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Scattare in bianco e nero direttamente in-camera?


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avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 22:54

Infatti Max: dici cose sensatissime, ma credo che si debbano separare due idee, che sono molto diverse, addirittura in antitesi, anche se a volte paiono sovrapposte...
Non per cambiare noi opinioni, ma per inquadrare meglio la questione, anche a uso di altri lettori.

Come avrai capito dai miei interventi precedenti, io do molto peso alla post produzione, che credo parte integrante e ineludibile di un buon bianconero, che considero come "processo", all'interno del quale nessuna fase è completa in se.
Questo, perchè la mia "nascita" fotografica avviene in camera oscura, che appunto è evidentemente... post Sorriso

La migliore post, in generale, credo sia quella che "non si vede". Quindi non fatico minimamente a concordare con te, quando esprimi prurito verso sapori disneyani, come idea generale.
Ma non dobbiamo far pensare che fare post produzione significhi produrre necessariamente tali effetti. Come detto precedentemente, la post può anzi essere utile (talvolta indispensabile) proprio per raggiungere quel livello di verosimiglianza che l'impressione pura e semplice sul sensore (o pellicola) non permette.
Credo sia nell'esperienza di chiunque, agli inizi, la delusione di cieli bellissimi dal vivo e totalmente insipidi nel risultato fotografato, solo per fare un esempio...

Quindi, a mio parere, quando parli di elaborazione selettiva o HDR, avvicini due ordini di lavorazione piuttosto differenti, che si potrebbero definire "tradizionale" il primo (essendo pratica ormai secolare) e... meno il secondo.

Per dire cosa, con questo post: che il tuo approccio sia sacrosanto e che sia da rispettare in pieno non ci piove.
Ma tenendo conto che proprio di approccio però si parla, e non di dato di fatto.
Che per te sia importante realizzare il tuo lavoro per una certa via è del tutto apprezzabile (e lo dico sinceramente), ma non dobbiamo far passare l'idea che gente come Adams propinasse limonate all'acido citrico, perchè non credo che sia il messaggio più autentico (il "vero" non esiste, o comunque a me interessa poco) per caratterizzare il bianconero e la sua storia.

Poi, chi si accosta al monocromatico, sceglierà secondo sua visione e disciplina, come è sacrosanto che sia ;-)

Buona serata
F

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 22:59

io ne ho letti a bizzeffe di manualetti a corredo, ma mai uno che uno si fosse rivelato "illuminante" ...


per quello il mio discorso verte volutamente sull'esperienza tecnica che molti potrebbero portare e condividere, ma poi si tende tutti a farsi solo gli affari propri


Occhio.... come tecnicamente procedere, secondo punto di vista ovviamente, credo di averlo detto in ogni modo possibile, parlando di processo monocromatico MrGreen

Ma al di la di ogni chiacchiera, se i manualetti gnaffanno, come pensi che possa arrivare, qui, l'illuminato che ti porti il verbo definitivo?

E poi, sai che pizza, un verbo a cui non c'è più nulla da aggiungere e più nulla da scoprire! MrGreen

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 23:08

io ad esempio ho fatto l'altro giorno dei braketing,purtroppo a mano libera, di un tramonto pensando poi di unire li scatti e lavorare il file in bianco e nero.
devo dire che il risultato non mi è dispiaciuto per niente,si riescono ad ottenere buoni livelli di tonalità che io con un solo raw non riuscirei ad ottenere.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 23:11

Quella è un'ottima idea filtro...recuperi la gamma dei toni e poi in Lr puoi lavorare per sviluppare al meglio il b/n sopratutto in immagini molto contrastate dove si rischiano neri molto chiusi e bianchi sparati

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 23:15

se hai voglia filippo la foto la trovi nella mia galleria "cartoline" magari puoi farti un'idea dei risultati in cui si ha un controluce con dettagli in ombra.
gli scogli nel raw "normale" in pratica erano neri,e con un solo raw io non sarei riuscito a tirare fuori del dettaglio.

avatarjunior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 23:22

Io personalmente la penso come @Maxbini: in principio scattavo in raw e poi le trasformato in bianco e nero, ma con il passare del tempo mi sono accorto che guardando dal mirino (elettronico) direttamente in monochrome componeva in maniera differente. Molto spesso guardare a colori volendo scattare in bianco e nero ti porta inevitabilmente a comporre in base a quello che vedi, ed i colori sono una componente troppo importante per essere trascurata. Magari tendi a dare un particolare risalto ad un oggetto poiché il suo impatto nella composizione è notevole proprio a causa (o grazie) al suo colore ed al modo in cui si confronta con quelli adiacenti. Poi la vai a vedere in bianco e nero e tolta quella peculiarità l'immagine perde di significato...

