| inviato il 20 Luglio 2018 ore 22:57
E' un tardo pomeriggio di un caldo giorno di metà luglio (a Milano già appena appena sopra i 30° di solito si boccheggia).
Di ritorno da uno shooting, vado alla stazione di Cadorna a prendere il treno per Como, armato di zaino, con dentro un paio di corpi macchina e relativi obiettivi, ed una borsa, con dentro un paio di trigger, un flash e qualche accessorio per quest'ultimo.
Di solito sul tabellone il binario di partenza compare a partire dal 20° minuto precedente la partenza, in questo caso invece ancora niente, giustamente col caldo che fa è meglio fare aspettare i pendolari in banchina.
In genere fanno così quando arriva un treno composto da 6-8 carrozze e lo devono "spezzare" in due, per evitare che la gente salga o si accodi davanti alle porte della parte di treno che si allontanerà del binario senza fare servizio.
Dopo aver aspettato qualche minuto nell'atrio, finalmente compare il binario di partenza del treno (il 4) e mi dirigo in testa a tale binario (perché di solito la gente piuttosto che fare 20 metri in più si affolla tutta sulla prima o al massimo seconda carrozza) ma invece di aprire subito le porte decidono che è meglio farci aspettare sulla banchina al caldo.
Finalmente, quando ormai mancano pochi minuti all'orario di partenza, aprono le porte.
Salgo, mi dirigo al piano di sopra (trattasi di treno a due piani) ma mi accorgo immediamente che la temperatura interna è altissima.
Dietro front, torno al piano sotto che, pur molto caldo, ha una temperatura inferiore a quello di sopra.
Mi preparo al viaggio, per fortuna solo mezz'ora, pensando alla sudata che farò e nel frattempo piazzo in zona borsa e zaino, prendo gli auricolari e mi preparo a guardarmi un episodio di una vecchia sitcom americana in lingua originale, per migliorare un po' la comprensione dell'inglese facendomi due risate.
Non passa nemmeno un minuto che si sente un annuncio che, causa guasto al treno (a questo punto immagino all'impianto di condizionamento), il treno per Como non parte più dal binario 4, ma dal binario 6.
Rimetto cellulare in tasca e senza togliere gli auricolari afferro le mie cose, scendo dal treno e velocemente, dato che mancano un paio di minuti all'orario di partenza, mi dirigo al binario 6.
Mi faccio tutto il binario 4, arrivo al 6 e pure qua le porte sono chiuse.
Al solito la gente si affolla attorno alle porte delle prime carrozze, quindi anche in questo caso me ne vado in testa.
Dopo poca attesa, aprono le porte e si entra.
La temperatura questa volta è umana, anzi la definirei pure piacevole, quindi salgo al piano superiore, mi scelgo il posto, mi siedo, piazzo lo zaino, faccio per piazzare la borsa e... cazz la borsa, l'ho lasciata sull'altro treno!!!
Riafferro lo zaino e mi fiondo giù dal treno (immagino cosa avrà pensato quello di fianco a me che ha visto uno salire, sedersi e scappare via dopo 10 secondi)!
A questo punto mentre scendo le scale la prima cosa che ho pensato è "speriamo che sia ancora lì l'alto treno!", dato che non ci avevo fatto più caso una volta arrivato al binario 6, anche se il 4 praticamente è li di fianco.
Scendo dal treno, guardo il binario 4 e... sì, vai è ancora lì.
Ora, avrei potuto anche attraversare il binario 5 (non c'era nessun treno), passare davanti al treno sul 4 e salirci sopra (chi sa come è fatta la stazione Cadorna di Milano sa che i binari finiscono proprio lì e quindi i treni possono arrivare da una sola direzione ed a velocità molto, molto ridotta quindi l'attraversamento dei binari non comporta grossi rischi) ma decido in mezzo secondo che è decisamente meglio evitare casini con il personale della stazione (l'attraversamento dei binari è comunque vietato).
Quindi mi faccio tutto il binario 6 di corsa, arrivo all'inizio, passo il 5, mi fiondo al 4, guardo le porte ed è ancora aperto.
Vai! Ma ora ci sono due problemi: uno, la borsa sarà ancora là? Due, se salgo subito sul treno e mi si chiudono le porte? Poi diventa un casino.
Allora decido di correre fino in cima al treno, salire sulla prima carrozza, verificare se la borsa è ancora lì e nel caso afferrarla a volo e scendere.
