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Ottobre Rosso ! ;/) La FED nkvd !







avatarsenior
inviato il 07 Ottobre 2020 ore 22:46

Ciao a tutti.

Abbiamo toccato con i primi 3 post le relative aziende che produssero la Drug (KMZ), la Voskhod (LOMO)
e la Kiev-10 (Zavod Arsenal).
Probabilmente e più correttamente, si doveva partire con il marchio storico e leggendario, primo ad entrare nell'immaginario collettivo dei fotoamatori dilettanti sovietici: il suo nome è FED.

Faccio ammenda e rimedio con questa recensione su quella che sarà la "madre" di tutte le fotocamere soviet a telemetro e che darà la stura, nel bene o nel male, alla foto-ottica d'oltre cortina ... Signore e signori ecco a voi la FED NKVD !!!

La recensione sarà logorroica ma è necessario introdurre una parte storica per inquadrare il periodo e l'incredibile impresa (oggi impensabile) che riuscì ad una manciata di tecnici, di bambini disagiati ed un famoso pedagogo in una "Colonia Gorky" nei pressi di Karkiv (Ucraina).

Intanto vi presento la mia... numero seriale 56450 del 1938 :-P




avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 0:35

Associare la fotocamera FED ad una colonia di lavoro giovanile (Gorky) è già abbastanza improbabile, ma il fatto che questa colonia sia stata amministrata dalla Polizia Segreta Sovietica è la caratteristica più insolita di tutte.

Felix Edmundovich Dzeržinskij (1877-1926 le cui iniziali la fotocamera avrebbe portato per sempre), è stato il fondatore e primo leader della terribile polizia segreta sovietica (Cheka... poi NKVD, l'antenata del KGB) come è stata originariamente chiamata, dal momento della sua nascita.

In ogni caso, il 29 dicembre 1927, nel villaggio Nuova Kharkiv (un sobborgo di Kharkiv), una Colonia educativa per il recupero di orfani, bambini disagiati e piccoli delinquenti, è stata istituita sotto il nome di Trudkommuna Dzerzhinsky.





(Targa commemorativa della Comune di Dzerzhinsky nella città ucraina di Kharkiv nel 1927)


La Comuna è stato creata come parte della lotta contro l'abbandono dei bambini. Molte fonti sottolineano che fu realizzata per mezzo di sottoscrizioni volontarie dagli stipendi dei Poliziotti Chekisti dell'Ucraina.

È ampiamente noto che la Colonia era guidata dal geniale Anton Makarenko, autore del famoso
"Poema pedagogico". La Comune non è stata creata da zero, in verità... I primi "comunardi" erano 60 alunni della colonia Gorky (delinquenti giovanili sbandati). Con una parte dello staff formarono la spina dorsale della nuova squadra, con loro nella comuna arrivò Anton Makarenko.
Altre squadre furono formate da bambini di strada (orfani) dai 13-16 anni. Il numero iniziale della Comune era di circa 100 persone.





Un nuovo grande e ben tenuto edificio è stato costruito per le esigenze della colonia. Agli alunni è stato fornito tutto ciò di cui avevano bisogno per condurre una vita degna di questo nome; vestiti, scarpe, ecc.
Non ci soffermeremo sul processo educativo, naturalmente.


L'offerta statale di beni primari in quegli anni era estremamente debole, quindi l'obbiettivo principale della Comuna era il lavoro e ci si concentrava su questo per rendersi autosufficienti. Inizialmente sono stati organizzati laboratori meccanici, di lavorazione del legno, di cucito e di scarpe.

Quindi, NO ... La colonia NON ha iniziato a produrre fotocamere.

In generale, ci sono molti miti ed informazioni frammentarie su questo. Ad oggi non si possono sfatare semplicemente per la natura di un mondo chiuso come quello sovietico. La storia della creazione di un enorme complesso produzione di attrezzature fotografiche eccellenti sulla base del lavoro di bambini, personalmente lo considero meritevole rispetto e orgoglio per quel paese.
Ma allo stesso tempo, conoscere la storia senza abbellimenti eliminando la propaganda di regime è giusto e corretto.

