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Cos'e' un ritratto?


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avatarsupporter
inviato il 01 Luglio 2013 ore 11:08

Io non voglio cercare definizioni filosofiche credetemi MrGreen

Questa e' l'ultima pagina dell'area di commento della sezione ritratto e moda
www.juzaphoto.com/galleria.php?cat=14&l=it

Ma voi vedete una foto di ritratto o una foto di moda? Ok che per la maggior parte siamo dilettanti, ma porca miseria un minimo vogliamo provare a scriverlo?

Se uno ti chiede di postare una biografia, anche di un momento, di sicuro non raconterai che e' stato impalato a fingere di essere un altro, oppure sbaglio?

Edit per la moda lasciamo stare, genere tecnicamente difficile che ha bisogno del lavoro di un team per essere efficace, qui mancano i mezzi e la conoscenza!

avatarsupporter
inviato il 01 Luglio 2013 ore 11:17

Invece guarda un po' chi ha qualcosa da dire e presumo conosce il soggetto o ha cercato di capirlo posta foto cosi'

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=505657&l=it
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=506626&l=it

Chi di sicuro lo conosce e ha vissuto con lui un percorso posta questo e accompagna la foto con delle bellissime parole
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=494671&l=it
E il commento? Potevi aprire il diaframma Eeeek!!! Confuso

avatarsenior
inviato il 01 Luglio 2013 ore 11:32

Premetto che ho letto solo la prima pagina dei commenti, in ogni caso dico la mia.

Cos'e' un ritratto?

Il ritratto e' cogliere un'attimo, un'espressione, un momento che susciti un'emozione e che riesca a trasmettere qualche cosa.
Non e' questione di tecnica, diaframmi, tempi, ISO e di tutte ste robe li, certo, queste cose possono aiutare ad enfatizzare la situazione ma di certo non sono il parametro fondamentale per fare un bel ritratto.

Probabilmente il ritratto e le foto di moda, andrebbero messe in sezioni diverse, ma questo e' un'altro discorso

avatarsupporter
inviato il 01 Luglio 2013 ore 11:43

Fede mi dispiace ma non sono d'accordo, il ritratto deve parlare del soggetto, se devi ritrarre una persona che consideri vile devi ritrarla cosi'! Se devi ritrarre una persona timida devi ritrarla cosi'!
La fotografia e' un linguaggio, cosi' come alle elementari ci hanno insegnato a scrivere prima le lettere dell'alfabeto una ad una, poi a comporre una parola ed infine a cercare di scrivere un tema dove non dovevamo piu' scopiazzare niente o non dovevamo trascrivere un testo dettato da altri anche con la fotografia e' ora di vedere un po' di piu' cose trascritte dalle nostre idee.
Basta vedere quasi solo foto fatte alla modella del photoshow o del workshop del fotografo famoso che becchera' tanti mi piace, tanto lui ha dettato ed io ho dovuto fare solo click.

Sono foto aride!

Sciviamo quello che ci passa per la testa o almeno quello che pensiamo di un nostro caro, non dovrebbe essere cosi' difficile!
Smettiamola di chiedere di posare in modo totalmente innaturale, al limite accompagnamoli solo per correggere eventuali problemi tecnici.

Mi conosci e sai che questo e' il mio approccio anche con le modelle, pure con loro cerco di fargli fare quello che credono ed io adatto la luce e lo scatto a meno che non ci sia uno scopo per lo shooting. Anche con loro cerco di tirarne fuori un ritratto nonostante l'abitudine a posare renda l'esercizio molto difficile.

avatarsupporter
inviato il 01 Luglio 2013 ore 11:55

Mah....... continuo a rimanere fermamente dell' idea che sono tutti ritratti, anche quelli che non piacciono.

Sinceramente io non ho l' impressione che nei primi due link ci possa essere una confidenza particolare con il soggetto ( ovviamente non posso saperlo ), anche queste sono foto posate e, lasciando perdere la perfetta realizzazione tecnica, sono bellissime prorpio perchè Artemia ha avuto la sensibilità di entrare in empatia e di cogliere la giusta espressione e, per come la vedo io, conferma quanto avevo detto in precedenza.. Alle volte l' empatia e la complicità si raggiunge anche senza parlare può bastare uno sguardo ed un sorriso.
Paradossalmente, di quella galleria, quelle meno spontanee mi sembrano, quelle, premetto bellissime !!!, fatte a alla figlia...........

