| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 16:26
ho avuto la fortuna di fare la gavetta in uno studio di grafica, sono stato chiamato per un mio cortometraggio animato e lo studio non aveva animatori: ero quindi in una posizione bizzarra, al tempo stesso stagista e capo animatore, sono stati 6 mesi moolto intensi, ma mi pagavano perchè il mio lavoro andava in produzione. trovo da veri villani avere stagisti e insegnare loro il mestiere, ma non pagarli. mi spiego a scanso di equivoci: se ti prendi uno stagista e fuori dall'orario lavorativo gli insegni il mestiere, gli fai lezione per avere poi un assistente ci sta pure che non lo paghi, anzi è un corso di formazione gratuita ma ci può stare se le lezioni riguardano un progetto personale non legato a dinamiche commerciali.
d'altro canto mi pare sfruttamento prendere uno stagista, farlo lavorare per un prodotto commerciale e non riconoscere un compenso all'aiuto ricevuto, anche se è un cane ed è buono solo a far fotocopie.
Inoltre pagare qualcuno per un lavoro rinsalda un legame di responsabilità, non mi fiderei mai a chiedere ad un aiutante di lavorare gratis, mancherebbe la coercizione del premio.
Nessuno dice che fare il capo sia facile, ho ingoiato parecchi rospi (come tutti credo) ma ogni tanto sfanculare un capo inetto regala belle soddisfazioni.
ultima cosa riguardo al caso trattato: sicuro sicuro se l'autore di queste photoscioppate avesse compiuto un buon lavoro il suo nome non sarebbe mai uscito, questo non è il caso di una assunzione di responsabilità di fronte ad un fallimento, penso sia più il caso di uno scaricabarile. sarebbe dovuto essere il capo dello studio ad assumersi la responsabilità. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 18:36
“ Nell'aazienda dove lavoro ho visto usufruire dello stage per valutare degli studenti che dopo l'assunzione hanno fatto carriera ed ora hanno un ruolo di responsabilita' all'interno della struttura aziendale.
Posso tranquillamente testimoniare che una ragazza non ancora maggiorenne tramite uno stage ha avuto modo di farsi apprezzare ed e' stata assunta prima con un contratto di sole 4 ore giornaliere (frequentava ancora il liceo percio' scuola al mattino e lavoro al pomeriggio) e dopo il liceo con contratto di 8 ore pur frequentando l'università.... oggi e' la nostra responsabile amministrativa, sta preparando la tesi e ha solo 25 anni.
Questo non lo considero sfruttamento ma il modo piu' logico e corretto per passare dallo studio al lavoro. „
una persona che a 25 anni ha già fatto quella vita non ha potuto maturare nelle relazioni sociali e affettive per dedicarsi in modo totalizzante a lavoro e studio, è stata PRIVATA di qualcosa di molto più importante, probabilmente perché in difficoltà economiche. onore al sacrificio ma questa dovrebbe essere la norma?
no mi spiace non è il mio modello di vita né spero che una società SANA permetta questo. una società sana è quella in cui le istituzioni e i datori di lavoro riconoscono il valore di una formazione psicologica e relazionale quanto di una cultura personale che non può formarsi quando l'individuo sia assorbito in modo esclusivo e totalizzante da lavoro o studio. è malsano e genera burattini, puri esecutori, e persone che prima o poi esplodono.
dal mio cliente c'è un designer e grafico preso a stage che si fa in 4. io sono il programmatore principale di una app come freelance: se ho bisogno di asset e la responsabilità di un ritardo è del team o del committente, quando il ragazzo si offre di farmi le parti mancanti nel week end io rifiuto! è mio dovere!
io posso lavorare il week end, sono pagato se lo faccio e ho anche un ritorno di immagine più grande. lui no ed è giusto che il week end lo usi per ricaricarsi o dedicarsi a qualcosa che lo arricchisca umanamente o intellettualmente o semplicemente lo rilassi. Ci sta che quando qualcuno ti forma ti paghi anche poco ma se ti fa lavorare tanto da renderti responsabile dell'esito di un lavoro, te lo deve riconoscere.
