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Per chi ancora crede che la fotografia analogica sia in declino


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avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2015 ore 16:18

se non ti pesa tutto il processo legato al supporto analogico non vedo perchè dovresti venderla, ci prenderesti davvero poco se l'acquisto l'hai fatto un po' di anni fa.
La digitalizzazione dei files non è il male assoluto, ti resta la fantastica resa del 6x7 :)

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2015 ore 16:50

Io ho una Mamya 645j, praticamente nuova, col suo 80/2,8, pozzetto, pentaprisma esposimetrico, imballi. Da quando mi si è rotto l'ingranditore, e non ho più tempo per la camera oscura non la uso più, mi scoccia alquanto vederla li a prendere polvere. Dovrei trovare il tempo per mettere l'inserzione... Secondo Voi quanto può valere?

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2015 ore 17:01

ho appena finito un rullino 24x36 e settimana prossima lo mando a sviluppare.....vedremo...
è bello scattare DIA con la mia eos5, se non altro ha una più larga latitudine di posa...

avatarsenior
inviato il 15 Settembre 2015 ore 21:31

è bello scattare DIA con la mia eos5, se non altro ha una più larga latitudine di posa..

Le dia?!?! Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2015 ore 19:58


Spacecarletto: "ho appena finito un rullino 24x36 e settimana prossima lo mando a sviluppare.....vedremo...
è bello scattare DIA con la mia eos5, se non altro ha una più larga latitudine di posa..."

Un po' di bottigle da 1l: 1 sviluppo 1 per arresto + 1per fissaggio, Una tank per due rulli 135 mm (le migliori sono le Jobo) facoltà di scegliere se usare sviluppi in polvere o liquidi...
Il tutto sta in una cassetta da 40x40. Così eviti i "brodi universali dei laboratori...";-)

Ah!...volendo ci sviluppi anche le dia (pulendo moooolto bene le bottiglie, io usavo quelle in vetro scuro...)

Una intera C.O. giace impacchettata nel solaio della casa di montagna...Sono troppo vecchio per l'analogico, anche se abbiamo "convissuto" per 40 anni!:-P Sono contento però che la passione per l'analogico B&W stia rivivendo una nuova giovinezza!!:-P:-P

avatarjunior
inviato il 16 Settembre 2015 ore 20:45

Ho fotografato per 40 anni ovviamente in analogico a cui rimango affezionatissimo, ma, vuoi per l'età o la comodità, mi sono arreso al digitale. Mi sono rimaste la Mamyia 645 (chi la vuole?), la Topcon RE2, la Rollei 135, la Exa2 con tutti gli accessori, la Olympus OM10, La Ricoh 16 e cosi via! Per un nostalgico è dura....

avatarsupporter
inviato il 17 Settembre 2015 ore 5:50

Non dirmi che la Ricoh 16 e' quella placcata oro

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2015 ore 9:01

Più di una volta mi sono chiesto che decisioni prendere, a proposito del mio corredo Mamiya RZ67, composto da:
-Corpo Mamiya Rz,
- 3 magazzini 120 + 1 magazzino 220
- 1 winder rz II
- obiettivo Mamiya Sekor RZ 110 mm f 2,8
- " " " " 50 mm f 4,5 ULD !!
- " " " " 65 mm f 4,5
- " " " " 210 mm f 4,5 APO..!!
- Mirino esposimetro loupe
- Dorso Polaroid.
Un bel corredino... pagato parecchi soldini, anche se, a parte il Kit standard, tutto il resto lo acquistai usato.
Il punto è questo: questo splendido corredo è fermo da anni, a parte un paio di rulli (neg. colore) che erano
ormai oltre la scadenza.
Secondo voi, mi conviene tenerla ancora...? ( a venderla realizzerei una minima parte di quanto speso..).
Tempo fa pensavo.. la tengo..chissà mai se uscirà un dorso digitale di formato prossimo al 6x7.. , ma ormai
ho perso le speranze... ( anche in considerazione degli ipotetici costi..)
Anche ammesso che mi decida a scattare qualche rullo di diapo, dovrei comunque scansionarle, quindi avremmo comunque una conversione da analogico in digitale...! Qui prodest..?


