| inviato il 19 Settembre 2015 ore 13:27
La Fotografia e' per me Analogica. Il digitale? Comodita'! Luca IU1BED. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 13:48
Salve a tutti! Trovo interessante l'argomento e volevo riportarvi la mia esperienza! Ho 23 anni e diciamo che da due-tre anni sono appassionato di fotografia (quindi diciamo che piano piano sto ancora imparando), e ho sempre usato macchine fotografiche digitali, prima compatta e poi reflex. L'anno scorso rovistando in un armadio trovo una bella borsa con dentro una Olympus om-1n con un 50 1.8 e un 28 2.8, la macchinetta che mio papà si era comprato nel 1980. Visto che la batteria per l'esposimetro funzionava ancora dopo almeno 15 anni di inutilizzo, ho preso un rullino e ho provato a portarmela dietro in qualche uscita e a scattare. Beh io mi sono innamorato alla grande: la curiosità quando si vanno a ritirare le foto sviluppate, lo stimolo a studiare meglio la composizione per non sprecare pellicola, la messa a fuoco manuale con lo stigmometro... Bellissimo! E alla fine sono soddisfazioni! Adesso me la porto sempre dietro e trovo la fotografia a pellicola molto affascinante... Poi per me è solo passione, non ho necessità di soddisfare clienti o cose così... ma proprio perché appassionante, credo che la fotografia a pellicola non sparirà! La vedo come una scelta di nicchia. Sicuramente non tornerà diffusa come prima dell'avvento del digitale, ma non direi che è un settore morto ;) |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 14:31
L'amore e la passione per la pellicola è unito allo sviluppo in proprio delle foto? Chi ama la pellicola ha spesso la camera oscura per lo sviluppo oppure si rivolge ai negozi specializzati? |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:18
Io non sviluppo perché non ho tempo e risorse da dedicarci e nemmeno chissà quali esigenze, preferisco farlo fare a chi lo fa da decenni e sicuramente lo fa bene. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:28
Per il BN sviluppare e stampare da se e' praticamente obbligatorio. I laboratori sviluppano in modo standard senza variazione fine del contrasto e la stampa oggi e' spesso fatta digitalizzando i negativi. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:29
“ L'amore e la passione per la pellicola è unito allo sviluppo in proprio delle foto? Chi ama la pellicola ha spesso la camera oscura per lo sviluppo oppure si rivolge ai negozi specializzati? „ Personalmente ho iniziato subito con lo sviluppo in proprio dei rullini. Lo sviluppo contribuisce alla formazione del negativo tanto quanto l'esposizione, specie nel b/n classico... delegandolo a terzi, si perde una grandissima fetta di controllo e possibilità creative. Riguardo il colore negativo (C-41), essendo il processo standardizzato, c'è minore perdita di "controllo e creatività", quindi ritengo già meno avvilente lo sviluppo in laboratorio... però questo laboratorio deve avere chimici freschi e ben mantenuti (a trovarli, e quelli che si trovano solitamente si fan pagare...), altrimenti vengono fuori schifezze. Il C-41 lo faccio anch'esso in casa. È più rognosetto perchè vuole 38°C +/- 0,3°C per lo sviluppo cromogeno... ma vista la durata ridicola (tra i 3:15 e i 4 minuti un base all'esaurimento dei chimici) si riesce tranquillamente a fare a bagnomaria rimanendo in tolleranza. Solitamente un C-41 fatto in casa come si deve da risultati migliori dei laboratori (tranne rare eccezioni di laboratori di alto livello) perchè i chimici sono sempre freschi e c'è più attenzione al processo. Inoltre si risparmia notevolmente: il costo per ogni rullino è di circa 1,8-2€, contro i minimo 6€ dei lab. Il processo E6 (dia colore) invece vuole temperature costanti con tolleranze molto strette e per tempi notevolmente più lunghi del C41. Per questo o si acquista una sviluppatrice (tipo le jobo cpe, cpa o cpp) o si usa un bagno ben termostatato oppure ci si rivolge ai lab. Insomma, è più macchinoso e richiede più precisione e costanza degli altri. Ultima cosa, ma più importante, la soddisfazione: estrarre, dopo sviluppo, arresto, fix, e lavaggio, la pellicola sviluppata e vedere i negativi è davvero emozionante e lascia davvero soddisfatti, anche dopo decine di rullini/rulli. Riguardo la camera oscura (solo per la stampa... per lo sviluppo basta uno stanzino/armadio buio in cui caricare la pellicola nella tank o una changing bag) se ci si appassiona alla pellicola, prima o poi un ingranditore lo si prende. Io inizialmente scansionavo, ma solo il 35mm. Poi tra il fatto che ho iniziato con il medio formato e il fatto che volevo "chiudere la catena", ho preso un