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Calibrazione Monitor


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avatarjunior
inviato il 27 Novembre 2017 ore 9:36

Ciao a tutti! Vi pongo un problema. Ho acquistato uno Spyder per la calibrazione del monitor in quanto vorrei fare (da amatore) delle buone stampe. Effettuata la calibrazione (già 4/5 volte) il risultato del profilo colore creato mi lascia un pochino perplesso, in quanto i colori sono tendenti al rosso, sui bianchi si nota molto.
Volevo chiedere a voi esperti può essere che la mia vista sia abituata ai colori di prima e quindi devo ri-abituarmi alle tonalità corrette oppure sbaglio qualcosa?
Grazie

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 0:57

tre domande basilari:

- che monitor hai?
- che software hai usato?
- in che profilo\spazio colore hai calibrato?

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 1:33

- in che profilo colore hai calibrato?
Che senso ha questa domanda?

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 8:45

in quanto i colori sono tendenti al rosso, sui bianchi si nota molto.



Questo lo vedi in Photoshop o su altri programmi? Lo vedi su foto precedentemente elaborate? Cioè prima della calibrazione? Perché può darsi che avendo lavorato le foto con il monitor non calibrato tu avessi fatto modifiche ai colori non corrette ed ora vedi le foto con delle dominanti che prima non vedevi, inoltre nei bianchi che dici essere rossi in photoshop questi bianchi che valori Lab hanno? Sono con a e b 0? O sono con un a positivo?

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 12:04

marcorik se scrivi così non hai minimamente idea di cosa voglia dire calibrare un monitor... La calibrazione o profilazione consiste in una misura delle prestazioni del monitor al fine di farle aderire quanto più possibile ai valori degli spazi\profili colore codificati... se uno calibra per un profilo\spazio inadeguato al suo HW, SW o all'uso che fa delle foto una delle prime cose che vede sono i colori sballati ...

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 12:28

La calibrazione o profilazione consiste in una misura delle prestazioni del monitor al fine di farle aderire quanto più possibile ai valori degli spazi\profili colore codificati... se uno calibra per un profilo\spazio inadeguato al suo HW, SW o all'uso che fa delle foto una delle prime cose che vede sono i colori sballati ...


Calibrare un monitor significa portarlo ad uno uno stato noto, da quello stato viene creato un profilo per il monitor che ne descrive il comportamento alle varie applicazioni che sono in grado di gestire il colore secondo gli standard ICC.

A nulla c'entra il tuo discorso sugli spazi colore. Il monitor non si calibra su uno spazio colore, si usa il gamut nativo del monitor.
Questa domanda non ha senso, forse ti devi studiare bene le cose prima di esprimerti. :

- in che profilo\spazio colore hai calibrato?
Eeeek!!!Confuso

www.boscarol.com/blog/?p=6468

www.boscarol.com/blog/?p=15102


avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 12:32

mi sa che forse stai facendo confusione... quello stato che tu hai definito "noto" è proprio il modo di avvicinarlo ad uno standard codificato ... che è appunto quello dei vari spazi colore che si scelgono... se si sbaglia a sceglierli si hanno problemi...

La calibrazione serve proprio a verificare cosa il monitor è in grado di produrre a livello di colori e di conseguenza indirizzarlo tramite il profilo generato in modo tale da aderire a determinate specifiche...

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 12:33

È un problema persistente? (anche dopo il riavvio della sessione di lavoro o del computer?)

Ti dico, quando calibro il mio schermo, subito dopo appaiono dei riverberi verdastri nelle zone bianche in prossimità dei primi grigi.
Ma è solo un fenomeno temporaneo, in quanto svanisce dopo alcuni minuti (non so quantificarli), e sicuramente dopo aver riavviato il PC.
Infine, le foto sviluppate con CR-Phs, coi colori 'giusti', se le visualizzo con qualsiasi visualizzatore le vedo diverse perché ogni visualizzatore ha il suo profilo colore.
Tra tutti i SW di visualizzazione, FSviewer (io ho il 5.5), è quello che ritengo più vicino a quello che ho impostato su Phs, come impostazioni colore.
No so perché, credo sia dovuto a degli algoritmi adattivi che funzionano meglio di altri.
Il visualizzatore Windows, ad esempio, scalda i colori caldi e campisce troppo gli scuri e le ombre, per me.

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 12:47

mi sa che forse stai facendo confusione... quello stato che tu hai definito "noto" è proprio il modo di avvicinarlo ad uno standard codificato ... che è appunto quello dei vari spazi colore che si scelgono... se si sbaglia a sceglierli si hanno problemi...

La calibrazione serve proprio a verificare cosa il monitor è in grado di produrre a livello di colori e di conseguenza indirizzarlo tramite il profilo generato in modo tale da aderire a determinate specifiche... che è appunto quello dei vari spazi colore che si scelgono... se si sbaglia a sceglierli si hanno problemi...

La calibrazione serve proprio a verificare cosa il monitor è in grado di produrre a livello di colori e di conseguenza indirizzarlo tramite il profilo generato in modo tale da aderire a determinate specifiche...


Hai una grande confusione in testa.

mi sa che forse stai facendo confusione... quello stato che tu hai definito "noto" è proprio il modo di avvicinarlo ad uno standard codificato ... che è appunto quello dei vari spazi colore che si scelgono..Eeeek!!!. se si sbaglia a sceglierli si hanno problemi...


