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avatarsenior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 9:05

supercaxola degna del miglior Tognazzi!

Se poi volessi aggiungere anche il tuo pensiero ... così, giusto per farci 4 risate tra amici!

avatarjunior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 9:27

Il B&W "scontato" e "valido solo per i nerd che non sanno fotografare" e' fantastica.....:-).

Diciamo che il B&W presuppone una capacita' di concentrazione e d'astrazione che purtroppo, con la diffusa perdita d'abitudine alla lettura e l'abbandono scolastico, non sono più' comuni.


avatarsupporter
inviato il 24 Agosto 2016 ore 10:16

Mi correggo Boggiani, mi sono espresso male: intendevo dire che vi sono soggetti per cui, opinione personale sia chiaro, il b/n è maggiormente indicato: street, immagini di ambientazione urbana, ritratto.

avatarjunior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 10:17

La buona poesia è diversa dalla buona canzone d'autore? La buona canzone d'autore, se è buona, è una poesia che usa un mezzo in più per comunicare emozioni: la musica. O, rovesciando il concetto, la buona poesia è una canzone d'autore che rinuncia ad uno strumento opzionale (la musica) per concentrare l'attenzione sulle parole (significante, significato, metafora e via discorrendo) PUR MANTENENDO UNA PROPRIA MUSICALITA' (Ci sono poesie che fanno percepire a livello interiore una colonna sonora).
Credo che lo stesso ragionamento si possa fare per la questione in oggetto: la BUONA fotografia in B/N rinuncia ad uno strumento per focalizzare l'attenzione rinunciando alla musica (il colore) pur conservando una sua musicalità (le sfumature di grigio).
E' quella accezione, "BUONA", che fa comunque sempre la differenza. Il resto è rusco, sia a colori che in B/N.

avatarjunior
inviato il 24 Agosto 2016 ore 12:04

Che roba!

avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2016 ore 12:26

Comunque il b/n una cosa davvero ce la dice o meglio ce la fa capire...

...che se non sei capace, è meglio che smetti! MrGreen

avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2016 ore 13:18

Ricordo un'intervista televisiva rilasciata da Zanzotto, in cui contestava efficacemente qualsiasi accostamento tra poesia e canzone.
La canzone nasce con la musica e per la musica, è una forma espressiva "ricca", ha tante risorse per captare l'attenzione e la sensibilità.
La poesia è povera, ha solo la parola e deve farne un uso sapiente per giungere allo scopo.
Prendiamo qualsiasi canzone d'autore, anche quelle dei più celebrati - De Andrè, Guccini, Vecchioni - e faccamo lo sforzo di leggere il testo decontestualizzando dalla musica. Quello che resta è ben poca cosa...

Attenzione, non basta leggere: la musica - o il suo ricordo - è nella nostra testa, nel nostro subconscio. Se non ci sforziamo, mentre leggiamo sentiamo anche la musica che non c'è.

Qualche esempio?

"Dormi sepolto in un campo di grano,
non è la rosa, non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi".

Bella canzone, ma come poesia...TristeTriste

"E correndo l'incontrai lungo le scale,
qiasi nulla mi sembrò cambiato in lei.
La tristezza, poi, ci avvolse come miele
per il tempo scivolato su noi due.
I nosri miti morti, ormai.
La scoperta di Hemingway"

Imbarazzante...

"Ascolta, ero partito per cantare
uomini grandi dietro grandi scudi,
e ho visto uomini piccoli ammazzare,
piccoli, goffi, disperati e nudi...
laggiù conobbi pure un vecchio aedo
che si accecò per rimaner nel sogno,
con l'occhio azzurro invece ho visto e vedo,
con l'occhio blu mi volto e ti ricordo... "

Boh...

Forse, la relazione tra BW e colore è simile: il colore è ricco, il BW è povero, ha una sola risorsa: la linea, la forma che essa descrive. Come una canzone nasce fatta imprescindibilmente di musica e parole, così una foto a colori nasce di forme e colori. Il BW nasce fatto di forme e deve farsele bastare. Non mi sembra nè facile, nè semplificativo. Sarebbe come dire che la poesia è un di cui della canzone...

avatarjunior
inviato il 25 Agosto 2016 ore 14:04

Ma scusate....il B&W, a dispetto del nome, non e' solo bianco e' nero.....E' 50 mila sfumature di grigio :-).
Non vedo quindi perché' debba essere considerato povero o banale. Piuttosto sintetico, conciso, essenziale, semplice. Che poi a guardar bene il bello della poesia sta nella semplicità: dico tutto con due parole che dette in quel modo ti emozionano.
E poi la vita in true color, alla fine può' diventare banale, stereotipata (come la gara a chi fotografa il tramonto più' rosso e saturo).
Che poi c'e' colore e colore: Uno Steve McCurry ad un estremo, un Luigi Ghirri all'altro. Uno con colori sgargianti e saturi, e l'alto tenui e delicati.
Insomma la soluzione della diatriba sul B&W non può' essere bianca o nera....

avatarjunior
inviato il 25 Agosto 2016 ore 14:21

Andrea, non sono d'accordo. Nel cantautorato spesso si comincia dalla parola e dalla poesia scritta. la musica arriva dopo, nemmeno sempre.
Concordo invece con te sul fatto che la psicoacustica fa sì che spesso ascoltiamo o leggiamo canzoni in prosa con la musichetta nella testa, ma si entra in altri campi.