Butta tutto, butta tutto!! Che te ne fai di quella ferraglia?!? È roba da dinosauri!! Primo cassonetto e via...
Ricordati di mandarmi l'indirizzo esatto di quel cassonetto :-P :-P Cool

RB ed RZ hanno prezzi ridicoli attualmente se comparate a quanto costavano anche solo un decennio fa. Io con meno di 1000€ totali ho fatto un corredo (RB pro SD) con 6 ottiche, 2 dorsi e 2 tubi di prolunga, in condizioni pari al nuovo o comunque molto vicine. Ai tempi con 1000€ si prendeva solo l'ottica "normale" usata, forse... ho di recente parlato con un signore che usa ancora la RB e mi ha parlato di dorsi 6x8 motorizzati da 500€ di listino in italia... oggi si trovano a 90€.

A vendere tutta quella bellissima roba lì... arriveresti tra i 1000 e i 1500€, specie per merito del 50 ULD e del 210 APO che sono ancora relativamente quotati (400-500€ il primo, 300-400€ il secondo). Fai 200-300€ di corpo macchina, 150-200€ per il 65 e 50-70€ per ogni dorso 120 (il 220 lo devi quasi regalare, oramai di pellicole 220 non ce ne sono più a parte le portra, è un formato oramai richiesto da... praticamente nessuno), ad occhio e croce.
Pensare che con la stessa cifra si prende al massimo una aps-c semipro con ottica kit... fa un po' tristezza.

Comunque il 6x7 è fantastico... non fosse per il peso e la lentezza operativa, porterei la mia mamiya RB dappertutto <3 .

Penso sia proprio la lentezza operativa unita al notevole peso di queste macchine che ne ha decretato il calo repentino di prezzo, anche perchè, peso e dimensioni a parte, RB/RZ non hanno nulla da invidiare ad hasselblad V (parecchio più quotato) e, da quel che vedo e leggo in giro, sono anche più robuste. Poi sinceramente il formato quadrato non mi piace.

Riguardo eventuali dorsi 6x7... se mai li faranno in futuro, avranno prezzi allucinanti. Visto a quanto vendono oggi un "misero" 645 digitale, un 6x7, che ha +55% di area (mica poco, la resa sul wafer di silicio sarebbe ridicolmente bassa per un bestione simile) a cui aggiungere le spese di r&d, il marketing e il relativo piazzamento di mercato... secondo me andrebbe, al giorno d'oggi, su prezzi a 6 cifre senza neanche troppa fatica.

ho appena finito un rullino 24x36 e settimana prossima lo mando a sviluppare.....vedremo...
è bello scattare DIA con la mia eos5, se non altro ha una più larga latitudine di posa...
Cool

Le dia?
Va che le dia colore hanno una latitudine di posa dannatamente stretta e sono anche parecchio rognose nell'esposizione, nel senso che vogliono essere esposte in maniera molto precisa. Occhio ;-) .

Ah!...volendo ci sviluppi anche le dia (pulendo moooolto bene le bottiglie, io usavo quelle in vetro scuro...)


Oddio, non è così semplice sviluppare E6 in casa. Vogliono 38°C costanti e precisi (+/- 0,3 °C di tolleranza) per ben tre bagni (primo sviluppo, lavaggio, secondo sviluppo) per un totale di 15 minuti circa, e anche il resto dello sviluppo (altri 10-15 minuti) ha comunque tolleranze abbastanza strette (+/- 3°C).
Il C41 ha anche lui tolleranze strette (+/- 0.3°C), ma è solo per il primo bagno di sviluppo che dura tra i 3 e i 4 minuti, a bagnomaria si fa tranquillamente. Il bagno successivo ha tolleranze più abbondanti (+/- 5°C) e i successivi sono ancora più "flessibili".
E se sbagli qualcosa e ottieni dominanti... con le dia te le tieni, a differenza del negativo colore.

Le dia b/n, invece (kit di inversione bellini) sono molto più alla portata di quelle colore (vogliono 20°C costanti e precisi, molto più semplici da mantenere anche a bagnomaria) e altrettanto spettacolari <3 .