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 23:23

Francesco, l'ho già detto e lo ripeto: io esprimo un punto di vista, e mi prendo la briga di farlo perché è alternativo. Non pretendo di e leggerlo a regola generale per tutti, lo è per me e ne spiego le motivazioni. A domanda rispondo, essendo il metodo di sviluppo del BN il tema di questo thread.
Copiaincollerò questo disclaimer ad ogni intervento MrGreen

Aggiungo, sempre IMHO, che la PP selettiva, al contrario dei filtri, la capisco, ne comprendo le motivazioni, ma la aborro. Sarà che non ho voglia di mettermici? Sarà, fatto sta che non sono interessato. Anche quando sembra ricostruire l'impressione che ha avuto il fotografo al momento dello scatto, semplicemente perché non ci credo, lo stravolgimento è troppo forte e l'occhio del postproduttore si abitua, e inizia a crederci anche lui, che era così . So cosa significa il cielo bellissimo dal vivo e quello smorto sul RAW, ma ho imparato a gestirlo in maniera essenzialmente fotografica : se voglio il cielo blu, posso: prendere usare il mio EF 24mm f/2.8, che rende i colori in maniera stupenda; usare il polarizzatore: contrastare e saturare q.b. Ma non incollerò mai, MAI, un cielo posticcio, anche se l'immagine dovesse risultare verosimile. Questo limite me lo impongo perché secondo me (leggere disclaimer sopra) oltrepassato questo, non è più fotografia, è collage. Se mi pubblichi una foto così è mi dici che questa è una fotografia, per me sei un mentitore. Se ci aggiungi : questo è un collage, io dirò : bel collage, sembra una fotografia. Non sono il solo a pensarlo, e ho le mie ragioni, dopodiché ognuno faccia quel che vuole. Solo, vorrei che gentilmente venga precisato quanto sopra. Vorrei eh, non obbligo nessuno, né lancio strali, anche perché qui si gioca e si scherza. Se poi vai a fare un concorso (di fotografia) e ti chiedono il RAW, ci penseranno loro ad applicare le regole che hanno definito.

Non ho capito il riferimento ad Adams, cosa faceva, al riguardo? Io mica lo conosco a menadito, ma neanche bene, mi sono letto qualche pezzo sul sistema zonale, ho visto delle sue foto bellissime quando tornano in auge per un motivo per l'altro (vedi di recente la luna sul cimitero, interessante la storia e il remake della produzione) , ma non mi rifaccio a nessun grande maestro del passato. Sono nella fase un po' ingenua, un po' doverosa, del primitivista, visto che sto cercando la mia strada. Prendo pezzetti di qua e di là, nessun monolite e nessun tomo a cui riferirsi. Mi farei due palle così. Quando sarò più grande e avrò gli strumenti, li userò per analizzare e comprendere i grandi. Ho sempre percorso le strade al contrario, mi diverto così

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 23:26

ma per collage cosa intendi?
anche unire più scatti per te è collage?
non chiedo per polemizzare ma per capire.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 23:28

Slambarcin: ecco, la facilità di composizione che ti dà l'in-camera su ML (o live view) è il motivo principale per cui lo uso. Chi riesce a vedere in bianco e nero dal pentaprisma ha tutta la mia ammirazione, io non ci riesco.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 23:36

Ma non incollerò mai, MAI, un cielo posticcio, anche se l'immagine dovesse risultare verosimile.


Max.... l'ho detto e lo ripeto: se per te fare post è incollare cieli posticci, intendiamo evidentemente per post due cose differenti ;-)
Non è questione di disclaimer, credimi. E anche Adams lasciamolo da parte. Direi che i rispettivi pensieri li abbiamo espressi in modo sufficientemente esaustivo Sorriso

Peccato solo il pensiero finale, che parrebbe intendere che gli altri seguano la corrente, abbiano monoliti, debbano dipendere da preconcetti e chi scrive no.

