| inviato il 21 Dicembre 2019 ore 13:25
L'ho tradito con il 55 micro f 3,5 della Nikon quando ho fatto il salto di brand. ... Ma me lo portavo in giro con la 5D old tenendoli per la piastra del collare del 180 girata verso l'alto. Per Venezia mi sentivo molto fico  |
| inviato il 21 Dicembre 2019 ore 19:29
Spinto da questo 3D ci ho ripensato e non mi arrendo: ho comperato in ferramenta 2 grosse chiavi a nastro in acciaio da 105 per i filtri dei motori diesel e le ho strette alle parti che dovrebbero essere svitabili del 50-300, ma che qualche babbeo prima di me ha cementato in modo assurdo. Dopo un preventivo attacco chimico massiccio con acetone provero' a svitarle nelle vacanze di natale. Vi faro' sapere. |
| inviato il 21 Dicembre 2019 ore 20:01
Per esperienza, l'acetone riesce ad agire anche su colle bicomponente, in effetti è probabilmente il solvente più potente disponibile (ho lavorato da giovane in una ditta di vernici quando si fabbricavano con la nitro cellulosa -la stessa della dinamite- e l'acetone insieme al toluolo e lo xilolo la facevano da padroni come solventi).
Buona Fortuna.
Nel frattempo, io ho aperto e ripulito il Panagor a specchio citato prima. Con la chiave a forchetta appena consegnata da amazon ho smontato anche il gruppo ottico anteriore con lo specchio secondario e purtroppo si è confermato quello che temevo: si tratta di un insieme incollato e purtroppo sul secondario sono comparsi dei puntini che penso siano alterazioni nel collante. Il difetto è visibile ma non devastante, perciò, vista l'impossibilità di scollare le lenti lo lascio così com'è.
Non dico di aver fatto un bel lavoro... anzi...per me fa schifo, devo averlo rimontato male perché si è spostato indietro il punto di messa a fuoco a infinito e la minima distanza è passata da 2,5m a 4 (probabilmente devo aver avvicinato troppo il gruppo anteriore).
Comunque: oggi ho scattato le prime immagini ed oggettivamente la lente va molto meglio di prima. Non fa gridare di meraviglia per nitidezza, il contrasto è basso, il controluce un dramma, come è un dramma anche centrare la messa a fuoco, però lo sfocato è suggestivo e con un po' di pp qualcosa di buono viene sicuramente fuori e poi... ha dimensioni appena maggiori rispetto al 50 G, che per un 300 è tanta roba.
Poi posto un'immagine
edit: eccola
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3418024 |
| inviato il 23 Dicembre 2019 ore 14:08
Bello !
Aggiornamento: ce l'ho fatta. Dopo diluvi di acetone e con l'aiuto delle due chiavi a nastro, ovalizzando con cautela lungo tutta la circonferenza l'anello di tenuta delle prime lenti, e pregando di non farle esplodere per la pressione, sono riuscito a scollare il micidiale frenafiletti. Una volta penetrato all'interno, ho proceduto alla rimozione del secondo gruppo lenti con la chiave a forchetta e degli elicoidi di messa a fuoco. Ora sono fermo sui nottolini cilindrici tra le gole di azionamento dei gruppi ottici dello zoom, dopo i quali avro' accesso al diaframma e da li' procedero' oltre verso il gruppo ottico posteriore dove si trovano le muffe. Qui e' tutto un tripudio di spesso ottone, metallo e alluminio e, giuro, internamente c'e' lo STESSO profumo che sentivo nella Fiat 1300 di mio nonno !!!! Ora mi devo procurare un cacciavite a taglio della misura esatta per le viti che tengono i nottolini d'ottone. Finito il tutto, se avro' successo, penso che ci faro' su un 3D apposito, dato che in rete non c'e' alcunche' su come smontare questo bestione e sto procedendo in autonomia, e con estrema cautela. |
| inviato il 23 Dicembre 2019 ore 14:41
“ e da li' procedero' oltre... „
A sentirti... sembra che fare speleo strisciando nei cunicoli sia più facile  |
| inviato il 23 Dicembre 2019 ore 14:55
Altro problemuccio:
Ho fatto un po' di prove comparative tra tutti gli zoom in mio possesso che viaggiano sulle focali 80-200.
ais 80-200 f4.5
ais 80-200 f4
AFD 70-210 f4-5.6
AFS 80-200 f2.8
AFS 80-400 f4.5-5.6
Premesso che... inaspettatamente, quello che vien fuori alla grande è lo AFS 80-400... ed anche con lo 1,4x
Una sorpresa piacevole è stato lo AF-D 70-210 f4-5.6 che al centro mostra un comportamento di tutto riguardo ma... ahimé è disassato.