La terza fissa un bel momento di gioia ma onestamente da spettatore non percepisco quello che invece è scritto nelle bellissime parole che l' accompagnano e che evidentemente invece tu hai visto
Se il commento si ferma alla tecnica è perchè chi ha commentato non ci ha visto molto di più ma non è certo una colpa.

E questo è l' ennesima conferma che trattandosi di " arte visiva " molto sta anche negli occhi e nell' animo di chi guarda....

avatarsenior
inviato il 01 Luglio 2013 ore 12:02

il ritratto deve parlare del soggetto, se devi ritrarre una persona che consideri vile devi ritrarla cosi'! Se devi ritrarre una persona timida devi ritrarla cosi'!

Secondo me la pensiamo allo stesso modo ;-)(anzi ne sono certo), sono io che magari mi esprimo alla ca..o di cane MrGreen

Questa frase
Il ritratto e' cogliere un'attimo, un'espressione, un momento che susciti un'emozione e che riesca a trasmettere qualche cosa.
voleva esprimere esattamente quel discorso.
L'emozione puo' essere "positiva" come la timidezza ma anche "negativa"

avatarsupporter
inviato il 01 Luglio 2013 ore 12:09

Memy infatti credo che tu nonostante sia un bravo fotografo non ti sia mai dedicato molto al ritratto come genere. Ti dedichi alla fotografia naturalistica e al reportage.
Si legge dalle tue foto e dai tuoi commenti.
Ci sono opere come quella di Barthes sulla fotografia dedicate a cercar di capire il perche' del valore di un certo tipo di foto nonostante Barthes sia un filosofo e non un fotografo. Il suo punctum e' stato preso come riferimento dalla critica d'arte e dalla maggior parte dei critici fotografici.
Ci sono opere come quella di Diane Arbus che attraverso i ritratti ha raccontato un epoca e quelli di Nadar per cui i suoi migliori ritratti sono quelli delle persone che conosce meglio. Dorothea Lange considerata meritatamente un monumento della fotografia sollecita i colleghi a concentrarsi sul familiare per rappresentarlo in modo sensibile con la macchina fotografica.
Poi per carita' c'e' anche Avedon che afferma che meno conosce i soggetti e meglio sonomi suoi famosi ritratti fatti in studio, proprio perche' dopo anni di lavoro cerca di cogliere il loro modo di essere in quella situazione creando un progetto speciale.

Se quelli del link sono ritratti mi chiedo proprio se mostrati ai soggetti loro ci si riconoscono e pensano che ci sia espresso qualcosa di loro in quelle foto, oppure dicono carina, bella foto, sto bene!!!

avatarjunior
inviato il 01 Luglio 2013 ore 12:17

La foto del giocatore di rugby, è una foto di sport per alcuni, per chi conosce la persona invece è un ritratto che mostra una sua passione e un suo interesse.


Forse non mi sono spiegato bene. Se la foto mostra la passione e l'interesse di una persona è un ritratto o una foto della passione e dell'interesse? Cioè, quando scatti pensi a far bella la persona (impossibile nel rugby), adatti la luce (impossibile nel rugby), chiedi una posa (impossibile nel rugby) oppure per illustrare quanto sopra vai a cercarti il momento? Magari sei pure te un appassionato di rugby (è il mio caso, vanto numerose uscite all'estero al seguito della nazionale), conosci lo sport, capisci prima quando sta per succedere qualcosa di significativo e allora se proprio ritrai qualcosa ritrai lo sport non la persona? Pensa che in una delle ultime uscite al campo di rugby ci ho beccato una lunga serie di persone del più premiato circolo fotografico italiano. Mi s'è avvicinata una signora del gruppo, ha giustificato l'approccio con la mia attrezzatura, poi mi ha chiesto suggerimenti. Io le ho chiesto: "conosce il rugby? Ha un'idea almeno vaga del gioco?". "No". "Ecco, allora non abbia la pretesa di fare foto di rugby, aspetti che il gioco le si avvicini e scatti dei ritratti , cerchi espressioni curiose e cose così. Nel frattempo cerchi di capire qualcosa nel gioco". Ripeto quanto scritto prima: la categoria "ritratto" la ritengo puramente un esercizio linguistico, il ritratto puro è una cosa rarissima da vedere (Marinaio ha ragione da vendere al riguardo), ed è quello che resta dopo averci tolto tutto il resto. Ribadisco l'altra citazione, di Fossà, che pensa al ritratto in studio come un caso particolare di still life. Oppure Basilico, che letteralmente ritraeva le persone facendo foto di architettura senza persone. Non i loro volti ma proprio l'essenza che (a parole) tutti dicono di voler mettere nei propri scatti... lui l'essenza la vedeva nell'opera degli uomini, nelle singole costruzioni come negli impianti di sviluppo urbanistico, ad ogni livello...





