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Chicago: the frozen city


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Chicago: the frozen city, testo e foto by Nik91. Pubblicato il 23 Novembre 2015; 36 risposte, 8246 visite.


"Io penso che sia così che è iniziato a Chicago. Un gruppo di persone a New York ha detto, "Cavoli, mi sto godendo il crimine e la povertà, ma non fa freddo abbastanza. Andiamo ad Ovest" - Richard Jeni




Partiamo da un presupposto,l'inverno a Chicago e nel Midwest in generale è un inverno vero e proprio,rigidissimo,con temperature che in italia si registrano giusto sul Monte Bianco. La città è collocata sul margine occidentale del lago Michigan che fa parte dei grandi laghi Americani situati sul confine nordorientale statunitense con il Canada,la collocazione piuttosto a nord unita al fatto che non esistano barriere naturali come ad esempio catene montuose spiega il perché dei venti gelidi che sferzano costantemente la città, da qui il nome di "Windy City". Detto questo, se saprete resistere alle temperature assassine (io personalmente ho visto scendere il termometro fino a -37) e al vento gelato che soffia come al circolo polare,potrete godere di una fantastica città che mai come d'inverno riesce a dare un senso al suo soprannome "Heart of America".




Se non siete mai stati negli States la cosa che vi colpirà di più arrivando al Chicago O'Hare International Airport sarà la quantità di luci che vedrete dall'aereo,rispetto ai nostri standard nazionali diciamo che sorvolare la pianura Padana è come farsi un giro sopra la Lapponia in proporzione alle galassie luminescenti che vi sembrerà di scorgere dall'aereo transitando sù Chicago,Boston o New York.
Una volta arrivati a terra e aver sentito sulla pelle la pungente brezza che scende dal Canada vi verrà voglia di salire al volo sul taxi più vicino e farvi portare in albergo,se siete fortunati e avete prenotato in uno dei tanti fantastici hotel del centro, dopo circa dieci minuti dall'inizio della vostra corsa comincerete ad ammirare e capire l'altra grandissima differenza con l'Europa ovvero l'impressionante skyline che vi si parerà davanti.
E sarà proprio qui che a bocca aperta ammirerete l'imponenza della città con più grattacieli d'America(si,anche io come quasi tutti pensavo fosse New York) e le sagome imponenti della Willis Tower ex Sears alta oltre 400 metri,della slanciata ed elegante Trump Tower e del colosso d'acciaio nero, il John Hancock Center.




Una volta smaltito il jet lag ed essersi fatti una bella dormita è finalmente ora di vestirsi a strati come una cipolla ed uscire in strada, se sarete "sfortunati" incapperete in una delle tante nevicate più o meno pesanti che mostreranno scorci di un'America profondamente divisa, tra le spettacolari luci e vetrine del Magnificient Mile (la lunga via che attraversa il centro di Chicago) e una altissima quantità di senzatetto che stentano al gelo, negli angoli delle strade al fianco di costose boutique, e proprio in questa atmosfera tetra che potrete cominciare a cogliere le grandi contraddizioni di una terra che ad alcuni offre tutto e ad altri niente.
Se invece sarete cosi "fortunati" da aprire gli occhi e vedere un sole abbagliante potrete godere di uno spettacolo unico al mondo, l'intero lago Michigan (che per intenderci ha le dimensioni di un piccolo mare) ricoperto di ghiaccio e neve,tanto da non sembrare un lago,ma un'infinita distesa innevata che si scontra con lo scuro acciaio dell'imponente John Hancock Center, che per chi lo ha visto ricorda film tipo The day after tomorrow.




