| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 13:52
lo "sfocato a pallettoni" mi mancava
comunque vero, lo sfocato (anteriore e/o posteriore) se è ben leggibile contestualizza, ambienta il soggetto a fuoco, e lo fa risaltare. |
| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 14:08
profondità,tridimensionalità,entrambe o nessuna delle due? |
| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 14:11
non per dire niente ma secondo me è al 99% una questione di ombre e linee di fuga e al 1% una questione di lenti. |
user3834 | inviato il 21 Gennaio 2015 ore 14:17
Django, direi che un disegno e la fotografia hanno diverse necessità. |
| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 15:07
La sfocatura aiuta a dare risalto; ma per me la rosa di Giuliano è tridimensionale proprio grazie alle ombre. Se le fai sparire con una luce di riempimento, l'effetto se ne va (proprio come accade nei ritratti, se non si tiene la luce di riempimento abbastanza bassa rispetto alla luce principale).
Sono le luci e ombre proprie che consentono di distinguere un soggetto solido da una sagoma di cartone: quindi a dare tridimensionalità. La profondità si riferisce invece all'illusione di avere piani via via più lontani nell'immagine.
Ho scelto queste due immagini (non mie) in cui si vede bene la tridimensionalità senza profondità. I soggetti appaiono sicuramente (e gradevolmente) tridimensionali : non viene il dubbio che siano sagome di cartone. Tuttavia la profondità è davvero minima :
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=m-1-&t=930314
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1052048&l=it
L'esatto contrario della stazione, in cui è tutta profondità, grazie alla prospettiva (come è stato notato, accenutabile grazie all'uso di focali più corte, che consentono di riempire il fotogramma da posizione ravvicinata).
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| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 16:44
Le foto di Django le trovo molto tridimensionali (soprattutto l'insetto, anche se vado a togliere profondità eliminando, ad esempio, la parte superiore della foto).
Gabriele67: mi sa che sul concetto di tridimesionalità io e te siamo lontani. La prima foto non la trovo per nulla tridimensionale, anzi anche un po' brutta, sebbene il soggetto femminile sia notevolissimo ai miei occhi di maschietto con un po' di annetti.
Onestamente, neanche la seconda mi dice nulla sul versante tridimensionalità.
Secondo me, nel concetto di tridimensionalità il concetto di profondità, molta o poca che sia, è scontato direi,
mentre lo sfocato può anche non essere molto evidente, ma aiuta. |
user46920 | inviato il 21 Gennaio 2015 ore 16:59
il termine "pallettoni" non è mio e mi pare fosse giustamente riferito al Trioplan 100 ...
Django:“ profondità,tridimensionalità,entrambe o nessuna delle due? „ ... io direi nessuna: i riferimenti della profondità sono sfuocati e l'unico oggetto a fuoco, è piatto 
Forte l'effetto dell'elefantino 
Gabriele:“ Ho scelto queste due immagini (non mie) in cui si vede bene la tridimensionalità senza profondità. I soggetti appaiono sicuramente (e gradevolmente) tridimensionali : non viene il dubbio che siano sagome di cartone. „
... secondo me nella prima il contrasto è piuttosto marcato, ma il "volume pieno" è accentuato molto dalle pieghe del vestito
e nella seconda, fotograficamente più naturale, è la luce a dare 3d e il cappello auita anche la profondità (buoni esempi di 3d senza profondità). |
| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 17:22
Sulla prima foto il mio punto è proprio quello: la profondità è quasi zero (c'è una porta, che la limita a pochi centimetri).
Ma la ragazza appare più che tridimensionale. L'abito rosso è uno, ma al suo interno ci sono tanti rossi diversi (con un esposimetro spot trovereste una miariade di piccole variazioni). All'altezza dei fianchi il rosso è più chiaro a sinistra, e più ombrato a destra: il che mi convince che in mezzo c'è una superficie curva che prende luce in modi diversi.
Altro elemento importante: le pieghe del vestito. E anche queste le vedo grazie all'illuminazione: perché fanno ombra o variano la luminosità del colore. Idem per i volumi al di sopra della cintura. |
| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 18:29
Sono andato a ripescare questa mia vecchia foto scattata ad un mio amico nel giorno del suo matrimonio che reputo sufficientemente tridimensionale.
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1180028&l=it
Altre foto allo stesso soggetto qualche istante dopo non mi restituiscono lo stesso effetto. |
| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 18:35
Michele
si abbastanza tridimensionale
forse con un po' di PP potevi accentuare ancora l'effetto volendo . |
| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 18:43
Black diverse necessità ma stesso mezzo, ovvero superficie bidimensionale per rappresentare uno spazio 3d... |
| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 19:27
La foto di Django è essenzialmente una brutta foto perché mal composta......
L'occhio va a finire verso la parte sfocata a sinistra.
A questo punto nessuno poi parla di tridimensionalità ... anche se c'è.
Bisogna anche comporle bene le foto, con il punto di interesse che va nella giusta direzione.
Ottima invece quella di Michelantonio per quanto riguarda la tridimensionalità.
Opinioni personali, ovviamente. |
| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 19:58
Buonasera a tutti sentivo la mancanza di questo thread ... Sonno rimasto veramente affascinato dal mio Tair 11 A con questa foto fatta per caso a TA
135mm F/2.8 + 6D
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| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 20:04
Marino
da slogarsi la mascella complimenti  |
| inviato il 21 Gennaio 2015 ore 20:12
Quella di Michelantonio è ottima ed è anche bella. Di profondità ne ha poca: ha invece la compressione dei piani , tipica delle focali tele, che fa apparire lo sfondo ravvicinato (oltre a renderlo gradevole: merito anche dell'obiettivo).
Il soggetto appare ben tridimensionale , ma per un motivo che non c'entra con quelli che ho appena indicato. La tridimensionalità dello sposo, ancora una volta, è dovuta alla luce. Il lato destro (per chi guarda) del viso è più illuminato dell'altro, e la luce disegna le leggere ombre che creano la sensazione (è stato bravo a trovarsi una luce diffusa).
Al tempo stesso, anche se il lato sinistro è un po' più in ombra, è colpito da una luce posteriore che illumina il bordo della spalla e il contorno del viso (la sua è naturale, ma somiglia alla luce di separazione usata in studio). Sono le aureole e giochi di luce propri di un oggetto tridimensionale.
Perché dipende soprattutto dalla luce? Perché se sposti di un metro il soggetto, o se lo illumini di piatto con un flash frontale che fa sparire tutte le ombre e gradazioni di luce, la tridimensionalità è andata. Parere personale, ovviamente. |
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