il modello da magut, senza offesa, che non fa altro che "sgobbare" per 12 ore al giorno e che impone ai figli la stessa frustrazione vissuta nella vita è la fonte di tanti problemi e di SCARSA QUALITA' in quello che facciamo. Il Paese di Caravaggio, Michelangelo, Leonardo... è uno dei più ottusi nell'ambito lavorativo e infatti, anche nel campo informatico, c'è il terrore di chi esce dagli schemi, di chi ha necessità in termini di orari diverse dal solito 9-18 perché notturno, e di investire su videogame o prodotti appunto realmente creativi che non siano la scopiazzatura di cose già fatte in altri Paesi. E' tutto figlio dello stesso modo ottuso di ragionare tipico di chi non ha cultura e basa tutto sulla quantità che è un modo miserabile e che ha per contrasto il puro fancazzismo statale divenuto uno stereotipo. La qualità sta nel mezzo purtroppo.
Scusa ho preso come riferimento questo tuo post ma non ho letto i tuoi precedenti e non sto facendo una critica a quello che dici tu, che magari, circostanziato diversamente, posso condividere. E' un ragionamento generale che mi sentivo di fare |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 18:58
Mi date i link delle aziende che retribuiscono gli stagisti e che se valenti li assumo?
io da laureato in giurisprudenza mi sento dire solo "sei troppo giovane" "non hai esperienza" "non ti pago perchè ti faccio fare esperienza, pero' lo metti a CV".
Lo stagista deve essere gratificato, pagato il minimo che gli consenta di NON lavorare a proprie spese. La gavettà ci sta, l'approfittarsi della gente per guadagnare di più NO. Se ti serve un assistente lo paghi il giusto, se è giovane lo paghi poco, quando ha esperienza lo paghi bene, se non è in grado lo mandi via.
Tanto comunque se non paghi il giovane, questo poi non spende, l'economia non gira e tu fallisci. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 19:03
Sibbeone, credimi, a me certuni han detto in passato il contrario (non in ambito stagistico): sei sovraqualificato, troppo anziano per questo lavoro ecc..
Quindi, per un verso o un altro... |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 19:18
@Black Imp, la tua conclusione non e' corretta perche' non conosci l'esemio da me riportato.
Comunque la mia voleva essere solo la testimonianza che esistono aziende che utilizzano gli stage nel modo corretto e sopratutto riescono a costruire un ambiente lavorativo sereno e di reciproco rispetto. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 19:35
@andrea ti credo, ti credo. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 19:35
L'articolo su Boeri è una bufala! (o un articolo "satirico", al massimo). Avete almeno guardato in fondo alla pagina? Dice molto chiaramente
Gli articoli sono interamente fittizi e hanno intenti umoristici |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 19:37
@davide
ribadisco, condividi i nomi di queste aziende!
Per una volta che c'e' da fare un elogio, facciamolo!
|
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 19:41
se è il Boeri che conosco io mi vien da ridere |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 19:55
be da grafico dico, che se fosse voluto il risultato é FANTASTICO....
L'importante é che sia arrivato a tutto il mondo, la moda é il trash e il trash vince  |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 19:57
Ciao black imp, sono molto d accordo con il tuo ultimo intervento. Molte questioni/diritti ora sono da far rispettare quotidianamente, sempre, pensando anche ai colleghi che non si conoscono e questa coscienza del lavoro arriva con gli anni e sarebbe bello se venisse insegnata durante gli stage. |
| inviato il 15 Febbraio 2015 ore 20:21
Di cosa vi meravigliate ! Chi ci governa è più o meno allo stesso livello, se non peggio. |
| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 3:12
“ Comunque la mia voleva essere solo la testimonianza che esistono aziende che utilizzano gli stage nel modo corretto e sopratutto riescono a costruire un ambiente lavorativo sereno e di reciproco rispetto. „
questo mi fa solo piacere, davvero  |
| inviato il 16 Febbraio 2015 ore 15:15
Non ho parole |
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