Questa non l'ha fatta Basilico (ahimé si vede bene MrGreen), è farina del mio sacco e m'è costata una gran fatica fisica, per raggiungere il punto di scatto, intellettuale per sopportare mia moglie che se ne voleva andare mentre io aspettavo la luce giusta, culturale perché questa è la rappresentazione pratica di quello che IO ho appreso da Basilico... avrei voluto la piazza centrale al centro, purtroppo era fisicamente impossibile, ho dovuto ripiegare sulla chiesa per dare un senso al tutto: un centro visibile ed uno sviluppo da piano regolatore, l'idea del castrum romano riproposta da un gruppo di architetti italiani in chiave medievale, pianta a croce, linea fortificata e fossato... la MIA (lo sottolineo) precisa intenzione è stata ritrarre questa opera di altissimo ingegno... posso dire che si tratta di un ritratto postumo di un folto gruppo di persone? Che lo è perché anche se non si vede la loro faccia si vede la loro essenza? Sì che lo posso dire e lo posso dire in ottima compagnia (in parte postuma anch'essa, ma Scianna è vivo e vegeto, per esempio)...

Per gli appassionati del genere dati tecnici: il luogo è Friesach, la più antica città della Carinzia (Austria), la foto è uno stitch di 3 scatti fatti con 5D2 e 24 TS-E prima serie, corpo fermo e shift di 11mm, lieve crop e via... non ho usato un cavalletto, ho usato un pietrone squadrato, non mi ce lo potevo portare il cavalletto lassù...

avatarjunior
inviato il 01 Luglio 2013 ore 12:40

l'unica è dare la fotocamera ai bambini, ottengono ritratti inaspettati ;-)

avatarsupporter
inviato il 01 Luglio 2013 ore 12:41

Ti ringrazio per l' apprezzamento ma sinceramente io penso di fare ritratti di reportage..;-)

Però sinceramente credo che la nostra visione in questo caso sia come due rette parallele che non si possonon incontrare.

Io credo ci siano tanti punti in comune con in quello che diciamo, forse non traspare Triste ( per fortuna non tutti la percepiscono allo stesso modo... ) ma soprattutto nelle foto alle persone non mi limito solo a scattare....

Da quello che dici si evince allora si evince che si possono fare i " veri " ritratti solo ad amici e parenti ma per me non è così e ritornando alla pittura, il ritratto più famoso della storia, la Gioconda, ritrae una donna su cui non ci sono testimonianze di una frequentazione con Leonardo...

Ma a parte questo, per me davvero non si può partire dal presupposto che il ritratto è solo quello che decide individualmente ognuno di noi....

avatarsupporter
inviato il 01 Luglio 2013 ore 12:51

Franzpi appunto! Basilico purtroppo non c'e' piu' ma c'ha insegnato un aspetto fondamentale, che guarda un po' si puo' ritrarre attraverso le opere! Si puo' parlare anche di chi non c'e' piu'.

Sono concetti estremi e poco importa che il soggetto sia in posa o meno, sia conosciuto o meno, importa lo stato d'animo con cui si scatta la foto. Se e' per fare l'immaginetta piacevole non e' un ritratto, se e' per raccontare chi e' quella persona allora si e' un ritratto.