Lo stato noto significa: punto bianco, gamma, e luminosità espressa in cd/m2 , da questo stato si crea il profilo, cosa c'entra scegliere gli spazi colore in queste fasi? Per che scopo?





avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 12:52

Matteo N. : Leggilo attentamente:

www.boscarol.com/blog/?p=6468

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 13:24

Matteo ha ragione Marcorik
...e calibrazione non è sinonimo di profilazione, ma sono due delle tre fasi distinte per inserire un monitor nella catena del colore:

calibrazione
caratterizzazione
profilazione

La prima fase agisce sulla periferica per portarla in uno stato noto tramite i controlli di luminanza, i controlli RGB e delle LUT. I monitor economici hanno solo controlli di luminanza e a volte i canali RGB, le LUT sono nella scheda grafica. Nei monitor professionali dotati di LUT proprie lo stato di calibrazione è interamente memorizzato nel loro hardware, ma in ogni caso il SO deve poter abbinare il corretto profilo colore.
In questa fase il monitor va impostato in modo che in alcuni suoi parametri (luminanza, punto di bianco e il gamma o TRC) sia conforme alle condizioni considerate ottimali per la visione e il trattamento delle immagini (fotoritocco, stampa, ecc..).

La caratterizzazione consiste nella misurazione effettiva delle prestazioni del monitor, il sw visualizza una serie di colori o patch, e lo strumento li misura. In generale, più misurazioni vengono effettuate (quindi chart con più tacche o patch), più la successiva fase di profilazione avrà dati su cui lavorare per produrre un buon profilo.

La profilazione è una fase trasparente all'utente: il programma leggerà i dati di calibrazione e i dati di caratterizzazione e da questi magicamente produrrà un profilo ICC. La cosa importante è impostarlo correttamente, indicando le caratteristiche del profilo desiderate nella fase uno.

Esiste anche una quarta, la verifica, che serve appunto per verificare la bontà del profilo creato.

E qui rispondo al quesito dell'utente che ha aperto il 3d..

Una volta creato e applicato il profilo dobbiamo verificarne la sua bontà, cioè quanto bene il profilo descrive la nostra periferica, per farlo abbiamo due strade:
1) La verifica visiva mediante immagini di test
2) Un'ulteriore misurazione mediante il colorimetro, tramite lo stesso sw usato per creare il profilo o altro.
Una non esclude l'altra, anzi, sono entrambe importanti.
La verifica visiva mediante immagini di test è fondamentale, significa non avere sorprese quando si guardano le immagini (ad esempio non avere ombre troppo o poco definite, oppure alte luci bruciate o dominanti di colore), ne quando si "confrontano" le immagini con le stampe delle stesse.
Fidarsi solo della verifica strumentale può portare infatti ad avere un profilo con delle verifiche strumentali perfette, costruito benissimo... ma su basi errate.

Per questo motivo il giudizio soggettivo sul profilo creato è fondamentale.

Un indice strumentale della qualità del profilo creato è il deltaE. Il dE esprime la qualità del profilo appena generato cioè si controlla quanto bene il profilo descrive il monitor. Non si controlla la qualità del monitor, che è un'altra cosa. Questo è un equivoco comune. Il monitor è il territorio, il profilo del monitor è la mappa del territorio. Viene valutato quanto la mappa è accurata, non viene valutato il territorio.

Se l'utente avverte delle dominanti, in una delle fasi, spesso la prima, è stato commesso un errore.




avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 13:47

pisolomau, lo so che ci sono varie fasi quando uno calibra il monitor, ma capite bene che per un utente magari non eccessivamente consapevole il lungo discorso fatto è solo che una complicazione... Quando calibri il monitor prendi e lo fai aderire a degli standard codificati... tanto più che i vari passaggi che hai scritto sono fatti in maniera quasi totalmente automatica da quasi tutti i sw e l'utente può intervenire solo con pochi parametri... visto che chi scrive il post già magari è alle prime esperienze a riguardo, complicargli la vita spiegandogli così le cose mi sembra un filo dispersivo...

Nello specifico peraltro problemi come quello riscontrato dall'autore io li ho avuti in passato calibrando un monitor non da fotoritocco con il SW della xrite che non brilla decisamente per praticità di uso... 99\100 il problema è lì.

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 13:52

La calibrazione o profilazione consiste in una misura delle prestazioni del monitor al fine di farle aderire quanto più possibile ai valori degli spazi\profili colore codificati...


No.... Calibrazione e profilazione sono cose assai diverse, come diversi sono lo spazio e il profilo che lo descrive.

Quando calibri una periferica vai a modificarne il comportamento, quando la profili ne stai facendo solo una mappa.

La calibrazione del monitor in ambito fotografico, solitamente, prevede la modifica della luminanza, della trc e del punto di bianco; quindi non vengono interessati i primari. Per cui si sfrutta il gamut nativo del pannello.

Ove necessario si può calibrare il monitor per l'emulazione di uno spazio colore teorico; funzione di solito prevista solo da monitor professionali.

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 14:00

@Matteo
Non puoi semplificare un discorso di per se non semplice e complesso, corri il rischio di non essere compreso.
Il discorso è lungo ma comprensibile e io non ho il dono della sintesi.

La cosa fondamentale è che l'utente possa risolvere il problema e nell'esposizione del problema, a mio parere, mancano alcuni elementi:

1. dati di calibrazione
2. marca e modello monitor (è un portatile?)
3. risultati della verifica strumentale (se effettuata)

Abbiamo solo una verifica soggettiva sul profilo creato che, per quanto importante, non ci dice molto sulla natura del problema..

avatarsenior
inviato il 29 Novembre 2017 ore 14:27

La verifica visiva va comunque fatta su immagini apposite e aperte in programmi che gestiscono il colore Photoshop in particolare. Non sul desktop .

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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