L'attrezzatura nelle officine non era sufficiente oltre ad essere la più primitiva, visto che era progettata per il lavoro manuale. I prodotti dovevano essere per forza di cose i più semplici da realizzare.
Nel 1928, il laboratorio per le scarpe è stato dismesso. Per espandere eventualmente la produzione serviva denaro che semplicemente NON esisteva. La colonia ha continuato così ad essere sostenuta unicamente da contributi volontari da parte dei compagni poliziotti della Cheka.
Per di più pochi prodotti sono stati venduti all'esterno e pochi sono stati i ricavi. Gli stipendi dei ragazzi in un primo momento non sono stati pagati. Tuttavia nel 1929, la comuna rifiutò le sovvenzioni della Cheka e riuscì a rendersi autosufficiente.
All'inizio del 1930, un laboratorio per la lavorazione del legno è stato attivato e sono stati realizzati mobili in quercia.
Già nel 1930 la colonia produceva centinaia di tavoli di quercia e assi da ponteggio. Risulta che siano stati prodotti anche mobili teatrali e banchi per le scuole.

Due dozzine di vecchi torni furono acquistati per l'officina meccanica. C'era anche una piccola e primitiva sezione di raccordi in rame.
Nello stesso 1930, i comunardi cominciarono a stampare un proprio giornaletto interno (Dzerzhinets). Secondo gli esperti, le copie di questo giornale sono ora la fonte più affidabile di informazioni sulla vita della colonia.

Allo stesso tempo, la produzione è rimasta sempre la stessa; l'attrezzatura era primitiva, gli edifici scomodi e la mancanza di una formazione di produzione specifica non esisteva.
La formazione dei ragazzi era molto ristretta e superficiale, tuttavia, la produzione aumento ed il fatturato crebbe. Erano già presenti circa 150 ragazzi in quel momento.
Nel 1930, la scuola di formazione fu riorganizzata al Kharkiv Mechanical Engineering Institute. La qualità dell'istruzione, le capacità tecniche crebbero in modo significativo.

Alla fine del 1930, ai ragazzi venne corrisposto uno stipendio. Vi sono tuttavia informazioni che gli alunni vennero applicate detrazioni piuttosto consistenti per il mantenimento e lo sviluppo della colonia, il resto è stato lasciato a loro solo alla fine della formazione, ma l'incentivo ha comunque funzionato e la produttività è notevolmente aumentata. L'ammontare dei ricavi è cresciuto nelle casse della colonia.

A metà del 1931, la direzione della comune sollevò la questione della necessità di costruire un nuovo impianto.
Per il nuovo impianto, come prodotti vennero scelti ............ No, non fotocamere, ma utensili !!!! MrGreen

L'impianto fu costruito e attrezzato il 15 gennaio 1932. Insieme all'impianto, sono stati costruiti nuovi edifici residenziali ed il numero di comunardi è cresciuto fino a 330 persone.

L'impianto era molto moderno. Le fonti dicono che erano presenti centinaia di macchine, alcune delle quali, importate.
Tutto è piuttosto vago sulle fonti di finanziamento, solo opinioni. Questa versione (autofinanziamento) è dubbia, perché le macchine straniere dovevano essere acquistate solo pagando in oro (nessuna azienda straniera avrebbe accettato rubli) e la portata dell'investimento sembrerebbe troppo grande per i risparmi della colonia.
Ci sono informazioni che le macchine sono state donate da altre imprese. Ma questo significa anche la presenza di aiuti di Stato. Si vociferava anche di prestiti che la comune ha preso sulla base di un rimborso, naturalmente.
Beh, chi, per esempio, ha costruito gli edifici di produzione e residenziali?
Dato che l'intero progetto era sotto il patrocinio dell'NKVD (ex Cheka), penso che sia abbastanza chiaro che i finanziamenti siano arrivati da quella fonte.


avatarsupporter
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 0:48

Interessante ed esaustivo, seguo molto volentieri.

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 1:01

@Wolfschanz

Mi fa piacere ...;-)

avatarjunior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 13:21

Grazie Schyter... interessante sia questo che gli altri articoli, seguo con molto interesse.

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 13:30

.... Tutto molto intrigante, interessante ed esaustivo..... Complimenti !!!

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 13:43

Grazie anche da parte mia Skyter, interessante e istruttivo come al solito la tua narrazione. E complimenti per la tua "vecchietta", da far invidia al bollino rosso.
Certamente che, a prescindere da ogni imposizione ideologica -che non è qui né lecito né logico commentare- se appunto si fosse lasciato "libero sfogo" all'iniziativa privata, cioè dei protagonisti coinvolti, e sostenendola economicamente, certamente tutto ne avrebbe guadagnato in inventiva e positiva competizione. Perché la "materia grigia" c'era -e tanta- ma imprigionata fra barriere non meglio comprensibili.

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 15:15

Danilo Lecis
Mauryg11

Grazie a voi per l'interesse; è uno sprone per me sapere che anche la parte "storica" è importante e desta interesse.