Comunque è un enorme peccato tenere interi corredi analogici e ingranditori a far polvere... piuttosto vendeteli!

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2015 ore 10:10

@ a Roby...

Che non sia facile sviluppare le dia è purtroppo vero...e io non ho mai detto questo...;-) non è però impssibile..;-)
Se consideri che sviluppavo con i bagni N-Satz dell'agfa (quelli originali) composti da ben 6 bagni!Eeeek!!! ho avuto anch'io i miei problemi...
Non potendo/volendo spendere milioni (di lire eh!MrGreen) per un banco temostatico...provai molte soluzioni fino, su consiglio di un amico, ad approdare ad una vasca di 35 l. riscaldata/raffreddata con un termostato da acquario tedesco...,( purtroppo i made in Italy all'epoca facevano quel che volevano), che teneva perfettamente la temp; c'è da dire che iniziavo a stabilizzare il tutto almeno 12 ore prima sfruttando il "volano termico" della C.O., e la preparazione dei bagni (in polvere) avveniva almeno 12/24 ore prima, sempre per stabilizzare il tutto, A memoria era lo sviluppo B&W quello + critico perchè determinava la densità della dia (che doveva essere esposta più che correttamente...) dal cromogeno in poi piccole variazioni di temperatura potevano essere compensate con la diminuzione/aumento del tempo (in base ad un nomogramma);, critici erano la pulizia della tank (ne ho una a 5 rulli della Paterson) tra un bagno e l'altro e critica era anche l'inversione (esposizione alla luce) perchè la lampada doveva avere una temp.colore ben precisa...

Tutto il resto non presentava grossi problemi. Purtroppo poi l'Agfa dovette passare all'E6 (madre Kodak, con il monopolio la costrinse a questo) e iniziarono i guai per me, perchè terminate le scorte (enormi) degli N-Satz che erano in polvere e sotto vuoto dovetti scontrarmi con i bagni liquidi "alternatvi" della Ornano che, pur buoni, non rendevano come gli originali della Kodak (intoccabili per quantità e prezzo).
Conservo ancora numerose dia Agfa 50ISO professional 24x36 e 6x6) che considero molto migliori delle Kodak per colori, fedeltà e resistenza alle ingiurie tempo.
Quanto a conservare le attrezzature...sono un vecchiettoMrGreen romantico e, considerando che vendendo non ricaverei molto, preferisco conservale dato che di spazio, nella casa in Montagna ne ho a josa...
Scusate perchè forse sono un pochino OT, ma ricordare quei tempi mi ringiovanisce..e non poco!:-P

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2015 ore 10:20

Non ho esperienza con i bagni Agfa che citi... purtroppo.
Oggi le dia colore sono solo E6... che è piuttosto rognoso riguardo temperature e relativa precisione (ma lo saprai meglio di me), e i riscaldatori da acquario, almeno quelli a provetta, arrivano a massimo 32°C... ma in compenso c'è un termostato fatto apposta che si porta a casa con 70€... non proprio a buon mercato ma nemmeno un salasso come una jobo cpe/cpa/cpp/cp* .

Riguardo il numero di bagni... ti batto :-P .
Faccio dia b/n con il kit di inversione Bellini: 7 bagni con 6 lavaggi intermedi, il tutto a 20°C costanti (bagnomaria in bacinella con mattonelle del ghiaccio) per un'ora di processo totale MrGreen MrGreen . Se ci aggiungi la preparazione e l'attesa per avere tutto in temperatura... in una sera/notte faccio al massimo due rullini... ma la soddisfazione ripaga tutto.

Io utilizzo una tank per il solo b/n classico e un'altra per il C41 e le dia b/n, ma missà che ne prenderò un'altra per le dia b/n.

Le attrezzature vecchie... usale! MrGreen (o almeno falle scattare ogni tanto... la meccanica si conserva mooolto meglio se usata)
Pellicole e chimici sono ancora in produzione e in vendita MrGreen .

