user68000 | inviato il 30 Maggio 2019 ore 20:31
ciao a tutti/e riapro e aggiorno un mio vecchio post Le due macchine che ho adesso, Canon 7D Mark II e Oly EM-5, nonostante abbiano mirini decisamente migliori rispetto ad altre macchine avute in passato, sono sempre problematiche nel tracciamento (e conseguente acchiappo AF) dei soggetti piccoli, veloci e relativamente vicini tipo gli irundidi, ma anche soggetti più grossi che si muovono rapidamente su terreni irregolari come ad es. i camosci; cito questo ultimo caso perché molte volte mi è capitato di perdere un'azione interessante dato che li vedevo bene a binocolo, poi li vedevo bene a occhio, ma quando guardavo nell'oculare erano spariti perché l'OB aveva "ballato" nelle mie mani, o perché i soggetti si erano spostati… La difficoltà di tracciamento è anche dovuta al fatto che il mirino ingrandisce l'immagine, e più aumenta tale ingrandimento, più il campo visivo si restringe Nel caso della Oly c'è l'ulteriore problema dell'abbaglio causato dalla differenza di luminosità "dentro-fuori che può essere pericoloso su sentieri impervi Inoltre, usando occhiali con lenti progressive che mi fanno vedere bene solo da una quarantina di centimetri in avanti, e sudando 7 camice (o anche 9) quando vado in montagna, il touch-screen non lo trovo né efficiente né affidabile, e l'unica altra soluzione per la ML (ma anche per fare video a mano libera) è l'uso di loupe tipo questa https://www.amazon.it/TARION-Viewfinder-Displaylupe-piastra-dimensione Per questi motivi uso fin dal tempo delle bridge un particolare accessorio che si chiama punto rosso (red-dot in inglese) Prima un po' di storia: il punto rosso è un tipo di mirino utilizzato originariamente in ambito militare, che può essere montato su differenti modelli di fucile d'assalto, pistole ed altre armi da fuoco e funziona grazie a uno specchio che proietta la luce di un led sulla lente anteriore dell'obiettivo. Il punto appare così come fosse proiettato sul cielo attraverso la lente. In seguito l'utilizzo del punto rosso si è esteso al campo civile, è stato infatti introdotto su larga scala soprattutto come mirino nella caccia e per soft-air e come cercatore nei telescopi amatoriali Esistono due tipi di punto rosso: tubolari o aperti. Il primo tipo, consiste in un cilindro con due lenti alle estremità che possono essere polarizzate o antiriflesso. Il secondo, più leggero, è composto da una sola lente riflettente e permette un maggiore arco di visibilità al prezzo di minore precisione e resistenza, senza contare i riflessi luminosi di disturbo che arrivano dall'alto Dopo averli provati entrambi, preferisco il tipo chiuso perché non risente di tali problemi Analizziamo dunque i pregi di questo sistema di puntamento rispetto all'oculare (ottico o elettronico): I punti rossi offrono un grande campo visivo e permettono di usare entrambi gli occhi per mirare (uno sul punto rosso, ma che vede ancora davanti, e uno del tutto libero), e di vedere così il punto come se fosse trasparente sul bersaglio. Il punto è piccolo, non disturba durante il puntamento e rende più facile l'identificazione dei bersagli, poiché non ostacola la percezione dei dettagli circostanti. Inoltre, può essere utilizzato anche in condizioni di luminosità scarsa. persino di notte Il punto rosso è visibile anche senza accostare l'occhio alla lente, anzi di solito dovrebbe stare lontano dagli occhi, quindi non si rischia di farsi male o rovinare gli occhiali Ma se facilitano tanto il puntamento e tracciamento, perché si sono diffusi così poco in fotografia e soprattutto nella BIF? Chiacchierando con alcuni amici fotografi l'obiezione maggiore è stata: se non li usa nessun fotografo un motivo ci sarà… mmm, i motivi principali potrebbero dunque essere: Difficoltà a cambiare routine e provare cose "aliene" Uso di punti rossi scadenti, per es. errori di parallasse Risultati scarsi dovuti alla taratura errata e non conoscenza dei limiti del mezzo Vediamo il primo motivo, Difficoltà a cambiare routine e provare cose "aliene" È un problema che abbiamo tutti, me compreso; non avete idea di quanta fatica abbia fatto a farmi piacere, che so, Windows 8 coi suoi piastrellotti L'ho odiato per un paio d'anni: ogni tanto lo provavo, ma poi tornavo sempre indietro; prima di passare a usarlo con soddisfazione come ora ce n'è voluto di tempo! Immagino sia successo lo stesso per molti nel campo fotografico: per es. mio cognato è rimasto attaccato alla pellicola fino a pochi anni fa, nonostante i miei spernacchiamenti , mentre ora è anche lui fan del digitale Quindi qual è il problema? Anche se la vostra destrezza