Palgiam

Intervento intelligente che va oltre i luoghi comuni, spesso del "sentito dire".
E la controprova sarà una delle prossime fotocamere oggetto di analisi... La Kometa che surclassò Leica, Contax e tutta la compagnia cantante crucco/nipponica sul finire degli anni 50 ...
E' la più felice dimostrazione delle tue considerazioni nel post qui sopra ! ;-)

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 18:32




avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 20:05

Ben ritrovati !! Eccoci ancora a raccontare della storica FED NKVD.Sorriso

La fabbrica ha inizito la produzione di trapani elettrici, che all'epoca erano chiamati "trapani elettrici" MrGreen.
Il prodotto portava il marchio FD-1 ed era una copia esatta del trapano della ditta americana Black & Decker.

"FD" è, naturalmente, Felix Dzerzhinsky !!





Il trapano elettrico è un prodotto complesso ancor oggi, figuriamoci negli anni '30 in Unione Sovietica; i primi sei mesi per stabilire la produzione ed i volumi previsti non si poterono raggiungere. L'asticella era stata posizionata troppo in alto. Alcune notizie ci dicono che non sono stati solo i ragazzini a lavorare alla produzione dei trapani. Anche diversi ingegneri esperti sono intervenuti nell'impianto dettando le linee guida nella linea produttiva.
A poco a poco, è stata stabilita la produzione di utensili più potenti. Il target previsto è stato raggiunto, addirittura ampliando l'assortimento di nuovi prodotti e accessori

E qui ci stiamo avvicinando alla produzione di macchine fotografiche. :-P :-P

Non è chiaro esattamente chi e come prese la decisione di iniziare a produrre fotocamere presso la fabbrica della colonia. Ci sono diverse versioni nelle fonti, ma è difficile capire quanto siano autentiche. Tutte le versioni sono semplici e si riducono all'idea di "Costruiamo la Leica ?? Si costruiamola !! Faremo una fotocamera tecnicamente complessa, incredibilmente precisa con le mani dei bambini di strada!""

Credo che queste versioni siano soggette a sostanziale propaganda. La produzione di fotocamere a telemetro è stato un progetto serio e complesso. Questa decisione non è stata presa casualmente.

A ben guardare, non c'era niente di romantico o esotico nell'idea stessa. L'industria fotografica nell'Unione Sovietica si era comunque sviluppata, seppur non intensamente, già da prima della decisione di clonare la Leica. Fu in questo periodo che apparvero le fotocamere di massa (a lastre) sovietiche - "Photocor-1" (dal 1930 al 1941) e "Tourist" (dal 1934 al 1940). Nel 1934, il primo lotto di prova di telecamere Gelveta (in seguito "Sport") è stato messo sulla linea produttiva.

Gelveta (Sport) prodotta da GOMZ (poi LOMO) è un autentico monumento !!! Si contende il primato di essere stata la prima fotocamera reflex mono-ottica al mondo per 35mm ... primato conteso con la Kine Exakta (Ihagee) del 1936 ma sembrerebbe proprio che la sovietica fu prodotta almeno un anno e mezzo prima; la famosa rivista Soviet-Foto la menzionava nel numero del 7 ottobre del 1934. Molto presumibilmente la sua fase di sviluppo iniziò addirittura nel 1933 !! Eeeek!!!





Questo sta ad indicare che esistevano competenze e strutture complesse in unione sovietica ben prima della creazione della nostra fotocamera oggetto della recensione.

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2020 ore 21:25

Ci sono poche informazioni sull'inizio dello sviluppo e produzione di fotocamere nella colonia. Ecco quello che ho trovato.

Beh, purtroppo la storia romantica che i ragazzi di strada, orfanelli e disadattati hanno smontato una Leica, copiata e prodotta manualmente è, parzialmente, un mito. Confuso Triste

In realtà una fabbrica separata ha iniziato a costruire una linea per la produzione di fotocamere. Ci sono, tra l'altro, informazioni che questo impianto non doveva essere incluso nel complesso di Trudcommuna, ma doveva essere nelle intenzioni una fabbrica completamente indipendente. Ma l'autorità di Makarenko ha permesso che tutto ciò doveva avvenire nella comune. ;-) ;-)

La prototipazione iniziò nel 1932 e le prime unità di copie di Leica sono datate 1933. Ciò significa che anche i primi tentativi di copiatura furono eseguiti in questa nuova sezione; una fabbrica speciale.

