| inviato il 07 Marzo 2017 ore 22:22
Ciao a tutti, sto valutando l'acquisto di questo adattatore (link senza affiliazione) https://www.amazon.it/Shift-Adattatore-EOS-Mirrorless-Adapter/dp/B0198 per l'utilizzo del 16-35mm f/4 IS L Canon su un corpo Sony A6000 Calcolando "a spanne", in termine di angolo di campo dovrei ottenere gli stessi risultati di un vero 24mm T/S usato su Full Frame, o no? Il 16-35 avendo un circolo di copertura ben più ampio dell'aps-c dovrebbe shiftare senza grossi cali di qualità ai bordi estremi. Si tratta pur sempre di spendere 140 € vs minimo 600 € di un Canon 24 prima serie usato o un Samyang nuovo. E sarebbe anche un notevole risparmio di peso e spazio nella borsa rispetto a un'ottica dedicata. Ovviamente lo userei per lavori (e anche svago) di architettura in esterni e interni, quindi sempre molto diaframmato. Grazie a chi mi aiuterà! |
| inviato il 07 Marzo 2017 ore 23:12
Ecco, il problema è diaframmare... Con adattatori meccanici senza controllo del diaframma elettronico puoi scattare solo a TA. A meno che non monti prima il 16-35 su un corpo Canon, imposti il diaframma di lavoro, premi il tasto di anteprima pdc e contemporaneamente smonti l'ottica il cui diaframma resterà chiuso, così puoi montarla sull'adattatore mantenendo l'apertura scelta. Mica tanto comodo direi... |
| inviato il 07 Marzo 2017 ore 23:45
Come ti ha già detto Macusque, con quell'adattatore non puoi chiudere il diaframma. Se vuoi usare questo adattatore devi montarci obiettivi con diaframma manuale. Riguardo al decentramento, considerando la copertura di un obiettivo FF, dovrebbe essere di circa 9-12 mm: dipende dalla direzione. L'adattare però non permette spostamenti maggiori di 10 mm. La «strana» modalità suggerita (e prevista dalla Fotodiox) da Macusque potrebbe essere praticabile immaginando che lasci montato l'obiettivo e decidi sin dall'inizio un diaframma di lavoro (ad esempio f/8) che ti permetta una buona profondità di campo e una buona resa anche decentrando. Ma se hai una reflex FF Canon per fare questo «gioco», secondo me diventa più sensato fotografare direttamente con il 16-35 e ritagliare la porzione che ti interessa: meno stress e quasi sicuramente una maggiore qualità. Tra l'altro mettere il 16-35 più adattatore sulla A6000 non è proprio il massimo della comodità. Pensare poi di muovere la lente magari con la fotocamera sul cavalletto lo vedo piuttosto problematico. |
| inviato il 08 Marzo 2017 ore 0:10
Giusto per capire di cosa stiamo parlando...
![](https://c1.staticflickr.com/9/8583/27943042203_3eb814383f_z.jpg) |
| inviato il 08 Marzo 2017 ore 0:29
molto interessante |
| inviato il 08 Marzo 2017 ore 13:30
Aggiungo una cosa a proposito dell'utilizzo di un obiettivo per formati più grandi attraverso adattatori shift. Gli obiettivi grandangolari (e la cosa vale anche per la focale minima del Canon 16-36 f/4) soffrono di una certa distorsione. Questa si riesce a correggere facilmente attraverso un profilo quando si utilizzano «centrati». Ma se decentro un obiettivo rispetto all'asse ottico, la correzione diventa davvero molto complicata (e sicuramente impossibile utilizzando il profilo standard). E visto che Matteo è interessato alla fotografia di architettura, le distorsioni non sarebbero ben accette. |
| inviato il 08 Marzo 2017 ore 16:12
avete tutti ragione. per quanto riguarda la chiusura di diaframma, si: avendo come corredo principale il Canon mi porterei sempre dietro anche la 6D per fare quel giochetto, non molto pratico ma sono sempre tanti centoni risparmiati :) anyway ho comprato l'adattatore e mi arriverà domani, vi faccio sapere! :) intanto grazie a tutti! |
| inviato il 08 Marzo 2017 ore 18:44
Ci farai sapere come ti troverai. Resto dell'opinione che anche a prescindere dalla scomodità d'uso, e a parte la comodità di previsualizzare lo scatto (con adattatore e A6000), avresti comunque una maggiore qualità utilizzando direttamente il 16-35 sulla Canon 6D e ritagliando. |
| inviato il 08 Marzo 2017 ore 22:15
Se hai la 6d, non ha senso montare lo stesso obiettivo su aps-c e decentrare con un adattatore: non ottieni un campo inquadrato più ampio, se questo è ciò che cerchi. |
| inviato il 08 Marzo 2017 ore 23:55
“ Se hai la 6d, non ha senso montare lo stesso obiettivo su aps-c e decentrare con un adattatore: non ottieni un campo inquadrato più ampio, se questo è ciò che cerchi. „ È quello che sto cercando di dire anch'io. Ma la cosa «peggiore» resta secondo me quella di non poter più correggere la distorsione se non a costo di incredibili complicazioni. |
| inviato il 12 Marzo 2017 ore 0:38
Arrivato...e già rimandato indietro. Avevate ragione, da utilizzare su aps-c, avendo una FF è una boiata. L'anello è davvero ben fatto e solido, ma non ho reali vantaggi rispetto al raddrizzare una foto fatta a 16 su FF. Per curiosità l'ho pure provato su una mirrorless FF di un amico: la distorsione è fortissima vicino ai bordi al massimo dello shift, mentre il dettaglio fino è buono. Ovviamente vignetta pesantemente. E quindi nulla, il T/S per ora rimarrà un sogno, essendo il 17 TS-E estremamente fuori budget! |
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