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Nuovi Leica SL 35mm f/2, 50mm f/2, 75mm f/2 e 90mm f/2


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avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2018 ore 21:13

Credo che a un cliente Leica importi poco il fatto che non siano tropicalizzati, anche ai clienti sony da quel che si è' visto recentemente

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2018 ore 22:02

Che senso ha fare la SL tropicalizzata se le ottiche non lo sono? E poi qui si parla di una fotocamera votata ad un uso decisamente più versatile della serie M e che quindi può spingersi anche in ambienti ostili.

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2018 ore 22:09

Questa considerazione vale per tutti i produttori....... ma a maggior ragione per quelli di vertice come Leitz.
che senso ha dichiarare come tropicalizzato un prodotto senza specificarne il grado IP?

avatarjunior
inviato il 17 Gennaio 2018 ore 22:55

@L'occhiodelcigno:

Il mercato dell'usato resta l'unico modo per farsi un corredo Leica senza essere costretti a vendere un rene. Hai ragione, la qualità si paga, nessuno regala nulla. Quando cambierò corredo (attualmente sono su Canon) ci penserò, ma se dovessi prendere oggi una mirrorless per fare un affiancamento, purtroppo prenderei una Sony. Poi però incomincerei a comprare qualche lente Leica M... fino ad avere un piccolo corredo, che mi permetterà un domani, spero, di spendere questi 6000 euro con maggiore serenità. Vedremo. In passato, ai tempi dell'analogico, ho avuto un discreto corredo Leica M e mi ricordo bene che non esistevano confronti con le altre fotocamere, come se ci fossero almeno vent'anni di differenza nella qualità delle ottiche (escluso Leica R e Zeiss).

Riguardo al punto 4 ho un aneddoto che mi piace raccontare.


Sentiamolo!

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2018 ore 23:19

In effetti non sono molto chiari sul grado di protezione.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2018 ore 8:16

In effetti non sono molto chiari sul grado di protezione.


proprio per nulla!
E' come se un venditore di automobili ti dicesse "l'auto che ti vendo è molto potente"..... sì bene..... ma quanto????

avatarsupporter
inviato il 18 Gennaio 2018 ore 9:34

convinto tu


Più che convinto.
Semplicemente perché così si dice, di quando uno "tocca con mano".
Ho avuto la fortuna di possedere per un paio d'anni un obbiettivo C.Zeiss T* 15 mm Distagon f3.5 su Contax RTSII
Come già precedentemente accennato Leica si è servita alla "bottega" Zeiss, e non viceversa...esattamente con il il Super-Elmar-R 15mm f / 3.5. Progettato e prodotto interamente da Carl Zeiss a Oberkochen, Germania, la sua configurazione ottica e l'ingegneria meccanica sono identiche a Zeiss Distagon T * 15mm f / 3.5. - Ora, nell'ultimo periodo di produzione prima dell'avvento del Digitale, Il 15 mm Zeiss era arrivato a costare a listino all'incirca 11.000.000 di lire, mentre il 15 mm Leica (Leica solo di nome) costruitole di sana pianta dalla C.ZeissT* costava a listino circa 12.500.000. Occorrono altre spiegazioni? - Il Marchio "Rolex" si paga, hai voglia se si paga;-)
Saluti G.Piero.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2018 ore 10:33

Tutti gli obiettivi per leica SL hanno le guarnizioni sull'elemento frontale, sulla ghiera di messa a fuoco e sull'attacco al corpo macchina. Hanno anche un rivestimento contro lo sporche e i graffi. Non sono prodotti economici e non li si compra solo perché si chiamano Leica

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2018 ore 11:21

he senso ha dichiarare come tropicalizzato un prodotto senza specificarne il grado IP

Come si fa a definire il grado IP di un prodotto che ha un bocchettone aperto su cui innestare l'obiettivo? La certificazione IP non è applicabile a un corpo macchina con lenti intercambiabili.
In funzione di questo ovviamente i produttori ci marciano e la "tropicalizzazione" diventa un mero argomento di marketing, se ti entra acqua nella fotocamera solitamente il produttore non ti garantisce nulla.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2018 ore 11:26

Come si fa a definire il grado IP di un prodotto che ha un bocchettone aperto su cui innestare l'obiettivo? La certificazione IP non è applicabile a un corpo macchina con lenti intercambiabili.

