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Auto elettrica VS auto con motore termico


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avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 10:53

Trovo le argomentazione di HDB ragionevoli ed equilibrate anche se tutti i distinguo emersi sono apprezzabili. Di certo il rifornimento elettrico è molto più delicato e non può mai essere casuale, se si vuole il mezzo disponibile all'occorrenza. Se mi rimane un litro di carburante, sono sicuro che al benzinaio ci arrivo anche se il veicolo lo riuso dopo un mese, ma se ho l'elettrico soltanto la preoccupazione delle criticità dei tempismi mi costringe a un approccio differente e sicuramente più stressante.

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 10:58

vorrei sottolineare che ad OGNI FRENATA l'auto termica emette particolato cancerogeno, (di sicuro per il polmone, ma è probabile che faccia danno anche per le cronicodegenerative cerebrali).

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 11:03

Torno sul mio giro a Monaco. 7 ore cin una qualsiasi auto tradizionale.
Per ora un elettrica ci mette almeno 1.5 ore in più: se non erro Tesla fa la ricarica veloce che da' 200km in circa mezz'ora.

Per quanto si voglia non è accettabile, IMHO.
Ci metto meno in treno, ma in 4 mi costa di più.

Che in certi segmenti di mercato sia il futuro, non ho dubbi: city car, che stanno ferme per parecchio rispetto al tempo di marcia, ad esempio.

Quello che continua a non convincermi è che non ci sia un sistema di fueling veloce, tipo: arrivo al distributore e questo in 2 minuti mi cambia la batteria.

Bisognerebbe separare chi produce le auto da chi produce le batterie e allora si potrebbe anche pensare ad un sistema del genere.

Però allora come avete scritto, la macchina non costerebbe più niente..
E chi li mantiene quello di Detroit e della Tesla?

Senza parlare del fatto che il bilancio ecologico sia tutto da dimostrare, data l'incertezza dello smaltimento delle batterie a fine vita e la non ecologicità della produzione e del trasporto dell'energia elettrica..

E tutto ciò senza parlare di quando Si deve andare in luoghi poco antropizzati: al posto delle taniche, che ti porti?

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 11:11

al posto delle taniche, che ti porti?


Ti porti un rimorchietto con un paio di quintalate di batterie...MrGreen

Comunque non credo sia possibile come accade con le fotocamere, una radicale sostituzione con le ML, che l'elettrico sostituisca del tutto il termico. Rimarrà una scelta e ognuno adotterà il sistema adeguato alle sue esigenze.

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 11:20

Jack_96 non merita risposte, ha dimostrato di saper fare solo ironia e polemiche senza avere conoscenze dell'argomento di cui si tratta...
Leopizzo: l' auto elettrica ha svantaggi e vantaggi, mi sembra normale, deve risolvere sicuramente il problema del tempo di rifornimento e dell' autonomia... ma se guardiamo i progressi fatti in pochi anni, e con batterie che sono state inventate nel 1995...mi sembra che il trend sia nettamente positivo, e l' evoluzione sta accelerando.
Un punto che ha esposto prima Hbd è tra quelli su cui sono d'accordo, l'economia di scala:
più macchine elettriche verranno messe in commercio e vendute, e più caleranno i prezzi del prodotto completo ed anche delle batterie.
Oggi si sa, come con tutti i nuovi prodotti ci sono prezzi e problemi da affrontare.

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 11:28

Rimarrà una scelta e ognuno adotterà il sistema adeguato alle sue esigenze

No, almeno non sarà il punto di arrivo: questo succederà fra qualche anno quando le elettriche avranno dei prezzi accessibili.