ingranditore fino a 6x9 e allestito una camera oscura semifissa in taverna, che uso con soddisfazione. La sera, al posto di attaccarmi alla TV, o leggo un libro o mi metto a stampare le mie foto, dipende per quale delle due cose "ho più testa" . Oggi gli ingranditori per 35mm hanno costi davvero contenuti e intere camere oscure (inteso ingranditore, ottica, vaschette, pinze, timer, filtri di contrasto ed eventuali carte e chimici, insomma, tutto il necessario per stampare) vengono vendute anche a 150€ o meno. Anche il medio formato pellicola ha, oggi, prezzi accessibili per praticamente chiunque. E per la camera oscura non è necessario un locale dedicato... molti utilizzano il bagno di casa, la sera ed opportunamente oscurato e al mattino sbaraccano tutto. Se la passione prende si fa questo ed altro. Negozi specializzati? Personalmente mi sono rivolto a loro, rigorosamente online, solo per acquistare consumabili: pellicole, carte e chimici. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:31
Vediamo se riesco a spiegarmi. Portare in laboratorio per sviluppo e stampa equivale a scattare in jpg con tutti i parametri bloccati e non avere la possibilita' di toccare niente in post. Abbastanza inutile direi |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:34
“ Vediamo se riesco a spiegarmi. Portare in laboratorio per sviluppo e stampa equivale a scattare in jpg con tutti i parametri bloccati e non avere la possibilita' di toccare niente in post. Abbastanza inutile direi „ Secondo me è ancora riduttivo come parallelismo... però in ambito digitale non me ne vengono in mente di migliori, sinceramente. Forse... scatto in jpeg in modalità full auto? |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:41
“ Per il BN sviluppare e stampare da se e' praticamente obbligatorio. I laboratori sviluppano in modo standard senza variazione fine del contrasto e la stampa oggi e' spesso fatta digitalizzando i negativi. „ non ci sono solo i laboratori da centro commerciale, ci sono ancora professionisti che sicuramente sanno svolgere il loro lavoro 3 volte meglio di un hobbista |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:46
Roby direi di no, comunque in fase di scatto saresti libero di agire. Refex, per esperienza, in Italia ne conosco 1 o due che fanno un servizio come quello che descrivi, e i costi...... Buonanotte. Vale la pena per scatti veramente importanti e comunque piu' per la stampa che per lo sviluppo. Sviluppare in casa e' proprio una scemenza; ci vuole piu' tempo ed e' piu' complicato fare un'Amatriciana. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:48
Ho avuto la fortuna di studiare la stampa fine art analogica con Andrea Calabresi; se non e' il miglior stampatore italiano fine art e' sicuramente tra i migliori. Non ce lo vedo proprio un laboratorio mettersi a fare una scheda di stampa come la mia e tutti i passaggi necessari ad una stampa di questo tipo. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:57
“ non ci sono solo i laboratori da centro commerciale, ci sono ancora professionisti che sicuramente sanno svolgere il loro lavoro 3 volte meglio di un hobbista „ Il professionista, per quanto bravo, non ha la più pallida idea di come tu hai esposto la pellicola e di che risultato tu voglia ottenere, e sono entrambe cose fondamentali per elevare la qualità dei negativi. Inoltre, come detto da marinaio, usano processi e chimici standard, solitamente un solo chimico per qualunque pellicola gli capiti sotto mano. Certo, puoi chiedere, a chi lo fa, uno sviluppo personalizzato con il tuo chimico di preferenza alla tua concentrazione di preferenza e per il tempo che vuoi... ma non stupirti quando ti chiederà 15,20 o 25€ per sviluppare UN rullino. Inoltre, dal punto di vista prettamente pratico, lo sviluppo b/n in tank è davvero semplice e alla portata di tutti, non serve un professionista per eseguirlo come si deve. Dove si distingue il professionista è nella capacità di ottenere esattamente il risultato che vuole sul negativo (e poi in stampa)... ma per farlo deve avere il controllo di TUTTO il processo, cosa che nel "porto le pellicole a sviluppare in lab" è ben lontana dall'accadere. Non serve un pilota da F1 per portare la nonna a fare la spesa. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 16:01
“ Roby direi di no, comunque in fase di scatto saresti libero di agire. „ Giusto... È comunque una cosa difficile da descrivere con un parallelismo con il digitale. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 19:28
E Fastgiaco, ma noi da buoni vecchietti ci siamo gia' passati :-) |
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