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Velvia 50 _ consigli d'uso !!







avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 14:22

Io partirei a esporre come dice l'esposimetro, facendo una serie di fotogrammi con bracketing di +/- 0.5 stop di prova su diverse immagini. Si può estendere la forcella fino a +/- 1 stop.
Io settavo manualmente gli iso a 32, cioè sovraesponevo la pellicola di 2/3 di stop. Ma lo faccio anche col digitale, per cui non direi che si trattasse di un problema all'esposimetro.
I consigli dicevano si sottoesporre ma il fatto è che chiudere le ombre su una pellicola che di suo contrasta e chiude molto significa rischiare di avere immagini troppo scure e inservibili per una stampa tradizionale. Bisogna solo provare.

Bisogna anche ricordarsi di come si prende l'esposizione e di cosa significa il risultato, non essendoci istogramma e anteprima. Un buon trucco per prendere l'esposizione sul grigio medio è misurarla sul palmo della mano, a meno che non si abbia la pelle bianco latte, oppure su asfalto, sabbia, il cielo nella zona più scura appena sopra l'orizzonte. Oppure su un cartoncino di grigio medio... :-P


avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 14:28

Con le dia si sottespone sempre un pochino,pero' con la velvia sotto -1/-1,5 stop risulta troppo scura.
Tutto è legato alla valutazione dell'esposimetro,ricordo l'eos 100 ma non la 50...e qundi se c'è spiaggia magari prendeva la tangente una lettura di tipo valutativo.Su certe macchine testate pare che ci fosse da parte dell'esposimetro una tendenza alla sottoesposizione,mentre si diceva che il valore nominale della pellicola fosse il 40 iso,tanto per suggerire una leggera correzione.
Devi star li a controllare la lettura sul cielo e la scena piu' in basso,poi decidere.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 14:58

Nelle foto di paesaggio, la misurazione spot sul cielo blu (che è molto vicino al grigio medio) aiutava moltissimo a non sbagliare esposizione con la Velvia.
Io no, ma altri che conosco prevedevano sistematicamente una sottoesposizione di 1/3 o 1/2 per fare in modo che i colori brillanti tipici della Velvia si saturassero ancora di più.
Per il resto: grande contrasto, ombre chiuse, colori saturi. Ma questo è quello che chi usa la Velvia cerca. Se vuoi fare ritratti usi un'altra pellicola (es. la Astia). Se vuoi meno contrasto e meno saturazione, la Provia. E via dicendo.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 15:10

Con il velvia 50, si sottoesponeva di 0.5 stop per aumentare la già drammatica saturazione, il contrasto e i verdi prendevano vita.
Non è comunque una pellicola da ritratti, ma da paesaggi.
Parti, se mi posso permettere di darti un consiglio, a fare paesaggi ben illuminati, con -0.5..
Sarà una meraviglia!
Manca purtroppo il suo naturale supporto, il cibachrome.
Una carta quasi metallica che riproduceva una tridimensionalità incredibile esaltando le caretteristiche del velvia.
Le nuvole quasi le potevi toccare!
Le zone nere del paesaggio venivano però completamente chiuse, ecco il perché del mio consiglio su paesaggi con luce quasi uniformi.
Un esempio? Un campo di grano prima della tempesta, con il sole alle spalle.
Un sogno, che ancora non riesco a trovare oggi.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 15:18

Uso la Velvia dal 1990.
Sempre esposta alla sensibilità nominale, è l'unico modo per essere certi di riavere pure le sue splendide sfumature pastello che altrimenti andrebbero perse (... oltre alla totalità dei particolari in ombra ovviamente), ed esposizione SPOT sul soggetto.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2016 ore 15:27

Grazie a tutti dei consigli!
Ne farò tesoro..

Farò dei test come mi avete detto ;-)

Li rileggerò con calma.

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2016 ore 8:57

Quando un paio di decenni fa era normale usare la velvia in fotonaturalistica, ricordo che da più parti consigliavano di esporla a 80ASA invece che ai nominali 50 per una migliore resa generale


Io invece ho sempre sentito dire che fosse più una 40 ASA piuttosto che una 50.

