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La stampa in bianco e nero secondo il polpo


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avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 18:55

Alex90
Sono D'accordo con te !
Non ho specificato ma credo memori da altre discussioni il mio sviluppo è finalizzato alla stampa finale , certo magari a monitor non è malaccio ma io sviluppo sempre finalizzando per la stampa , non mi interessa vedere a monitor 100.000 sfumature se poi in stampa non posso ottenerle come vorrei .
Per quanto mi riguarda in stampa non si può ottenere praticamente mai il risultato che si ha a monitor , ovviamente la prima causa essenziale è dovuta alla differenza basica che si ha tra monitor che emette luce e stampa che riflette luce........
Poi insomma ognuno ha la sua idea ma la fisica della luce non credo che stante le attuali tecnologie sia confutabili ........

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 19:08

Sono d'accordo sul fatto che la discussione si sia un po' allontanata dal contesto iniziale lasciando spazio solamente alle interpretazioni personali.

Cmq a me va bene lo stesso perché questo conferma una mia ipotesi e cioè che si riesce ad essere molto più obbiettivi su una foto di un altro, o elaborata da un altro, piuttosto che sulle proprie, e che cmq elaborare foto di altri è più complicato che lavorare le proprie, perché in effetti quello dello stampatore/elaboratore è un vero mestiere.

La maggiore obiettività secondo me deriva dal fatto che si sta visualizzando un risultato già ottenuto, contro una minor obiettività derivata dal fatto di dover previsualizzare uno scatto finito, già a priori, che non è cosa facile.

A me questo succede, ma vedo che può essere cosa comune.

user80653
avatar
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 19:21

Ho già detto più volte che non stampo mai e che il mio monitor non è calibrato. Nonostante ciò sto facendo un pensierino alla stampa presso laboratorio. Trattandosi di stampe in BN non andrei sicuramente incontro a discordanza di colori fra ciò che vedo sul monitor e ciò che uscirà dal laboratorio. Ci sono solo i neri, i grigi e i bianchi e suppongo (se sbaglio qualcuno mi correggerà!) che mandando a stampare qualche foto di prova si possa capire quali accorgimenti utilizzare per le future stampe. Una volta capito il "meccanismo" del laboratorio e richiedendo le stampe sempre sullo stesso tipo di carta si dovrebbero ottenere stampe in BN di ottima qualità, anche senza avere il monitor calibrato.
Come dicevo qualche riga sopra, se sbaglio qualcuno mi correggerà.

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 19:43

Secondo me Alex, secondo la mia esperienza che non è proprio il massimo, il discorso non è così immediato. A me pare che il riscontro con la carta per migliorare i propri risultati deve essere abbastanza costante, e non 2 stampe oggi per poi non sbagliare più un colpo da domani.

Tu consideri anche la carta, appunto, di carta ce ne un sacco, tu ne scegli una e vai avanti su quella e poi magari scopri che altre carte ti danno risultati ben superiori, e anche qui vai di un bel numero di prove per trovare la carta che renda meglio giustizia al tuo stile. Poi può anche essere vero che un tipo di foto sta bene su una carta, ed un altra, su un altra carta. Ma è anche vero che se tu hai uno stile si può trovare una carta e sempre quella.

Per quanto riguarda il discorso di Red, è vero che in pratica il risultato sulla carta non è mai uguale al monitor, o meglio, per poi averlo o volerlo come a monitor vanno fatti dei provini, ma meglio ancora vanno fatti dei provini per ottenere un risultato massimo per la carta, e non per quello che abbiamo ottenuto a monitor, proprio perché sono due cose diverse. Questo è il motivo perché i miei file hanno sempre un margine di correzione, e cioè non sono tirati al massimo, ma esprimono il mio stile, lasciando la possibilità di ulteriore intervento di un buon stampatore per ottimizzare il risultato su carta.

Nessuno discute sul fatto della fisica della luce, ma per compensare queste due differenze fra monitor e carta si può considerare come finiscono le zone di un monitor, sulla carta, cioè bisogna imparare a conoscere le relative corrispondenze. Questo può aiutare.


avatarjunior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 19:44

Si alex90, puoi farlo tranquillamente. Probabilmente si tratterebbe di capire di quanto alzare la luminosità e il contrasto prima di mandare in stampa. Poi molto dipende dalla carta che scegli...

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 20:01

Super nessuna polemica...stiamo dicendo la cosa ma in maniera diversa...forse colpa mia che mi sono espresso male ma tieni presente che sei tipografo per cui hai competenza quindi valuti per la stampa in maniera diversa da chi non ha esperienza.Quando parlavo di stampante casereccia mi riferivo alle stampanti comuni e per l'off-set intendevo per stampare libri fotografaci quindi tecniche diverse. Penso che stiamo sulla stessa linea.

ciao Virus;-)

*per le mie illustrazioni parto con bozze su carte poi le disegno con la penna grafica in illustrator per il contorno e photoshop il colore.

avatarjunior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 20:10

Ok virus, figurati...
Immagino comunque che quando disegni su ps le tue illustrazioni tu lo faccia già dall'inizio nello spazio colore di destinazione.