vi permette di seguire pennuti veloci in volo senza problemi, il punto rosso può ancora servirvi in capanno per localizzare rapidamente un soggetto fisso visto a binocolo, difficile da localizzare brandeggiando un grosso OB fisso D'altra parte, per tutti quelli che trovano difficile seguire i razzi in volo (come me) perché non provare? Il punto rosso è utile, se non indispensabile, per agganciare soggetti veloci es. gheppi in volo o camosci in corsa; per soggetti piccoli che non stanno a lungo posati/fermi da qualche parte, ma che non si imboscano es. culbianchi che stanno spesso in cima a pietroni; per trovare velocemente col cannocchiale da digiscoping la posizione individuata prima col binocolo, e simili E, soprattutto all'estero, ci sono fotografi che li usano, googlando si trova per es: www.dpreview.com/forums/thread/3217137 www.stephenfischerphotography.com/Red_dot_sight.html Secondo motivo, Uso di punti rossi scadenti, per es. errori di parallasse Questo è in effetti un problema, che si risolve solo evitando cinesate da poche decine di EUR e acquistando prodotti di qualità come i miei Olympus EE?1 e Konus SIGHT-PRO ATOMIC 2.0; che siano cinesate lo capite anche dal comportamento del puntino luminoso: se si muove in direzione opposta rispetto ai vostri movimenti, vuol dire che compensa l'errore di parallasse, seppure come si può immaginare, la compensazione è più o meno buona con i punti rossi più costosi L'uso di altri prodotti per armi da fuoco tipo Aimpoint o Vortex lo sconsiglio per i costi esageratamente alti, seppure in parte compensati da pregi come la durata eterna della batteria o il fatto di reggere il peso di un carrarmato Altro problema è che il punto rosso può facilmente disassarsi per cui va montato in modo solido Dopo varie ricerche, ho scovato e acquistato l'adattatore slitta flash per cercatore Red Dot Lacerta www.astroshop.it/varie/lacerta-adattatore-slitta-flash-per-cercatore-r Questo accessorio che si inserisce nella slitta del flash, ha il vantaggio di essere piccolo e basso, e le due viti in dotazione (con relativa chiave a brugola) servono a bloccarlo in sede e forse anche a distanziare un po' il metallo dai contatti della slitta per cui non li rovina Lo svantaggio è che accetta solo 2 punti rossi che sono proposti insieme Così, dopo altre ricerche ho trovato negli USA l'Xtend-a-Sight Plus, cioè una staffa che entra nella slitta flash e permette di applicare un qualsiasi punto rosso con slitta Weaver standard; ora si trova anche su Amazon.it https://www.amazon.it/xtend-sight-Plus-adattatore-rondine/dp/B073ZNSQG Di questi due supporti, il migliore dal punto di vista della fermezza in posizione è il Lacerta, ma l'Xtend-a-Sight Plus è più versatile, quindi tirate i dadi Una volta risolto il problema del supporto, non rimane che scovare il punto rosso giusto Il primo che ho comprato, un Royal cinese da soft-air, è finito subito all'ecocentro data la durata infima della batteria e dei led. Il secondo, un Bushnell Trophy TRS-25, che da quello che avevo letto doveva essere un discreto punto rosso dal buon rapporto qualità prezzo, l'ho restituito dopo un giorno di prove perché il punto era pressoché invisibile in pieno giorno e persino alla massima potenza (posizione 11) e d'altronde usato alla massima potenza la durata della batteria diventava risibile In seguito ho comprato il punto rosso della Olympus già completo di adattatore per la slitta flash www.olympus.it/site/it/c/cameras_accessories/pen_om_d_cameras_accessor PRO dell'Olympus EE?1: È molto leggero La batteria dura parecchio: Olympus dichiara 3000 ore max e in effetti dopo un mese di uso in posizione 1-3 per 3-8 ore/giorno non ha ceduto di un Lux L'aggancio alla slitta del flash è solido grazie al pin che sporge sotto quando si gira la ghiera di bloccaggio: un'ottima idea perché impedisce all'oggetto di scivolare fuori dalla sua sede e di perdersi, come successo una volta a me La pioggia non sembra creare problemi CONTRO dell'Olympus EE?1: È di plastica dall'aria alquanto fragile, per cui tenerlo sempre aperto non è "igienico" a meno che non siate fotografi da postazione fissa Dovendolo aprire, accendere, e magari regolare in base alla luce ambiente si perde molto tempo, tanto che certi soggetti possono nel frattempo sfuggire; però avendo capito che la batteria dura un mucchio di tempo direi che a parte la fragilità di cui ho parlato, si può tranquillamente lasciarlo acceso (ogni tanto me lo dimentico anche di notte) Le rotelle di regolazione sono troppo facili da muovere inavvertitamente, soprattutto quella dal lato dell'interruttore, e ho dovuto risolvere