Alla fine cambierà il concetto di mobilità: si passerà dall'auto privata guidata all'auto, probabilmente elettrica, che però ci farà da taxi, forse anche solo car-sharing; questo anche perché l'auto elettrica, nella mobilità attuale, non può inserirsi come mezzo universale. Faccio un pratico esempio: ogni mattina a Milano si spostano 3-4 MILIONI di auto e tutte nella stessa fascia, tra le 8.00 e le 9.00; immaginate che appena parcheggiato attacchiate l'auto alla colonnina, perché la batterie al litio vogliono rimanere tra il 20 e l'80% di carica: picco di richiesta energetica concentrato in un'ora, in più tutti gli uffici/negozi si accendono con luci, computer, ma soprattutto condizionatori/riscaldamenti... Insostenibile.

La questione sarà come disegnare il tessuto urbano e la mobilità dopo il 2030 ed è adesso che dovremmo decidere.

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 11:31

@Paolostok
Io da te sto ancora aspettando che mi porti i dati: qual è il prezzo delle materie prime? Quanto costa l'assemblaggio? Quanto costa l'operaio specializzato? Quanto costa la progettazione? Quanto costa l'assistenza?
Mi fai vedere il foglio in cui è disegnato il progetto per almeno un'auto elettrica?

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 12:31

Jack_96, io non ti devo dare niente, quello che sostengo l'ho riportato anche dai link che tu evidentemente non leggi, quindi ok il tuo precedente intervento in cui esprimi la tua opinione e previsione, ma non puoi avere pretese, non ti devo niente, non ti blocco perché per mio principio ognuno deve poter esprimere la propria opinione, giusta o sbagliata.

user86925
avatar
inviato il 20 Luglio 2019 ore 13:25

vorrei sottolineare che ad OGNI FRENATA l'auto termica emette particolato cancerogeno, (di sicuro per il polmone, ma è probabile che faccia danno anche per le cronicodegenerative cerebrali).


scusate la parentesi, ma Ooo ti riferisci alle pastiglie dei freni o altro ?

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 13:48

alla differenza dei sistemi frenanti.
se non vuoi ascoltare tutto vai a 9:45

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 14:48

www.wired.it/gadget/motori/2019/04/08/auto-elettriche-questa-startup-h

luce-gas.it/guida/rinnovabili/auto-elettriche/batteria

tecnologia.libero.it/batteria-smartphone-lunga-durata-autonomia-grafen

OK, potrei elencare altre decine di link a sviluppi sulle batterie elettriche per auto: sono il nocciolo del problema, e sicuramente molte, anche la quasi totalità di queste non avrà un futuro... ma anche solo una basta per avere un balzo in avanti notevole rispetto alle attuali batterie al litio.
Le batterie al Litio attualmente sono la base per la Gigafactory della Tesla, e di quella che vogliono impiantare in Europa, e non dimentichiamo che la maggior produzione è in Cina... per i prossimi anni le batterie sono al Litio, con impiegato il Cobalto... la cosa non mi entusiasma, ma chi sostiene che il Cobalto non basterà, dà degli × a Tesla, Wolkswagen, Volvo, Renault,etc.
Vorrei capire se le perplessità sull'elettrico sono basate su articoli ben precisi o sono sensazioni di persone stressate dalle novità e dal caldo.
Gradirei a questo punto che chi pensa che l'auto con motore termico ha novità o sviluppi degni di nota lo riporti in questo 3D...se no non ha senso il titolo:
Auto elettrica VS auto con motore termico

E' un confronto.. vediamo gli sviluppi del motore termico!!!





avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 15:10

Il motore termico "alternato" ha praticamente raggiunto il massimo del suo sviluppo e come possibile verrà sostituito da quello elettrico e su questo non ci piove... Spero soltanto che non sia una sostituzione forzata dalle dinamiche industriali e a chi abbisogna di quel margine di indipendenza che soltanto un motore termico può offrire, rimanga di poter scegliere, perlomeno sinoacché l'evoluzione delle tecniche di accumulo non consenta un tutto elettrico.
Di certo, su Marte non si andrà con un tutto elettrico...MrGreen

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 15:18

A mio modo di vedere, e per quanto ho ascoltato a più riprese, il problema della fruibilità dell'auto elettrica è in primis infrastrutturale e poi legato ad alcuni aspetti ingegneristici, gli accumulatori, peraltro superabili.

