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Perchè fotografare?







avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2015 ore 12:22

Perché fotografare?
Tralasciando l'ovvio (perché mi diverto, perché voglio conservare i miei ricordi etc.), è la regina di tutte le domande, la questione centrale, e da sola spazza via metà delle discussioni passate, presenti, future.
Una risposta a questa domanda ci può consentire di vedere finalmente chiaro, e tante nostre scelte diventano solo logiche conseguenze, a cascata, quasi automatiche. Tutto diviene più profondo, forse all'inizio più difficile ma poi.... più facile.

Riporto lo stralcio di una breve riflessione del mio amico Giuseppe Pagano
pensierifotografici.wordpress.com/2015/03/03/vita-e-fotografia/ (consiglio di leggere anche i link proposti nell'articolo) che mi sembra vada dritto al nocciolo della questione:

"...Il percorso artistico che dall'autenticità approda allo spessore può sicuramente battere infinite strade, ma la direzione scelta non può non influire sulla profondità finale dell'opera, sulla sua capacità di porre domande.
A fronte di tanti progetti - come definirli - di respiro circoscritto, una ricerca fotografica indirizzata a temi esistenziali, che lasci trapelare quanto più è nascosto o cerchiamo di nascondere può sfociare in una fotografia veramente alta. Anzi, che più alta non si può.
Non è un problema di soggetto, è semmai questione di capacità e coerenza nel costruire un filo portante, persino trasversale, che trascenda la quotidianità e rifletta per un istante il nostro porsi e interrogarsi sul breve taglio di luce che è la nostra vita.
Scartare gli appesantimenti e l'effimero, il contingente che dura una mostra, un articolo o poco più, per lasciare spazio al silenzio e al tempo, dove può emergere il battito sordo dell'esistenza. E allora anche la risposta alla domanda: "perché fotografare?" prende forma, rende viva e pulsante la nostra produzione, inattaccabile - foss'anche una tappa intermedia - dal rullo compressore del tempo e dalla sensazione di averlo sprecato."

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2015 ore 19:58

Tema che se sviluppato a dovere può davvero aiutarci, tutti, a comprendere qualcosa di più.
Intorno alla fotografia e forse a noi stessi...

Mi riprometto di partecipare attivamente, appena avrò un pizzico di tempo in più.
Per ora dico solo una cosa, che credo si leghi in qualche modo alle cose che hai portato, Franco, come citazione...

Faccio sempre fatica ad appassionarmi all'idea, molto in voga, del "progetto" (termine che trovo ormai svuotato in larga parte, di un utile significato).
Credo invece sempre di più al progetto complessivo, umano prima di tutto, del soggetto fotografante, cioè di noi stessi. In divenire costante, consapevole che non è una qualche realizzazione "finita" lo scopo, ma piuttosto un incessante e vivo divenire.

Buona serata
F

avatarsupporter
inviato il 19 Marzo 2015 ore 20:31

Perchè mi diverto ed è il mio lavoro, a volte le due cose si combinano pure ed è il lato buono, quello brutto è che non si stacca mai;-)MrGreen

Ok stavo scherzando, ma non troppo, non maledirmi Franco !!MrGreenMrGreen

Si fotografa per raccontare, per trovare ed esprimere una propria visione di cose, persone, paesaggi portando un po di se entro i soggetti ed un po' dei soggetti dentro di se, per curiosità, mandando lo sguardo in profondità si colgono aspetti che altrimenti sarebbero sfuggiti, sempre alla ricerca di novità.
Ciao.

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2015 ore 20:47

é un linguaggio. c'è chi parla in un modo, chi in un altro. My two cents.

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2015 ore 21:00

Perchè blocchiamo con la luce per "sempre" un attimo, che riviviamo, o facciamo rivivere alle persone che amiamo, al pubblico, per piacere, o per lavoroCool

user39791
avatar
inviato il 19 Marzo 2015 ore 21:05

Io fotografo perché mi diverto e perché solo quando fotografo non "penso", e "penso" che il non "pensare" quando non serve "pensare" (e serve di rado) sia la condizione naturale dell'essere umano. Quando fotografo lo faccio di istinto, non ho progetti fotografici complessi e mai ne avrò. Quando fotografo sono in pace con me stesso e non mi capita spesso con altre attività.

avatarjunior
inviato il 19 Marzo 2015 ore 21:11

Se si deve tralasciare l'ovvio, cioè che si può fotografare per divertimento, o per svago o per motivazioni "semplici e banali " come cercare di mettere in uno scatto un bel momento della nostra vita, diventa ovvio che questa non sarà una discussione per amatori o fotografi "all'acqua di rose". Non penso che in questo forum ci siano solo professionisti o amatori evoluti, e non penso che tutti quelli che vivono di fotografia ci si siano accostati già con le idee chiare di chi guarda indietro dopo aver fatto un lungo percorso.
Certe cose, e prendo spunto dalla vita ( di cui la fotografia fa parte), si sviluppano, nascono, si radicano strada facendo. Grandi fotografi o grandi artisti magari sono stati mossi o spinti da banalissimi motivi, e magari neanche loro sono o sono stati consapevoli di loro stessi.

