| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:09
Ecco che la toscana si sveglia, ma come al solito tardi...
iltirreno.gelocal.it/regione/toscana/2020/02/23/news/coronavirus-obbli
Oggi c'era il mondo a Viareggio, è stato surreale.
Dopo aver letto le notizie su Internet, avere visto il tg, sono uscita per strada da lavoro per tornare a casa e sembrava di essere su un altro pianeta, nemmeno in un' altra regione o stato.
Musica a palla, gente per strada, vie affollatissime, persone che ridevano, scherzavano, ballavano, bambini e adulti mascherati.
È stato veramente allucinante che tutto si sia svolto come se nulla fosse, con una totale incoscienza e noncuranza, già si sapeva della quarantena, delle scuole chiuse, dei malati e dei morti, boh... Io non vado mai al carnevale perché non mi piace molto ma ugualmente non sarei stata di animo appropriato per andare. |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:09
Fa strano che da noi da uno si è passato a più di cento in poche ore...e che in Germania siano dichiarati 16casi e basta... |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:11
A quanto pare hanno riaperto il pronto soccorso di tortona. I 2 casi son risultati negativi. Speriamo bene |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:18
Tanto presto anche gli altri paesi avranno i loro contagiati |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:18
Be' hanno ragione... Qui lo stiamo dicendo da settimane che dovevamo bloccare.. poi secondo me non vedevano l'ora.  |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:20
“ Ma se il cinese malato è arrivato in Francia e il cittadino francese poi è passato per Milano non potevi intercettarlo. A meno di esaminare OGNI essere vivente che passava dalla Francia all'Italia. E così per tutti i paesi con noi confinanti e per ogni valico di frontiera. „
Fai sapere ai cinesi o a chi arriva dalla Cina che c'è l'OBBLIGO di presentarsi al più vicino posto di polizia e che sarà sottoposto ad isolamento.
Questo è più che sufficiente per limitare il contagio.
Il controllo di una epidemia si fa su basi statistiche, significa che devi intercettare il maggior numero di casi non escludendo che una parte sfuggirà.
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| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:22
_______________ il TEST
Si effettua un tampone per prelevare dalla gola del paziente un po' di muco e saliva. Si tratta di una specie di cotton fioc che raccoglie il materiale del tutto simile a quelli utilizzati per cercare eventuali infezioni batteriche alla gola.
I tamponi - conservati a + 4 °C - vengono poi spediti a uno dei due laboratori di virologia specializzati per il COVID-19: quello dell'ospedale Sacco di Milano e quello dello Spallanzani di Roma. Il tutto entro 24 ore.
In laboratorio il materiale genetico prelevato dal paziente viene amplificato attraverso una tecnica chiamata RT-PCR (reazione a catena della polimerasi inversa) che consiste nella sintesi di una molecola di Dna a doppio filamento a partire da uno stampo di Rna. Semplificando molto: grazie a questa tecnica il codice genetico del virus (se presente) viene estratto dal campione di saliva o muco e copiato ripetutamente, rendendolo visibile. Una volta che il materiale genetico è sufficiente, i tecnici di laboratorio vanno alla ricerca di alcune porzioni del codice genetico del coronavirus che si presume non cambino velocemente. Se lo trovano, il test risulta positivo.
I risultati arrivano in genere dopo qualche ora e se l'esito del test è positivo, il protocollo per il coronavirus COVID-19 (SARS-CoV-2) prevede una seconda verifica. Per questi motivi, per ottenere i risultati, ci vogliono in media dalle 4 alle 6 ore anche se i due centri di riferimento per le analisi hanno nelle ultime ore intensificato l'attività, per abbreviare questi tempi.
www.focus.it/scienza/salute/test-coronavirus-come-funzionano
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| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:22
Comunque è positivo al test il medico del policlinico di Milano.
Ritengo che sia difficile ora chiudere anche quello.
Stando all'esperienza di Wuahn, è probabile che vi siano contagiati tra altri operatori sanitari e pazienti.
Ma l'isolamento e la protezione dei medici in presenza di difficoltà respiratorio del paziente, nemmeno quello era nelle nostre possibilità?
Si che lo era. Semplicemente non c'è stata alcuna informazione e coordinamento sanitario. Zero. |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:26
Sierra sono d'accordo con te. Ma se il cittadino cinese arriva in Germania e lì si ferma, il controllo lo deve fare la Germania. E la Francia, e la Spagna, e la Svizzera, e la Slovenia e l'Austria.
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| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:33
Comunque, di Cinesi nessuno positivo o indagato con il test (a parte gli 8 del bar di Vò).
Staranno nascosti nei laboratori e si faranno curare dai loro medici ?
Qualche anno fa era emerso che in zona Paolo Sarpi a Milano, la Chinatown Milanese, una parte della comunità si affidava a "dispensari" autonomi non censiti ne autorizzati ovviamente.
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user122030 | inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:38
Nessuno è andato a leggere gli ultimi interventi della direttrice del Sacco su Facebook? Maria Rita Gismondo |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:40
No
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| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 21:47
"Ma l'isolamento e la protezione dei medici in presenza di difficoltà respiratorio del paziente, nemmeno quello era nelle nostre possibilità?
Si che lo era. Semplicemente non c'è stata alcuna informazione e coordinamento sanitario. Zero"
Il problema secondo me è che sono stati tutti anestetizzati da quello che Conte raccontava alla nazione, il Coronavirus non c'è in Italia, il Coronavirus non circola, e tutti come marionette senza cervello gli hanno creduto e non hanno fatto niente per verificare la cosa secondo le loro conoscenze scientifiche, che erano sicuramente di più di quelle di un politico.
Forse nella mente umana a volte scatta un meccanismo perverso per cui se una cosa non la sai allora non è reale, è come quelli che non si fanno le analisi perché hanno paura di scoprire di avere il cancro.
Ma il cancro non è che non ce l'hai se non lo sai.. semplicemente sei tu che ignori come stanno le chiuse.
Anzi, mettere la testa sotto la sabbia può solo peggiorare le cose perché ti porta ad un ritardo nella risposta o nei provvedimenti che potresti prendere e che invece potrebbero salvarti la vita se presi in tempo.
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