| inviato il 10 Febbraio 2013 ore 18:03
Ci sono delle situazioni fotografiche in cui si vorrebbe avere maggior controllo del bilanciamento del bianco, per evitare in pp incertezze varie che ci danno come risultato finale delle foto con delle dominanti di colore sgradite.
Ho letto di filtri da applicare all'obiettivo come l'expodisc, il foglio bianco, il foglio grigio medio 18%, il tappo della nutella, X-Rite ColorChecker ed il Lastolite Ezybalance 30,5 cm (colore grigio/bianco).
Quale tra questi risulta di semplice utilizzo, di sicura resa e di poca spesa?
Scatto in raw, tuttavia avere una base di partenza più certa per ottenere un buon risultato finale, non mi dispiace. |
| inviato il 10 Febbraio 2013 ore 18:23
Se vuoi risultati accurati, comincerei subito ad eliminare soluzionni fai da te. L'Exposdisk e prodotti simili a luce incidente non sono il massimo in termini di accuratezza. I migliori rimangono prodotti a luce riflessa. Whibal credo sia uno dei migliori. Ma a quel punto se dovessi scegliere, spenderei qualcosina di piu' e mi prenderei il ColorChecker Passport che fa ben piu' del bilanciamento del bianco. In fatto di velocita' d'uso e comodita' io preferisco di gran lunga l'Expodisk. |
| inviato il 10 Febbraio 2013 ore 18:33
Quindi Whibal sembra essere il più economico, oltre che di dimensioni contenute.
Il color checker sembra più complesso.
L'expodsisk forse il più comodo da usare. |
| inviato il 10 Febbraio 2013 ore 20:17
Io ho sempre usato lo SpyderCube che in un piccolo cubetto ha: grigio 18%, bianco digitale, nero digitale e nero assoluto. Poi mia moglie l'ha scambiato per un portapenne, infilato in una cassa e archiviato in magazzino. Non ho idea di dove sia... quindi ho ripiegato sulle robe tipo Whibal... |
| inviato il 10 Febbraio 2013 ore 20:49
Con il ColorChecker Passport ti permette di creare anche un profilo colore della macchina con quella lente usata ed il tipo d'illuminazione.
è un anno che lo uso con molta soddisfazione.
Nella foto sotto potete vedere la differenza tra scatto originale, bilanciamento bianco con il ColorChecker, stesso bilanciamento ma con il profilo colore creato in quella situazione sotto le luci schifose di un palazzetto ddello sport.
Miky
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| inviato il 11 Febbraio 2013 ore 6:06
Miky, questa da te rappresentata è una di quelle situazioni che fanno impazzire in pp.
Grazie per il contributo. |
| inviato il 11 Giugno 2013 ore 21:08
Devo segnare come promemoria questo 'ColorChecker Passport'.
Grazie. |
| inviato il 12 Giugno 2013 ore 8:56
ciao
ho avuto (ed usato) il QP-Card.
Ora ho appena preso il Lastolite Ezybox da 30cm che ha 1 superficie grigio(18%) ed 1 bianca.
La parte bianca è utile anche perchè può fungere da piccolo pannellino riflettore all'occorrenza..
ciao
vincenzo |
user12181 | inviato il 12 Giugno 2013 ore 9:13
“ Lastolite Ezybox da 30cm che ha 1 superficie grigio(18%) ed 1 bianca „
L'ho tenuto appeso agli spallacci dello zaino per alcuni anni, con assai scarsa soddisfazione quando l'ho usato, l'ho abbandonato quando ho fatto una riduzione dei pesi. |
| inviato il 12 Giugno 2013 ore 18:40
ciao io ho provato molte cose a luce diretta.
Dalla vecchio coperchio delle pringles a tappi bianchi che si trovano su ebay.
I risultati sono più o meno scarsi per tutti.
Da quello che ho letto anche l'expodisc non si discosta molto.
E quello che vedo qua mi convince poco..
www.kenrockwell.com/tech/expodisc.htm
La cosa più performante che ho provato è un tappo da me realizzato tagliando un vasetto di yogurt da 500 della Mueller.
I sistemi a luce indiretta riflessa sono sicuramente molto meglio secondo me
Il classico fazzolettino bianco secondo me funziona meglio dell'expodisk.
(non usate fogli di carta da stampa o similari perchè sono trattati con sbiancanti che riflettono tonalità false -> ecco perchè usare i fazzoletti di carta che non sono trattati)
Certo un cartoncino opaco e perfettamente bianco è molto più comodo.
Vorrei capire però perchè con i metodi a luce riflessa usate i cartoncini grigi e non bianchi dato che da quello che so le fotocamere digitali impostate per tarare leggendo il bianco e non il grigio.
Diverso è, il caso se dovete settare l'esposizone allora il grigio 18% è il metodo corretto.
Ciao |
| inviato il 12 Giugno 2013 ore 19:33
Per anni ho usato e ce l'ho ancora il cartoncino Kodak con una faccia di grigio 18% e l'altra bianca per fare il "bianco" con le telecamere e ritengo sia ancora il migliore tra quelli in commercio.
Ai tempi anche i laboratori colore usavano tarare la catena con questo cartoncino, Kodak Gray scale e altri strumenti della Gretag. Non so però se oggi Kodak li produca/venda ancora, dal momento che è fallita.
Anch'io in casi estremi usavo la faccia bianca come pannellino schiarente...Ah! bei tempi... |
| inviato il 13 Giugno 2013 ore 18:32
“ Vorrei capire però perchè con i metodi a luce riflessa usate i cartoncini grigi e non bianchi dato che da quello che so le fotocamere digitali impostate per tarare leggendo il bianco „
Credo che sia dovuto al fatto che misurare il bianco sia piu' complicato che non misurare un bianco "scuro" (grigio appunto). E' facile che alcuni canali vengano clippati con il bianco (perche' sovraesposti), senza accorgersene, con la conseguenza di crearsi una temperatura non accurata.
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