user46920 | inviato il 12 Agosto 2016 ore 9:57
Nella categoria "Pocket" (o Tascabile), in genere rientrano quei binocoli con diametro lenti tra 16 e 32mm .. e forse anche qualche sporadico 40mm 
.. ma non proprio così tascabile come i più "normali" 10x28 (che è in pratica la taglia in tema).
Anche gli ingrandimenti spaziano in genere tra i 6x e i 12x, con qualche sporadico e forse un tantino esagerato da tenere a mano libera 16x (... dove l'ingrandimento fosse veritiero  ), ma questo topic intende concentrare essenzialmente i bino 10x ... con l'eccezione del "perfettissimo" 10.5x utilizzato ad esempio dallo Steiner Wildlife XP 10.5x28
Ora, nella "massa" di scelta dei bino tascabili, che rientrino ad un peso massimo di 350-400g , troviamo la maggiorparte dei modelli compresi tra 10x20 e 10x28.
Il "meglio" mi sembra che sia entro e non oltre i 300g, quindi un pocket da 240g è veramente molto comodo, leggero e portatile ovunque, senza accorgersene proprio; soprattutto se di costituzione a ponte rigido con le due cerniere laterali e quindi richiudibile in questo modo
Metto qui sotto una lista con alcuni esempi di questa tipologia di binocolo, proprio come spunto per la discussione.
se avete idee, esperienze, consigli, pensieri o riflessioni, ecc ... questo è il posto giusto! |
| inviato il 12 Agosto 2016 ore 10:17
Eccomi 
La caccia è aperta |
| inviato il 12 Agosto 2016 ore 11:03
Tra i tanti, dopo lunga valutazione, ho scelto il Leica Trinovid BCA 10x25 e da quando ce l'ho è sempre in tasca. Leggero, stilisticamente essenziale, discreto e soprattutto definito come pochi. Con buona luce non mi fa rimpiangere il Leica Trinovid 10x42 più pesante ma molto, molto più luminoso |
| inviato il 12 Agosto 2016 ore 12:01
Seguo come un cagnolino...  |
user46920 | inviato il 12 Agosto 2016 ore 12:18
“ considera anche:
Opticron BGA T PC Oasis 10x28 „
Infatti anche questo rientra secondo me tra quel gruppetto molto interessante e che mi piacerebbe provare , dei vari Binolyt Seagull , Optolyt Sporting , Eschenbach Farlux ed altri, che mi pare provengano tutti dallo stesso schema di base ed entro il quale forse si potrebbe fa rientrare anche il Minolta Pocket almeno a livello ottico.
qui sotto metto la lista completa di quella categoria che io chiamo "Club", ovvero i pocket simili agli Eschenbach Club, un po' fighetti ed elitari tipo i Trinovid 10x25 della Leica
“ (occhio però, angolo di campo esageratamente piccolo!) „
come dicevo anche nell'altro topic, dopo esperienza diretta di confronto, ho notato che tutta questa esagerazione nell'apparenza del campo, non c'è !!!
Non ho capito se è una questione di ingrandimento, ovvero se col 10x si nota meno, ma la cosa strana è che tra un 114m ed un 86m non c'è poi tutta quella esagerata differenza, come invece è forse intuibile sulla carta.
E ti dirò di più, ma senza alcuna spiegazione: se proprio devo fare una valutazione personale, ti posso confermare che preferisco un bino 10x con campo da 100m, piuttosto che qualsiasi altro campo; come se il "magnifico 114m" , fosse anche fin troppo ampio ed il "misero 86m" , fosse solo un pelo stretto
“ Snypex Knight ED 10x32 (x32 ma abbastanza leggero e compatto)
Pentax DCF LV 9x28 (che però si "ferma" a 9x) „
questi invece non possono rientrare nella categoria "pocket", in quanto hanno una singola cerniera centrale, ma devo ammettere che tra quelli più piccoli e leggeri ci sono alcuni modelli veramente interessanti, soprattutto otticamente, oltre che a comodità di presa ed utilizzo: uno di quelli è il Lynx HD 10x30 della Kite (ditta la cui storia ha dell'interessante )
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user46920 | inviato il 12 Agosto 2016 ore 15:40
RiMar:“ Tra i tanti, dopo lunga valutazione, ho scelto il Leica Trinovid BCA 10x25 e da quando ce l'ho è sempre in tasca. Leggero, stilisticamente essenziale, discreto e soprattutto definito come pochi. Con buona luce non mi fa rimpiangere il Leica Trinovid 10x42 più pesante ma molto, molto più luminoso „
ecco, siccome non l'ho mai provato, pur capendo cosa intendi per essenziale, discreto e sempre in tasca , mi piacerebbe capire meglio cosa intendi per definito come pochi
ad esempio, tra i tanti che hai valutato, quali e come erano meno definiti?