C'è una menzione interessante, per me plausibilissima, che per sviluppare i prototipi, furono coinvolti specialisti, ingegneri e tecnici della società Leica. Non so quanto sia veritiera l'informazione, ma la trovo coerente rispetto al Trattato di Rapallo del 1922. Credo che la "chiave" di lettura possa essere quella; purtroppo la parte integrante del trattato era contenuta in un protocollo aggiuntivo segreto ... e questo complica le cose.

it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_Rapallo_(1922)

Ma le informazioni che un ufficio di progettazione speciale è stato creato per realizzare il design della nuova fotocamera presso l'Istituto di Meteorologia e Standardizzazione a Kharkiv, a quanto pare, può essere considerato abbastanza attendibile.

Le prime telecamere furono assemblate a mano nel 1933. Le fonti indicano da 3 a 30 il numero di pezzi realizzati. Queste erano copie della Leica I con un telemetro "esterno".





Presumibilmente, nella foto uno dei 3 (o 30) dispositivi.

La fotocamera è stata poi chiamata "FADKA" o "FDKA", moto simile a Leica.Sorriso

Come vennero incisi il nome, i numeri seriali etc etc non è noto, perché nessuna di queste FED è arrivata ai giorni nostri. Ed il motivo era banale; tutti i dispositivi erano difettosi !!! MrGreen MrGreen Eeeek!!!
Si sono rapidamente rotti o non hanno funzionato correttamente.
Naturalmente, con un volume di produzione così minuscolo, non sono state pianificate vendite al dettaglio.
Le macchine fotografiche sono state date a persone importanti. Queste persone hanno portato le fotocamere rotte all'azienda produttrice e sono state sostituite in garanzia. Questo perchè nel frattempo erano già stati prodotti i nuovi modelli che ovviavano ai problemi riscontrati nei primi prototipi.

La creazione di un archivio tecnico ed i documenti relativi, purtroppo sono andati persi durante l'evacuazione della fabbrica durante la seconda guerra mondiale in concomitanza dell'avanzata delle armate tedesche dell'Operazione Barbarossa.

La nuova generazione di fotocamere FED furono copiate dalla Leica II. Il problema non risolvibile internamente alla colonia, era l'obbiettivo che artigianalmente non poteva essere fisicamente replicato.
L'obiettivo Elmar della Leica è un anastigmatico a 4 lenti, semi-incollato tipo Tessar. Lo State Optical Institute (GOI) di Leningrado fu incaricato di calcolare questa lente basata sul vetro ottico sovietico.

Il vetro ottico necessario è stato prodotto presso il Leningrado Optical Glass Factory (Lenzos), e allo stesso tempo l'ufficio di progettazione VOMP si è impegnato a progettare il telaio metallico dell'obiettivo.
La produzione e il collaudo del lotto sperimentale delle lenti è stato effettuato presso il VOMP.

Non ho informazioni precise sulla fabbrica di produzione a Kharkiv e sul numero di dipendenti che contemplava. Ma l'edificio era grande. Dopo tutto, oltre alle telecamere, l'impianto ha prodotto in modo indipendente diversi tipi di lenti (6, per quanto ne so), foto-esposimetri, filtri e una vasta gamma di diversi accessori.

L'impianto impiegava molti specialisti civili. Ma i bambini di strada, orfani e disadattati, erano coinvolti nella produzione della fotocamera? Buona domanda.

Sono sicuro che l'abbiano fatto. ;-)

Pensate ad un bambino di 15 anni, che sino a ieri entrava per la prima volta dal cancello della colonia ed ora pensate ad un ragazzo di 22 anni, che è riuscito ad ottenere, tramite la Comune, un'istruzione secondaria-speciale, ha 5-7 anni di esperienza di lavoro e di assemblaggio su utensili di potenza; sono due persone completamente diverse, credo che concordiate con me.

Ma entrambi sono ex bambini di strada.

L'intero ciclo di produzione delle fotocamere includeva una varietà di processi, compresi quelli che non richiedevano qualifiche speciali. Anche i ragazzi più giovani e senza qualifica specialistica potevano essere impiegati nella linea.
Nei processi più difficili hanno partecipato ragazzi con qualifiche elevate, insieme a dipendenti civili esterni alla colonia.
Le operazioni delicate come l'otturatore, la taratura del telemetro rispetto all'obbiettivo sono state eseguite dagli ingegneri, naturalmente.

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2020 ore 14:09

A conferma di un certo fermento nel campo della fotografia sovietica degli anni '30, ma soprattutto a dimostrazione che esistevano diverse fabbriche tecnicamente in grado di produrre fotocamere, è interessante notare che la ns FED, copia della Leica II, in URSS non venne realizzata solo a Kharkiv !!!!!!!! Eeeek!!! Eeeek!!! Eeeek!!!