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2015 ore 10:38

Tutta questa "ferraglia", l'avevo acquistata gradualmente, in tempi che del digitale non si sentiva neppure parlare...!
Ero un fanatico della qualità, l'Hasselblad non mi entusiasmava.. e costava di più.
Purtroppo oggi i costi operativi del M.F. analogico ne relegano l'utilizzo in condizioni particolari e specifiche.
Ho usato questo sistema in occasione di un workshop di beauty, in affiancamento al digitale. (Volevo vedere le differenze di resa della pellicola in confronto al digitale ;-)) Per quanto abbia usato tutte le precauzioni possibili, in stampa ho notato alcune imperfezioni, che col digitale avrei risolto con pochi click...Confuso.
Inoltre occorre considerare che per avere risultati ottimali, tutta la catena, (scatto--> sviluppo--> stampa), dovrebbe essere ottimizzata, e ricorrere a stampatori specializzati a costi proibitivi. Il limitato, per non dire quasi nullo utilizzo, dipende proprio da questi fattori.
Secondo voi, che tipo di scanner (negativo/positivo) occorrerebbe per ottenere un file adeguato all'impiego di un sistema analogico in medio formato ? (Nikon, Minolta ed Imacon producevano scanner per pellicola M.F.)
Relativamente al dorso digitale, non vedo affatto la necessità di risoluzioni altissime.. Gli attuali 80 Mpx a mio avviso bastano ed avanzano. Spalmati su un sensore così grande si avrebbe una gamma dinamica mostruosa, la possibilità di usare sensibilità alte senza rumore, ed una delicatezza di sfumature che si notava già nel m.f a pellicola rispetto al 35mm.
A mio avviso peraltro il mercato per un dorso 6.7 ci sarebbe... ed a costi tutto sommato di poco superiori a quelli attualmente disponibili per il 6x4,5 mm. ;-) L'ultimo modello immesso sul mercato, (la RZ Pro II D), permetterebbe già la comunicazione dei dati tra i vari componenti del sistema, senza ricorrere a costosi adattatori)
Il sistema RZ ha avuto un grande successo, e moltissimi studi fotografici ne facevano uso regolare.

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2015 ore 10:45

Aggiornamento: ho appena visto che uno scanner Imacon 848 attualmente si trova sull'usato a 2.000€. Costo indubbiamente alto, ma neppure proibitivo, considerando quanto costava 10-15 anni fa... !

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2015 ore 11:08

Tutta questa "ferraglia", l'avevo acquistata gradualmente, in tempi che del digitale non si sentiva neppure parlare...!
Ero un fanatico della qualità, l'Hasselblad non mi entusiasmava.. e costava di più.
Purtroppo oggi i costi operativi del M.F. analogico ne relegano l'utilizzo in condizioni particolari e specifiche.
Ho usato questo sistema in occasione di un workshop di beauty, in affiancamento al digitale. (Volevo vedere le differenze di resa della pellicola in confronto al digitale ;-)) Per quanto abbia usato tutte le precauzioni possibili, in stampa ho notato alcune imperfezioni, che col digitale avrei risolto con pochi click...Confuso.
Inoltre occorre considerare che per avere risultati ottimali, tutta la catena, (scatto--> sviluppo--> stampa), dovrebbe essere ottimizzata, e ricorrere a stampatori specializzati a costi proibitivi. Il limitato, per non dire quasi nullo utilizzo, dipende proprio da questi fattori.
Secondo voi, che tipo di scanner (negativo/positivo) occorrerebbe per ottenere un file adeguato all'impiego di un sistema analogico in medio formato ? (Nikon, Minolta ed Imacon producevano scanner per pellicola M.F.)
Relativamente al dorso digitale, non vedo affatto la necessità di risoluzioni altissime.. Gli attuali 80 Mpx a mio avviso bastano ed avanzano. Spalmati su un sensore così grande si avrebbe una gamma dinamica mostruosa, la possibilità di usare sensibilità alte senza rumore, ed una delicatezza di sfumature che si notava già nel m.f a pellicola rispetto al 35mm.
A mio avviso peraltro il mercato per un dorso 6.7 ci sarebbe... ed a costi tutto sommato di poco superiori a quelli attualmente disponibili per il 6x4,5 mm. ;-) L'ultimo modello immesso sul mercato, (la RZ Pro II D), permetterebbe già la comunicazione dei dati tra i vari componenti del sistema, senza ricorrere a costosi adattatori)
Il sistema RZ ha avuto un grande successo, e moltissimi studi fotografici ne facevano uso regolare.


