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Virus in Cina


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avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 18:37

L'ho sempre detto che lavorare fa male alla salute. Cool

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 18:51

Se esistesse un vaccino per il nuovo virus, l'imponente coprifuoco che la Cina sta attuando per una popolazione pari a quella italiana non sarebbe necessario; credo che i costi di questa operazione siano ben più elevati di quelli per dotarsi di un vaccino.
E comunque non è così vero che
migliore igiene,
migliore alimentazione,
migliore stile di vita

bastino per debellare le malattie, altrimenti come spieghi che puntualmente, ogni anno, si ripresenta la banale l'influenza, spesso con due o tre ceppi diversi insieme, e riesca puntualmente a fare morti? Occorrono comunque cure mediche, vaccini per le categorie a rischio, misure per diradare le possibilità di contagio ecc.
Il punto non è se l'uomo sia fatto o meno per morire d'infezione; i virus si comportano come predatori: i ceppi meno aggressivi lasciano vivere una parte della popolazione, così possono sopravvivere anche loro, i ceppi più aggressivi uccidono finché trovano prede (e poi muoiono a loro volta "di fame"). Ora, il motivo per cui nel passato i ceppi più aggressivi non si diffondevano facilmente era legato al fatto che, nonostante quei virus si trasmettano molto velocemente, la popolazione mondiale era più rarefatta, i contatti meno frequenti e i viaggi molto più lenti: se il virus aggressivo colpiva un villaggio, era molto più probabile che uccidesse tutti i suoi abitanti prima che qualcuno portasse il contagio in altri villaggi. Se qualcuno di questi disgraziati si metteva in viaggio, era molto più probabile che morisse (e il virus con lui) prima che raggiungesse un altro centro abitato e diffondesse il contagio. Nonostante questo, in epoche di maggiori contatti, come accadde nel XIV sec., alcune volte questi ceppi riuscivano a infettare l'intera fascia eurasiatica. Senza le misure di prevenzione attuali, con la moderna facilità di contatti tra un capo e l'altro della Terra, il rischio sarebbe che ceppi virali molto aggressivi non morirebbero dopo aver fatto fuori un villaggio, ma un intero continente. Ma il punto è che, indipendentemente dal fatto di partire da zone con situazioni igieniche scarse, un virus per cui non si conosca un vaccino o una cura si diffonderà anche dove lo stile di vita è migliore, a meno di spendere soldi per qualche misura di contenimento: e non sono soldi spesi anche quelli? Se il vaccino esiste conviene spendere per il vaccino o per misure che rallentino l'economia, blocchino i rapporti sociali, gli scambi diplomatici e culturali ecc. come sta accadendo in Cina?
Se poi l'Italia è abituata a spendere troppo rispetto al necessario, bè, ripeto che questo è un problema nostro che va al di là delle motivazioni di spesa

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 18:54

come spieghi che puntualmente, ogni anno, si ripresenta la banale l'influenza

chi ha qualche rudimento di igiene sa che è come la fioritira delle mimose, c'è tutti gli anni.

è vero invece quel che dici sulla diffusione.
anche i virus si sono globalizzati.
in pratica, considerando:
1. il maggior numero d'umani.
2. gli spostamenti intercontinentali
cioè tutte cose favorevoli per i virus,
possiamo dire che dati i pochi morti rispetto al passato, oggi
virus 0 umani 1.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 19:02

chi ha qualche rudimento di igiene sa che è come la fioritira delle mimose, c'è tutti gli anni.

Ma che risposta sarebbe?
Prima dici che basta lavarsi e mangiare sano per debellare le malattie, poi te ne esci con questa cosa senza senso; com'è che nei paesi nordici, dove sono più attenti di noi all'igiene e allo stile di vita, le malattie infettive ci sono ancora e c'è ancora anche l'uso dei vaccini? Sarà mica perché si sono accorti che le buone pratiche sono solo dei "coadiuvanti" che aiutano, si, ma non sostituiscono i rimedi specifici?
Scusa, ma di tutte le motivazioni "no vax" che ho sentito questa è la più insensata.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 19:05

Daniele, è scritto in qualsiasi libro serio di igiene
tutti gli anni c'è una recrudescenza e riorganizzazione virale.
prima della globalizzazione si registrava anche una recrudescenza maggiore con scansione di circa 90/100 anni, adesso non sappiamo se tale scansione è cessata/cambiata per via della globalizzazione.

poi i non ho scritto che basta lavarsi le mani e magiare bene per eliminare le malattie
ho scritto che non sono i vaccini ad aver cambiato il numero di decessi ma alcune modifiche tra cui quelle.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 19:08

Piuttosto, il problema dei vaccini è quello di mettere in piedi una regolamentazione che freni l'eccessiva speculazione economica da parte delle case farmaceutiche, ma anche questo è un discorso da affrontare con criterio, sia nei confronti della sanità che di qualunque altro settore, altrimenti un domani arriveremo a dire che non si devono fare più costruire ponti perché rischiano di crollare per la speculazione che ne fanno i costruttori e i gestori.
No vax, no tav, no ponti, no questo e no quello; mi possono anche andare bene, ma chi è il primo che dà l'esempio e torna a vivere in una caverna con la clava e una pelle d'orso addosso?

