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Paracadute per Droni!


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avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2016 ore 18:32

Ok non è esattamente il post che vi aspettereste qui dentro, ma dato che spesso di parla (giustamente) di droni, lo segnalo:


avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2016 ore 22:53

Molto interessante, non solo da punto di vista del recupero del drone in caso di guasto, ma anche in termini di sicurezza. Qualche anno fa, ad un concerto, ne ho visto uno salire a grande altezza (non so se hanno adeguato la normativa), e non ho potuto fare a meno di pensare al danno che avrebbe potuto fare cadendo sulla folla compatta.

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2016 ore 23:12

Ad un amico è successo che esplodesse senza reale necessità. Si è giocato un drone da 1500 euro.

Questo sembra disegnato apposta per il Solo quindi sicuramente previene certe problematiche di quelli universali e che si montano in 'fai da te' (esistono da tempo tali sistemi).

Concordo che si debbano trovare dei metodi di discesa 'soft' in caso di guasto improvviso (o evento non previsto) e conseguente caduta. Ma devono essere almeno secondo il mio parere integrati e previsti dal costruttore.

avatarsenior
inviato il 08 Maggio 2016 ore 23:42



Eeeek!!!Eeeek!!!

avatarjunior
inviato il 08 Maggio 2016 ore 23:57

@ ankarai: però non tutti i droni sono di un costruttore. c'è un mercato molto florido di fai da te. io e un amico ne stiamo facendo uno spendendo una frazione dei droni "commerciali" usando componenti di qualità ben superiore...

inoltre se si segue la normativa e il buon senso il rischio che un drone guidato da gente normale ( senza "patentino") cada sulla testa della folla non esiste..per il semplice motivo che il drone non puoi (potresti) usarlo dove sono presenti raggruppamenti di persone.

Il paracadute lo abbiamo valutato ma PER ORA l'abbiamo scartato dal nostro progetto per vari motivi tra cui costo, incertezza del risultato, peso aggiuntivo. Interessante è la maggior sicurezza che hanno gli esa e ancor più gli ottacotteri grazie alla ridondanza di rotori e spesso anche di alcune parti elettroniche. teoricamente se a questi smettesse di funzionare un rotore non dovrebbero precipitare.

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2016 ore 8:51

@ ankarai: però non tutti i droni sono di un costruttore


e quindi scusa, Giovanni, ma che mi frega? Ogni costruttore progetterà il suo paracadute di sicurezza. Non capisco. Così come ogni costruttore usa un suo protocollo di comunicazione e sceglie metodi e modi (vedi quadri, esacotteri etc) ogni costruttore si attrezzerà per incorporare nei droni che vende il suo metodo di discesa 'soft' in caso di problemi.

Lasciami poi dire che quando si parla di oggetti che volano e che potenzialmente possono causare problemi a persone e cose (non tutti volano come me in montagna e non oltre i 500/700mt di distanza sempre in zone praticamente deserte - fatto salvo scoiattoli e cinghiali MrGreen ) il fai da te lo lascerei un attimo da parte a meno che poi si trasformi in progetto brevettato ed omologato.

Per gli esacotteri i motori che devono andare KO prima della caduta sono 2. Quindi sicuramente la ridondanza è benvenuta.

Ma, non si considera mai un'eventualità, quella di un difetto improvviso della batteria in volo: quindi anche 10 rotori sarebbero del tutto ininfluenti (ed una batteria quando molla, lo fa di colpo).

Come dico sempre bisogna avere del sale in zucca ed un po' di fortuna. Ma soprattutto sale in zucca, visto che si portano in volo oggetti (parlo di livello amatoriale) che comunque sono intorno al kg e mezzo.

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2016 ore 9:00

Per operazioni critiche la rindondanza infatti dovrebbe esserci su tutto, rotori, scheda controllo, gps e sopratutto batterie... ne ho visti lavorare addirittura con rindondanza di radio e trasmettitore radio.

avatarsenior
inviato il 09 Maggio 2016 ore 9:31

Io intendevo droni amatoriali ed usati da utenti privati che almeno nella mia idea sono quelli più 'pericolosi'.