Qualche esempio, e non lo faccio per farmi lo spot (se è vietato, chiedo scusa ai moderatori, e segatemi pure questa parte):







avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2016 ore 15:28

Non è che la musica nasca prima o dopo, ma il testo nasce per la musica.
Quando qualcuno scrive una canzone la scrive per musicarla. che poi lo faccia o meno, è incidentale.
In questo senso penso che la canzone nasca per la musica.
Quando Mogol accende il computer può avere o non avere una base musicale, ma non scrive una poesia.
Scrive per vestire di musica i suoi testi.
Non è una musica resa fruibile da un testo, o un testo arricchito da una musica. E' un tutt'uno più o meno coerente, ed è soprattutto la coerenza a fare la qualità. Abbiamo tanti esempi di testi disimpegnati e musiche "leggere", che presi singolarmente fanno....(va beh, ci siamo capiti...) e messi assieme fanno invece un gioco, un divertissement gradevole e vincente.

Altra cosa è il recitare una poesia con una colonna sonora: è funzioonale, ma cìè una gerarchia comunicativa ben precisa. Puoi cambiare la base e avere comunque un buon effetto, a una canzone non è così facile cambiare musica...

Puoi anche prosare una canzone, così come puoi musicare una poesia, ma poi bisogna vedere cosa ne esce...

Non voglio dire che non si possa discutere di eccezioni, totali o parziali, anche perchè non si parla - e non si confrontano - una precisa canzone o una ben determinata poesia.
Parlando in generale, rimango convinto dei concetti...


avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2016 ore 15:29

Parlando di canzone Vs poesia (musicalità contro essenzialità), avete portato l'esempio di DeAndre. Che, anche a sua detta, "non è buono a suonare". Infatti molto più poeta. E che poeta.

Per il bn, si, non si liquida facilemente la questione con "meglio uno o l'altro". Infatti in tanti abbiamo detto che si usa l'uno o l'altro in base alla situazione, ai concetti che si vogliono dire, ecc. Senza una reale supremazia. Cercare la supremazia tra colore e bn, basandosi sulla bellezza, è un casini


avatarjunior
inviato il 25 Agosto 2016 ore 23:48

Sono d'accordo con Matteo. Non esiste migliore o peggiore .
Preferisco pensare che esistono suggestioni capaci di spostare il nostro sentire nel terreno del sacro e dell'indifferenziato. Lì accade l'arte.

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2016 ore 0:22

Ciò che vediamo oggi in fotografia a colori tra 10 anni ci farà ridere, la percezione e la tecnologia spingono verso una direzione detta perfezione.
Provate a dare un occhiata alle foto a colori degli anni 80, al tempo erano bellissime oggi i colori che raffiguravano sono approssimativi.
Se invece guardate una foto in b
&w degli anni 30 avrà lo stesso fascino che aveva allora, magari cambierà un tantino la sua interpretazione al tempo d'oggi ma conserverà il suo fascino intatta la sua bellezza nei colori racchiusi in migliaia di neri e grigi.
Una su tante Vivian Maier

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2016 ore 7:52

Non mi sembra un buon esempio.
Le foto di Vivian sono state scelte e sviluppate secondo un gusto di questi anni, è la principale critica che viene mossa, chi le ha in mano ci deve guadagnare e chiaramente quello che viene scelto è fatto per piacere ora

avatarsenior
inviato il 26 Agosto 2016 ore 8:20

Ciò che vediamo oggi in fotografia a colori tra 10 anni ci farà ridere, la percezione e la tecnologia spingono verso una direzione detta perfezione.

Più che verso la perfezione, al giorno d'oggi il colore è un mondo che sembra voler spingersi verso l'eccesso: paesaggi con cieli di tinte inverosimili, ipersaturazioni, effetti flou applicati ad caxxum ecc.; persino le caratteristiche applicabili anche al BN, sulle foto a colori vengono amplificate, vedi l'ipernitidezza (finta, dal momento che si tratta di sharpening estremo e non di caratteristiche legate al sistema di registrazione; il recupero è un conto, l'eccesso è un'altra cosa!).
Ovviamente il problema non riguarda la foto a colori in quanto tale, ma l'uso che ne fa un numero sempre crescente di utenti (intendendo sia i fotografi che gli osservatori finali)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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