Jimmy Page, tremenda più di un acuto di Robert Plant ...
Compagni di Madre Russia, sopravvissuti all'Operazione Barbarossa ed alla Battaglia di Stalingrado, ecco a voi la mano destra del diavolo (la sinistra era già occupata dalla Exakta); a grande richiesta, la START Eeeek!!!



















avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 0:11

La Start è una fotocamera interessante e ambigua. Come, in effetti, era l'intera industria fotografica sovietica.


Siamo alla fine degli anni '50. In generale i designer di tutte le fabbriche di fotocamere sovietiche tengono il passo con i tempi, a volte anche in anticipo rispetto ai mollicci brand capitalisti !! MrGreen KMZ ha già rilasciato diverse SLR di successo; la domanda del fotografo dilettante di massa è più che soddisfatta dalle eccellenti Zenit e dalla fantasmagorica Krystall. Perché non fare una macchina fotografica per i professionisti? Detto fatto ... del resto siamo negli anni d'oro della foto-ottica sovietica ed a quei tempi, visto l'enorme successo alla Mostra Universale di Bruxelles, sembrava proprio che i tecnici rossi avessero come si suol dire "il sole in tasca".

La nuova fotocamera sarà quindi destinata principalmente ai giornalisti; compresi, ovviamente, quelli sportivi.
Da qui il nome - Start -.

Prodotta dal 1958 al 1964 da KMZ, frame: 24x36, obbiettivo: Helios-44 2/58
Otturatore a tendina gommata a corsa orizzontale, tempi da 1s-1/1000s + B.

Quantità prodotte: 76.000 circa (in 9 sotto tipi)


avatarjunior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 0:25

Io che sono un vecchietto non la conoscevo. Bella, molto più delle varie zenit. E se è della fine degli anni 50 mi pare alquanto innovativa, non certamente con sulle spalle i 10 anni di ritardo dell'industria sovietica. Ricordiamoci che in quel periodo nelle reflex imperava la Exakta e questa a spanne mi pare un tantino avanti. Il problema, come al solito sarà che non si è evoluta ... e qui casca l'asino, anzi l'orso sovietico.
Quando puoi descrivici le caratteristiche .. e la storia, così, per farsi una idea.
Grazie cmq di tutte queste storie relative alle fotocamere e ottiche del "paese del male".

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 0:40

Quando sopra scrivevo
ecco a voi la mano destra del diavolo (la sinistra era già occupata dalla Exakta)
... mi riferivo proprio a quello. Alla KMZ non erano stupidi ed ovviamente era risaputo che il sistema leader in quegli anni era quello che accompagnava la Exakta ... con miriadi di accessori ed obbiettivi (che un collezionista ne può uscire pazzo) ... In ogni caso la Exakta era (è) una fotocamera mancina ... tutto è ribaltato; leva di carica, selettore tempi veloci e pulsante di scatto (sul fronte) erano riportati, non si sa perchè sul lato sinistro della calotta. Sulla destra solo il selettore dei tempi lenti.

La Start, pur con differenze, ribaltò il concetto, umanizzando tutto sul lato destro.





La storia e le caratteristiche (davvero notevoli) arriveranno presto perchè è una vecchietta che merita di essere conosciuta.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 0:49

ancora la Exakta (con il Tessar regolare) ,,, si possono notare pressochè tutti i comandi sul lato sinistro.




avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 1:13

La fotocamera Start .

Il lancio venne effettuato alla KMZ nel 1958.

Progettata già agli inizi del '57 la fotocamera ricevette un certo numero di opzioni avanzatissime per quegli anni.
Era una vera fotocamera professionale.

Messa in commercio con l'obiettivo regolare Helios-44 2/58 che da poco era stato messo in produzione, diventerà leggendario sino ai gg nostri.

E l'obiettivo per la prima volta aveva un diaframma automatico! Per il 1958 era tanta roba. L'attacco era una baionetta nuova di zecca con nulla di compatibile.

