| inviato il 29 Luglio 2016 ore 21:09
“ Mentre segui un atleta, e scatti a raffica, dopo il primo scatto, quello che vedi a mirino è già accaduto qualche istante prima. Questa è la mia (e non solo mia) esperienza. „
ma con una raffica a 11fps tipo sony a6000, una volta che gliela butti sopra all'atleta il risultato (al netto delle messe a fuoco mancate) non te lo ritrovi poi nei tuoi bei file? che poi non hai visto il gesto atletico repentino nel mirino non penso sia un problema...diverso se mi dite che col lag non si riesce a seguire poi la scena per dove si evolva ma non penso sia il caso...parlo da ignorante nel senso che robe veloci non sono il mio pane |
| inviato il 29 Luglio 2016 ore 21:13
Ugo, no certo non tutti fanno sport ma il LAG o c'è o non c'è basta che ci mettiamo d'accordo  .
Io non mai scattato in Ai Servo ne tanto meno usato una raffica. Uso il centrale e ricompongo tranne con gli ultra luminosi quando li uso a TA. Scatto a teatro o nei locali e a volte la luce è poca (questa è a 1/100 sec f/2.8 12800 ISO www.flickr.com/photos/scattipercaso/16633886084/in/album-7215765214321 ) ma continuo a preferire il mirino ottico. Tutto quello che mi potrebbe dare avere un EVF non fa la differenza fra fare la foto o non farla e l'ottico mi piace di più. Se l'EVF mi consentisse di portare a casa più foto di un OVF allora sì che sarebbe una "rivoluzione", ma in realtà mi consente solo di fare lo stesso che faccio oggi con meno "fatica". Io uso la 6D che non brilla per il suo esposimetro, ma ho imparato a conoscerlo. Con l'EVF non avrei dovuto capire come funziona l'esposimetro della mia fotocamera, ma ho cercato di capirlo e adesso, anche se molte delle mie foto fanno schifo, veramente poche hanno una esposizione sbagliata. |
| inviato il 29 Luglio 2016 ore 21:48
Come fai a non trovare vantaggi in quelli ambiti... Bho |
| inviato il 29 Luglio 2016 ore 22:23
Tempo fa, ad un corso, ho avuto il piacere di conoscere un fotografo professionista delle mie parti che segue il Jazz a livello professionale e ci diede un consiglio "nel jazz le luci non cambiano mai o quasi, quindi basta misurare ad inizio serata (spot), impostare la fotocamera (quindi in M) e poi concentrarsi solo ed esclusivamente sull'inquadratura e sul fuoco". Quale vantaggio mi darebbe un EVF? Se scatto prosa le luci cambiano ma restano tempi spesso lunghi nella stessa scena in cui la luce è costante e, al cambio di luci, il dito in automatico regola la fotocamera basta un occhio alle tacche nel mirino. Il tutto in una frazione di secondo. Anche in questo caso quale vantaggio avrei da un EVF? Ti posso garantire che raramente ho perso uno scatto perché non ho il preview dell'esposizione o l'istogramma a mirino  |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 1:02
L'EVF dà vantaggi in ambiti dove dove si passa spesso in situazioni di luce differente. |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 6:44
io sono uno che pensa che se si è fotografato per decenni a pellicola, si puà fare tutto con tutto. non sono uno che rincorre le mode, o le novità. anzi. anzi, trovo ridicoli certi atteggiamenti di devo avere il meglio del meglio altrimenti non riesco a fotografare il mio gatto che corre.
detto questo continuo a non capire. anche se la luce è statica e non cambia, perchè l'evf non andrebbe bene o sarebbe inferiore?
non capisco questo legame tra macchina fotografica e tecnologia reflex. l'immagine è catturata da una lente ed un sensore. le reflex non sono mai state l'unica tecnologia. banchi ottici, telemetro, pozzetti... sono tantissimi i sistemi di inquadratura che ci sono stati e ci sono ancora... in che maniera quindi l'evf debba incidere sul risultato finale di una foto per me è ancora un mistero.
in studio tantissimi scattano da remoto
per i panorami il mirino non serve ad un tubo (dai ditemi che trovate più comodo sdraiarvi per terra ed inquadrare dal mirino invece di scattare comodamente in live-view che è la stessa cosa dell'evf, solo che con le macchine con evf hanno un live view decisamente più operativo delle classiche)
ditemi che per la maf manuale è migliore quello ottico. ne ho visti di mirini ottici... le reflex economiche a pellicola avevano dei mirini che le costose digitali odierne si sognano...