Da wikipedia:


Alcuni professionisti espongono la Velvia 50 ad una sensibilità di 32 o 40 ISO, anziché a quella nominale 50 ISO. A tal proposito, nel 1995 la Fuji dichiarò che la sensibilità effettiva della Velvia 50 era pari a quella nominale, a condizione che la pellicola venisse sviluppata di conseguenza: il procedimento necessario presenta delle differenze rispetto al normale E6, in particolar modo la prima fase dello sviluppo deve durare qualche minuto in più.

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2016 ore 9:22

esponendo a 40-32 ASA (leggera sovraesposizione) si hanno ombre meno chiuse e e tinte meno forti, ed era quello che spesso cercava chi faceva paesaggi.
Esponendo invece a 80ASA (leggera sottoesposizione ) si ottengono altri vantaggi: maggior contrasto e saturazione, tempi più rapidi, ricercati soprattutto da chi faceva caccia fotografica (come si diceva allora)

Al di là delle variabili dovute ai laboratori di sviluppo, Fuji da parte sua ha sempre dichiarato che la sensibilità reale fosse quella indicata, come riportato da wipedia

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2016 ore 9:47

caccia fotografica (come si diceva allora)


Perchè, oggi come si dice? Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2016 ore 11:24

tempi più rapidi, ricercati soprattutto da chi faceva caccia fotografica


La velvia esposta a 50 ASA per quello che ho visto usandola era già molto satura e contrastata, sottoesporla per me è un grosso errore, diverso potrebbe essere il caso di esporla a 80 e svilupparla di conseguenza, in questo caso "tirarla" a 80 ASA proprio per usufruire di tempi di scatto leggermente più veloci.

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2016 ore 12:20

Diciamo chiaramente che la 50 si usava solo per i paesaggi, la 100 era un po' più duttile...

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2016 ore 14:04

Roby, oggigiorno a molti non piace la parola caccia e preferiscono parlare di fotografia naturalistica

Marcorik, io l'ho sempre usata alla sensibilità nominale, però ricordo che c'era chi la sottoesponeva a sistematicamente fino a 80ASA; ma allora (anni 80, primi 90), a parte qualche fortunato con portafoglio a soffietto, era un genere praticato da pochi veri appassionati di natura, spesso con limitate disponibilità economiche, di conseguenza la facevano da padrone catadiottrici e pochi universali 5.6-8, tutti poco contrastati e si doveva recuperare in qualche modo ;-)

La Velvia 100 è arrivata molto dopo, non ricordo di averla mai usata

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2016 ore 14:20

Sempre usata a sensibilità nominale.
La 100 è uscita molto tempo dopo e l'ho usata qualche volta.
I colori più belli li otteneva con il 21 superangulon della Schneider-Kreuznach.

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2016 ore 14:21

La Velvia 100 sviluppata nei bagni E6 (Kodak) non si può guardare, a causa della spiccata dominante rosso-mattone.
Trattata nei bagni originali Fuji CR56 restituisce una resa molto simile alla Velvia 50 ma con sensibilità doppia (ma è difficile trovare oggi chi usa i CR56).

La Velvia 100F anche nei bagni E6 porta a dei risultati a metà tra la Velvia 50 e la Provia 100F, cioè grana fine, colori meno belli della 50 ma con maggiore latitudine di posa grazie al minor contrasto.

Io ho cominciato ad usare la Velvia 50 dal Febbraio 1990 e la uso ancora oggi, ma bisogna stare attenti ai laboratori di trattamento.

Quanto alle sensibilità, se l'esposimetro della fotocamera è calibrato bene, allora 50 ASA vanno bene, soprattutto per i paesaggi.
Magari per i ritratti si possono anche adottare i 32 o 40 ASA per un incarnato meno "carico".

50 ASA - Dia scansionate in centro copie a Villach (Austria)

s32.postimg.org/78udaxmit/Lago_di_Braies_2.jpg

s31.postimg.org/qw4bhady3/Cimitero_di_Dobbiaco.jpg

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2016 ore 14:39

Sto leggendo i vostri consigli e discorsi con piacere ..

Potrei chiedervi qualcos'altro?
Io amo per lo più fare ritratti, al secondo posto paesaggi, poco del resto.
Ho sbagliato a prendere la velvia 50? Perché molti di voi sostengono sia solo per paesaggio. O dovrei sovraesporre un filo quando faccio ritratto? (Perché tradotto ciò che dice razius "per i ritratti si possono anche adottare 32 o 40 Asa " vuol dire questo giusto?)

Oppure per ritratti è meglio la 100 velvia, più rosata nei colori e meno contrastata?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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