| inviato il 29 Luglio 2016 ore 6:55
Si ,è così. |
| inviato il 29 Luglio 2016 ore 9:37
"La velvia esposta a 50 ASA per quello che mi risuta avendola usata tanto è già molto satura e contrastata di suo, sottoesporla è un grosso errore, diverso potrebbe essere il caso di esporla a 80 e svilupparla di conseguenza, in questo caso "tirarla" a 80 ASA proprio per usufruire di tempi di scatto leggermente più veloci."
(Non mi funziona il tasto "copia del mouse" e ho dovuto copiare a memoria, l'autore mi perdoni... Fastgiaco)
Niente di più vero. Se si vuole colori saturi e contrasto ancora più esaltato, con il diapositivo SI DEVE sottoesporre... e con la Velvia già una sottoesposizione di 0,5 f. dava dei colori molto saturi quasi da digitale (anche se con passaggi tonali più "morbidi").
La regola per le dia era: "esporre per le luci" Per il negativo: "esporre per le ombre"
Quello che taluni suggeriscono e cioè di esporre a 32 o 40 din dipende dal fatto che anche se la Fuji dichiarava 50 Asa esatti, mio avviso non lo erano: variavano, di poco ma variavano...
A quei tempi usavo per foto "serie" due tipi di dia: le Agfa 50 professional nei due formati (135 e 6x6) ma, mentre nelle Agfa (ah i tedeschi!...odiarli e amarli è un tutt'uno) all'interno degli scatolini erano dichiarate le effettive sensibilità (varriabili da 18 a 21 din ) nelle Velvia ciò non c'era. Usavo per le Agfa sviluppare in proprio con i bagni "proprietari", gli "NSatz". I bagni erano in polvere e in buste sottovuoto (ripeto: ah, i tedeschi...!) mentre le Velvia me le facevo sviluppare da una laboratorio professionale (quando uscivo dal laboratorio avevo mal di testa da costo).
Non trovavo molte differenze tra i colori Velvia e quelle delle Agfa professional: ad esempio i verdi e i rossi erano molto simili quello che non era simile, era che le Agfa costavano di meno...
Se posso dare un piccolo consiglio all'autore del post è quello di comperare da negozi che tengano le pellicole (tutte ma soprattutto le dia) negli appositi box refrigerati, perchè le pellicole professionali si distinguevano dal fatto che le emulsioni erano molto fresche (di fabbrica) e quindi più sensibili alle variazioni di temperatura....
Ovviamente se si tengono in casa vale la regola di porle nel comparto "verdura" del frigo e di toglierle almeno un'ora prima dell'uso.
Fatto questo, le dia in genere, le Velvia in particolare, danno grosse soddisfazioni...
Quanto al fatto ( par. Wikipedia) che professionisti usassero sottoesporle (le Velvia) dipendeva dal fatto che i tipografi (per quelle che venivano stampate) preferivano dia dai colori "robusti"
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| inviato il 29 Luglio 2016 ore 9:49
Se non prodcono più la multifunzione indicata da Giuliano puoi usare uno scanner tipo Epson 700/750; pur se non perfette le dia le scansiona discretamente bene. Qualche esempio lo trovi nella mia galleria "ultime 10 foto".
Sono dia di 35 e più anni fa e la Velvia è assente; a memoria sono quasi tutte Ilford...
P.S. anche l'uso di un soffietto e un 80 mm da ingrandimento (tipo Rodagon 5,6)...
oppure un grandangolare su una macchina digitale funzionano discretamente bene... |
| inviato il 29 Luglio 2016 ore 20:46
Io le Velvia le ho sempre esposte a 50 asa |
| inviato il 29 Luglio 2016 ore 21:02
Io le facevo sviluppare a 50 ma sottoesponevo di 1/3 1/2 di stop |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 8:38
Dal momento che usavo proiettarle, anch'io sottoesponevo un "cincinino..."
Proiettare dia 35 mm. era una goduria, ma la proiezione del 6x6 era qualcosa di inimmaginabile soprattutto per quei tempi! (anche oggi penso si difenderebbero bene...)
