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Sapete cos'è la macro ambientata?


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avatarjunior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 17:47

Ciao, ecco un mio articolo che parla di questa affascinante tecnica!

bertolinimarco.it/la-macro-ambientata/

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 18:39

Ho visionato le foto molto belle, a livello didattico credo sia esaustivo, ma non ho mai considerato quel tipo di foto in quanto lo troverei dispersivo, nel senso che lo spazio riservato al paesaggio viene tolto al soggetto, poi essendo io contrario alle linee cadenti, non potrei presentare alcune foto.







saluti.

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 18:48

molto belle le foto del tuo sito, bravo, mi piace molto la tecnica e tu la padroneggi bene.. Sorriso

avatarjunior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 19:03

Ho visionato le foto molto belle, a livello didattico credo sia esaustivo, ma non ho mai considerato quel tipo di foto in quanto lo troverei dispersivo, nel senso che lo spazio riservato al paesaggio viene tolto al soggetto, poi essendo io contrario alle linee cadenti, non potrei presentare alcune foto.


Grazie Michele,
sono gusti. Questa è una tecnica che fa parlare la foto dal punto di vista naturalistico Sorriso
Ma ovviamente non è detto che piaccia a tutti.

Ciao

avatarjunior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 19:04

molto belle le foto del tuo sito, bravo, mi piace molto la tecnica e tu la padroneggi bene.. Sorriso


Ti ringrazio Damiana, non sono scatti semplici, soprattutto quelli con soggetti dinamici MrGreen

Ciao

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 19:28

Molto interessante

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 22:01

Articolo interessante e foto scattate con una tecnica che sicuramente padroneggi, e non prive di un certo fascino.
Credo che siano immagini con un forte valore didattico naturalistico.
Da non frequentate della macro devo però dire che questo implicito effetto fisheye non mi piace.
Conferisce un'alterazione ai soggetti a volte brutale.
Io sono abituato - magari erroneamente - ad aspettarmi da una foto naturalistica una quanto possibile realistica riproduzione del soggetto.
Che qui per forza di cose manca.
Niente da dire, ripeto, sulla qualità.

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2020 ore 22:14

a mio avviso la macro ambientata è la "vera" macro.

non ci sono distorsioni se non si usa un fe o un ottica che distorce.
e comunque anche quella del fe è un modo di vedere (non umano ma proprio di diversi animali).

si tratta di un punto di vista decisamente sovrumano, quando usi un 14mm o un 10mm, ma per assurdo porta con sè una pdc più idonea a capire il soggetto nel luogo in cui si trova.
Purtroppo la macro è affetta (tutta) da contraffazioni, quindi anche qui si può estrarre la salamandra dall'arbanella e metterla su un sasso.
La macro ambientata per ottenere risultati ancora più uniformi come pdc, si avvantaggia degli ultrawide dedicati per apsc.

Le foto mi sono piaciute.

avatarjunior
inviato il 08 Dicembre 2020 ore 11:27

Molto interessante

Grazie!

avatarjunior
inviato il 08 Dicembre 2020 ore 11:30

Articolo interessante e foto scattate con una tecnica che sicuramente padroneggi, e non prive di un certo fascino.
Credo che siano immagini con un forte valore didattico naturalistico.
Da non frequentate della macro devo però dire che questo implicito effetto fisheye non mi piace.
Conferisce un'alterazione ai soggetti a volte brutale.
Io sono abituato - magari erroneamente - ad aspettarmi da una foto naturalistica una quanto possibile realistica riproduzione del soggetto.
Che qui per forza di cose manca.
Niente da dire, ripeto, sulla qualità.


