| inviato il 19 Gennaio 2017 ore 20:07
madonna quanto adoro i colori della pellicola.
Giusto ieri ho fatto stampare un rullino scattato con un vecchia pentax mx e un 50. Non riesco a capire perchè ma le foto mi raccontano qualcosa in più rispetto al digitale. così escono e così te le tieni senza se e senza ma.
Io sinceramente non capisco il motivo di voler scannerizzare negativi. |
| inviato il 19 Gennaio 2017 ore 20:23
Anche se sono giovane, ho iniziato la mia avventura nella fotografia grazie all'analogico cinque anni fa, e solo recentemente ho acquistato una reflex digitale.
L'emozione di scattare, chiudersi in camera oscura e dare vita all'immagine è qualcosa di davvero impagabile, e chi ha provato non potrà che darmi ragione. 
Ad oggi ci sono diverse tecniche per digitalizzare i rullini; io ho utilizzato uno scanner film/dia molto semplice ed ho ottenuto discreti risultati.
Come ha suggerito qualcuno puoi anche usare un'obbietivo macro, magari con l'aiuto di un tavolo luminoso diy.
Ma se davvero vuoi avvicinarti a questo mondo, ti consiglio assolutamente di provare a stampare, magari seguendo un corso di una qualche associazione!  |
| inviato il 19 Gennaio 2017 ore 21:24
Quindi mi pare di capire che con un buon scanner il rullino sviluppato se passato in digitale può rendere bene.
Grazie!
Certo!
Ovviamente non è come stampare un negativo a regola d'arte e comunque si abbisogna di un Signor Scanner con conseguenti costi alti e qualche difficoltà, e molto tempo da perdere, per l'ottimizzazione della scansione ... ma è una cosa che si può fare con buoni risultati. |
| inviato il 20 Gennaio 2017 ore 9:42
“ Un 35mm scannerizzato ha una qualità bassina, un 6x6 comincia ad avere un suo perché, ma comunque lo scanner buono costa. Insomma se si vuole un file digitale oggi di soluzioni ce ne sono una marea, ma passare dalla pellicola è ormai solo un esercizio „
Sicuramente la qualità non raggiunge quella dell'attuale digitale a causa dei limiti delle ottiche progettate per l'analogico, ma se la pellicola è di qualità e l'ottica utilizzata pure allora lo sarà anche il risultato.
Il problema semmai è un altro: il trattamento dello sviluppo della pellicola che per fare un buon lavoro dovremmo svilupparlo da noi oppure trovare un laboratorio professionale. |
| inviato il 20 Gennaio 2017 ore 9:46
Scatti in analogico e sviluppi in analogico.
Altrimenti non ha più senso infilare il digitale |
user38936 | inviato il 20 Gennaio 2017 ore 19:58
“ @Giangu
"se passi in digitale una pellicola perdi tutte le infinite tonalità di grigio che questa può darti.
In digitale hai solo 256 tonalità."
Questa tua asserzione SAREBBE corretta se nel mondo esistesse la perfezione, ma la perfezione, ahimè, non esiste. „
Alessandro Pollastrini, le mando un link che spiega cosa volevo dire:
www.nadir.it/tecnica/PELLICOLE_E_DIGITALE/ |
| inviato il 22 Dicembre 2021 ore 8:43
Riprendo questo thread del 2017, molto interessante, poiché anche io voglio riprendere ad utilizzare la pellicola senza avere tutti gli sbattimento della CO.
Il flusso di lavoro che ho in testa è
Scattare con la pellicola,
Acquisire con lo scanner, nel mio caso Epson V600 o se non soddisfacente presso il laboratorio di sviluppo;
eventuale pp in digitale e stampa finale con stampante fotografica.
Oltre al piacere di ritornare a fotografare con la pellicola, mi aspetto di ritrovare quella resa particolare, quelle tonalità in B/N e quei colori tipici delle foto a pellicola. In questo modo penso di riuscire a far convivere il mio corredo digitale FF, che in diverse situazioni è insostituibile con il piacere di riscoprire lo scatto analogico. In pratica è come ascoltare ogni tanto un vecchio LP al posto di un CD o di un file in streaming.
P.S. ho anche acquistato una Nikon F100 e una Nikon F4s da utilizzare con le mie ottiche Nikon ed ho riattivato la mia prima reflex: la mitica Nikkormat FT2 che ancora canta come un uccellino. |
user14408 | inviato il 22 Dicembre 2021 ore 9:13
“ Non ne comprendo il senso ma si può fare ! „
lapidario
il senso ci sta: scattare su pellicola e svilupparsi un rullo BN , ma anche colore, è oggi semplice e poco impegnativo. stampare un decente colore è ben altra cosa! ingranditore, analizzatore, spazio per la CO ecc ecc. più semplice, anche se non è la stessa cosa, digitalizzare il negativo/diapositiva e stampare in digitale .