Dai dai, butta butta!! Ma ricordati di dirmi dove, potrei ""casualmente"" passare di lì! :-P

Riguardo i costi... sinceramente il b/n non è che abbia costi spropositati rispetto al 135.
L'unica differenza grossa è nei rulli 120... costano circa come i 135/36, ma ci fai, con il 6x7, poco più di 1/4 degli scatti. La fp4+/hp5+ si trovano a 4-4,5€ a rullo, a memoria.

Il digitale ha degli indubbi vantaggi, economici e pratici, specie se DEVI portare a casa lo scatto e venderlo. Ma per uso amatoriale (il mio), trovo molta, infinita soddisfazione in più nel processo a pellicola, dallo scatto allo sviluppo alla stampa (faccio tutto in casa con le mie mani).
E la taratura e ottimizzazione della catena, sempre per un uso amatoriale, è una cosa che "fa parte del gioco". Non una perdita di tempo, ma un'occasione ulteriore per imparare e migliorarsi.

Il medio formato esce accettabile anche con gli scanner piani... ma se vuoi il massimo devi prendere uno scanner dedicato, tipo il nikon 9000ED (occhio che sembra non ci siano più ricambi), gli imacon o i minolta (che non conosco). C'è anche reflecta da considerare, che ha a listino e in produzione uno scanner dedicato alla pellicola che fa anche il medio formato (è il MF5000, a listino 1700€. Lo distribuisce fowa in italia).

Riguardo il dorso, la questione non è della risoluzione, ma dei costi dei materiali per la produzione. I sensori sono ricavati da wafer di silicio monocristallino, che hanno dei costi di produzione enormi. Il monocristallo, però, non è mai perfetto (è termodinamicamente impossibile, qualche difetto c'è sempre).
Ora, su un wafer puoi farci entrare solo un numero limitato di sensori/chip/salcavolo, in base alla loro dimensione. Ammettiamo che ogni wafer abbia 20 difetti totali (numero a caso) e la presenza di uno solo di questi porta a scartare il sensore.
Se ci stampi sensori aps, ce ne stanno parecchi (quindi il costo a singolo sensore è basso), inoltre quei 20 difetti possono, al massimo, far scartare 20 sensori, ma su un wafer da 450mm di diametro ce ne stanno 414 (semplice rapporto tra aree, nella realtà saranno meno), quei 20 in percentuale sono pochissimi.
Se ci stampi sensori 6x7, puoi stamparne al massimo 37 (ancora, semplice rapporto tra aree). Nella realtà saranno di meno per ragioni geometriche, lo scarto ai lati sarà di più. Inoltre, i 20 difetti di cui sopra può andare bene e magari sono concentrati su un solo sensore, ma possono anche essere uno per sensore, portando lo scarto a 20 sensori, su 37, più del 50%. Bisogna tenere conto di tutto, quindi il costo per sensore, quindi, schizza verso l'alto esponenzialmente.

Il prezzo, per questa ragione, sarebbe notevolmente più alto di quello per sensori 645. Poi aggiungici il piazzamento di mercato, il marketing (se lo prezzano a poco più del 645, chi si fila più il 645?), i costi di ricerca e sviluppo per un mercato estremamente limitato, ecc ecc...

avatarjunior
inviato il 17 Settembre 2015 ore 11:16

Per Marinaio. La mia Ricoh purtroppo è normalissima

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2015 ore 17:52

Nonn so se ancora esiste, ma Fotomatica Carbonera ha tutto quello che occorre per il B&W.
Da lei comperavo le pellicole B.N. e Colore a metraggio, con risparmi notevoli e una comune bobinatrice Zenit costa poco e fa risparmiare tanto!Sorriso

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