Ciao Mauro, capisco quello che intendi, però a mio gusto le ambientate fisheye immergono molto di più l'osservatore nel contesto ambientale a discapito di un po' di distorsione del soggetto. Comunque come hai visto nell'articolo si possono fare anche con grandangoli lineari che hanno molta meno distorsione e lasciano il soggetto il più naturale possibile.

avatarjunior
inviato il 08 Dicembre 2020 ore 11:32

mio avviso la macro ambientata è la "vera" macro.

non ci sono distorsioni se non si usa un fe o un ottica che distorce.
e comunque anche quella del fe è un modo di vedere (non umano ma proprio di diversi animali).

si tratta di un punto di vista decisamente sovrumano, quando usi un 14mm o un 10mm, ma per assurdo porta con sè una pdc più idonea a capire il soggetto nel luogo in cui si trova.
Purtroppo la macro è affetta (tutta) da contraffazioni, quindi anche qui si può estrarre la salamandra dall'arbanella e metterla su un sasso.
La macro ambientata per ottenere risultati ancora più uniformi come pdc, si avvantaggia degli ultrawide dedicati per apsc.

Le foto mi sono piaciute.


Ti ringrazio, interessante punto di vista.
Ciao

avatarsenior
inviato il 08 Dicembre 2020 ore 12:10

È un bel po di anni che si pratica la macro ambientata
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2074473&bk=l-1-s&l=it

user12181
avatar
inviato il 08 Dicembre 2020 ore 12:18

Molto belle le foto (le vedo però con un telefono), in particolare apprezzo molto la nitidezza lasciata allo sfondo unita all'illuminazione a volte "hard" del soggetto, per un verso vanno contro il modello imperante delle macro "artistiche", per un altro verso sono non solo coerenti con esigenze di documentazione scientifica, ma a mio avviso sono molto interessanti anche sul piano estetico, forse perché i due piani non dovrebbero essere separati. Apprezzo anche le frecciate (mi pare sia la seconda che leggo da parte tua) ai teatrini grotteschi allestiti da Ghizzi Panizza, d'altra parte con lui siamo sul piano pop.
Io faccio close-up solo di fiori, soprattutto alpini, e dopo aver cercato di resistere, mi sono convertito alla moda dello sfocato (con residui di cattiva coscienza), pur mantenendo ferma l'intenzione di suggerire l'ambiente, non è detto però che non torni indietro, almeno in qualche caso. Anche il flash l'ho spesso sostituito con pannelli riflettenti che funzionano molto bene.

Ti ricordo alcuni grandangoli con buoni RR: lo Zeiss Distagon T 25 F/2,8 (che uso nella versione ZF2 per Nikon e che ha un RR 1:2,23) e ben tre Tamron F/2,8, un 2O un 24, e un 35 con RR 1:2, però mi pare siano solo per le mirrorless Sony.
Qui il mio Zeiss al lavoro la scorsa estate con una Primula latifolia
(la posto ogni volta che posso, insieme ad altre simili...) www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/202006/a70d7a312a2046516953d64e8488

avatarsenior
inviato il 08 Dicembre 2020 ore 12:49

Che le foto mostrate sul sito postato siano molto belle mi pare certo e aggiungerei anche di non facile realizzazione, serve conoscenza dell'ottica e sapiente scelta dell'ambiente dove è posizionato lo stesso assieme alla struttura dello sfondo e quindi impiego di tempo, cognizione e immagino anche tante prove,

poi dire che queste sono meglio della "solita" macro lo trovo fuori luogo visto che si confrontano due cose totalmente diverse dove una una non potrà mai includere fattori dell'altra, che sia molto bello osservare un piccolo fungo colorato e allo stesso momento apprezzarne l'ambiente circostante in modo ben riconoscibile è molto reale e rende lo scatto completo in tutto basta però non dimentichiamo delle regole fondamentali della fotografia e cioè due fattori antichi ma insostituibili:
Rapporto di riproduzione e profondità di campo
------------------------------------------------------------

Prendiamo in atto questi due parametri e poi ditemi come faccio ad avere un 1:1 con mezzo bosco attorno, ( manco con uno stacking folle ci riesci ) e poi rimettiamo in tavolo il discorso e poi ditemi se è meglio vedere dietro al soggetto 10 metri bosco o contare i peli delle zampe del ragno.

Andando per estremi un paragone simile potrebbe essere: Per spostarsi (senza precisare) Meglio l'aereo o la moto da trial?Cool

avatarjunior
inviato il 08 Dicembre 2020 ore 13:04

È un bel po di anni che si pratica la macro ambientata
">www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2074473&bk=l-1-s&l=it

Perfetto hai proprio messo l'esempio giusto... TOPMrGreen

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