Negli anni '30, le copie della Leica II furono prodotte anche da VOOMP a Leningrado con il nome "PIONEER" e nell'impianto di Mosca "Geodesha" con il nome "FAG" (Foto Apparati Geodesha). Eccole in queste bella immagini.









I volumi di produzione erano piccoli. VOOMP ha prodotto circa 700 unità (Pioneer), Godesha (Fag) molto meno.

Si decise "politicamente" che la produzione in serie dovesse essere fatta da FED che iniziò, come abbiamo visto nel 1934. In quell'anno sono stati prodotti circa 1.800 pezzi e nell'anno successivo, il 1935, il volume di produzione era già di 12-15 mila unità (!!!); quindi la produzione era in costante crescita.
In ogni caso, prima dell'inizio della Grande Guerra Patriottica (II^ Guerra Mondiale), furono prodotte 160-170 mila fotocamere FED 1.



avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2020 ore 14:44

La fotocamera !

Come ampiamente rimarcato la FED NKVD anteguerra, è una copia della leggendaria Leica II.

Non si dovrebbe provare vergogna nell'ammetterlo. Un tempo, i tedeschi venivano copiati da TUTTI coloro che volevano imparare a produrre telecamere.

Agli inizi della guerra, con l'avanzata delle armate tedesche, prudenzialmente le linee produttive (e la documentazione sulle FED) fu trasferita in due impianti all'Arsenal di Kiev e presso l'impianto meccanico di Krasnogorsk (KMZ) nelle vicinanze di Mosca.

Per qualche ragione, la produzione all'Arsenal non è andata bene. Ma alla KMZ le FED iniziarono a essere prodotte prima con il nome di "FED-Zorki", e poi semplicemente "Zorki" dopo la fine della guerra.

È molto interessante notare che visivamente le FED e le Zorki di quegli anni siano praticamente indistinguibili! Entrambe popolari fotocamere sovietiche, iniziarono con lo stesso design e solo allora iniziarono ad evolversi ciascuna a modo suo.

La FED NKVD (come le successive FED 1 del dopo guerra) è una fotocamera molto compatta. A causa della sua altezza ridotta, la fotocamera appare sproporzionatamente lunga. Ma questo è una illusione ottica essendo molto bassa.Sorprendentemente, durante l'evoluzione, i modelli successivi hanno aumentato il peso e le dimensioni rispetto a quelli precedenti.

La fotocamera è dotata di obbiettivo FED 3.5/50. M39 × 1 (LTM39). Tiraggio 28.8mm.

Otturatore a tendina, in stoffa gommata a scorrimento orizzontale.
I tempi di esposizione sono: 1/20, 1/30, 1/40, 1/60, 1/100, 1/200, 1/500 + B. Un classico più che sufficente per l'epoca.
La fotocamera è compatta, ma come tutta l'attrezzatura di quegli anni è pesante. Il corpo è in metallo. La parte anteriore e parte posteriore sono rivestite in similpelle testurizzata nera (vulcanite).
Sta comunque tranquillamente nelle mani; il peso senza l'obiettivo è di circa 420 grammi.

avatarsupporter
inviato il 09 Ottobre 2020 ore 14:55

Complimenti per la documentazione, sempre interessantissima e soprattutto ben esposta; pare quasi incredibile che in quegli anni difficili (non erano passati moltissimi anni dalla rivoluzione di ottobre e credo che economia e società in generale non fossero in condizioni floride!) ci si preoccupasse di realizzare generi "voluttuari" e con un impegno e una capacità impensabili per l'epoca! E, da quanto dici, con risultati tutt'altro che disprezzabili, considerando " l'artigianalita' " di fabbrica, macchinari, competenze delle maestranze e procedure varie!



avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2020 ore 16:18

Ci saranno interessanti sorprese storiche su questa fotocamera...

Intanto nel 1935 (!!!) uscì il manuale d'uso (58pg davvero ben fatte).
Ma la cosa, più che curiosa è incredibile (!!!!!!!Eeeek!!! Eeeek!!!), è che il manuale d'uso era
per "FED e Leica" !!!!








L'anno scorso mi è sfuggito l'originale cartaceo su un sito d'aste ucraino ... Triste Triste
fortunatamente (per vie traverse) ho ottenuto una scansione in pdf ben fatta del manuale.
Va beh ... mi metterò a cercare il cartaceo che è sempre bello sfogliare.;-)

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