Il problema delle batterie è, allo stato attuale, squisitamente economico ma superabile: è solo una questione di economia di scala, quando i numeri di produzione ammortizzeranno adeguatamente i costi fissi e gli investimenti, tale componentistica cesserà di essere l'elemento killer della teconologia "full electric".
Insorgerà però un altro problema: non esiste al mondo un volume di produzione di litio, sufficiente a sostenere la domanda di una mobilità distribuita totalmente volta all'elettrico. Sono in corso di studio soluzioni alcaline alternative - accumulatori ricaricabili al sodio, e di quello ce n'è quanto si vuole, è più dell'1% dell'acqua di mare. Ad oggi però la soluzione non è pronta.

Dal punto di vista infrastrutturale, il problema ha due aspetti: modalità e tempi di ricarica e distribuzione dell'energia.
Il primo aspetto è strettamente legato ai tempi di ripristino delle riserve energetiche di bordo (ricarica) e la logica soluizone può esseer di due tipi:
a) infrastruttura di alimentazione e ricarica continua (tipo treni o tram, ci sono in sviluppo anche delle soluzioni contactless) implementata sulle principali vie di comuncazione, lasciando agli accumulatori di bordo la funzione di erogare energia solo nelle tratte su strade secondarie;
b) sistema di swapping degli accumulatori (stazioni di rifornimento che dispongono di accumulatori carichi, per rifornirti paghi un abbonamento e, al bisogno, sostituisci il tuo rack di accumulatori scarichi con uno carico). Ciò richiederebbe però una convenzione di uniformazione e normazione degli accumulatori, molto in la da venire. Inoltre richiederebbe un enorme investimento in accumulatori. Per ogni veicolo circolante ce ne dovrebbero essere circa tre in rete: uno installato, uno pronto per la sostituzione e uno in carica. Magari qualcuno in meno, su basi statistiche, ma sarebbe comunque tanta roba.

La questione della distribuzione dell'energia non è secondaria: la conversione integrale del parco circolante produrrebbe un carico sull''attuale infrasstruttura elettrica, che questa non è in grado di sopportare. Oltretutto, il carico non sarebbe distribuito equamente nell'arco della giornata, ma avrebbe un picco in orario lavorativo, soprattutto nel caso di infrastruttura di alimentazione in continuo. Si richiederebbe una soluzione strutturalmente complessa: potenziamento della rete di distribuzione e contemporaneamente installazione di buffers (accumulatori) presso i punti di rifornimento, capaci di caricarsi durante la notte e rendere l'energia accumulata durante il giorno.

Sono questi, e non gli aspetti commerciali o di tempo di ricarica, i fattori che trasferiscono alla politica e alla pianificazione strategica dell'economia le decisioni critiche che freneranno o accelereranno la conversione, e che quindi sposteranno molto in là la conversione globale a elettrico puro.

Paesi piccoli come Olanda o Belgio, o poco popolati come la Norvegia, non fanno testo. Le stesse soluzioni trapiantate in Italia, UK o Germania non reggerebbero.

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 15:19

Ulisse, il motore elettrico è stato praticamente censurato dagli inizi del 1900, perché era più conveniente quello termico... conveniente a chi?
Rispondendo a questa domanda si scopre perché, dopo un secolo, stiamo riscoprendo l'elettrico.

avatarsenior
inviato il 20 Luglio 2019 ore 15:29

@Paolostock

Se non sbaglio, le prime auto nacquero proprio con motori elettirci, ma furono un flop: bisogna considerare quale fosse, allora, la tecnologia del motore elettrico e lo sviluppo infrastrutturale dell'erogazione di energia. Parliamo di tempi in cui si era appena risolta la disputa tra Edison e Tesla sulla convenienza di trasportare corrente continua o alternata... Non esistevano infrastrutture, era certamente più facile trasportare e distribuire un barile di benzina che un Kw di corrente...

Sicuramente la combinazione tra logistica e tecnologia era a favore del motore termico.

Certo, i tempi cambiano.

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