Beh, la mia è un'ottima stampante ma non è che abbia costi esorbitanti... se guardo quanto ho speso tra macchine, obbiettivi, software, corsi, stampe il laboratorio ecc..., la stampante è la cosa che mi è costata meno... 600 euro, ed abbinata alle carte giuste, oltre a rispondere alle specifiche museali, eguaglia o batte la maggior parte dei laboratori.
Scusate l'ot ma volevo spezzare una lancia in favore della stampa in proprio... :)

avatarsenior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 20:58

Se i disegni vanno in stampa tipografica lavoro CMYK se no rgb. Ho una tavolozza colori già predefinita (uso contorni neri con colori piatti raramente qualche sfumatura).

Non sono mai stato interessato alle stampanti preferisco andare in un centro (anche perché non ammortizzerei i costi ...la tecnologia corre troppo. Stai ancora pagando la stampante che già è merce vecchia!!!). Certo che se puoi permetterti di fare tutto solo è un'ottima cosa soprattutto se sai di poter ammortizzare i costi.
ciao Super;-)

user80653
avatar
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 23:01

Approfitto di questa discussione sulla stampa in BN per chiedere un chiarimento sulla caratteristica del file da inviare al laboratorio: il file deve essere RGB, sRGB o Scala di grigio?
Non ho ben chiaro a quali precisi scopi serva un file in Scala di grigio. So solo che è un file molto più pesante di un RGB o sRGB.

Io faccio tutto il lavoro in Camera Raw, compresa la conversione in BN e, quando salvo il file in TIFF oppure lo passo direttamente a Photoshop, noto che il file ha assunto un profilo "Scala di grigio" che io converto subito in sRGB perchè il mio output è il web. Per la stampa, invece?


avatarjunior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 23:19

Per la stampa in laboratorio ti conviene cercarne uno che fornisca il profilo adatto per l'abbinata stampante/carta. Così in camera raw, prima fai attenzione di impostare da subito il profilo in adobergb o meglio in prophoto, a fine lavoro esporti il tiff, sempre in uno dei due profili indicati, apri in ps e vai su modifica/converti in profilo e scegli il profilo del laboratorio, salvi e poi invii il file al laboratorio.

avatarjunior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 23:34

Ciao Vincenzo ;-)
Per i costi non sono molto d'accordo ma è un'opinione personale.
Io scatto con fuji xt10 e nikon d700. Se avessi dato indietro la nikon e avessi preso la d810 mettendo sopra 2000 euro, nessuno mi avrebbe chiesto come faccio ad ammortizzare il costo. In realtà però non avrei avuto nessun miglioramento tangibile nel 99% delle mie foto, visto che avrei continuato a stampare qualche a3+ in laboratorio e per il resto tanto monitor e web...e questo vale per la maggior parte dei fotografi amatoriali ma anche per moltissimi pro.
Io credo che la stampa faccia parte della fotografia esattamente quanto comporre l'immagine guardando dentro il mirino, per cui, per quale motivo pensiamo ad ammortizzare i costi solo quando si parla di stampanti?

user80653
avatar
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 23:35

Super
Sì, certamente, il profilo del laboratorio bisogna scaricarselo sul computer, anche se alcuni laboratori consigliano di utilizzarlo solo per fare in Photoshop la "Prova colore" e vedere approssimativamente sul monitor come verrà la stampa, senza bisogno di fare anche la conversione nel loro profilo. Su questo argomento però ho le idee molto confuse anche perchè le istruzioni fornite dai laboratori sono spesso discordanti.
Vorrei capire a quali scopi serve un file in Scala di grigio.

avatarjunior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 23:43

Sinceramente non ho capito molto bene cosa intendi per profilo in scala di grigio...
Quando esporti in tiff da camera raw, nella schermata di esportazione, puoi scegliere il profilo colore...quello che selezioni li sarà il profilo del tuo tiff.

avatarjunior
inviato il 23 Dicembre 2016 ore 23:47

Al laboratorio non cambia niente se lo concerti tu oppure lo fanno loro...a te conviene usarlo perché per quello che vuoi fare, ovvero verificare ad occhio come lavorare la foto prima di inviarla in stampa, ti è necessario, perché sarà dopo la conversione in quel profilo che aggiusterai l'immagine prima della stampa. O almeno, io farei così...

user80653
avatar
inviato il 24 Dicembre 2016 ore 0:02

Super.
Ora non ho a portata di mano il computer e non posso essere preciso nella terminologia. Domani posterò con maggiore precisione. Sono però sicuro di una cosa: indipendentemente dal fatto che Camera Raw sia settato in Adobe RGB, ProPhoto o altro, quando si esporta in Photoshop il raf trasformato in BN, il file compare su Photoshop in " metodo " Scala di grigio, non RGB.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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