Chiaro che su droni dai 5k a salire, ci saranno accortezze e finezze che su droni da 1k non si trovano.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2016 ore 8:37

Quello del video che è caduto durante la gara di scii a me sembra un esa.. Non certo un piccolo quadricottero..quindi ridondanza a parte.. Direi che tutti hanno un buon margine di rischio, sia che siano da 1k o da 7 k euro

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2016 ore 8:49

E' (era MrGreen) un drone da 10kg.

Il × che lo guidava (non trovo altro nome) doveva starsene ai lati, ma piano piano ci ha preso gusto... Tra l'altro era la prima volta che ne usavano uno per riprese in coppa del mondo di sci, quindi vai a sapere che cavolo è successo per venir giù così di schianto.

A me sembra quasi abbia premuto il pulsante dello stop motori per eliminare il sciatore Cool

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2016 ore 10:50

Non avevo visto la gara ... era un drone GROSSO ... se l'avesse preso sarebbero stati ..zzi amari.

avatarjunior
inviato il 11 Maggio 2016 ore 11:18

e quindi scusa, Giovanni, ma che mi frega? Ogni costruttore progetterà il suo paracadute di sicurezza. Non capisco. Così come ogni costruttore usa un suo protocollo di comunicazione e sceglie metodi e modi (vedi quadri, esacotteri etc) ogni costruttore si attrezzerà per incorporare nei droni che vende il suo metodo di discesa 'soft' in caso di problemi.

che ogni costruttore progetti un paracadute ideale per i propri droni sono sicuramente concorde che sia una strada importante da seguire.
ma secondo me lo sviluppo di quelli universali che funzionino in modo efficace è altrettanto importante proprio visto che in questo ambito il "fai da te" è molto diffuso. (che poi anche alcune piccole società che costruiscono quadri esa e ottacotteri alla fine non fanno altro che fare "assemblaggio" di vari pezzi... certo non sto parlando di dji e simili..)
ovvio che deve essere fatto con sale in zucca, con componentistica di qualità, ecc.

Lasciami poi dire che quando si parla di oggetti che volano e che potenzialmente possono causare problemi a persone e cose (non tutti volano come me in montagna e non oltre i 500/700mt di distanza sempre in zone praticamente deserte - fatto salvo scoiattoli e cinghiali MrGreen ) il fai da te lo lascerei un attimo da parte a meno che poi si trasformi in progetto brevettato ed omologato.


il fai da te negli oggetti volanti è sempre stato molto diffuso. che questo sia giusto o sbagliato non sta a me dirlo. la legge al momento lo permette. nel mio piccolo, al momento spendendo meno di un phantom ho un drone che ha una componentistica e performance nettamente superiori.
il punto chiave e fondamentale è avere la testa di usarli nei posti idonei come da te scritto.
Secondo me il dovere farsi un bel culo x progettarlo, costruirlo, settarlo ti porta a stare molto cauto sia nell'uso sia nel scegliere dove volare, rispetto al classico phantom regalato ai bambini usato il giorno di natale in mezzo alle case x provare il giocattolo nuovo.


Per gli esacotteri i motori che devono andare KO prima della caduta sono 2. Quindi sicuramente la ridondanza è benvenuta.

Ma, non si considera mai un'eventualità, quella di un difetto improvviso della batteria in volo: quindi anche 10 rotori sarebbero del tutto ininfluenti (ed una batteria quando molla, lo fa di colpo).


spesso andando su di rotori le batterie, e molte componenti elettroniche, diventano 2 o cmq ridondanti. penso che sarà la strada che seguiremo con il nostro drone "fai da te" puntando a medio termine almeno ad un esa con ridondanza di vari componenti.


Come dico sempre bisogna avere del sale in zucca ed un po' di fortuna. Ma soprattutto sale in zucca, visto che si portano in volo oggetti (parlo di livello amatoriale) che comunque sono intorno al kg e mezzo.

concordo 100%

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2016 ore 11:56

...che ogni costruttore progetti un paracadute ideale per i propri droni sono sicuramente concorde che sia una strada importante da seguire...