e perchè?
Un quadro elettrico che ha portelli di apertura, entrate ed uscite cavi, prese, ecc... ma anche una semplice presa di corrente da giardino (con sportello..) può essere certificato secondo diversi gradi IP

user46920
avatar
inviato il 18 Gennaio 2018 ore 11:35

Apok....:
attualmente sono su Canon) ci penserò, ma se dovessi prendere oggi una mirrorless per fare un affiancamento, purtroppo prenderei una Sony.

ma certo ... è normale comperare una Octavia invece della A8 (ad esempio), tanto ci si sposta lo stesso anche sulla Skoda. Hai mai provato una A8? Cool

Però ecco pronto l'aneddoto:
Negli ultimi anni ho cercato un binocolo che fosse economico, stando all'interno di una qualità minima che fosse decente. Nel giro di poco tempo ne avevo già provati una ventina ... tutti più o meno sufficienti qualitativamente o all'apparenza buoni (all'apparenza). Sono stato anche molto entusiasta di alcuni modelli che rientravano nel budget (inizialmente 100€), come lo può essere un bambino che vede dei giocattoli nuovi e che non li conosce ancora per bene. E comunque c'era sempre quel retro-pizzichino alle mani che, come un diavoletto mi induceva a chiedermi: "ci può essere in giro qualcosa di meglio, che valga la pena di spendere anche il doppio?"
Di certo c'erano sempre i top del top, delle top marche che stimolavano la curiosità dei confronti, ma anche molti altri modelli meno top, che comunque tendevano ad ispirare una qualche fiducia per risparmiare.

Ecco la parola chiave: risparmiare

Quella è la parola che rovina tutto, che fa tirare indietro invece di azzardare verso le vette, che fa maturare le scuse per evitare i top, che fa cercare i difetti anche se non ci sono e che si stabilizza saldamente incastonandosi nella nostra mente, sull'unico punto reale ed indiscutibile che è ... il prezzo.

Quella parola mi ha indirizzato verso un modello che è effettivamente un binocolo con un altissimo rapporto qualità/prezzo, ma onestamente lo è all'interno di una fascia di media qualità. Che poi ho anche tenuto, usato e goduto per quasi un anno, finché non è arrivata un'esigenza particolare. Questo mio bellissimo Bushnell Legend 10x25 Ultra HD costato cmq già il doppio del budget, faceva benissimo il suo, durante tutta la giornata e anche oltre, ma in una singola occasione crepuscolare, nel voler osservare la mamma-capriolo col suo piccolo appena nato, ho avvertito immediatamente la necessità di quel briciolo di luminosità in più, che il Legend non aveva.

Nel frattempo, pian piano ero già arrivato a scremare tanti altri modelli ed intanto ne stavo provando alcuni veramente fuori budget (roba da 1000-3000 €), giusto per poter capire, per poter fare un raffronto realistico, per poter vedere oggettivamente (nel mio soggettivo) ciò che veramente mi stavo perdendo.
Ed in un atto di pazzia, finalmente, acquistai un Leica Trinovid 10x25 BCA per togliermi il prurito (se vuoi qui puoi leggere altre impressioni).

Ohhhhh ... finalmente la LUCE !!!

Il confronto diretto col mio Legend è stato chiarificatore: il Leica era semplicemente trasparente , ti trasportava vicino al soggetto che stavi guardando con una realtà disarmante e ti piazzava lì ad 1/10 della distanza reale, proponendoti una bellissima finestra da cui potevo felicemente guardare dall'altra parte, tutto il mondo ... ma una finestra aperta !!!

E non chiusa o con le tende davanti, come succedeva con gli altri binocoli.

Una volta vista la LUCE ... sai. E allora puoi veramente fare due conti, naturalmente due conti seri e non di quelli senza l'oste.

Ad oggi posso confermare che i 400€ del Trinovid, sono soldi spesi veramente con cognizione di causa ed oggettività indiscutibile. E che questo Binocolo è praticamente quello col più alto rapporto qualità/prezzo al mondo: non ne esiste un'altro più economico migliore o uguale a questo.
Leica lo produce sempre uguale (più o meno) forse dagli anni sessanta o anche prima e quindi si può permettere di offrire un binocolo top ad un prezzo onesto.
L'Ultravid ha dentro gli stessi vetri, ma cambia la meccanica e costa troppo.