Dopo essersi completamente ghiacciati tutta la mattina camminando, ed avere un principio di congelamento alle mani per poter usare la macchina fotografica, credo sia giusto concedersi un bel pranzo per ristorare anima e corpo. Ecco però che sorge un altro problema, a Chicago si mangia malissimo, a differenza di New York che probabilmente essendo una metropoli ben più cosmopolita offre di tutto a prezzi accessibili, a Chicago ci sono solo tre/quattro scelte fattibili: fast food(e di questi c'è l'imbarazzo della scelta, dai più famosi Mc'Donalds,Burger king e KFC ai più strettamente americani Wendy's,Auntie Annies e Dunkin Donuts),ma una cosa è certa, dopo 5/6 pasti in questi posti il vostro fegato alzerà bandiera bianca.
La seconda scelta è andare in uno dei tanti ristoranti etnici presenti di cui il 90% presentano cibarie che danno meno fiducia di quelle presenti su una bancarella nella campagna intorno a Bangkok. La terza scelta è la famosissima e richiestissima in tutta America, Chicago's stuffed pizza che definirla un abominio culinario sarebbe farle un complimento,si tratta di una specie di torta alta 6/7 centimetri condita come una pizza, che sinceramente porta giusto il nome di quest'ultima. Infine come ultima scelta potrete scegliere uno dei tanti ristoranti chic (molti con cucina italiana o francese) di cui non metto in dubbio l'ottima cucina ma che sconsiglio vivamente al viaggiatore attento al portafoglio.
Ebbene ora che si è sazi e rinvigoriti, nel mio caso da un bel panino da 10000kcal, si può tornare fuori ad affrontare il grande freddo con ritrovata determinazione, ora potrete scegliere se farvi trasportare dalla vibrante arte della città e quindi andare in cerca di una delle tante installazioni artistiche presenti tra cui il famosissimo "Cloud gate" anche detto "The Bean" (per la sua forma a fagiolo) dell'artista Anish Kapoor che impressiona per la sua capacità di riflettere i grattacieli circostanti, oppure potrete addentrarvi nei meandri dell'Art institute of Chicago che raccoglie una delle più grandi collezioni artistiche americane.
Se invece siete dei fan dello sport potrete scegliere di visitare uno dei tanti ed impressionanti stadi quali il leggendario Wrigley Field casa dei Chicago Cubs che nel 2014 ha compiuto 100 anni o l'imponente Colosseo moderno che porta il nome di Soldier Field con tanto di enorme facciata in stile Romanico che più americano di così non può essere.




Se sarete stati così determinati da essere ancora in giro a piedi all'arrivo della sera, avrete modo di essere abbondantemente ripagati dal favoloso spettacolo che vi offrirà il sole calante, che tuffandosi dietro ai grattacieli verrà riflesso su ogni vetro di questi giganti d'acciaio e sul poco d'acqua del Chicago River (fiume che attraversa Chicago e sfocia nel lago Michigan) che non è completamente congelato.
Dopo aver ammirato a lungo questo spettacolo incredibile, vi accorgerete che la mezz'ora spesa a fotografare e osservare il tutto starà cominciando a farsi sentire sui vostri poveri corpi, che privati anche del tenue calore solare grideranno vendetta e desiderio di un luogo chiuso, e allora quale luogo migliore se non uno dei tanti enormi centri commerciali o la visita ad uno dei due "balconi sulla città"?
Il primo è il John Hancock Observatory, situato al penultimo piano del suddetto grattacielo, che vi farà rimanere a bocca aperta davanti allo spettacolo della città e dei suoi grattacieli totalmente illuminati da una parte, e l'infinita oscurità che sovrasta l'immensa sagoma del lago Michigan dall'altra.
Il secondo è lo Skydeck che si trova quasi alla sommità della Willis Tower (grattacielo che è stato fino al completamento della Freedom Tower di New York il più alto d'America) è una sorta di gabbia di vetro che esce dalla sagoma del grattacielo, permettendo a chi decide di avventurarcisi di camminare letteralmente nel vuoto,il suolo della gabbia infatti è totalmente in vetro come il resto della struttura,quindi ,anche se non offre un panorama spettacolare quanto quello del John Hancock, è comunque un esperienza unica nel suo genere e sicuramente non adatta ai deboli di cuore.




Ci sono veramente tantissime cose che potrete fare in una metropoli come questa, dal farvi una bella bevuta in uno dei tanti locali, a camminare lungo il Navy Pier (ex molo militare lungo circa un chilometro che ora è adibito a luna park e centro commerciale) al vedervi una partita dei leggendari Chicago Bulls all'Union Center (l'enorme palazzetto sportivo utilizzato per partite di hockey e basket) oppure farvi una gustosa colazione in una delle tipiche tavole calde Americane come la Pancake's House, ma se volete un consiglio,se volete vedere l'America delle pubblicità anni 50 e delle serie TV con cui, vista la mia giovane età sono cresciuto, prendete la metropolitana sopraelevata dal centralissimo Loop (una specie di anello ferroviario che si estende nel centro di Chicago e in cui convergono tutte le linee metropolitane della città) e rimaneteci sopra per parecchie fermate fino al quartiere di Oak Park (una zona residenziale anche conosciuta per la casa/studio del famoso architetto Frank Lloyd Wright) e cominciate a girare a caso tra i vialetti alberati,gustandovi case addobbate in pieno stile natalizio, bambini che si lanciano palle di neve, fragranti odori di camini accesi, insomma guardate con i vostri occhi quello che gli Statunitensi,con tanta fierezza chiamano, "il sogno Americano"