Altra corsa come un pazzo, arrivo in cima, il treno non si chiude, olè!, salgo sulla prima carrozza, vado davanti al posto che occupavo e...
Fine della prima parte!
-- Continua -- |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 23:02
mitico !!
aspetto la seconda parte  |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 23:48
grande capacita' narrativa Cris ....a quando la seconda parte?
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| inviato il 20 Luglio 2018 ore 23:57
Bellissimo...complimenti... |
| inviato il 21 Luglio 2018 ore 0:06
Seguo. Nella speranza che la borsa fosse dove l'avevi lasciata... |
| inviato il 21 Luglio 2018 ore 7:57
è il mio incubo ricorrente! |
user107253 | inviato il 21 Luglio 2018 ore 10:04
Noooo...come fine della prima parte!!! Mi hai fatto salire l'ansia e ora me la devo tenere? Ahahahah...mi piace il tuo modo di scrivere...bravo! Aspettiamo... |
| inviato il 21 Luglio 2018 ore 11:08
Previously on Rcris Jones and the train of doom: un baldo (?) fotoamatore lascia una borsa con flash ed accessori su un treno che non partirà. Appena se ne accorge si precipita al treno e...
...come detto, altra corsa come un pazzo, arrivo in cima, il treno non si chiude, salgo sulla prima carrozza, vado davanti al posto che occupavo e... sì, la borsa c'è ancora, caxxo (scusate ma quando ci vuole, ci vuole!), la afferro e mi fiondo fuori prima che il treno si chiuda (cosa che comunque non succederà).
10 secondi per rifiatare, ma non si può perdere altro tempo perché adesso c'è da tornare al binario 6 prima che l'altro treno parta: ora, come in precedenza, avrei potuto attraversare i binari 4 e 5 ed arrivare al volo al 6, ma decido di fare le cose per bene.
Probabilmente per il poco afflusso di sangue e/o ossigeno al cervello faccio questo ragionamento: tra tornare all'inizio del binario 4, passare al 6 e risalire fino in cima oppure andare alla fine del binario 4, prendere il sottopasso, uscire sul binario 6 e tornare indietro fino alla prima carrozza del treno c'è la stessa strada.
Quindi decido di optare per il sottopasso: peccato che il mio cervello non abbia realizzato che scegliendo la prima opzione avrei potuto tranquillamente arrivare all'inizio del binario 6 e salire subito sul treno anzichè farmelo tutto a piedi e salire sulla prima carrozza. Avrei poi potuto spostarmi all'interno del treno verso la testa alla ricerca di un posto.
Fatto sta che mi faccio un'altra corsa fino al sottopasso, ma questa volta più piano perché praticamente sono senza fiato, risalgo dall'altra parte, ma proprio mentre mi affaccio al binario 6 il treno parte...
E vabbè, almeno la borsa è salva... mi appoggio ad una colonna per recuperare fiato, un paio di minuti immobile quasi senza respiro e poi vado ad aspettare il treno successivo.
Inutile dire che ho passato tutto il viaggio a recuperare fiato e riportare i battiti cardiaci ad un livello umano.
Comunque mi è andata bene, in passato mi è capitato di lasciare ombrelli ed ombrellini sul treno, accorgermi dopo 5 minuti ma solo per scoprire che erano già spariti...
Morale della favola: devo comprare uno zaino più capiente, così da portare in giro una cosa sola!!! |
| inviato il 21 Luglio 2018 ore 11:11
Meno male.
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| inviato il 21 Luglio 2018 ore 11:31
“ Morale della favola: devo comprare uno zaino più capiente, così da portare in giro una cosa sola!!! „
Esatto, così almeno se te lo dimentichi hai perso tutto il corredo e non solo metà!
Comunque, hai avuto un culo che la metà basta.
Poi, se sei vecchio e stanco e una corsetta ti debilita, colpa tua che non fai abbastanza esercizio!
D'ora in poi ogni tre giorni 20km con lo zaino affardellato. |
| inviato il 21 Luglio 2018 ore 12:01
E che è un navy seal?! |
| inviato il 21 Luglio 2018 ore 12:17
No, è un miracolato, e i miracoli, non sono gratis! |
| inviato il 21 Luglio 2018 ore 15:08
forse solo la pensione aiuta! |
user107253 | inviato il 22 Luglio 2018 ore 9:49
Ti ha detto bene!!! Ma ci hai fatto caso che i treni sono spesso in ritardo tranne quando ti fa comodo? |
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