prima con un po' di Patafix, e poi incollando due rettangolini di plastica Il reticolo è piuttosto grande, per cui potrebbe complicare la scelta dell'area da mettere a fuoco Su tutte le macchina con il flash in posizione centrale ne impedisce l'apertura Così, alla fine l'Olympus EE?1 DOT SIGHT ha trovato la sua sede fissa sulla ML accoppiata al Celestron Ultima 80 che uso per il digiscoping Attualmente uso un Konus SIGHT-PRO ATOMIC 2.0 che è a mio parere perfetto: Solido ma leggero Lenti colorate anti-riflesso Ermetico e a prova di appannamento Lunghissima durata della batteria, paragonabile a quella dell'Olympus Il Konus SIGHT-PRO ATOMIC 2.0 è attualmente montato sull'Xtend-a-Sight Plus, ma sto meditando di avvitare un pezzo di scina Weaver sopra il Lacerta per avere un sistema ancora più solido e basso: vi dirò se la cosa ha successo Terzo motivo, Risultati scarsi dovuti alla taratura errata e non conoscenza dei limiti del mezzo A che distanza tararlo e come? A parte il caso citato prima del fotografo in capanno, per la BIF ha senso tararlo sulle distanze medie dove il campo visivo nell'oculare si restringe troppo, quindi sui 10-30 metri, oppure su altre a vostra scelta in base al target Il problema è che la taratura di fabbrica si riferisce al montaggio su un'arma standard, quindi va rifatto la prima volta che lo montata sulla macchina fotografica e, a seconda della validità del montaggio, ogni volta che lo si toglie e mette sulla macchina, perché bastano piccoli disallineamenti per sballare la mira Taratura (procedura aggiornata) ripensandoci, direi che la taratura va fatta in modo diverso da quanto pensavo in precedenza, e diverso da quanto avevo letto in rete Premessa: l'utilità del red-dot sta per gli uccelli a distanza media, perché se i pennuti sono lontani è facile agganciarli e seguirli, mentre se sono vicini è praticamente impossibile Detto questo, ci vuole un bersaglio delle dimensioni del soggetto di interesse Il bersaglio va piazzato a una distanza tale che, con l'obiettivo in uso, possa occupare lo spazio opportuno nel campo visivo, cioè come si farebbe "in campo" lasciando spazio intorno per la composizione e l'aggancio, e solo a questo punto si tara il punto rosso Operando come indicato dalle istruzioni per l'uso dei punti rossi che sono progettate per un'arma e non per una macchina fotografica, succede, come nei miei ultimi test, che il puntatore cerca di agganciare un soggetto troppo grande per il campo visivo, per cui questo esce troppo rapidamente dal campo visivo del sensore, rendendo di fatto impossibile l'aggancio del punto giusto (testa/occhio) con qualsiasi AF English translation about updated calibration On second thought, I would say that the calibration should be done in a different way than I previously thought, and differently from what I had read so far in the Web Preamble: the usefulness of a camera's red-dot is raising keepers of mid-range birds, because if the bird is far off enough, there is no problem to frame and follow it, while if the bird is very close there is no way to frame and follow it That said you need a target as large as the subject of interest The target must be placed at such a distance that, with your lens, it can fill up the appropriate space in the field of view i.e. as you would do "in the field" leaving enough space around the bird for a correct composition and hooking it At this point you can calibrate the red point to have the best from it Doing the calibration as explained in the IFUs of red-dots that are designed for a weapon and not for a camera, it happens as in my tests that the pointer try to follow a subject that is too large for the field of view, so that it comes out too quickly from the field of view of the sensor, making it impossible to hook the right point (head/eye) with any AF, regardless of its accuracy End of English translation about updated calibration Per finire vi rivelo un segreto: gli storni che vedete nel mio primo "Pillole di BIF" sono stati tutti fotografati grazie al Konus SIGHT-PRO ATOMIC 2.0 su Xtend-a-Sight Plus … Inoltre, nella mia galleria Uccelli 1 trovate molte foto BIF (Bird In Fly, uccelli al volo) di soggetti difficili, e alcune di queste foto sono state fatte con macchine (come bridge di livello medio-basso) che la maggior parte dei fotografi naturalisti giudicherebbe "macchine delle OO" buoni punti rossi a tutti |
user68000 | inviato il 02 Giugno 2019 ore 0:44