All'epoca avevo un proiettore Malinverno 6x6 e spesso proiettavo le dia intelaiate di una Mamiya 645...che dire, esperienze favolose...(non avendo i soldini per un proiettore Rollei 6x6, il Maliverno era l'alternativa per eccellenza e affiancato da un obiettivo 150 mm per proiezione della Rollei stessa, non me lo faceva rimpiangere troppo)
Bei Tempi! |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 8:50
Proiettando Kodachrome 64 e Velvia 50 a 100 pollici non ho trovato grandi differenze tra 35mm. e 6x6.
Le differenze erano macroscopiche nella stampa.
Già un A4 da 6x6 era nettamente meglio.
Il formato 35mm. ora ribatezzato pieno formato,
era molto più deficitario di un aps-c rispetto ad una FF di oggi. |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 13:18
Per quanto riguarda l'esposizione la mia Canon 50e l'ha riconosciuta in automatico a 50iso.
Per quanto riguarda le foto sono venute bene esposte a zero e a meno 0,5 stop. Sottoesposte di 1 o 2 stop erano leggermente scure. Su 36 foto ho esposto male solo 3 foto nel complesso sono molto soddisfatto.
Mi sono appuntato tutto nel taccuino così posso ricordare migliorare
Per le scansioni vorrei far una prova fotografandole .. Se non riesco cerco la multi funzione o lo scanner.. |
| inviato il 30 Luglio 2016 ore 15:08
Sono stato fortunato.....
Ho trovato una mp800 difettosa nella stampa ma che funziona benissimo come scanner.
Appena mi arriva ti farò sapere .
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| inviato il 31 Luglio 2016 ore 1:06
Grazie |
| inviato il 02 Agosto 2016 ore 8:22
Daniele, la tua Canon 50e l'ha settata in automatico a 50 ISO perché ha letto il codice DX che tutte le pellicole "moderne" possiedono (una sorta di codice a barre che puoi riconoscere dai quadratini bianchi o neri sul rollino).
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| inviato il 02 Agosto 2016 ore 14:18
Waw |
| inviato il 11 Agosto 2016 ore 18:28
Ragazzi con molta calma e inventiva ho costruito una scatoletta dove poggiare le dia, poi le ho illuminate dietro con un faretto a led manfrotto, e infine ho posizionato reflex con 50 summicron + tubi di prolunga su treppiede. Ho fatto le mie belle foto macro alle dia e le ho passate al PC.
Qui potete vedere i risultati:
www.juzaphoto.com/me.php?pg=174436&l=it
Che dire, non sono ancora al livello delle proiezioni, ma tutt'altra roba rispetto a quelle orribili scansioni!
Seppur i colori non sono gli stessi di quelli che vedo proiettando, almeno però stavolta sono nitide!
Altra cosa che perdono digitalizzate sono luci e ombre, la gamma dinamica si riduce molto.
La differenza con le scansioni di quel laboratorio è talmente tanta che nella galleria che vi ho linkato le ho proprio sostituite con le foto!
Che ne pensate?
Sono accettabili?
Ad ogni modo non ho fatto ovviamente delle dia per scansionarle ma ovviamente per gustarmele al proiettore Leica.
Ho trovato però utile digitalizzarle per condividerle con voi e crescere coi vostri consigli .. |
| inviato il 11 Agosto 2016 ore 20:01
Compra una Leica R......
Imposti l'esposizione su integrale e giochi con la correzione dell'esposizione.
In situazioni di alti contrasti e forte luce max +1
Se il soggetto è particolarmente scuro -1.
Avrò ca. 26000 dia di Velvia 50.....massimo ne sbagliavo una o due se proprio andava male.
A causa della poca latitudine di posa sei obbligato a stare nel range +1 e -1 quindi non è che puoi fare chissà quali correzioni. |
| inviato il 11 Agosto 2016 ore 21:51
Grazie Giuliano
Per curiosità ..ti sembrano meglio le foto che ho fatto alle diapositive rispetto alle scansioni che non erano buone del laboratorio? |
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