| inviato il 24 Settembre 2016 ore 23:51
Francesco quando parli é musica per le mie orecchie |
| inviato il 24 Settembre 2016 ore 23:53
Quoto Leo :-) una goduria! :-D |
user33346 | inviato il 25 Settembre 2016 ore 0:32
Concordo con Francesco..
Ho iniziato a fotografare con una Cosina ct1 completamente meccanica e ho quindi imparato più o meno bene la tecnica fotografica.. Oggi però preferisco la prima strada quella comoda.. La differenza che nel mio caso si tratta appunto di una scelta....
Ps. E' vero che un pilota di formula 1 ha un manico non indifferente ma è anche vero che guida una macchina piena di elettronica e di ausili vari (almeno nell'automobilismo di oggi) |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 0:40
“ La differenza che nel mio caso si tratta di una scelta... „
E questa, nella sua semplicità, e la cosa che conta.
Credo che in fotografia (come in molte altre cose della vita) la consapevolezza sia tutto.
C'è chi critica modelli di post, di atteggiamento in fase di ripresa, di rapporto con le regole...
C'è chi vuole la fotografia tutta spontanea e chi crede fermamente nella costruzione personale dello scatto...
C'è chi ritiene imprescindibile una disciplina e chi è anarchico nel cuore...
Tutto è giusto e tutto ci sta, ma prende valore e produce buone cose quando, appunto, alla base c'è una qualche consapevolezza.
E il lavoro dedicato ad acquisirne (di consapevolezza) è il lavoro probabilmente meglio speso.
Buona serata
F |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 7:37
Parola che ormai non diro più : E Nietsche che dice?...ma E Francesco che dice? |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 8:02
Quando si osserva una fotografia altri, stiamo guardando, sempre, e ripeto SEMPRE, il risultato di un complesso processo di scelte, valutazioni e azioni fatte dal fotografo.
non possiamo sapere se l'immagine è stata costruita, ottenuta con l'inganno, o con la macchina al collo o col mirino, in M P o chiccessia. conta solo il risultato finale ottenuto dall'autore. questo è quanto. e vale in quasi tutti i generi di fotografia.
non sapete come siano bravi alcuni a mentire e nascondere cosa c'è dietro una immagine che sembra assolutamente "candid".
mi godo il risultato finale e se questo è ottenuto macchina al collo e remote in tasca, ben venga. è una tecnica (che va affinata come tante altre) che, se porta a ottimi risultati è giusto perseguire. |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 8:04
ieri ho chiesto ad un tizio per strada se potevo fagli fare una foto, un ritratto. mi ha detto di no. a volte dicono di si. a volte si vince, a volte si perde. nella street si perde molto più spesso. però quando vai a segno, è una goduria |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 11:37
“ non sapete come siano bravi alcuni a mentire e nascondere cosa c'è dietro una immagine che sembra assolutamente "candid". „
Lo sappiamo, invece 
Se hai un po' di esperienza di realizzazione di scatti candid , spesso il t*fatore lo becchi.
Le bugie hanno le gambe corte. O anche: puoi ingannare tutti per un periodo limitato di tempo, e puoi ingannare qualcuno per sempre, ma non potrai mai ingannare tutti per sempre. |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 16:31
Per me Non è t*fare. Qualsiasi fotografia mente. Conta solo il risultato finale. Fotografie storiche sono messe in scena |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 19:44
Va benissimo la messa in scena, ma perché nasconderlo? |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 21:24
Bel thread, approfitto per porre alcune domande, io mi diverto un sacco con la street notturna. Sono anni che faccio esperimenti, sia per l'attrezzatura che per l'approccio. Per l'approccio, sono diventato sempre meno timido e non ho problemi a fotografare anche a distanza ravvicinata.
Dopo averle provate tutte, la focale che amo di più sono i 28mm.
Per motivi di portabilità, mimetismo ed altre cose che mi piacciono, uso una Fuji XE2. Spesso riprendo soggetti in movimento, quindi tendo a non scendere sotto a 1/125, anche se non sempre riesco.
Amando scattare di notte, per non andare a ISO pazzeschi scatto a tutta apertura della mia ottica, cioè F2.
Il mio ultimo dubbio, sono gli autoiso. Fa molto comodo sfruttarli, impostando il tempo minimo desiderato; però sono sempre in mano all'esposimetro, e la cosa un po' mi disturba perché non mi da costanza. Mi è capitato di avere foto sottoesposte perché ho letto su una vetrina dietro al soggetto, che è venuto totalmente nero. Attimo perso, foto persa.
L'alternativa è pizzare gli ISO a 6400, fregandosene del rumore, e regolare l'esposizione con il diaframma, beneficiando della maggiore profondità di campo se si sale verso f4/f5.6 .
Che ne pensate? Oppure non vale la pena impazzire, tanto vale affidarsi agli autoiso e amen?
A breve parto per un viaggio di lavoro, farò 18 giorni tra Colonia, Hong-Kong e Tokyo, per cui avrò tempo per sperimentare!!! |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 21:26
Prendi le misure prima e fissa l'esposizione in manuale. |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 21:28
Max, unica scocciatura è che cammino molto, alternando magari vicoli bui a strade piene di insegne luminose e vetrine, talvolta passando davanti ad un negozio ho scattato dentro dalla strada. Non avrei tempo, credo, di modificare impostazioni a tentativi, dovrei avere occhio per andare a colpo sicuro, e non ho quella pratica....
Ecco un esempio www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1059426
Che come illuminazione è molto diversa da quello che c'era in strada www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1791998&l=it |
user33346 | inviato il 25 Settembre 2016 ore 21:42
Io sono per l'autoiso.. il discorso degli errori in esposizione dipendono anche dal tipo di lettura usata
da display o attraverso il mirino dovresti riuscire a vedere e valutare bene la giusta esposizione
se non ci sono zone con marcate differenze di illuminazione è facile altrimenti ci vuole un pò più di attenzione |
| inviato il 25 Settembre 2016 ore 21:47
Eh, la faccenda si fa complessa. Io per la Street ho usato quasi solo la EOS M, e ha praticamente azzeccato l'esposizione in qualsiasi condizione.
Ma puoi usare un mix : in strada con la sola luce dei lampioni o delle vetrine, le misure sono abbastanza simili e le imposti su M. Quando esci da quel contesto passi ad una priorità, e già hai due modalità tra le quali alternarti facilmente.
Considera poi che se ti abitui a scattare in manuale, dopo un po' tendi a ricordare i valori da impostare in una determinata situazione. Le fuji dovrebbero avere tutte le rotelle... al loro posto  quindi viene anche più facile.
Magari a qualcun altro con più esperienza viene in mente un trucchetto che ha voglia di condividere. |
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