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Stessa chiusura di diaframma su focale equivalente


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avatarjunior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 3:11

Come da titolo vorrei capire .. se uso un 50mm fisso che parte da 1.8 e chiudo a f6, ho la stessa PDC che avrei con un 18 135 regolato a 50mm con diaframma chiuso ad f6? Condiderando che quest'ultimo parte da ben oltre gli 1.8 del 50 fisso che differenze ho tra le due diverse situazioni?
Ho questo dubbio che soltanto Voi potete togliermi!!
Grazie in anticipo a tutti.

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 6:36

In pratica, sì.

Il perché e le sottigliezze sulle leggere differenze è un discorso lungo, ed a parer mio inutile, al fotografo non serve.

Con questa premessa dunque, se quel perché tu vuoi sapere, te lo trovi da te, vai sul sito della Zeiss e te lo dicono, hanno fatto ottimi articoli tecnici, questo spiega tutto, ma le balle te le rompi tu.

lenspire.zeiss.com/en/wp-content/uploads/sites/2/2016/03/cln35_en_web_

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 7:08

Senza scomodare le formule matematiche, lo si può verificare da soli scaricando sullo smartphone DOF calculator;-)

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 7:27

"......DOF calculator"

Ma tu quando scatti, sai già quanto grande stampi poi l'immagine una volta scatta?

Se sì, bene, ed aggiusti il tuo DOF calculator sulla tua dimensione di stampa, altrimenti il DOF calculator non serve ad un picchio.

Il calcolatore, a parer mio personale, non serve assolutamente a nulla, zero, mica ti puoi rompere le balle a fare i conti mentre sei a fare foto in una strada, etc. ed anche pianificare prima che dimensione di stampa dai a quella foto che devi ancora scattare, in fotografia pratica non ce la fai.

Basta fare delle prove ed uno impara da sé come funziona la roba che uno usa.

E se non impara, che si diverta con qualcosa di diverso.

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 10:33

La mia dimensione di stampa? Puoi spiegarmelo?
Di questo non ne ero al correnteConfuso

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 11:54

La mia dimensione di stampa?


Il valore predefinito utilizzato dai calcolatori per il diametro del circolo di confusione si basa, tra le altre cose, sull'ipotesi di determinate dimensioni di stampa. Naturalmente si può anche usare un valore diverso e più restrittivo per adeguare i calcoli alle proprie specifiche esigenze come dimensioni di stampa o altro. Sempre e comunque consigliabile è verificare empiricamente di ottenere i risultati attesi in base ai calcoli. L'articolo della Zeiss indicato da Alessandro Pollastrini spiega tutto. Un'altra ottima e dettagliata fonte di informazioni sull'argomento (che, tra i gli altri riferimenti, cita anche l'articolo di cui sopra) è toothwalker.org/optics/dof.html .

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 11:55

La profondità di campo, va intesa come cose accettabilmente nitide.
In linea teorica a qualsiasi diaframma, in un sistema teorico e perfetto, a fuoco vi é solo il piano di fuoco.

Ma noi osservando una immagine discerniamo alcune cose come a fuoco anche se non lo sono.
Quindi si é inserito nel sistema perfetto ( niente distorsione da lente, niente diffrazione,),una dimensione di stampa, una distanza di osservazione e una vista media.(vedi circolo di confusione)

In quel sistema, tutto ciò che é nella profondita di campo, appare a fuoco ma, se stampi piú grande, osservi piú vicino vedrai molte meno cose a fuoco.
Se osservi da più lontano, o stampi piú in piccolo, ne vedrai molte di più.
Lo standard sono stampa 20x25 cm a 25cm di distanza.

Poi Alessandro forse ha un po' esagerato, il sistema é teorico e ha dei limiti, come i segni sui barilotti delle lenti, ha ragione di non prenderlo come un dogma e che conoscendo il sistema se ne fa a meno, ma ha la sua utilità se preso come riferimento ed adattato al proprio uso

user46920
avatar
inviato il 10 Aprile 2017 ore 12:15

vorrei capire .. se uso un 50mm fisso che parte da 1.8 e chiudo a f6, ho la stessa PDC che avrei con un 18 135 regolato a 50mm con diaframma chiuso ad f6? Condiderando che quest'ultimo parte da ben oltre gli 1.8 del 50 fisso che differenze ho tra le due diverse situazioni?

teoricamente non c'è nessuna differenza, ma praticamente potrebbe esserci.
Innanzi tutto la differenza delle due tipologie di lente: una a focale fissa e l'altra a focale variabile, per cui gli schemi ottici sono sicuramente differenti; una è molto luminosa a TA, mentre l'altra (non la conosco) in genere è buia, tipo TA = f/3.5 o più ... ecc.

Tutte queste differenze, sommandosi, portano ad una possibile differenza di resa finale sull'immagine, in molti casi notevole.

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 12:35

Come da titolo vorrei capire .. se uso un 50mm fisso che parte da 1.8 e chiudo a f6, ho la stessa PDC che avrei con un 18 135 regolato a 50mm con diaframma chiuso ad f6? Condiderando che quest'ultimo parte da ben oltre gli 1.8 del 50 fisso che differenze ho tra le due diverse situazioni?


Se vai a 100 orari con una Panda o a 100 orari con una Ferrari sempre a 100 orari starai andando. Stessa cosa qui: a parità di altre condizioni, la PdC sarà esattamente identica (al netto di qualche tolleranza costruttiva: il 50mm indicato sul 18-135 magari corrisponde (invento dei numeri) a 51,5 e il 50mm fisso magari corrisponde a 49,2...).

Quelle che potranno variare (anzi, sicuramente varieranno) saranno la resa dello sfocato e la qualità di immagine ma sono cose che non c'entrano nulla con la PdC. Per riprendere l'esempio automobilistico: a 100 orari con la Panda avrai vibrazioni e rumori che di certo non avrai con la Ferrari così come con 18-135 avrai una resa presumibilmente peggiore di quella che ti offrirà un'ottica fissa. Ma sono fattori che non riguardano la PdC.

avatarjunior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 15:14

Grazie mille per le risposte e per gli esempi!!
Tutto chiaro..

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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