Il design della baionetta è un enorme dado sul corpo della fotocamera.
L'obbiettivo viene inserito nelle scanalature della baionetta ed è immediatamente in posizione corretta. Successivamente, il dado viene ruotato e l'obiettivo risulta così ben fisso al corpo macchina. Il tiraggio è di 42 mm.




avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 8:23

Un tiraggio così corto, (la breve distanza della flangia dal piano pellicola) consentirebbe di utilizzare comodamente diversi adattatori... se solo ce ne fossero !!! MrGreen (Vedremo dopo l'unico adattatore prodotto).

L'otturatore è a tendina gommata con corsa orizzontale. I tempi di esposizione : 1sec, 1/2, 1/4, 1/8, 1/15, 1/30, 1/60, 1/125, 1/250, 1/500, 1/1000, Eeeek!!!Eeeek!!! Definire un set eccellente per il 1958 è riduttivo.

L'apparecchio è dotato di contatti di sincronizzazione cablati per i due tipi di flash, oltre all'autoscatto.

Il pentaprisma della Start è rimovibile. All'epoca questa opzione del mirino a pozzetto era considerata importante; un must per l'attrezzatura fotografica professionale. Nella prima foto potete notare la macchina con il pentaprisma
montato (obbiettivo Helios-44), nella seconda il mirino a pozzetto (obbiettivo Tair-11) e nella terza i due mirini.
Quello a pozzetto è abbastanza raro ed è stato difficile trovarlo ad est; recuperarlo completo di scatolo in bakelite avorio e nera, un autentico colpo di c..o.MrGreen MrGreen
La dimensione dell'immagine nel mirino è 22 × 33mm (l'85% dell'area dell'inquadratura). A quel tempo era molta, molta roba.
Come dicevamo gli schermi di messa a fuoco erano intercambiabili! Wow! Il fotografo poteva scegliere tra cunei di Doden e vetro smerigliato.

La Start è abbastanza pesante pesante; 700gr senza lente e 920gr con il normale Helios-44.

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 9:13

un volo radente con il drone e la relativa vista della plancia di comando. :-P




avatarjunior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 9:43

Mammamia questa è davvero strana forte!!! Sarei proprio curioso di provare il pulante di scatto in quella posizione! L'opzione pentaprisma o pozzetto mi pare davvero fenomenale....

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 10:01

@Lanfi ... beh la Start E' LA START !!!
il pulsante di scatto ha una doppia funzione ... il meccanismo interno allo Helios viene azionato in due modi per lo stop-down. Si può premerlo sino a metà corsa (classico) oppure RUOTARLO (io uso questa opzione... evito scatti imprevisti) !!! In entrambi i casi si passerà dalla lettura a tutta apertura della scena (per una comoda messa a fuoco) alla vista dell'inquadratura così come da diaframma impostato. Niente da aggiungere ... soluzione al top ! MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 10:06

Certo che la produzione in Russia non si faceva mancare davvero nulla... ma rimango in attesa dei capitoli sul medio formato, se li farai, per conoscere meglio le alternative agli ormai gonfiatissimi modelli "capitalisti". ;-)

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 10:38

@Vafudhr certo che il medio formato lo affronteremo. Qualcosa di interessante si trova anche nelle sovietiche. Ci sono modulari, compatte TLR, folding ... un po' di tutto insomma MrGreen























avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 10:50

Boia, ma sono tutte tue?!? Hai davvero un corredo di gran pregio!!

avatarsenior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 10:55

@Valfudhr ........... MrGreen MrGreen MrGreen per la maggior parte degli utenti trattasi d ferraglia ... concordo ! MrGreen

Diciamo che ho investito pochi spicci in rottami... se il prezzo del ferro sale nei prossimi anni, sto a posto. MrGreen

avatarjunior
inviato il 14 Dicembre 2020 ore 11:42

Bellissima questa START, mi piace sempre di più ed è un vero peccato che questi comunisti abbiano avuto idee geniali e pure oggetti potenzialmente geniali e che poi o non hanno sviluppato o non son riusciti a dargli quella qualità superiore che poi ha caratterizzato i giapponesi. Si potrebbe dire che negli anni 50 erano alla pari???

p.s. La Exakta la conosco bene, è stata la mia prima reflex che colpevolmente ho venduto. Quel Flektogon 25 te lo invidio proprio, varrebbe di per se l'acquisto di una vecchia exakta.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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