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Scusate, ma perchè il "naturale" piace poco?


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avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 19:58

Allora iniziamo col dire che sono solo un fotografo amatoriale e che di strada per diventare bravo devo farne ancora tanto, però a volte mi permetto di commentare in modo non pienamente positivo certi scatti in cui è chiara e palese la grande tecnica...
Di solito la mia "critica" si rivolge alla poca naturalezza dello scatto oggetto di commento.
Ho capito che si debba cercare l'originalità e l'effetto ma, a mio personale gusto, questa ricerca di "particolarità" non deve sempre essere a discapito della naturalezza dell'immagine, specie nel ritratto e nella paesaggistica. La ricerca (estrema?) della pelle liscia o dello sfocato artificiale, insieme all'acqua setosa sempre e ad ogni costo nei paesaggi, mi rende foto che mi piacerebbero molto, se più naturali, indigeribili. Un saluto.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 20:58

E vogliamo parlare dei colori?

avatarjunior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 21:56

Hai toccato un tasto puntiglioso MrGreen il mio modesto parere da neofita e che il naturale non piace piu perchè siamo ormai troppo abituati alle immagini piu o meno belle, che se tra le tante non ce quella "diversa" che ti fa soffermare, che ti da l' effetto wow difficilmente ti soffermeresti.Quindi da questo cercare costantemente la novità, l' effetto eccezionale, il pdr diverso ( vedi l' uso dei droni) la pp è diventata una componente fondamentale se vuoi fare "apprezzare" le tue foto dalla massa.Detto questo ci sono foto e foto, puoi trovare anche se piu raramente quella semplice fatta in un certo modo che riesce a trasmettere e a farsi piacere per il suo "contenuto" e non per la facciata.

avatarjunior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 22:17

E vogliamo parlare dei colori?


sfondi un enorme portone già aperto, dannazione, i colori.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 22:19

@Cornagro
Condivido ma cerco di dare una mia spiegazione.
Immagini ad alto contrasto con ombre nette e luminosità eccessiva spesso legata al lato drammatico dell'immagine.
Immagini con colori vividi spesso risultati di determinate scelte post produttive o hdr particolari.
Immagini di moda, dove la resa tonale della pelle è uniformata cercando di attenuarne le transizione d'ombra e luci
con colori o vividi per esigenze di mercato o smorzati come viraggi nel caso di foto con diverso indirizzo.
Altri immagini relative a fotografia cinematografica etc dove comunque la post produzione ha il suo ruolo in modo molto incisivo.
In allegato ti mostro un esempio da me realizzato per una campagna che sponsorizza un marchio.



La foto da sinistra ha una semplice elaborazione di PP con leggera pulizia dell'incarnato ed attenuazione del contrasto tonale della pelle. In più, l'aggiunta del logo sempre in post alle spalle della modella. Quella di destra è una seconda elaborazione, richiesta dal cliente. Senza dilungarci, la scelta del cliente è caduta immediatamente sulla seconda immagine. Non che la seconda non sia naturale, perchè il fatto che ci sia una cromia differente che potrebbe essere realizzata anche in pre scatto e non necessariamente in post, non rende la foto alterata o finta, ma comunque ha "colpito" il cliente senza se e senza ma. Questa situazione capita molto molto spesso in ambito commerciale, dove le immagini, se trattate con un certo criterio, sono preferite allo scatto "naturale" realizzato in fase di scatto. Da questo però si deduce una cosa. La luce, i colori, l'ambiente, il dettaglio e quello che rientra nella composizione di una fotografia, devono rispondere, per risultare "diverse" e colpire il senso estetico, per quanto soggettivo, a criteri armonici. L'armonia dei colori, delle linee, delle luci con le ombre. Tutto in armonia. Questa armonia spesso non la si costruisce in fase di scatto, perchè, o non c'è la luce adeguata, o non c'è l'ambiente adeguato, o non si è in grado di raccogliere nel modo giusto quest'armonia per inesperienza anche quando ci sarebbero i presupposti, o perchè si cerca di realizzare comunque una fotografia dettata dalla passione, ma senza "studiarsela". Una quantità di foto, dal ritratto al paesaggio al nudo, che non colpiscono per mancanza di armonia nello scatto. Che poi ci siano anche immagini non armoniche ma di discutibile gusto, che possano piacere lo stesso, questo fa parte del.."non siamo tutti uguali ed i gusti sono chiaramente personali". C'è una ricerca spasmodica di dare qualcosa di diverso anche se esce fuori i canoni conosciuti. Il colpire a tutti i costi. Ma attenzione. Il limite poi se è un bel lavoro, o un disastro, chi lo decide? In ambito amatoriale, gli altri. In ambito professionale? Sempre gli altri, ma con una differenza però. Che ci si trova a dover abbandonare il proprio gusto, pur di vendere quello che vogliano gli altri, i clienti. Questo per quel che riguarda determinati settori lavorativi. Mentre nell'arte si cerca di essere quanto più fedeli a se stessi, percorrendo il proprio gusto anche a discapito della massa. Si rischia anche di vendere meno, almenochè non si è "fuoriclasse".

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 22:43

C'è una ricerca spasmodica di dare qualcosa di diverso anche se esce fuori i canoni conosciuti. Il colpire a tutti i costi. Ma attenzione. Il limite poi se è un bel lavoro, o un disastro, chi lo decide? In ambito amatoriale, gli altri. In ambito professionale? Sempre gli altri, ma con una differenza però. Che ci si trova a dover abbandonare il proprio gusto, pur di vendere quello che vogliano gli altri, i clienti. Questo per quel che riguarda determinati settori lavorativi. Mentre nell'arte si cerca di essere quanto più fedeli a se stessi, percorrendo il proprio gusto anche a discapito della massa. Si rischia anche di vendere meno, almenochè non si è "fuoriclasse".


