| inviato il 27 Agosto 2016 ore 8:26
comunque in quel video il tizio agisce sull'aggiustamento immagine (image microadjust) e non sul bokeh shift (che è quello che mi incuriosisce di più).
questo dpraw è il mistero dell'anno !!  |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 8:28
ma solo a me pare chiarissimo il funzionamento del dual pixel? è tutto scritto nero su bianco, ci sono anche i filmati che lo spiegano. |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 8:39
Ho un amico ha uno smartphone (cellulare di marca cinese credo), non so come si chiama ma se volete mi informo. Praticamente da quanto ho capito del DPRaw fa la stessa cosa che fa lui con il suo smartphmone da 200€ (forse anche meno). Scatta una foto, dopo non fa altro che "tacciare" sullo schermo e sposta la messa a fuoco in qualsiasi punto di profondità e salva l' immagine. Credo che il suo smartphone non fa altro che scattare tante foto in una sola e poi si sceglie cosa e dove mettere a fuoco.
Comunque è normale in qualsiasi oggetto che non si può averte tutto in una cosa sola. Se uno vuole foto prende una fotocamera, se uno vuole fare video prende una video camera, se uno vuole il caffè prende la caffettiera. Magari ci possono essere compromessi, una fotocamera che fa anche video. Una videocamera che fa una foto. Una caffettiera che ha la sveglia.
E ogni oggetto ha suoi pregi e diffetti. La perfezione non esiste... se esistesse la perfezione esisterebbe UNA solo reflex. Esisterebbe solo Adamo (che manco lui era perfetto con le sue scimmia da mela) o tanti Adamo uguali e identici. Ma qui sto uscendo dal contesto e non sono credente.
Sto Dual Pixel potrebbe essere utile in macro? Chiedo da ignorante... |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 8:45
il problema è che questa 5d potrebbe fare un pò bene e un pò male tutto (sia foto che video) e questo è abbastanza rischioso (o vincente).
perbo, i filmati sul dpraw non son proprio chiarissimi... |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 8:53
Il Dual Pixel Raw in macro dovrebbe essere grasso che cola!
Elaborando più volte lo stesso raw (variando solo i valori di MAF, come si vede nel video), in teoria si dovrebbe guadagnare parecchia profondità di campo sul soggetto ritratto. Questa tecnologia potrebbe permettere il focus-stacking estraendo informazioni da un unico scatto, con il vantaggio (teorico) di eliminare o attenuare il rischio micromosso causato dal vento e dai micromovimenti del soggetto 
Ho usato il condizionale...entro pochi giorni inizieranno a circolare i raw e vedremo se sarà realmente fattibile, senza creare sgradevoli artefatti. |
user59759 | inviato il 27 Agosto 2016 ore 8:53
La tecnologia DPR, probabilmente, come il pixel shift che c'è su Olympus e Pentax, e forse qualche altro che non ricordo, avrà effetti limitati, magari per pochissimi casi, però ha l'inneganile vantaggio di far parlare di Canon e di questa 5d4.
Magari potrebbe essere il punto di partenza per una simil-Lytro mirrorless di Canon che di colpo stabilisce un altro punto di riferimento in campo fotografico.
Sognare ad occhi aperti non costa nulla. |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 8:59
Zen la Mark4, come ogni 5D, deve fare tutto bene senza eccedere in nulla. Ripeto... Voglio una 6D2 di nicchia votata alla paesaggistica |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 8:59
@Fabio.
È un mese che parlo di possibilità di Focus staking o di recuperare pdc su ritratti e nessuno che mi ha creduto ;-)
Il problema è se usando due foto ciascuna con metà pixel, l'immagine viene costruita con metà della luce e quindi il doppio del rumore.
Il dual pixel in pratica altro non è che un pixel binning costante 2:1 di un sensore col doppio della risoluzione. Con l'unica differenza che i due fotodiodi adiacenti condividono la stessa microlente e lo stesso circuito elettronico per cui formano un unico pixel. |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 9:02
Oppure hanno implementato sta cosa del Dual Pixel perchè per esempio con il 50 1,4 a volte con AF va in front/back focus. Così si è sicuri che è buona la prima. |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 9:05
Si Lufranco. Non volevo dirlo, ma sembra troppo bello per essere vero...temo ci sia la fregatura nascosta da qualche parte 
Pare abbiano ridisegnato e aggiornato un controllo di vibrazioni sul movimento dello specchio. Speriamo siano riusciti a renderla ancora più silenziosa in fase di scatto |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 9:05
spero che abbasino i prezzi della 5 mark3 |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 9:07
“ spero che abbasino i prezzi della 5 mark3 „
non succederà, purtroppo: sono due fasce di prezzo troppo diverse perché una risenta della presenza dell'altra.
E' stato così anche in passato, ahimè. |
| inviato il 27 Agosto 2016 ore 9:12
C' era qualcuno che aveva postato qualcosa che riguardava il fatto che con esempio un 50 avevi in metri un tot di range di distanza in cui potevi cambiare la messa fuoco in DPP. Quindi mi viene da dire che sono più di due foto, se fossero solo due foto ci sarebbe solo due punti da poter usare per mettere a fuoco in DPP. Ritornando allo smartphone del mio amico lui poteva scegliere molti più punti.
Mi devo informare su sto smartphone, quando me lo ha fatto vedere ho detto 'si carino' perchè il mio S5 da 700€ sta cosa non la faceva e non volevo dargli troppa soddisfazione.
Booo... misteri della tecnologia. Ci vuole uno che fa da cavia e compra la IV... fortuna che ci sono gli You Tubers.  |
user59759 | inviato il 27 Agosto 2016 ore 9:26
Brad non solo solo due punti perché con l'interpolazione si possono realizzare diverse condizioni.
Nel campo strumentale queste cose si fanno già da anni combinando l'effetto di hardware e software specifici.
Per esempio, per misurare delle distanze si usano dei sensori radar di cui si sfruttano alcune caratteristiche legate alla frequenza di emissione. In presenza di ostacoli, di eco spurii, di variazione del mezzo di propagazione, di variazione della costante dielettrica del mezzo intercettato, del campo di misura, del range ability e varie altre cose per le quali non sto qui ad annoiarvi, attraverso algoritmi alquanti complessi, si riesce a ricostruire il dato richiesto, in questo caso la misura effettiva, anche in assenza del segnale fisico corretto.
In altre parole misuro in modo virtuale la distanza effettiva.
La cosa sorprendente è che funziona davvero . E, pur con qualche inevitabile compromesso, il risultato è utilizzabile pienamente.
Applicando questi concetti alla fotografia e partendo da un HW predisposto, non è impossibile definire una messa a fuoco "virtuale" che non sia una pp di "semplice" ritocco dell'immagine. |
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