ps: qualche giorno fa leggevo un paio di vecchi topic nei quali si riusciva a mettere a confronto il Trinovid col Nikon HG e per qualcuno era addirittura più definito il giapponese ... sai qualcosa? |
| inviato il 13 Agosto 2016 ore 0:35
Per definizione non posso portare dati oggettivi e supportati da valori numerici quali quelli MTF per gli obiettivi ma prove personali sul campo eseguite con migliaia di osservazioni in particolare ad avifauna. Distinguere un falco grillaio da un gheppio a una distanza di 100m o scovare la punta degli orecchi di una lepre accovacciata nell'erba a 70/80m per me è qualità di visione e quindi di definizione a mio parere veramente molto buona. Altra qualità che trova ottima è la resa dei colori veramente perfetta. I limiti sono evidenti al crepuscolo quando la luce cala e la visione diviene affaticante ma è normale per una pupilla d'uscita di 2.5mm e un valore crepuscolare di 15.8. Altro limite è dato nella visione con luce laterale, le lenti sono un troppo esposte e i riflessi sono evidenti. Ho provato a confronto: l'Olympus WP II 10x25 ho notato aloni e dominante azzurrognola, un contrasto poco consistente e un'impugnatura non confortevole; il Nikon Premier LX 10x25 bello, costruzione solida ma decisamente poco ergonomica con la ghiera di messa a fuoco molto spostata in avanti la visione non mi ha appagato quanto quella del Trinovid forse per una difficoltà che ho trovato nella regolazione della corruzione diottrica non così precisa come nel Leica e con possibili accidentali false manovre. |
user46920 | inviato il 13 Agosto 2016 ore 2:45
Prima o poi ne devo provare uno, almeno per poter "vedere" e valutare di persona la tridimensionalità, il colore ed eventualmente anche la definizione, ma sicuramente il contrasto, o meglio, la capacità di lettura agli estremi della luce ... tanto per farmi un'idea. Questione che, quest'ultima, ritengo molto importante, perché legata alla pulizia e alla trasparenza di visione.
Ad esempio con l'Eschenbach Trophy 10x25 ED, a parte alcuni difetti della mia copia che ho poi reso, ho provato questa sensazione di pulizia e di trasparenza: i colori erano molto fedeli, ricchi di sfumature e l'assenza di schifezze varie, con la definizione tipica delle lenti ED, mi ha lasciato proprio una buona sensazione (... io ho poche esperienze serie).
L'Olympus l'ho avuto per una decina di giorni, ma a parte le AC "visibili" e la scomodità di presa come dicevi, il contrasto non mi era sembrato malaccio (almeno con la mia copia).
Me lo ricordo abbastanza luminoso e definito, però con un "piattume" della scena che in genere non mi soddisfa per nulla e con dei colori forse un po' finti e poveri di sfumature ... di certo, un confronto col Trinovid credo sia quantomeno improponibile ... così a "sboccio" |
user46920 | inviato il 13 Agosto 2016 ore 23:37
... a proprosito del "perfettissimo" 10.5x ... qualcuno di voi ha mai utilizzato ad esempio uno Steiner Wildlife XP 10.5x28 ???
.. ed avrebbe un parere da dare! |
user46920 | inviato il 14 Agosto 2016 ore 13:49
Un lato sicuramente positivo riguardo alle tabelle, è questa sua capacità naturale di facilitare l'individuazione delle eventuali analogie e ugualianze negli schemi utilizzati dai vari "produttori". Mi riferisco ad esempio ad alcuni modelli costruiti e probabilmente assemblati da terzi, quindi ri-marchiati per i vari Brand, che in sostanza "sembrano" aver dentro più o meno la stessa "roba".