Quotone,
se le foto si fanno per se stessi o per la famiglia (e non sempre) puoi usare tutta la naturalezza che ti pare, ma se la foto è diretta ad altro (moda, social, committenza) che ti piaccia o no devi dare qualcosina di più per attrarre l'interesse di chi al giorno d'oggi ne ha viste migliaia di foto ....


avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 22:45

Ma da 1 a 100 quanto risulta superficiale giudicare (apprezzandola o deprecandola) la forma di una foto senza capire una mazza dei contenuti?

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 22:45

Molti fotografi e fotoamatori cambiano i colori (pompano... saturazione, toni, contrasto...) nei paesaggi, nelle foto di fauna, nei ritratti... è così, c'è poco da fare. Contoluce e hdr innaturali, animali con colori cambiati sono la regola oggi.
A me dispiace molto

avatarjunior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 22:51

Quella di destra è una seconda elaborazione, richiesta dal cliente. Senza dilungarci, la scelta del cliente è caduta immediatamente sulla seconda immagine

Non si poteva cercare un' ambientazione diversa dal principio ?
Penso sia fattibilissimo... ma diciamocelo molto spesso e anche una comodità di entrambe le parti.

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 22:56

@Cornagro
Nel mondo della fotografia esistono diversi "universi paralleli", non comunicanti fra loro. Ognuno che nega il valore degli altri.
Quello in cui stai navigando, e di cui citi alcune caratteristiche, è quello di cui non ci sarà traccia nei libri di storia della fotografia.
Se vuoi vedere qualcosa di diverso che forse risponde a quello che cerchi, lascia perdere il web e passa un po' di tempo in biblioteca, iniziando dagli autori classici della fotografia.
Vedrai che troverai cose molto diverse...

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 23:12

La p.p ha la sua importanza anche se il troppo storpia. In genere le mie sono molto semplici...semplicissime.;-)

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 23:19

Non si poteva cercare un' ambientazione diversa dal principio ?

Dipende. Quanto gli costerà al cliente far spostare il fotografo e modella in una qualunque palestra sempre che si metta a disposizione, posizionare luci tali da avere quella particolare luce d'ambiente?
Puoi farlo per una fotografia due tre, ma se ne sono 40 con ambientazioni diverse, al cliente gli costa 10 volte tanto. Mentre realizzarla in PP, gli costa solo il costo della post produzione, perchè gli scatti sono fatti in studio.
ma diciamocelo molto spesso e anche una comodità di entrambe le parti.

E mi sembra ovvio, il cliente bada al portafoglio come chiunque oltre che al risultato, basta che comunque il risultato sia credibile. Poi per lavori molto più particolari e ricercati, si sceglie la vera e propria location, ma dipende dalla tipologia di lavoro e dal badget che richiede. Sorriso

avatarjunior
inviato il 04 Marzo 2018 ore 23:49

Ok voi parlate in ambito professionale, ma in quello amatoriale? oltre a firmare le nostre foto con i metadati credo sia cosa giusta aggiungere la lista delle modifiche in PP così che gli spettatori abbiano una panoramica completa e "veritiera" della foto che stanno guardando

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2018 ore 0:17

Grazie x i numerosi interventi, segno che il tema è sentito...
Capisco che x esigenze professionali/commerciali l'effetto vada ricercato e "pompato" ma spesso, molto spesso, l'effetto è fine a se stesso, un po' come rendere una foto in b/n pompandone il contrasto perchè non è venuta bene nella sua versione a colori.

Anchio mi diverto a volte a usare queste scorciatoie (vedi foto "piano rosso") nella mia galleria ma non è una regola e soprattutto non è fine a se stessa (almeno nel mio proposito).

Poi raga, il mondo è bello perchè è vario... ci mancherebbe eh...

Era solo uno sfogo perchè questa "china" non la condivido mi sa tanto di effetto instagram su larga (troppo larga) scala.

D'altra parte anche nel cinema gli effetti speciali la fanno spesso da padrone. Molto spesso utilizzati solo fini a se stessi in pessimi film che però riempiono le sale, quindi alla fin fine l'effetto piace e io è meglio che mi rassegni, continuerò a commentare: bello scatto ma per me troppa PP.

avatarsenior
inviato il 05 Marzo 2018 ore 0:29

SalvoCmos Il fatto è che su un forum, qualunque sia, la credibilità non verrà dalle foto postate. Perché non saprai mai se in un caso o nell'altro l'utente ti dice la verità oppure no, su come ha realizzato quell'immagine, sopratutto se la post è vista così in modo ostico. Alla fine serve solo alla soddisfazione personale di chi nega al giorno d'oggi che la post-produzione è parte integrante della fotografia anche tra gli amatori evoluti. Guardare con indecisione un'immagine e reprimere il proprio sentimento di piacevolezza solo per il dubbio di come sia stata prodotta non rende liberi la mente e la costringe ad un lavoro mentale innaturale. Si dubita di tutto. E forse quel poco di vero che ancora resta in chi non esegue post, va a morire insieme a tutto il resto. Meglio godersi quell'immagine serenamente ed al massimo domandarsi se è frutto di una abilità nel digitale oppure no.



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