Poi esistono anche vari altri modelli (pochi) che offrono comunque una buona qualità (più che sufficiente), spendendo meno (tipo il mio ex Legend), ma che non sono assolutamente al top della qualità ottica, anzi. E' proprio su questo frangente che non arriveranno mai ad equivalere il Leica.

La stessa esperienza l'ho provata con un Elmar 9cm del 1957 che ho ripulito e fatto tornare nuovo ... ora ha una resa che fa schifo da tanto è fantastica: una risoluzione da far paura e la solita resa Leica - o Leitz come preferisce qualcuno (io non faccio molte differenze: la resa Leica è sempre due spanne sopra tutte le altre ottiche) - che è indiscutibilmente Leica e di nessun altro.

Il Trinovid poi l'avevo comunque reso perché non avevo i soldi per tenerlo e perché non ha le caratteristiche meccaniche adatte alle mie esigenze. Ma questo binocolino è al top sia della qualità ottica che meccanica, in tutti i sensi.

Quindi, morale: vuoi quel top, perché ti aggrada vedere la Luce che c'è fuori e lo vuoi fare con la finestra aperta? ... c'è solo il Leica e nient'altro. Ed inutili saranno i vari tentativi di trovare qualcosa di più economico che più o meno gli assomigli ... perché non c'è!

Non esiste un risparmio!

La tua prossima Sony, non sarà mai una Leica SL con le sue ottiche ... nemmeno se ci metti in conto il tuo "risparmio".


naturalmente, il tutto, secondo me ;-)

user46920
avatar
inviato il 18 Gennaio 2018 ore 12:02

@ Gpiero:
Progettato e prodotto da Carl Zeiss a Oberkochen, Germania, la sua configurazione ottica e l'ingegneria meccanica sono identiche a Zeiss Distagon T * 15mm f / 3.5, ad eccezione delle speciali vernici per gli elementi Leica, dei filtri integrati e della finitura della canna.
ecco dove stanno i 2 milioni emmezzo della differenza ... nella qualità finale Cool

E per solo questo 15mm R ... direi che pretendere di affermare che la Leica si fa fare gli obiettivi dalla Zeiss, mi pare un tantinello ridicolo.

La Leica ha collaborato con tanti altri produttori come è normale che sia per tutti e come continua a fare: la Digilux ad esempio gliel'ha fatta fuji o comunque hanno collaborato in quel periodo, ma questo non vuol dire che la fuji fa le fotocamere a Leica ... e Panasonic allora?

Dai, per favore, evitiamo le boyate dove possibile !! ;-)

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2018 ore 12:12

Se non sbaglio i grandangoli erano quasi tutti progettati dalla Schneider, almeno primi.

avatarjunior
inviato il 18 Gennaio 2018 ore 12:13

La tua prossima Sony, non sarà mai una Leica SL con le sue ottiche ... nemmeno se ci metti in conto il tuo "risparmio".


Mi hai convinto, parlo su serio. Resta però la barriera dovuta al prezzo... anche tu il Trinovid, a malincuore, lo hai dovuto restituire. Ora se passassi a Leica SL dovrei vendere tutto il mio corredo attuale (Canon) che mi è costato anni di fatica, mentre con lo stesso prezzo del corpo macchina di una SL prenderei una Somy con qualche obiettivo, mantenendo l'attuale corredo per Canon. Rinuncerei alla massima qualità, certo, ma anche su Sony potrei adattare ottiche Leica M.

La Leica ha collaborato con tanti altri produttori come è normale che sia per tutti e come continua a fare


Oggi Zeiss collabora con Cosina, Tamron, Sony e chissà quanti altri. Ad esempio, il Batis 85/1.8 è un progetto Tamron, affinato da Zeiss. Questo non sminuisce la qualità e la serietà di Zeiss, perché oggi, come ieri, penso sia normale e conveniente avere partner industriali. Quello che conta è il risultato finale, quando un obiettivo merita di chiamarsi Zeiss o Leica.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2018 ore 12:40

ma anche una semplice presa di corrente da giardino (con sportello..) può essere certificato secondo diversi gradi IP

Ecco, prova a prendere il tuo corpo macchina con il bocchettone aperto senza obiettivo montato e spiegami come fa ad essere a prova di acqua/polvere. Così capisco meglio come secondo te potrebbe essere certificato IP.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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