Buona serata
F

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 23:40

Filtro: se unisci più scatti fatti a bracketing fai HDR - recuperi gamma ma non puoi dire che ti avvicini alla realtà, perché l'occhio ha una gamma di molto inferiore a quella di qualsiasi sensore in commercio dagli albori del digitale. Se usi il bracketing per recuperare quelle tonalità infinitesimali perdute nella digitalizzazione di un sensore, e restituisce un'immagine dalla gamma umana, hai una visione superlativa, sei un mago, e può essere accettabile, anche se non ho mai visto nulla del genere,
Se sovrapponi il cielo fatto con uno scatto ed il dettaglio sottostante fatto con l'altro, utilizzando la funzione di ritaglio automatico di Photoshop per delineare il confine (o lavorando pixel per pixel, io ho fatto anche quello, in passato MrGreen) , la parola "ritaglio" dovrebbe suggerire di per sé la risposta, ma non ho timore a dirla: è collage. Digitale, ma è collage. Verosimile, ma è collage. L'occhio non può vedere le sfumature dei colori di un tramonto con il sole ancora visibile, e contemporaneamente distinguere dettagli e colori del resto di ciò che inquadra. Abbiamo la capacità di farlo noi, come esseri dotati di varie peculiarità, perché possiamo dinamicamente spostare l'attenzione da una parte all'altra di ciò che osserviamo (muovendo l'occhio, variando esposizione) , ma nel fare questo passa del tempo. La fotografia, ed è una sua caratteristica di base, non mostra più immagini di diversi momenti, mostra solo UN istante (lungo, corto, ma uno) . E ciò che la contraddistingue. O mi sbaglio? (su questo non metto il disclaimer, o è così oppure non lo è)

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2016 ore 23:45

Peccato solo il pensiero finale, che parrebbe intendere che gli altri seguano la corrente, abbiano monoliti, debbano dipendere da preconcetti e chi scrive no.

Parrebbe a te e ma non è quello che volevo dire. Forse mi sono spiegato male? Non mi pare, non ho mai detto che tutti gli altri sono delle persone con i preconcetti, ho detto che sono io ad essere primitivista . Devo veramente mettere il disclaimer per ogni parola che scrivo?

EDIT: Adams l'hai citato tu, io non ho compreso il senso di quello che hai scritto in relazione al discorso della postproduzione e volevo capire, per cui ti ho chiesto a cosa ti riferissi. Non sei obbligato a rispondere, ma non comprendo perché dici a me di non tirare fuori Adams. In totale sono due cose che non comprendo, ora MrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2016 ore 0:20

Mi auto quoto:

La fotografia, ed è una sua caratteristica di base, non mostra più immagini di diversi momenti, mostra solo UN istante (lungo, corto, ma uno) . E ciò che la contraddistingue


Perché ho ritrovato il pezzo a cui mi riferivo quando dicevo che che non sono il solo a pensarla così :

La fotografia ha soprattutto una cosa che sa fare solo lei. La fotografia, premetto, è rischioso e sbagliato definirla in assoluto, perché è un fascio enorme di pratiche diverse, di usi e funzioni sociali diversi. Ma se proprio vogliamo ridurla a un minimissimo comun denominatore, potrebbe essere sostanzialmente questo: la fotografia raccoglie tecnicamente quel che mette in forma (mentre tutti gli altri procedimenti di fabbricazione di immagini visualizzano nella mente quel che poi mettono in forma). Le due cose, prelievo e formatività, in fotografia vanno assieme, anzi sono la stessa cosa: rompere la loro simbiosi per isolare la seconda e farla prevalere sulla prima equivale a distruggere quel che di fotografia c'è nella fotografia.


Da Che cosa è fotografia, in una fotografia?

Ne suggerisco vivamente la lettura, personalmente mi ha aiutato ad affrontare ed elaborare parecchi dubbi riguardanti la questione della verosimiglianza

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2016 ore 0:42

Guarda,ti dirò,per me la fotografia é solo un mezzo per poter raccontare qualcosa,punto.
Non ne faccio una questione di filosofia,ho scoperto questo mezzo espressivo,mi piace usarlo e lei si presta benissimo ad essere usata.

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2016 ore 1:01

Interessante il pezzo di Smargiassi, come sempre i suoi.
Per completezza maggiore, può essere utile integrarlo con un altro scritto suo (di Smargiassi), riferito a Eugene Smith, tra i più grandi nella storia del fotogiornalismo e dichiarato "taroccatore", mago della camera oscura come Smargiassi stesso lo definisce.
Per inquadrare la questione in modo più ampio, non foss'altro perchè più complessa di come sembra...

Conclude il suo pezzo così, Smargiassi:
"...Questo rende false le fotostorie di Smith? Non credo. C'è immissione di una notevole dose di finzione, ma il finto non è sempre falso (il falso è il finto che si spaccia per vero), può essere il recitato, una recita che si propone di ricalcare la realtà. Nel patto narrativo che Smith stipula con i suoi lettori c'è la comune consapevolezza del linguaggio con cui il fotografo parla, della latitudine della sua "autenticità" e dei suoi limiti. Non c'è affatto l'anarchia etica di un fotografo che pensa di rispondere solo a se stesso.

Ma questo significa che le fotografie, qualsiasi genere di fotografie, richiedono lettori non pigri. Il fotografo è eticamente responsabile di ciò che mostra. Il lettore lo è di ciò che guarda. Ecco come si scrivono le regole."

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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