2 aggiornamento: lavorando un po' di sega e di lima, sono riuscito a montare il mio Konus SIGHT-PRO ATOMIC 2.0 con attacco Weaver da 22 mm direttamente sull'adattatore Lacerta: in pratica, ho creato una scanalura trasversale attraverso le alette oblique, come da foto sotto www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3245074 certo che se il Lacerta nascesse già con la scanalatura per la Weaver 22 mm sarebbe meglio, visto che questo formato è il più diffuso tra i punti rossi |
user68000 | inviato il 11 Luglio 2019 ore 20:03
3 aggiornamento il red dot può essere usato per scattare senza togliere gli occhiali da sole, cosa che evita di danneggiare la retina dagli UV diretti, o da quelli di rimbalzo da neve, sabbia, acqua o altri materiali riflettenti |
| inviato il 13 Luglio 2019 ore 0:21
Ma in pratica messo su è tarato con la reflex si deve focheggiare solo col centrale quindi? |
user68000 | inviato il 13 Luglio 2019 ore 0:22
“ focheggiare solo col centrale quindi? „ ma no, il punto rosso non interagisce con la macchina! serve solo a puntare e seguire meglio i soggetti veloci in pratica, metti l'AF in condizione di lavorare meglio: tutto lì quanti punti usi dipende dalla tua abilità occhio-braccio la mia per esempio, è bassa quindi ottengo risultati migliori con i 9 o i 15 centrali chi è abituato con l'espansione o il centrale continua a usare quello immagina che il punto rosso sia al centro del tuo soggetto: non è che gli altri punti AF non lavorino più |
| inviato il 13 Luglio 2019 ore 0:36
Devo provarne uno. Mi intriga sto' Red Dot. |
user68000 | inviato il 13 Luglio 2019 ore 0:42
“ Mi intriga sto' Red Dot. „ se sai lavorare di sega e lima, ti consiglio l'adattatore Lacerta + un red dot da caccia è l'accrocchio più solido che abbia visto finora |
| inviato il 13 Luglio 2019 ore 9:38
Devo guardarlo grazie. |
user68000 | inviato il 15 Luglio 2019 ore 18:33
l'unico che ho avuto di questo tipo aveva il punto invisibile non appena un raggio di sole lo colpiva da dietro o da sopra, cosa che non ho notato con quelli a tubo chiuso e lenti antiriflesso che ho usato occhio che molti red-dot di basso costo hanno durata della batteria infima (anche solo poche ore) e poiché ci sono zilioni di modelli e marchi non sono in grado di dirti se quello che stai per comprare è di questo tipo il Bushnell che ho citato nel mio post è sicuramente da scartare il Royal non era male ma il Konus attuale li batte tutti altro problema di quelli a basso costo è l'errore di parallasse, e anche qui, fuori di quelli che ho usato non ti so dire se conosci qualche tiratore di balestra o soft-air puoi fartelo prestare per un po' |
user68000 | inviato il 16 Luglio 2019 ore 18:21
ho provato a consigliare la variante alla ditta austriaca, e proprio oggi è arrivata la notizia da Lacerta che aggiorneranno l'adattatore a breve ottima notizia per chi non è bravo con sega e lima ;-) |
user68000 | inviato il 27 Luglio 2019 ore 14:33
4 aggiornamento nel tentativo di trovare un red-dot idoneo per la Oly EM-5, ho comprato dapprima questo economico Swiss Arms www.titano-store.com/visualizzaprodotto/18416/93/Red_dot_Swiss_Arms_15 molto ben costruito tanti reticoli a disposizione un poco ingombrante per la Oly o macchine simili, mentre su una reflex è perfetto reticoli visibili anche in pieno sole e con occhiali scuri errore di parallasse mi pare minimo un po' dure da girare le ghiere di attivazione lunga durata della pila dopo ho acquistato questo Maymoc https://www.amazon.it/dp/B00ZKTK6UA/ref=pe_3310731_185740161_TE_item qui andiamo decisamente male perché dopo neppure una settimana è morto, e l'unica cosa che può morire è il LED per cui non so se è riparabile è un peccato perché le dimensioni e il peso sono molto adatte alla piccola Oly ha due soli punti rossi ma il tasto di attivazione è comodo e della giusta durezza quindi, morale della favola: rischiosi i punti rossi da soft-air da poche decine di EUR perché o sono baracche, o la pila dura poco fa eccezione lo Swiss Arms citato sopra, ma è stato un colpo di fortuna consigliatissimi i punti rossi da caccia, oppure i dedicati come Olympus e Nikon, che costano intorno al centone e hanno durata di batteria nell'ordine della settimana almeno tra i punti rossi militari ce ne sono con durata della batteria di anni, anche sempre accesi, e sono perfetti sotto tutti i punti di vista, ma costano e pesano un botto (da centinaia a migliaia di EUR) |
| inviato il 28 Luglio 2019 ore 23:52
Ma poi dopo averli provati che fai li rivendi o li collezioni? |
user68000 | inviato il 29 Luglio 2019 ore 0:48
“ Ma poi dopo averli provati che fai li rivendi o li collezioni? „ bella questa! no, le collezioni non mi sono mai piaciute li tengo come riserva caso uno si perdesse o si rompesse |
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