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avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2016 ore 14:38

ma scherzavo, sono d'accordo con té...no, io dipende dalle circostanze e i periodi, dopo aver sperimentato molto il colore...giustamente perché il digitale mi ha permesso di controllare tutto il process a poche spese (non era il caso coi film)..adesso che controllo bene le 2 tecniche, scelgo in funzione di progetti precisi...da circa 2 anni faccio solo street e reportages pensati e eseguiti in B&N, ma sto cercardo di concettualizzare delle serie specifiche a colori.

user33434
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inviato il 30 Agosto 2016 ore 10:54

Non posso offrire molto a questo thread se non la mia soggettiva visione, peraltro legata al momento specifico e inquadrata dal punto di vista formale più che sostanziale. Ultimamente quando scatto a colori, cosa sempre più rara, tendo a guardare il colore come "soggetto" della foto in cui calare gli altri elementi. Nel bianco e nero cerco invece strutture, pattern, geometrie ma soprattutto i contrasti (mi piacciono ultimamente quelli forti) che offre la luce.
Non sono quasi mai riuscito a ottenere un buon bianco e nero cercando di "resuscitare" uno scatto in cui il colore facesse schifo.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2016 ore 12:51

mi sembra normale quello ce dici

user33434
avatar
inviato il 30 Agosto 2016 ore 13:42

Leo sono contento che ti paia normale Sorriso. Non me lo sento dire spesso.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2016 ore 14:22

Magari gli era solo finita qualche tanica di colore alla stampante e si chiedeva se non valesse la pena prendere solo quelle del nero. Emozioni comunque, rispetto per l'ambiente (non a caso offre natura oggi) e risparmio.

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2016 ore 17:53

L'idea che la fotografia in B/N sia più "facile" nasce dal fatto che fisicamente le "manca" qualcosa: il colore; secondo il preconcetto per cui ogni "aggiunta" rappresenterebbe una difficoltà in più, mentre ogni "mancanza" eliminerebbe quella difficoltà. In realtà è proprio questa mancanza che obbliga a pensare quello scatto con uno sforzo mentale e concettuale maggiore (che è poi il motivo per cui il "recupero" in B/N di una brutta foto a colori non riesce praticamente mai); sforzo maggiore che deriva dal fatto che il nostro cervello è abituato a vedere a colori e fatica ad eliminarli là dove fisicamente li vede.
Non vorrei che quest'ultima affermazione venisse fraintesa: l'osservatore che guarda una foto in B/N non ha problemi di sorta, perché "vedrà" realmente un foglio di carta "colorato" in toni di grigio; il problema lo ha dovuto affrontare il fotografo che ha "interpretato" in B/N, al momento dello scatto, ciò che in realtà stava osservando a colori.
Impadronirsi di questa tecnica, però, consente interpretazioni della realtà che diversamente non sarebbero possibili: ripeto l'esempio dei peperoni fotografati da Weston in modo tale da emulare busti maschili in torsione (con evidenti riferimenti ad alcuni dei famosi "incompiuti" di Michelangelo); la presenza del colore (decisamente inadatto alla pelle umana, persino se cineseMrGreen) avrebbe di fatto impedito, o quanto meno fortemente ostacolato, questo tipo di lettura da parte dell'osservatore. Semmai è vero che per arrivare al livello di Weston ne deve correre di acqua sotto i ponti ...

avatarsenior
inviato il 30 Agosto 2016 ore 20:17

Daniele - premetto che una buona foto è difficile sia a colori che in bianco e nero. Il problema non è tanto tecnico ma comunicativo. La maggior parte delle volte il B/N permette una sintesi più immediata del messaggio mentre il colore trasmette un messaggio più complesso e da questo, a mio avviso, viene una maggior difficoltà nel realizzare una buona foto a colori.