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 19:11

il problema dei ponti, degli edifici in Italia, è che si pensa che una volta fatti non necessitino di manutenzione indirizzata a farli stare in piedi o eventualmente ad abbaterli.

tutti muoiono. anche i ponti.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 19:16

ho scritto che non sono i vacini ad aver cambiato il numero di decessi

Ma anche questo non è vero, e chiunque abbia letto un minimo di storia lo sa.
Le migliori condizioni di vita, l'igiene, sono pratiche che contribuiscono a mantenere la stabilizzazione del controllo delle malattie, ma prima furono i vaccini a far raggiungere quella stabilizzazione; e anche adesso è essenzialmente con i vaccini che si fa in modo che malattie come morbillo e varicella abbiano un'incidenza bassissima. Non a caso quell'incidenza è in aumento in questi ultimi anni in cui c'è un crescente numero di persone che rifiuta il vaccino, pur continuando nelle buone pratiche igieniche


avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 19:19

No, il problema dei ponti è che venivano presentati certificati di vigilanza e manutenzione falsi; nessuno degli addetti ai lavori pensa che una volta fatti non necessitino di manutenzione, sono ingegneri, mica panettieri (che poi anche loro lo sanno), solo che preferiscono specularci sopra

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 19:23

chiunque abbia letto un minimo di storia lo sa.
Le migliori condizioni di vita, l'igiene, sono pratiche che contribuiscono a mantenere la stabilizzazione del controllo delle malattie, ma prima furono i vaccini

mi spiace che non trovo il multigrafico.
è uno storico dove si evince che il crollo delle malattie infettive quali polio, difterite, ecc... avviene anni prima della scoperta del vaccino.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 19:38

salute.regione.veneto.it/mobilevac/Malattie/Dettaglio?Id=POL
6000 casi di polio nel 1958, circa 3000 casi all'anno negli anni '60.
La Legge che istituì il vaccino obbligatorio è del '66, ma ci vollero diversi anni prima di renderla realmente effettiva in tutta Italia; sta di fatto che l'ultimo caso si è registrato nel 1983.
A livello mondiale si verificavano 350.000 casi l'anno prima che nel 1988 l'OMS facesse partire una campagna di vaccinazione su scala mondiale, in seguito alla quale, senza che cambiassero sostanzialmente gli stili di vita nei relativi Paesi, si è arrivati a soli 404 casi nel 2013.
Da 350.000 casi l'anno prima della campagna vaccinale a 404 casi l'anno; vedi un po' tu

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 19:39

In Italia, nel 1958 c'è stata un'epidemia di polio che ha causato circa 8.000 casi di paralisi e centinaia di morti: i più alti numeri mai raggiunti. I genitori erano naturalmente terrorizzati e questo si può riscontrare per esempio nell'esordio di questa mozione con cui la Camera chiedeva al Governo di mettere a disposizione almeno 4 milioni di dosi di vaccino per poter immunizzare la gran parte dei bambini da 0 a 6 anni (resoconto della seduta del 24 ottobre 1958):

“La Camera, facendosi interprete dell'angoscia suscitata nell'opinione pubblica italiana dalla diffusione della poliomielite, che ha tragiche conseguenze in molte province italiane e che ha rivelato ancora una volta il grave stato di inadeguatezza dell'attuale organizzazione sanitaria in Italia; tenuto conto che le recenti dichiarazioni del ministro della sanità alla Camera e al Senato riconfermano lo sviluppo continuamente crescente del terribile male nel nostro Paese, mentre la scienza medica mette oggi a disposizione dell'umanità i mezzi per limitarlo fortemente, come dimostrano le statistiche di tutti i Paesi che nel corso degli ultimi tre anni hanno organizzato la vaccinazione antipolio della popolazione, almeno di quella infantile (…)”

Sappiamo tutti com'è finita questa storia: con la sconfitta della polio in Italia, grazie ai vaccini. Nei primi anni il Salk con virus inattivato, che si usa anche oggi (solo che quello attuale è potenziato e quindi più efficace), e a partire dal 10 marzo 1964 con il Sabin a virus vivo attenuato, che si somministra per bocca.


@Ooo, questa è cronaca di quegli anni, non dati statistici, l'ho vissuta personalmente.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 19:42

6000 casi di polio nel 1958, circa 3000 casi all'anno negli anni '60.
La Legge che istituì il vaccino obbligatorio è del '66, ma ci vollero diversi anni prima di renderla realmente effettiva in tutta Italia;

visto?
e vale anche per le altre malattie infettive, ma nel poligrafico che avevo visto era chiarissimo, prima colla la malattia, poi scoprono e distrinuiscono il vaccino.


@Frarossi
ho detto crolla, non scompare.

user146073
avatar
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 20:12

I cinesi stanno dando i numeri.MrGreen

Tocca a noi ora capire se il moltiplicatore deve essere:
100 Confuso
1.000 Sorry
10.000 Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2020 ore 20:15

eh Carmeluccio.
non è più la Cina di Mao.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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