io ho trovato vantaggi in ogni situazione. a parte i primissimi evf, i modelli evoluti da OMD in poi, o A77/a99 a7, etc, vanno benissimo. i pochi casi in cui il mirino ottico è ancora preferibile sono davvero pochi. ognuno sa di cosa si occupa e quindi può valutare.
io nella street trovo vantaggi indiscussi (anzi, spesso lavoro solo di display e senza guardare proprio)
nel ritratto idem, live view a manetta
negli eventi è una manna. evf + live view ti muovi rapido, esponi senza problemi, cambi punto di vista in un attimo
paesaggio e architettura... direi che le macchine per eccellenza prevedevano una coperta in testa e una logica molto slow... il mirino reflex serve davvero in questo caso? non mi pare.
per me l'unico problema è che non si vuole ammettere che il gesto di portare la macchina all'occhio è ormai superato. ci si sente pi fotografi, più importanti quando si fa quel gesto, al punto da farci preferire l'uso del cavalletto quando possibile... perchè siamo davvero noi a fare tutto, specificando poi "mano libera" come se questo fosse un valore aggiunto all'immagine. per me è tutto la. quando ci si rende conto che puoi comporre con la vista, con un occhio che segue la scena a 360° , pronto e reattivo ad ogni stimolo esterno, si inizia a far meno del mirino (nella street, ad esempio, chiedete pure agli specialisti, raramente sotto il 35mm si usa il mirino. scatti di pancia... e inquadri perfettamente dopo tanta tanta pratica. hai già la scena nell'occhio, non hai bisogno di limitarla in un rettangolo).
tanto quando anche canon e nikon passeranno a evf sarà la rivoluzione, la manna dal cielo, il non plus ultra.
la sony può tranquillamente progettare una A9 di dimensioni comode con baionetta E ed Af ibrido, tralasciare gli adattatori Ea con SLT e fare un nuovo adattatore che usi nativamente l'af ibrido (come fa la Em-1)- e venderlo direttamente assieme alla macchina. prendi due piccioni con una fava. macchina definitiva E e A in una botta sola.nonc redo serva un genio per capire questo, non credo sia giusto abbandonare utenti A a meno di due anni dalla ri-edizione di diverse ottiche importanti.
e cmq, alla fine sono sempre le foto che devono parlare. e qua migliora tutto, ma non migliora per niente l'approccio. i progetti più interessanti dei giovani autori emergenti sono quasi sempre con attrezzature modeste, qui snobbate come fossero cacca per concimare.
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| inviato il 30 Luglio 2016 ore 6:59
Comunque ragazzi non c'è storia!
Si finisce sempre noi tre-quattro a dirci le stesse cose in topic diversi...
Otto, circa il lag hai ragione e torto allo stesso tempo. Mi spiego:
Per forza di cose con l'evf vedi una scena che
è un filo in ritardo... Ma quanto?
La a7rii che hai provato è davvero la peggiore fra le Sony (a me dà fastidio persino l'attesa della preview in scatto singolo).
Questo perché ha una mole impressionante di dati da elaborare con la stessa elettronica della sorellina a7. Come spesso accade in sony hanno fatto le cose a metà!
Un motore v8 bi-turbo sul telaio di una golf.
Se prendiamo la a77ii ( la più recente slt) le cose sono assai diverse.
Scattando a 12 fps la camera propone in successione gli scatti appena registrati con un lag davvero ridottissimo.
Inseguire un cane che si muove su una pista di atletica resta comunque problematico, ma resta ancora agevole fare un panning ad esempio.
circa il mirino ottico-elettronico la mia opinione resta quella che l'ottico è sempre e comunque confortevole e da una bella sensazione allo scatto. Ma la versatilità di un Evf mi permette di lavorare meglio.
Senza restare al solo mirino. Provate a pensare alla creatività che porta il poter lavorare senza soluzione di continuità tra mirino ed live view (solo appoggiando o staccando l'occhio dal mirino) mantenendo in entrambi icasi tutte le impostazioni di messa a fuoco e traking (dei volti ad esempio).