Non solo per i droni. L'idea è talmente buona che è allo studio da tempo per accrescere la sicurezza del volo ordinario con pilota. Lo spazio passeggeri sarebbe inserito in una "cella" a prova di incendio e con determinate caratteristiche di resistenza strutturale autonoma, che in caso di avaria non gestibile si staccherebbe dal resto e ricadrebbe con un paracadute. Sedili eiettabili non sono soluzioni praticabili ovviamente per i voli di linea (per diversi buoni motivi). Non si può garantire il controllo del punto di discesa ma le probabilità di salvarsi crescono in maniera enorme.

In fondo l'idea non è nuova (vedi recupero capsula missioni Apollo).



avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2016 ore 14:10

la legge al momento lo permette. nel mio piccolo, al momento spendendo meno di un phantom ho un drone che ha una componentistica e performance nettamente superiori.


la legge al momento mi pare ti permetta di far volare il tuo drone dentro il campo di un associazione di aeromodellismo se hai l'iscrizione alla stessa.

il punto chiave e fondamentale è avere la testa di usarli nei posti idonei come da te scritto


che poi non sei comunque in regola eh!

rispetto al classico phantom regalato ai bambini usato il giorno di natale in mezzo alle case x provare il giocattolo nuovo.


bè dai no... a meno di genitori stupidi e facoltosi.

Se e quando ti andrà condividi il tuo progetto (nel senso di foto al modello e qualche video di volo eh, non disegni etc) sarebbe fantastico.

Ciao.

avatarjunior
inviato il 11 Maggio 2016 ore 16:04

la legge al momento mi pare ti permetta di far volare il tuo drone dentro il campo di un associazione di aeromodellismo se hai l'iscrizione alla stessa.

che poi non sei comunque in regola eh!


mmm ho letto recentemente il regolamento enac e mi pare di capire diversamente.
ti inserisco due spezzoni del rogolamento enac.
"REGOLAMENTO
MEZZI AEREI A PILOTAGGIO REMOTO
Edizione 2 del 16 luglio 2015
Emendamento 1 del 21 dicembre 2015
Art. 1
I mezzi aerei a pilotaggio remoto impiegati o destinati all'impiego in operazioni specializzate o in attivita? scientifiche, sperimentazione e ricerca, costituiscono i Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) e ad essi si applicano le previsioni del Codice della Navigazione secondo quanto previsto dal presente Regolamento.
4. Gli Aeromodelli non sono considerati aeromobili ai fini del loro assoggettamento alle previsioni del Codice della Navigazione e possono essere utilizzati esclusivamente per impiego ricreazionale e sportivo. Pur tuttavia, il presente Regolamento contiene specifiche disposizioni e limitazioni applicabili all'impiego degli aeromodelli, per l'uso dello spazio aereo e a garanzia della sicurezza di cose e persone al suolo e degli altri mezzi aerei."

"Aeromodello: dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente per scopi ricreativi e sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo autonomo, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell'aeromodellista, senza l'ausilio di aiuti visivi."

"Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto (SAPR): sistema costituito da un mezzo aereo (aeromobile a pilotaggio remoto) senza persone a bordo, utilizzato per fini diversi da quelli ricreativi e sportivi, e dai relativi componenti necessari per il controllo e comando (stazione di controllo) da parte di un pilota remoto."

io da questo inizio capisco che il "drone da hobby" ricade nel regolamento degli aromodelli che ti riporto di seguito sempre dal medesimo regolamento:

"SEZIONE VII Aeromodelli
Art. 35
Generalita?
1. L'aeromodellista ai comandi dell'aeromodello ha la responsabilita? di utilizzare il mezzo in modo da non arrecare rischi a persone o beni a terra e ad altri utilizzatori dello spazio aereo, mantenere la separazione da ostacoli, evitare collisioni in volo e dare la precedenza a tutti.
2. L'aeromodellista e? responsabile di ottemperare agli obblighi relativi e a ottenere le eventuali autorizzazioni per l'utilizzo dello spettro elettromagnetico impegnato dal radiocomando.
3. Non e? richiesta riserva di spazio aereo se:
a) gli aeromodelli hanno le seguenti caratteristiche:
1) massa operativa al decollo minore di 25 kg;
2) massima superficie alare di 500 dm2;
3) massimo carico alare di 250 g/dm2;
4) massima cilindrata totale dei motori a pistoni di 250 cm3; o massima potenza totale dei motori elettrici 15 kW o massima spinta totale dei motori a turbina di 25 kg (250 N) o massima potenza totale motori turboelica 15 kW;
5) a volo libero o a volo circolare vincolato;
6) aerostati ad aria calda con peso totale del contenitore di gas trasportato per i bruciatori non superiore a 5 kg; e
b) l'attivita? rispetta i seguenti requisiti:
1) sia effettuata di giorno e l'aeromodellista mantenga il continuo contatto visivo con l'aeromodello, senza l'ausilio di dispositivi ottici e/o elettronici;
2) sia effettuata in aree opportunamente selezionate dall'aeromodellista, fino ad un'altezza massima di 70 m AGL entro un raggio massimo di 200 m, in zone non popolate, sufficientemente lontano da edifici, infrastrutture e installazioni;
3) al di fuori dell'ATZ di un aeroporto, oppure ad una distanza superiore a 5 Km dall'aeroporto (ARP o coordinate geografiche pubblicate), laddove non sia istituita una ATZ a protezione del traffico di aeroporto;
4) al di fuori dei CTR;
5) al di fuori delle zone regolamentate attive e delle zone proibite.
4. Nel caso non siano soddisfatti uno o piu? criteri del precedente comma 3, le attivita? degli aeromodelli devono svolgersi all'interno delle aree istituite da ENAC per le attivita? aeromodellistiche oppure, in alternativa, in spazi aerei segregati. Permane l'obbligo dell'attestato di aeromodellista con abilitazione al pilotaggio di aeromodelli rilasciato dall'Aero Club d'Italia nei casi di voli ad altezze superiori a 70 m AGL.
Nel caso non siano soddisfatte le limitazioni sul peso e sulla potenza di propulsione di cui al comma 3a), l'operatore deve avere almeno 18 anni e deve essere titolare dell'Attestato di aeromodellista rilasciato dall'Aero Club d'Italia.
5. In presenza di traffico interferente di altro utilizzatore dello spazio aereo, l'aeromodello non ha diritto di precedenza e deve essere portato ad una altezza di sicurezza tale da non interferire con l'altro aeromobile.
6. L'aeromodellista deve rispettate le eventuali disposizioni emesse dalle amministrazioni locali competenti.
7. Su un aeromodello utilizzato in un luogo aperto al pubblico non possono essere installati dispositivi o strumenti che ne configurino l'uso in operazioni specializzate.
8. Le manifestazioni aeromodellistiche e l'esercizio degli aeromodelli nel corso delle manifestazioni aeromodellistiche devono essere effettuati in ottemperanza alle disposizioni emesse dall'Aero Club d'Italia.
9. Non rientrano nelle prescrizioni del presente Regolamento, gli aeromodelli a volo libero classe FAI F1 con massa minore a 1,5 kg, quelli a volo vincolato circolare e quelli utilizzati in luoghi chiusi, “spazio indoor”.
[Emendamento 1 del 21/12/2015] "

da quanto capisco io di limiti ce ne sono davvero pochi se l'utilizzo è amatoriale e non con scopo professionale.
qui invece un link del corriere che fa il sunto post nuovo regolamento:
www.corriere.it/tecnologia/provati-per-voi/cards/nuovo-regolamento-ena


Se e quando ti andrà condividi il tuo progetto (nel senso di foto al modello e qualche video di volo eh, non disegni etc) sarebbe fantastico.

Ciao.
quando sarà ultimato in alcuni particolari sicuramente!! (adesso come adesso stiamo lavorando sulla gimbal e sul sonar).
il "telaio" l'abbiamo costruito in 3D per avere la possibilità di modificarlo in base alle nostre scelte.
a presto;-)

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