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2016 ore 12:08

Non credo che il colore fornisce un messaggio più complesso e difficile da realizzare, al contrario, la seduzione del colore é immediata e di fruizione più facile, almeno per i non iniziati alla foto (la galleria juea é piena di foto che hanno come solo pregio dei bei colori), io mi limiterei a dire
premetto che una buona foto è difficile sia a colori che in bianco e nero. Il problema non è tanto tecnico ma comunicativo.
...insomma sono 2 linguaggi diversi é la scelta si fà prima dello scatto e non dopo, secondo il messaggio da trasmettere

avatarsenior
inviato il 01 Settembre 2016 ore 12:21

Leo, il problema è proprio quello che descrivi, fare foto a colori banali che piacciono è abbastanza facile. Il difficile è fare buone foto a colori che trasmettano un messaggio. Non si può negare, però, che oggi come oggi se si esagerano le Rughe, si esalta il Contrasto e tutti a dire ma che capolavoro sto Bianco e Nero. Forse non l'ho detto ma a me piacciono sia Bianco e nero che Colore e che per anni ho scattato e sviluppato in Bianco e Nero ed anche qualcosina a colori ai tempi dell' analogico.

user30556
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inviato il 01 Settembre 2016 ore 12:44

Anch'io penso dipenda piu' dal messaggio di partenza (cioe' cosa si voglia comunicare)a fare la scelta.
Ci vado per logica, da naif, esaminando me stesso, visto che non ho la sicurezza degli studi artistici. Anche fotograficamente ho sempre scattato foto ricordo per l'album di famiglia.
Pero' adesso sto coltivando un progetto. Un libro foto in bn dei bambini della mia classe.
Molti genitori mi diranno "belle(spero), chissa' come sarebbero state a colori". Io penso che rispondero' perche' volevo fotografare le loro anime e non i bambini in se. Di quelle foto sono pieni gli album, biondi, bruni, cinesi africani, abbiamo di tutto. Nel mio immaginario l'anima non ha colore, e' luce, e nella mia immensa ignoranza provo a rendere l'idea in bn. E' pure vero che alcuni di quei ritratti, alla fine rendono davvero bene pure a colori, sono ruffiani. Le ho conservate per la gioia dei genitori e chiaramente non le inseriro' nel libro.
Pero' ,ripeto, a parlare di ste cose mi sento come un pesce fuor d'acqua. Forse sarebbe meglio tacereMrGreen.
Buon proseguimento.

user33434
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inviato il 01 Settembre 2016 ore 12:55

@Kaveri63 È un bel progetto il tuo, probabilmente lo sai già però fatti rilasciare le autorizzazioni dai genitori per iscritto e anche dal tuo dirigente (meglio se il tutto è inserito in un progetto scolastico). Un saluto

user30556
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inviato il 01 Settembre 2016 ore 13:03

Grazie Mauro. Tutto a norma di legge.MrGreen
E da 16anni che insegno e fotografo nel mio asilo. Anzi, ho iniziato io la comunicazione visiva digitale coi genitori tanti anni fa con una compattina da 2milpx.

user33434
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inviato il 01 Settembre 2016 ore 13:06

Ottimo, siccome la materia è mooolto delicata volevo accertarmene;-). Mi piace il concetto del bianco e nero per scavalcare il colore (anche della pelle). Saluti

user30556
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inviato il 01 Settembre 2016 ore 13:13

Mauro, figurati, mi rendo conto benissimo. Io avevo smesso(di fotografare, seppure era per pura testimonianza e acquisizione di materiale didattico, con tanto di bolli e firme ), per il bigottismo e limitatezza di alcuni genitori, pur scontendando i piu', per fare contenti tutti. Questa , nel bene e nel male, e' stata sempre la mia politica.
Ma siamo in OT.
Saluti sinceri anche a te.

user30556
avatar
inviato il 02 Settembre 2016 ore 10:32

Comunque, secondo me, si e' partiti da una domanda inesatta.
Il bn e' una tecnica come un altra. Come l'olio su tela o il carboncino su carta.
Una forma di espressione diversa con cui dire qualcosa, magari la stessa che a colori.
Non toglie o aggiunge niente. Dice giusto quello che l'autore voglia che dica.
Semmai la domanda potrebbe essere perche' e quando usare una tecnica piuttosto che un'altra.
Io dico per propria formazione culturale (gusto), mezzi (ho un'analogica e una camera oscura e mi faccio tutto in casa), necessita' ( richiesta del cliente oppure sono daltonico e preferisco cimentarmi col bn piuttosto che col coloreMrGreen).

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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