In una reflex azionare il LV è come spegnere una reflex e accendere una compatta molto grande. Con AF completamente diverso e funzionalità diverse.
Daniele |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 7:48
D'accordissimo sul fatto che finiamo per dire sempre le stesse cose! |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 7:52
Si vede che siamo tutti molto convinti. :)) |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 8:04
Si siamo convinti ;-) |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 8:42
Io possieso sia una Nikon D810 che una sony a7rii quella che al momento è la massima espressione da parte di sony per quanto riguarda le macchine fotografiche mirrorless. Penso pertanto di essermi fatto un'idea abbastanza chiara sui pro e i contro dei due sistemi.
Sony ha sfornato con questa mirrorless un piccolo mostro di potenza con una qualità del sensore pazzesca unita a una tecnologia veramente utile e diciamo non più di tanto invasiva (qualsiasi diavoleria sia può sia abilitare che disabilitare). Lo stabilizzatore d'immagini a 5 funziona. E funziona davvero bene! Ti permette di scattare in tempi impensabili per una reflex non stabilizzata. Penso senza voler peccare di presunzione che lavora anche meglio degli stabilizzatori montati sulle ottiche nikon.
Parlando puramente di qualità dell'immagine non ha nulla da invidiare alle reflex di pari livello. Mirino ottico veramente perfetto. Quasi zero lag e di una nitidezza veramente notevole. Poi la possibilità di avere l'istogramma sempre sott'occhio secondo me è di una comodità quasi irrinunciabile.
Però... Uno a questo punto direbbe che è la macchina fotografica definitiva.
E invece no.
Non è proprio tutto oro quello che luccica. Tutto il sistema ti da ancora una sensazione di lentezza generale. Dell'accensione alla visualizzazione dei file... Inoltre la batteria ha una durata veramente ridicola!!
Insomma tante belle cose ma quando c'è da fare sul serio, quando devo eseguire un servizio fotografico per lavoro ancora scelgo la nikon. L'immediatezza delle reflex ancora è insuperabile. La accendi e se istantaneamente pronto a scattare. Scatti e non hai l'ansia di vedere la percentuale della batteria scendere peggio di un iPhone.
Ho letto dai rumors che questa nuova mirrorless sony sarà l'ennesimo mostro di potenza venduto ovviamente ad un prezzo da mutuo.
Bbbah a parte gli anni ormai di attesa onestamente la scimmia si è addormentata. Mi rimane solamente la curiosità di sentire e leggere i pareri di chi la proverà.
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| inviato il 30 Luglio 2016 ore 9:11
Non concordo. La sere a7 di sony copre varie tipologie e non sono sovrapponibili. La a7r2 é il massimo della definizione ma non é certo una macchina per matrimoni o reportage. Meglio a a7 liscia. Per me la a7r2 é una specie di dorso digitale per paesaggio still life e fotografia in genere in cui la dimensione di stampa finale é l'unico problema. Non la prenderei mai per un uso generico.
Tanto é vero che le nuove ammiraglie canikon sono sui 20 mpx compromesso ideale per qualità e velocita |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 9:24
Sono d'accordo con te quando dici che non sono macchine fotografiche da matrimonio. In quei casi hai bisogno dell'immediatezza di una reflex e soprattutto di una batteria che non duri si e no 250 scatti.
Per quanto riguarda la a7 non ho capito. Dici che è meglio ma in quale ambito?
Solo per via del minor numero di mp? Perché a parte quello la a7rii è superiore forse in tutto rispetto alla versione a7.
Io la a7rii la uso per gli scatti più tranquilli e ponderati dove non ho fretta. Allora non rimpiango nulla delle reflex tradizionali. Anzi godo dei benefici che riesce a darmi. |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 9:31
lo dicono ogni due per tre ;-)
l'attacco A è defunto (per fortuna... avere due attacchi, non compatibili, all'interno della stessa marca è una follia), dubito che ci saranno nuove reflex serie A, a meno che non siano prodotti già pronti da tempo che Sony vuole comunque mettere sul mercato.
Mi auguro invece che arrivi la mirrorless A9, un competitore diretto per Nikon D5 e Canon 1DX2 (oltre alle tante ottiche mancanti). |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 9:46
I matrimoni si fanno tranquillamente. Li faccio tranquillamente. |
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