Arrivato dunque il giorno del ritorno a casa, mentre sarete sul taxi che vi porterà all'aeroporto (sempre che sia aperto viste le innumerevoli tempeste di neve) sarà ora di fare il bilancio di quello che avete visto.
Allora capirete che pur non essendo frizzante e in continuo rinnovamento come New York, pur non essendo elegante e raffinata come Boston o San Francisco, Chicago rimarrà la più autentica rispetto allo spirito Americano, al contempo, ricca e povera, affascinante e decadente, cosmopolita e razzista, progressista e retrograda, insomma potrei andare avanti all'infinito, ma il succo è, che se siete in cerca di una città che vi mostri il vero volto dell'America, l'avete trovata.


Nicola Fea scrive di sè: "sono uno studente universitario nato a Piacenza nel 1991, appassionato di fotografia da circa 5 anni e innamorato di viaggi da quando ne ho memoria,questo grazie ai miei genitori che sin dall'infanzia mi hanno portato con loro in giro per il mondo, e condiviso con me la loro passione, che ho fatto mia.
Da quando ho raggiunto l'età della ragione, cerco ogni anno di macinare chilometri in giro per l'europa e il mondo, in compagnia della mia fidanzata e dei miei amici."




Risposte e commenti


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avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 14:27

Racconto e foto favolose!!!
Bravo

avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 14:40

Bel documentario..Bravissimo! Cool

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 14:42

Interessante racconto con foto dense di atmosfera, complimentiSorriso

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 14:45

bellissimo articolo,bellissime foto che ormai si vedono raramente che mi ha fatto rivivere molti ricordi di gioventù,bravo!!!

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 14:46

Mi è proprio piaciuto quest'articolo! Complimenti anche per quest'esperienza vissuta...

avatarsupporter
inviato il 23 Novembre 2015 ore 15:06

Bello l'articolo accompagnato da fotografie che lo descrivono perfettamente. Complimenti

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 16:52

Davvero complimenti, sembra un film.

avatarjunior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 16:55

Bello bello bello! Coinvolgente.
E bellissime le foto.

avatarsupporter
inviato il 23 Novembre 2015 ore 17:22

Bravissimo sia nel raccontarci il tuo viaggio sia nel farcelo vedere con delle bellissime foto piene d'atmosfera. E complimenti per aver affrontato i -37°!!

ciao Tiziana

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 17:56

Fantastico!
Racconto spettacolare. Immagini da... brivido. MrGreen
Gallerie stupende.
Complimenti.

avatarsupporter
inviato il 23 Novembre 2015 ore 18:00

Ciao Nicola, bell'articolo e soprattutto simpaticissimo il racconto che hai saputo esporre in modo originale e divertente Sorriso
Il tutto corredato anche da belle foto.

Compimenti

avatarsupporter
inviato il 23 Novembre 2015 ore 18:57

interessante il tuo racconto, accompagnato da belle foto
complimenti
ciao
Donatella

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 19:09

Bravo, bello e appassionante racconto!

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 19:36

Città fantastica, la seconda dopo San Francisco che vorrei visitare davvero bene...Ma troppo freddo!!! Madonna potrei morire a quelle temperature!!! MrGreen
Ottimo articolo!!!

Ciao!!!

avatarsenior
inviato il 23 Novembre 2015 ore 21:09

bell'articolo, anche io mi sono innamorato di Chicago... per me la più bella di tutte quelle che ho visto... leggendo mi hai fatto venire voglia di tornaci per rivederla in inverno immersa nel ghiaccio... MrGreen

PS: non è vero che si mangia male dai, per me hai avuto sfortuna... Sarà che a me la deep dish pizza è piaciuta, e cmq volendo per i palati più raffinati c'è sempre il ristorante di Graham Elliot MrGreenEeeek!!!;-)





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