| inviato il 23 Agosto 2016 ore 17:32
Chi offre di più? |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 17:37
@Prcollins ma che caz.zo stai a dì?!? Quotone fantascientifico per Nonnograppa, meglio lasciar parlare lui con la sua retorica perché se dovessi farlo io, che ne sono sprovvisto, comincerei a bestemmiare come un 75enne milanese che ha appena perso una partita a scopa. |
user16612 | inviato il 23 Agosto 2016 ore 17:38
“ Magari manca solo una virgola... „ Non mi sottovalutate l'Uomo. Lui non scrive mai a casaccio. Quello che c'è o non c'è, è sempre per un preciso motivo! Luca, devi contare fino a 1.000.000.000.000.000.000 |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 17:47
Il B/N dice qualcosa in meno .... ma quando si usa bene è proprio quello che si deve dire. |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 17:55
Bellissima la definizione di Leo45! E, come per la scultura, devi avere il "marmo" giusto: tutto può essere b/n ma non tutto va bene per il b/n. |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 18:02
Tipo cosa non va bene per il bianco e nero? |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 18:08
Il problema però è sempre lo stesso: il BN dice qualcosa in più ... ma non a tutti. Questa è una cosa che rispunta dal tono degli interventi ogni volta che se ne parla. Poi è verissimo, come scrive Nonnograppa, che definire cosa sia quel "qualcosa in più" è parecchio difficile persino per quelli che lo avvertono (me compreso). Di sicuro, però, quel "valore aggiunto" lo percepisce solo chi apprezza la pulizia dell'aspetto chiaroscurale della luce una volta sottratto l'elemento cromatico: dividere ciò che è illuminato da ciò che non lo è; un po' il yin yang dell'immagine. In questo senso (ma solo in questo, sia ben chiaro) può non costituire un'eresia quando sentiamo dire che alle volte il colore "disturba". Però non tutte le situazioni si prestano ad una lettura in BN (non ne farei una questione di generi fotografici: esistono persino bellissime foto BN di fiori) |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 18:15
“ Chi offre di più? Sorriso „ Eccomi! “ Come si chiama quel sentimento che ci rapisce quella sensazione e perchè ? „ Oltre alle virgole mancanti, c'è l'accento grave invece di quello acuto e uno spazio di troppo prima del punto interrogativo (non siamo in Francia). |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 18:39
A proposito di belle foto di fiori e del "qualcosa in più" del BN: Edward Weston fotografava foglie di cavolo che sprigionavano addirittura "sensualità", o peperoni che sembravano nerboruti busti maschili visti di schiena; avrebbero suscitato il medesimo effetto se fotografati a colori? |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 18:54
Concordo con Daniele. Tranne per il fatto che, per me, talvolta il colore disturba, o meglio distrae. |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 19:04
Daniele hai tirato in ballo il lavoro di Weston, chiunque sia in grado di apprezzare opere del genere ritengo abbia cultura e sensibilità fotografica necessarie a farsi la propria idea su cosa e perché sia il b/n. Probabilmente i lettori di natura oggi o donna moderna che sia apprezzano maggiormente il selfie di Taylor Swift e allora si sentono persi di fronte alla ricchezza cromatica del b/n. |
user68299 | inviato il 23 Agosto 2016 ore 19:51
“ Tipo cosa non va bene per il bianco e nero? „ Una foto a colori! |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 19:56
“ Ci siamo abituati alle sculture monocromatiche solamente perché, quando venivano dissotterrate e riscoperte, le antiche statue greche e romane avevano perso i colori con cui erano state dipinte. Così però abbiamo lentamente riscoperto i giochi di volumi che la statuaria medievale decisamente non esaltava. Da questa nuova attenzione ha tratto giovamento il disegno preparatorio per la pittura, ma soprattutto le tecniche di incisione per le stampe monocromatiche; perché in fotografia dovrebbe essere diverso? Veniamo da alcuni secoli di differenziazione tra opere che nascevano a colori ed altre in bn, ma, guarda caso, non tutti in questo periodo hanno subito il "fascino" del monocromatico; anche nel '700 c'era chi preferiva un acquerello ad una stampa con solo inchiostro nero. Per altri era il contrario. L'importante è capire e seguire in entrambi i casi i rispettivi linguaggi „ supercaxola degna del miglior Tognazzi! |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 19:59
il bianco e nero dice qualcosa in meno, si, toglie il superfluo il superficiale e per questo che ti entra nel profondo il bianco e nero è emozione senza tempo senza distrazioni cromatiche |
| inviato il 23 Agosto 2016 ore 20:05
delirio |
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