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2015 ore 22:42

Non solo il divertimento, per me la fotografia è un momento di relax... mi piace stare all'aria aperta, camminare e basta.

avatarsupporter
inviato il 19 Marzo 2015 ore 22:54

Dimenticavo, l'articolo di Giuseppe l'avevo già letto e ho trovato molto interessante anche la lettera che viene segnalata.
saramunari.wordpress.com/2015/02/27/lettera-di-stephen-shore-ad-un-suo

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2015 ore 23:28

Si Caterina, hai fatto bene a linkare la lettera di Shore. Lì c'è il punto di partenza (soprattutto ciò che andrebbe evitato) e credo ci sia poco da confutare.
Non credo siano concetti riservati solo a professionisti ed amatori evoluti. Chiunque, anche un principante, prima o poi si chiede: "perché fotografo, cosa voglio fotografare?". Anche il più banale divertimento propone di scalare uno step dietro all'altro.
Anch'io, Francesco, intendo per "progettualità" quello che tu definisci in senso più ampio
progetto complessivo, umano prima di tutto, del soggetto fotografante, cioè di noi stessi. In divenire costante, consapevole che non è una qualche realizzazione "finita" lo scopo, ma piuttosto un incessante e vivo divenire.

Sono completamente d'accordo ed è il senso di questa discussione.

avatarsenior
inviato il 19 Marzo 2015 ore 23:39

Io faccio fotografia per lavoro oltre che per divertimento.
Quando scatto cerco di imprimere nella foto che faccio il mio punto di vista sulle cose o sulle persone, cercando di far emergere con forza i tratti che più mi piacciono o non piacciono di ciò che fotografo.
E' un modo per comunicare quello che apprezzo o meno, non con le parole che il vento se le porta via, ma con luce e colori. Finisce che dei soggetti che fotografo, alle volte mostro solo un dettaglio.

user18646
avatar
inviato il 19 Marzo 2015 ore 23:56

Quando ero giovane, mi piaceva già la fotografia ma...non avevo tempo...non trovavo il tempo....ci voleva troppo tempo.
Ora che sono molto meno giovane...lo rincorro...il tempo, per fermarlo con le immagini.
E qualche volta riesce...anche a me...e sono felice mentre Lui inesorabile...scorre.
Voi che siete più giovani...fermatelo più che potete...perchè dopo non avrete...più tempo.

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2015 ore 0:02

Per me fare foto è terapeutico per la mia anima, per conoscere e conoscermi, è bello sentirsi appagati
nell'osservare e congelare degli attimi molto intimi della nostra esistenza. E' una ricerca interiore
profonda e continua, una affannosa fame di vedere e sapere, alla ricerca continua della pace degli
occhi e dell'anima. Stare da soli con la macchina fotografica è un piacere quieto e sublime. Fotografo
da tantissimo tempo da puro amatore, e mi procura una sensazione di felicità e curiosità che egoisticamente
mi appaga.

avatarsenior
inviato il 20 Marzo 2015 ore 0:18

Fotografare perche' e' bello fermare quegli attimi, quelle scene, la cui vista ha provocato il desiderio di immortalare quel momento, perche' se e' proprio quello ha colpito e non un altro, se ci e' "venuto incontro", significa che c'e' assonanza fra quel che si vede e l'insieme puntuale della cultura e delle esperienze. Perche' e' bello elaborare, stravolgere, ricavare nuove immagini in postproduzione, anche solo per puro divertimento.
A me piace anche ritornare negli stessi luoghi a distanza di tempo, rivedere le stesse scene, constatare se mi provocano sensazioni diverse, accorgermi magari di notare nuovi spunti e attrazioni, scorci che prima non avevo notato.
Mi piace prendere spunto da chi e' piu' evoluto, o da foto famose o stimolanti per me.
Mi serve rivedere le mie foto per poterle mettere in discussione, eliminarle o confermarle, perche' il processo che ti permette di progredire divertendoti passa per l'autoanalisi e l'autocritica.

....il tutto,...a oggi. Domani, magari sara' diverso.;-)

avatarjunior
inviato il 20 Marzo 2015 ore 0:41

Visti i risultati me lo chiedo spesso...MrGreen

Scherzi a parte... diciamo che il motivo è mutato nel tempo ed è cambiato anche il mio approccio globale alla fotografia, a partire da quello che ho più voglia di fotografare sino all' "esigenza" (intesa in molti modi) sulla scelta delle persone a cui mostrare le foto. Credo che il cambiamento sia ancora in corso e questo a volte è uno stimolo, altre un po' mi disorienta; spero di trovare, prima o poi, un punto di partenza (stavo per scrivere, erroneamente, di arrivo...).
Qualcosa che possa essere vagamente assimilabile a un "progetto", ce lo avrei anche in mente, ma non ho assolutamente il tempo di dedicarmici; per progetto intendo una storia, senza nessuna pretesa di "opera che trascenda la quotidianità o che sia ricerca fotografica su temi esistenziali". Io non ne sarei di certo in grado, ma credo anche che di Salgado, in giro, non ce ne siano poi molti...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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