Si vede benissimo a 80 e molto meno a 210
Come fare?
Un'idea: se spessorassi di qualche centesimo in maniera asimmetrica sotto la flangia (con del banale alluminio per alimenti) per recuperare la messa in asse? Magari è una 'corbelleria', però...
Avanti col vintage! |
| inviato il 23 Dicembre 2019 ore 18:22
Grazie, lo spessimetro ce l'ho, ma non credo vada sotto lo spessore di 1/10.
L'ho già fatto per altre cose, sull'esperienza dei 'pelable shim' impiegati sugli elicotteri per mettere in asse l'albero del rotore posteriore, penso possa funzionare il domopack alluminio.
La questione vera e da verificare è se disassare il gruppo ottico sull'innesto possa risolvere il problema.
Trattandosi di uno zoom è possibile che solo uno dei gruppi ottici sia quello disassato.
Per prima cosa va definito da che parte 'pende' e per quello devo fare delle prove, poi, se capisco come smontare l'innesto senza fare danni ci provo.
Per il momento è solo un'idea peregrina.
Benvengano suggerimenti |
| inviato il 23 Dicembre 2019 ore 19:06
Potrebbe essere una lente spostata nella sede a causa di un imperfetto serraggio della sua rondella. Smontale tutte e rimettile per bene e vedi che succede. Scoprire qual'e' la responsabile e' un terno al lotto....
Intanto io non trovo cacciaviti con la lama cosi' stretta come richiesto dalle vecchie viti. Mi sa che ne sacrifico uno e lo freso della misura giusta. |
| inviato il 23 Dicembre 2019 ore 20:08
“ Smontale tutte e rimettile per bene e vedi che succede „
facile come bere un bicchier d'acqua |
| inviato il 23 Dicembre 2019 ore 20:58
...maledizione: mi tocca fermarmi ad un passo dalla gloria ! Il babbeo che ce l'aveva prima di me ha distrutto una vite con controvite filettata al suo interno che mollava l'ultimo elicoide e, preso dallo sconforto, per riparare al guaio ha ricacciato dentro col martello la seconda vite che andava a prendere il controfiletto, bloccandola per sempre. Amen. Richiudo e me lo tengo con la muffa. Mapporca .... |
| inviato il 23 Dicembre 2019 ore 21:23
dico una cagata: forare e maschiare?
seconda cagata: sentire se qualche riparatore/importatore ha viti del genere?
Ci sarebbe un super riparatore a taiwan |
| inviato il 23 Dicembre 2019 ore 21:42
Uhm, adesso ci penso.... |
| inviato il 23 Dicembre 2019 ore 23:10
Potrei anche usare un estrattore x viti con teste danneggiate, tolgo tutto e amen, poi rifaccio col tornio o con una vite normalissima che poi taglio ad hoc, ma i filettatori che trovo in giro arrivano fino all'M3, qui c'e' il secondo filetto interno di 1 mm e come cavolo faccio ? |
| inviato il 24 Dicembre 2019 ore 7:42
Una volta l'ho fatto ma su dimensioni un po' maggiori: fai la vite femmina in materiale tenero come l'alluminio e poi maschi il foro utilizzando una vite in acciaio alla quale fai un taglio/cava lungo il gambo filettato per fare in modo che faccia l'azione di un utensile simile al maschiatore
cit: facile come bere un bicchier d'acqua'
Ho cercato un po' in rete, dalle descrizioni dei forum sembra che quei pezzi costituiscano il problema dello smontaggio del 50-300 |
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