Anche i prezzi sembrano seguire lo stesso "cartello" !
Qui, ad esempio, la tabella evidenzia il gruppetto dei 10x28mm pocket
... escludendo i due Steiner (Rocky Compact e Tactical) con un campo visibilmente più ampio di 95m e forse anche il Wildlife, almeno per l'ingrandimento differente 10.5x (ma potrebbe pure rientrare), gli altri sono secondo me in pratica lo stesso binocolo, con dei dati dichiarati leggermente differenti ed in certi casi anche giustificabili.
Ad esempio, la Eschenbach mi sembra che dichiari più che altro la distanza meccanica d'appoggio delle "conchiglie" oculari (min e max) e non l'effettiva distanza in uscita della pupilla ( eye relief o estrazione pupillare), che in genere è maggiore di qualche millimetro; oppure, col Minolta Pocket, per il quale dichiarano 11mm, è possibile osservare tutto il campo anche con gli occhiali da sole, mentre col Celestron Nature DX 10x25 (non presente in questa lista, ma che avevo provato), per il quale dichiarano 14mm di Eye, non è così semplice e bisogna premere in modo innaturale il binocolo sugli occhiali per poter vedere tutto il campo (questo dipende anche dagli occhiali oltre che da altri fattori morfologici personali e quindi molto soggettivi, ma appunto le prove dell'esempio son state esegute con gli stessi occhiali, sempre dal sottoscritto ).
Poi è ovvio che le differenze reali si troveranno quasi certamente tra un modello e l'altro, anche perché mi sembra di aver capito che le tolleranze richieste dalle varie ditte per il proprio progetto/disegno di binocolo, sia nella produzione delle parti, che nell'assemblaggio meccanico, ma anche nella qualità dei materiali usati, possa poi in qualche misura fornire comunque un risultato finale, parecchio diversificato rispetto agli altri.
Infatti, un altro punto notevole espresso nei dati, può essere quello della minima distanza di maf che secondo me in un qualche modo "qualifica" la qualità decisa dal progettista, in onore di tolleranze di costruzione e di assemblaggio, nonché dei materiali usati.
Prevedo che, disponendo dello stesso "potere" delle lenti, sia obiettive che oculari (che conformano il progetto: es, 10x28), la distanza minima di maf sia fondamentalmente solo una questione meccanica, della capacità della ghiera e dei componenti in movimento per questa funzione. Allora, dove la tolleranza è fine, si troverà una possibilità maggiore di arrivare a distanze più vicine e dall'altra parte (verso l'infinito) si avrà anche una maggiore "adattabilità diottrica" per i miopi (ad esempio).
Quindi, i modelli della Kite e della Optolyth , potrebbero riservare una "presunta" maggior qualità meccanica, rispetto agli altri della lista. Sul Minolta invece ne sono certo, ma questo modello è effettivamente e probabilmente diverso dal resto del gruppo, in quanto è l'unico non waterproof e né antifog. Il Wildlife della Steiner, da questo dato di maf (2m), sembra appartenere comunque ad un altro progetto ... |
| inviato il 14 Agosto 2016 ore 14:19
Io ho scelto Swarovski da più di 30 anni e non me ne sono mai pentito..
Costano ma durano una vita.. |
user46920 | inviato il 14 Agosto 2016 ore 14:27
Piano, piano, ci arriverò anch'io! magari ad un EL 10x32 ... ma molto piano, piano, però |
user46920 | inviato il 16 Agosto 2016 ore 14:19
Nel campo dei 10x tra 25 e 34mm, ho provato a stilare una lista con alcuni modelli entro i 400 euro (quindi i più appetibili).
Ho ricolorato le caselle in proporzione a questa selezione, in maniera da evidenziare meglio le differenze e magari inquadrare più facilmente il modello "migliore"; nella colonna degli ingrandimenti ho usato il verde per quei bino con lenti a bassa dispersione (ED, HD, XD, ecc) ... quindi, il 10.5x viola non rientra in questo schema.
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