personalmente stampo poco e utilizzo per il colore solo diapositive 120 . quando voglio una stampa la faccio fare da un lab serio che si occupa anche della scansione.
fare il processo in casa, a buoni livelli, richiede uno scanner costoso oppure la via della "riproduzione" del negativo con ottiche macro e alterni risultati ( cioè alcuni sono riusciti a mettere su un setup buono altri invece non tanto) |
| inviato il 22 Dicembre 2021 ore 10:22
Fai la cosa migliore... lascia perdere
Il processo misto si può anche fare, in certi casi è addirittura obbligatorio, ma deve essere fatto bene e con scanner, specifici, all'altezza della situazione, e in ogni caso parti sempre dal presupposto che la digitalizzazione influisce sulla risoluzione e, soprattutto, sulla riproduzione delle sfumature sia cromatiche che chiaroscurali.
Se vuoi un consiglio fraterno getta i negativi alle ortiche e datti alla proiezione... di diapositive chiaramente! |
| inviato il 22 Dicembre 2021 ore 10:49
“ In pratica è come ascoltare ogni tanto un vecchio LP al posto di un CD o di un file in streaming „
Cercando di mantenere la tua similitudine ti direi che scattare a pellicola e sviluppare in digitale è come voler riascoltare il suono di un vecchio lp utilizzando un amplificatore a transistor al posto di un valvolare.
Si perde cioè, a mezza strada, il senso del gioco...peraltro anche in maniera più consistente rispetto alla similitudine da audiofili che ho scritto sopra.
Infatti, semplificando, prima scatti in analogico impressionando un negativo ma poi.....scatti una foto digitale (con lo scanner) al negativo per poterla rielaborare al pc. Ma allora non conviene scattare in digitale fin dall'inizio? |
| inviato il 22 Dicembre 2021 ore 11:13
“ Ma allora non conviene scattare in digitale fin dall'inizio? „
no perchè se uno vuole usare una macchina pellicola per fare una foto... deve usare una macchina a pellicola |
| inviato il 22 Dicembre 2021 ore 11:14
In passato in camera oscura ho fatto di tutto, sviluppo pellicole e stampa B&N, elaborazioni con pellicola fotomeccanica, stampa a colori da negativo e da dia con il Cibacrome, persino lo sviluppo delle pellicole negative colore cine, che rimediavo gratis in spezzoni di diversi metri e che era difficile farsi sviluppare dai laboratori.
Insomma lo sfizio me lo sono abbondantemente tolto, ho ancora in garage un bellissimo Quodgon IFF e tutti gli accessori.
Posso capire la scansione dei vecchi negativi, ma oggi, se volete provare la pellicola, ha senso fare tutto da sé, o al limite fermarsi alle diapositive, la parte interessante e creativa è quella della stampa in camera oscura, quindi non vedo motivi validi per usare la pellicola e poi ficcarla nello scanner. Certo, si può fare, ma mi sembra una via tortuosa e complicata, che rischia di limitare le possibilità dei materiali e, in ogni caso non offre vantaggi.
Poi naturalmente ognuno fa quello che crede. |
| inviato il 22 Dicembre 2021 ore 11:16
Se il desiderio è quello di utilizzare le vecchie ottiche a pellicola, la cosa migliore è prendere una qualsiasi ML full frame, e montarci con un anello da pochi spicci le lenti, lasciando il corpo nella vetrinetta.
Mi sembra un metodo molto più razionale, rispetto a passare i negativi nello scanner. |
| inviato il 22 Dicembre 2021 ore 11:19
“ Se il desiderio è quello di utilizzare le vecchie ottiche a pellicola, la cosa migliore è prendere una qualsiasi ML full frame, e montarci con un anello da pochi spicci le lenti, lasciando il corpo nella vetrinetta.
Mi sembra un metodo molto più razionale, rispetto a passare i negativi nello scanner. „
se la mettiamo sul piano razionale... il 90% delle persone che stanno su questo forum potrebbero gettare i loro mega corredi digitali, tanto basterebbe un cellulare per fare le foto  |
user198397 | inviato il 22 Dicembre 2021 ore 11:40
Ad oggi tutto si può fare.
Anch'io come te ho iniziato con il processo ibrido, che tutt'ora porto avanti nonostante uno scanner vecchio e di fascia bassissima.
Se posso consigliarti, usa un buon software per la gestione dello scanner, come VueScan e un buon PlugIn di conversione come Negative Lab Pro da usare in concomitanza di Lightroom.
Con questo sistema il processo è molto semplice e non hai troppe variabili da un fotogramma ad un altro. È un workflow semplice e dagli ottimi risultati.
Ovviamente uno scanner di un certo livello aiuta. Ma per iniziare tutto va bene. Altrimenti rischi di smettere prima di cominciare.
La resa della pellicola, è ineguagliabile. Io ho letteralmente accantonato il digitale a favore della pellicola.
Qui ho inserito i miei scatti con il processo ibrido
www.instagram.com/paologentilianalogica |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