Poi forse basta, ho rotte le scatole anche troppo ed ognuno e' chiaramente libero di pensarla come crede.

avatarsupporter
inviato il 01 Luglio 2013 ore 13:06


" ognuno e' chiaramente libero di pensarla come crede "

Questo sempre e non è mai stato in dubbio altrimenti non avremmo nemmeno inziato a parlarne..

avatarjunior
inviato il 01 Luglio 2013 ore 13:34

Dadoini wow, vedo che hai Modigliani sul avatar e non posso non notarlo, io lo adoro!!
Poi mi soffermerò' un po' su quanto detto in generale e in particolare, siccome sono stata chiamata in causa :) ma ho bisogno di mettere prima tutto l'insieme perché insomma, mio italiano potrebbe dire quello che non è nella intenzioneConfuso

avatarjunior
inviato il 01 Luglio 2013 ore 15:14

Vorrei cominciare dicendo che tutti avete ragione perché avete, compresa me, il vostro santo diritto di percepire il mondo attorno a voi seguendo le vostre emozioni.Come avevo già scritto in precedenza, la propria percezione non si impone ma è giusto, bellissimo e anche moltoooo utile scambiare le proprie idee che uno si crea dopo aver percepito. Si possono percepire emozioni positive ma anche quelle negative e poi è possibile percepire un vuoto totale...ed è giusto tutto!! Ma è anche quello su cui vorrei soffermarmi. Penso che il ritratto è un dominio (non so se si dice cosi') che riguarda più' la psicologia che la fotografia e io da anni cerco tramite questo mio hobby di trovare tante risposte che riguardano il mio mondo interiore, quello nascosto, intimo. Il caso ha voluto che io usassi la fotocamera che non è altro che un mezzo per me molto utile.
Da piccola, andavo col mio padre e la mia sorella maggiore a fare delle lunghe passeggiate nei boschi e bellissimi prati primaverili. Mio padre portava con se una vecchia zorki con un grandangolo e ci scattava tantissime foto. Alla fine noi in quelle foto apparivamo più' come due gatti che bambine per quanto il suo grandangolo non permetteva una ripresa più' ravvicinata. Ma non importava e oggi importa ancora meno perché quelle foto sono qualcosa che ha un valore troppo grande per me e chi se ne frega delle regole dei terzi, del rumore, contrasto e tanto altro. Non sono perfette dal punto di vista tecnico ma dal punto di vista del cuore sono perfette.
Ricordo ancora il volto di mio padre, del suo sorriso, la sua gioia nel scattare queste foto..e la sua voglia di vederci sempre piccole e spensierate. A me sono rimaste tante emozioni di quei tempi ma dopo strada facendo, crescendo, diventando anche io un genitore ho scoperto tante nuove e allora il mio compito che non ho scelto, si è impostato da solo..è di cercare emozioni lontane, quasi sbiadite e di vivere quelle presenti e cercare tante altre...emozioni, emozioni e sempre emozioni. Sono del parere che la finale non conta tanto, nel senso..non conta tanto se una cosa (foto) viene perfetta dal punto di vista tecnico ma per me conta emozione che io provo mentre scatto una foto perché mi fa sentire viva, mi completa in qualche modo. Ritratto per me è li dove io cerco di trasmettere quello che sono io, a volte quello che vorrei essere e magari quello che non vorrei rappresentare. Questa terza cosa spesso non mi permette di fotografare chiunque perché non c'è una connessione, non provo niente che parli di me e allora non mi attira.
Perché dopo tutto, le foto che noi facciamo sono tutte i nostri ritratti..autoritratti, compresa la post produzione che mette l'accento su tutto, è il nostro timbro.
Anche se faccio maggiormente ritratti..volti..io spesso mi emoziono davanti le foto che non lo sono, le foto degli altri che possono rappresentare un animale, un cespuglio di erbaccia che cresce da un muretto, a volte basta una luce particolare ad emozionarmi e allora non guardo con che cosa è stata scattata la foto e non mi interessa se tecnicamente buona o meno, mi piace cosi' com'è. Tutto il resto conta meno. le mie foto.beh...c'è poco da dire, alcune non sono altro che sperimentazioni dove ho cercato di dare il meglio solo tecnicamente, dove ho cercato di leggere bene la luce anche quando questo non era proprio facilissimo ma non hanno una storia, per il resto nemmeno a me dicono qualcosa pero' mi serve tutto per crescere, per cercarmi, imparare..ecco.
Ritratto per me è cercare se stessi in qualche modo..
Per il resto penso che la fotografia è una cosa che se ti innamori, ti stravolge la vita e poi anche il portafoglio ;-)

avatarsupporter
inviato il 01 Luglio 2013 ore 15:47

:-P:-P " Per il resto penso che la fotografia è una cosa che se ti innamori, ti stravolge la vita e poi anche il portafoglio "

Parole sante !! e non solo queste..

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